E se gli “strani amori” di cui parla Matteo Renzi quando incassa i voti dei senatori di Denis Verdini non fossero un breve flirt? Per scoprirlo siamo andati in Toscana (guarda il video nella versione integrale), dove la scintilla sarebbe scoccata quando Matteo non era ancora diventato sindaco di Firenze e Denis era il coordinatore di Forza Italia. L’addio a Berlusconi? “La mossa del cortigiano che passa col sovrano di turno”, ci spiega un vecchio compagno di partito di Verdini, l’ex senatore del Pdl Paolo Amato. Che ricostruisce per noi le elezioni che portarono Renzi a Palazzo Vecchio, “quando Verdini cominciò a lavorare per Renzi…”
Ora che Renzi siede a Palazzo Chigi, passeggiare nel centro di Firenze fa tornare in mente le parole del suo assessore al Bilancio Claudio Fantoni, che prima di dimettersi gli scrisse una lettera accusandolo di usare le finanze del Comune per fare carriera politica. “Sono persuaso che certe dinamiche tu le metta in atto perché funzionali a un progetto di esaltazione e promozione della tua immagine”. Per sfidare Renzi nelle amministrative del 2009 il centrodestra candida l’ex calciatore Giovanni Galli. Una scelta di Verdini, ricorda lo stesso Galli con amarezza: “Non nascondeva la sua passione per l’avversario, anzi…”
Perse le elezioni, al centrodestra non rimane che fare opposizione. “Dovevamo scaldare la sedia”, racconta invece Giovanni Galli, che parla di isolamento. Tanto da lasciare i banchi del Pdl e creare il gruppo ‘Lista Galli cittadini per Firenze’. “Se non c’è alcun collegamento col partito come fai a fare opposizione?”. La risposta arriva dall’ex senatore Amato, che al Fatto racconta quanto riferivano gli allora consiglieri del Pdl, “ovviamente agli ordini di Verdini…”
Usciamo da Firenze e ci mettiamo sulle tracce dell’uomo al quale il premier ha deciso di legare i destini suoi e del governo. Nato a Fivizzano nel ’51, Denis Verdini si trasferisce presto a Campi Bisenzio, dove nascono gli affari e diventa presidente del Credito cooperativo fiorentino. A Campi non si fa più vedere, dicono gli amici che ancora si incontrano al Galss Globe. “Che tipo è? Intelligentissimo. Certo, se ti metti contro di lui…”, ridono. Ma niente telecamere. E allora ci danno il numero di Giampiero, detto “il francese”. “Ho passato più tempo a casa sua che a casa mia”, ricorda. “Gli voglio ancora bene, anche se ha tradito un po’ tutti…”
Ma c’è un merito indiscusso che i campigiani riconoscono a Denis Verdini: “Ci ha fatto avere per la quarta volta un sindaco comunista…”. Impossibile evitare un senso di déjà-vu. Attenzione, però. La storia che ci raccontano ha inizio nel 2007, quando uno scandalo travolge la giunta di centrosinistra e porta Campi Bisenzio a elezioni anticipate. “Non serve altro per capire chi è Denis Verdini”, assicurano i campigiani. E così, amici ed ex alleati di Verdini ci raccontano di come scelse un candidato “che a Campi non conosceva nessuno, chiaramente per perdere”. Strani amori? “Niente affatto, c’entrava la sua banca…”
Politica
Verdini e Renzi, viaggio nella Toscana degli “strani amori”. “Denis? Ha tradito un po’ tutti”
E se gli “strani amori” di cui parla Matteo Renzi quando incassa i voti dei senatori di Denis Verdini non fossero un breve flirt? Per scoprirlo siamo andati in Toscana (guarda il video nella versione integrale), dove la scintilla sarebbe scoccata quando Matteo non era ancora diventato sindaco di Firenze e Denis era il coordinatore di Forza Italia. L’addio a Berlusconi? “La mossa del cortigiano che passa col sovrano di turno”, ci spiega un vecchio compagno di partito di Verdini, l’ex senatore del Pdl Paolo Amato. Che ricostruisce per noi le elezioni che portarono Renzi a Palazzo Vecchio, “quando Verdini cominciò a lavorare per Renzi…”
Ora che Renzi siede a Palazzo Chigi, passeggiare nel centro di Firenze fa tornare in mente le parole del suo assessore al Bilancio Claudio Fantoni, che prima di dimettersi gli scrisse una lettera accusandolo di usare le finanze del Comune per fare carriera politica. “Sono persuaso che certe dinamiche tu le metta in atto perché funzionali a un progetto di esaltazione e promozione della tua immagine”. Per sfidare Renzi nelle amministrative del 2009 il centrodestra candida l’ex calciatore Giovanni Galli. Una scelta di Verdini, ricorda lo stesso Galli con amarezza: “Non nascondeva la sua passione per l’avversario, anzi…”
Perse le elezioni, al centrodestra non rimane che fare opposizione. “Dovevamo scaldare la sedia”, racconta invece Giovanni Galli, che parla di isolamento. Tanto da lasciare i banchi del Pdl e creare il gruppo ‘Lista Galli cittadini per Firenze’. “Se non c’è alcun collegamento col partito come fai a fare opposizione?”. La risposta arriva dall’ex senatore Amato, che al Fatto racconta quanto riferivano gli allora consiglieri del Pdl, “ovviamente agli ordini di Verdini…”
Usciamo da Firenze e ci mettiamo sulle tracce dell’uomo al quale il premier ha deciso di legare i destini suoi e del governo. Nato a Fivizzano nel ’51, Denis Verdini si trasferisce presto a Campi Bisenzio, dove nascono gli affari e diventa presidente del Credito cooperativo fiorentino. A Campi non si fa più vedere, dicono gli amici che ancora si incontrano al Galss Globe. “Che tipo è? Intelligentissimo. Certo, se ti metti contro di lui…”, ridono. Ma niente telecamere. E allora ci danno il numero di Giampiero, detto “il francese”. “Ho passato più tempo a casa sua che a casa mia”, ricorda. “Gli voglio ancora bene, anche se ha tradito un po’ tutti…”
Ma c’è un merito indiscusso che i campigiani riconoscono a Denis Verdini: “Ci ha fatto avere per la quarta volta un sindaco comunista…”. Impossibile evitare un senso di déjà-vu. Attenzione, però. La storia che ci raccontano ha inizio nel 2007, quando uno scandalo travolge la giunta di centrosinistra e porta Campi Bisenzio a elezioni anticipate. “Non serve altro per capire chi è Denis Verdini”, assicurano i campigiani. E così, amici ed ex alleati di Verdini ci raccontano di come scelse un candidato “che a Campi non conosceva nessuno, chiaramente per perdere”. Strani amori? “Niente affatto, c’entrava la sua banca…”
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Salvini esulta: “Col nuovo Codice della strada morti calati del 25%”. I dati lo smentiscono: “Non tiene conto degli incidenti nelle città”
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Un dorso di Economia per tutti i giornali del gruppo Angelucci. È tutto pronto, a quanto apprende l'Adnkronos, per il lancio di una nuova iniziativa editoriale che coinvolgerà 'Il Giornale' diretto da Alessandro Sallusti, 'Libero' diretto da Mario Sechi e 'Il Tempo' diretto da Tommaso Cerno. A coordinare il dorso di economia sarà il vicedirettore de 'Il Giornale' Osvaldo De Paolini tra i principali e più apprezzati giornalisti del settore. Il progetto prevedrebbe ben 40 pagine con anticipazioni, interviste, analisi e retroscena.
Secondo quanto risulta all'Adnkronos De Paolini, che già da tempo aveva messo a punto il progetto, ha praticamente messo a punto la squadra ed esordirà in edicola ad aprile puntando al target del dorso di Economia del 'Corriere della Sera'. A Milano non escludono che il Gruppo Angelucci non riesca anche ad anticipare i tempi.
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Un dorso di Economia per tutti i giornali del gruppo Angelucci. È tutto pronto, a quanto apprende l'Adnkronos, per il lancio di una nuova iniziativa editoriale che coinvolgerà 'Il Giornale' diretto da Alessandro Sallusti, 'Libero' diretto da Mario Sechi e 'Il Tempo' diretto da Tommaso Cerno. A coordinare il dorso di economia sarà il condirettore de 'Il Giornale' Osvaldo De Paolini tra i principali e più apprezzati giornalisti del settore. Il progetto prevedrebbe ben 40 pagine con anticipazioni, interviste, analisi e retroscena.
Secondo quanto risulta all'Adnkronos De Paolini, che già da tempo aveva messo a punto il progetto, ha praticamente messo a punto la squadra ed esordirà in edicola ad aprile puntando al target del dorso di Economia del 'Corriere della Sera'. A Milano non escludono che il Gruppo Angelucci non riesca anche ad anticipare i tempi.
Palermo, 3 gen. (Adnkronos) - Una donna di Catania ha chiesto l’intervento della Polizia di Stato, di buon mattino, dopo aver trovato accovacciato sul cofano della sua auto un uomo che non ha voluto sentire ragione di scendere dal mezzo per consentire alla proprietaria di andare a lavoro.
L’uomo, un 35enne di origine rumene, ha farfugliato alcune parole alla donna, rimanendo saldamente seduto sul cofano al punto tale che la signora, impaurita, ha messo in moto l’auto per cercare di farlo desistere e poi si è rivolta alla Sala Operativa della Questura di Catania che, prontamente, ha inviato due volanti in suo soccorso. Nel frattempo, viste le rimostranze dell’uomo, la donna ha cercato di portare l’auto, procedendo a passo d’uomo, nella vicina piazza Pietro Lupo. Qui, alla vista degli agenti della squadra Volanti, il 35enne rumeno è balzato giù dall’auto per afferrare una transenna e lanciarla contro il portone degli uffici di Polizia. I poliziotti hanno tentato più volte di bloccarlo nel tentativo di farlo ragionare, ma l’uomo ha più volte opposto una forte resistenza, sferrando un calcio contro una volante, danneggiandola.
Per questa sua condotta il 35enne è stato arrestato, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e condanna definitiva, e, a seguito di rito direttissimo, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto applicando nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Vicenza come centro dell’innovazione tecnologica per il settore orafo con il ritorno di T.Gold, evento di riferimento globale per i macchinari e le tecnologie all’avanguardia per la lavorazione dei gioielli. Organizzato da Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, T.Gold riunisce dal 17 al 21 gennaio l’offerta più completa di macchinari e tecnologie orafe grazie a 170 aziende da 16 Paesi, per una manifestazione sempre più globale con tutta l’eccellenza del Made in Italy e il 40% di espositori esteri. Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito i Paesi più rappresentati.
In fiera aziende di punta quali Elettrolaser, Italimpianti Orafi, Sisma, Orotig e Legor Group, che confermano la leadership del Made in Italy nel settore. Mentre si distinguono tra i migliori player internazionali realtà come le tedesche Heimerle + Meule e Schultheiss, la svizzera Starrag Vuadens e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito. Torna anche il Jewellery Technology Forum (Jtf), organizzato da Ieg in collaborazione con Legor Group. Tra i momenti più attesi della manifestazione, offrirà una panoramica sulle tendenze future e le sfide del settore.
Evento strategico per l’industry del gioiello, a T.Gold l’alta tecnologia incontra la tradizione orafa per rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, sempre più competitivo e attento alla sostenibilità di prodotti e processi produttivi, alla personalizzazione e alla massima precisione tecnica.
Nella Hall 9, comodamente connessa al quartiere fieristico di Ieg con un servizio navetta gratuito, tutte le soluzioni più all’avanguardia che trasformano la manifattura, migliorano l’efficienza produttiva, favoriscono la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso responsabile delle risorse e la tracciabilità lungo la filiera.
T.Gold risponde a una domanda articolata che spazia dai macchinari multifunzione per ottimizzare la lavorazione dei materiali preziosi, a soluzioni completamente customizzate per produzioni di nicchia che esaltano l’artigianalità e il design, fino ad attrezzature e utensili per banchi da lavoro e laboratori orafi.
Sei le categorie principali in cui è organizzata l’offerta della più ampia vetrina per la produzione e la lavorazione del gioiello: trattamenti delle leghe e galvanica, tecnologie per la prototipazione e la produzione digitale, lavorazioni meccaniche avanzate, montaggio e tecniche di saldatura, processi di affinazione e recupero, strumenti per la finitura e l’utensileria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Vicenza come centro dell’innovazione tecnologica per il settore orafo con il ritorno di T.Gold, evento di riferimento globale per i macchinari e le tecnologie all’avanguardia per la lavorazione dei gioielli. Organizzato da Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, T.Gold riunisce dal 17 al 21 gennaio l’offerta più completa di macchinari e tecnologie orafe grazie a 170 aziende da 16 Paesi, per una manifestazione sempre più globale con tutta l’eccellenza del Made in Italy e il 40% di espositori esteri. Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito i Paesi più rappresentati.
In fiera aziende di punta quali Elettrolaser, Italimpianti Orafi, Sisma, Orotig e Legor Group, che confermano la leadership del Made in Italy nel settore. Mentre si distinguono tra i migliori player internazionali realtà come le tedesche Heimerle + Meule e Schultheiss, la svizzera Starrag Vuadens e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito. Torna anche il Jewellery Technology Forum (Jtf), organizzato da Ieg in collaborazione con Legor Group. Tra i momenti più attesi della manifestazione, offrirà una panoramica sulle tendenze future e le sfide del settore.
Evento strategico per l’industry del gioiello, a T.Gold l’alta tecnologia incontra la tradizione orafa per rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, sempre più competitivo e attento alla sostenibilità di prodotti e processi produttivi, alla personalizzazione e alla massima precisione tecnica.
Nella Hall 9, comodamente connessa al quartiere fieristico di Ieg con un servizio navetta gratuito, tutte le soluzioni più all’avanguardia che trasformano la manifattura, migliorano l’efficienza produttiva, favoriscono la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso responsabile delle risorse e la tracciabilità lungo la filiera.
T.Gold risponde a una domanda articolata che spazia dai macchinari multifunzione per ottimizzare la lavorazione dei materiali preziosi, a soluzioni completamente customizzate per produzioni di nicchia che esaltano l’artigianalità e il design, fino ad attrezzature e utensili per banchi da lavoro e laboratori orafi.
Sei le categorie principali in cui è organizzata l’offerta della più ampia vetrina per la produzione e la lavorazione del gioiello: trattamenti delle leghe e galvanica, tecnologie per la prototipazione e la produzione digitale, lavorazioni meccaniche avanzate, montaggio e tecniche di saldatura, processi di affinazione e recupero, strumenti per la finitura e l’utensileria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Lunedì 6 Gennaio alle ore 11 in via Nomentana 361, a Roma, il Partito radicale convoca una manifestazione a sostegno della liberazione di Cecilia Sala.
"Dopo aver manifestato per quasi due anni davanti all'ambasciata iraniana contro il regime oppressivo, violento e misogino degli Ayatollah nei confronti del suo popolo - si legge in una nota di Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriere del Partito radicale -, non possiamo rimanere inermi nei confronti di una nostra concittadina ostaggio di pericolosi criminali. Abbiamo piena fiducia nel lavoro che sta svolgendo la Farnesina con il ministro Antonio Tajani ed è proprio in quest'ottica che intendiamo supportare il prezioso lavoro che si sta svolgendo in queste ore. L'appuntamento è lunedì 6 davanti all'ambasciata".
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - "La convocazione di un ambasciatore alla Farnesina è uno strumento molto importante e assai riconoscibile sul piano diplomatico per esercitare una pressione su uno Stato. C’è da dire che Tajani ha sempre utilizzato questo strumento con parsimonia, forse eccessiva, e dunque spesso con ritardo. Speriamo in futuro voglia essere più deciso, specie quando ci sono in gioco interessi vitali e che non si debba attendere, per esercitare questo passo, l’intervento delle opposizioni". Lo dice Ivan Scalfarotto, senatore e responsabile Esteri di Italia viva.