E’ atterrato di prima mattina all’aeroporto di Roma Fiumicino con un volo Alitalia proveniente da Rio de Janeiro e subito è stato arrestato. Dopo l’estradizione Pasquale Scotti, il superkiller considerato uno dei più pericolosi esponenti della Nuova Camorra Organizzata, è a disposizione della giustizia italiana. L’ex braccio destro di Raffaele Cutolo, arrestato a Recife nel maggio scorso dopo 31 anni di latitanza, condannato per omicidio volontario e concorso in omicidio volontario, è stato accompagnato in volo da uomini dell’Interpol e dello SCO (Servizio centrale operativo) e, una volta sbarcato, è stato preso in consegna dai funzionari della polizia giudiziaria e subito trasferito negli uffici per la notifica degli atti a suo carico e le pratiche di foto segnalamento. Una volta espletate le formalità burocratiche, Scotti sarà trasferito nel carcere di Rebibbia, a Roma.
Dopo il via libera da parte del Governo brasiliano, che aveva accolto positivamente la richiesta del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, per rendere operativa l’estradizione di Pasquale Scotti, si conclude così il lungo iter che oggi ha portato al suo arresto definitivo in Italia. Scotti deve scontare la pena di 30 anni di reclusione, comprensiva del periodo di detenzione in Brasile, come richiesto dall’autorità giudiziaria brasiliana e ai sensi del Trattato bilaterale in materia di estradizione sottoscritto nel 1989. A quanto dichiarato dallo stesso Scotti ai suoi legali in Brasile, il braccio destro di Cutolo è disposto a parlare e a raccontare quello che sa: “Sono pronto e so cosa dire. Lo Stato italiano mi garantisca sicurezza dentro e fuori dal carcere”.
“La mia vita è distrutta”. Circondato dagli uomini del Servizio centrale operativo, della squadra mobile di Napoli e dell’Interpol, l’ex super latitante ha pianto e si è lasciato andare sull’aereo che dal Brasile lo ha riportato in Italia, dove sconterà 30 anni di carcere. Il killer della camorra è stato trasferito nel carcere di Rebibbia e nei suoi confronti, secondo quanto si apprende, è stato disposto l’isolamento diurno. Prima di essere portato in carcere Scotti avrebbe inoltre avuto un incontro con gli inquirenti e non è escluso che nei prossimi mesi ci saranno nuovi contatti. Pasqualino ‘o collier’ dovrà innanzitutto ricostruire i suoi 30 anni di latitanza ma anche chiarire i contorni della sua fuga dall’ospedale di Caserta l’antivigilia di Natale del 1984: il killer, arrestato un anno prima, era infatti agli arresti ospedalieri perché avviò un percorso di collaborazione e ora dovrà spiegare se si trattò di un escamotage per organizzare la fuga. Se Scotti decidesse di parlare, inoltre, potrebbe fornire un importante contributo, visto il suo ruolo, per tentare di chiarire una serie di misteri ancora irrisolti di quegli anni, tra i quali le vicende connesse al sequestro Cirillo e all’omicidio Calvi.
Scotti fu arrestato lo scorso 26 maggio a Recife con in tasca un documento di un ristoratore italo-brasiliano, mentre accompagnava i figli a scuola. “Sono io, mi avete preso. Ma quel Pasquale Scotti non esiste più” disse agli investigatori italiani dopo aver tentato di negare la sua identità. Portato in carcere a Brasilia, il braccio destro di Cutolo è stato trasferito ieri pomeriggio dalla capitale brasiliana a Rio de Janeiro con un volo militare e consegnato agli italiani, 6 uomini che lo hanno riportato in Italia. Smagrito e provato rispetto ad un anno fa, Scotti ha stretto la mano ai poliziotti brasiliani prima di salire sull’aereo dell’Alitalia. E qui, senza manette e circondato dagli investigatori italiani, ha capito che era davvero finita.
Mafie
Camorra, Pasquale Scotti estradato in Italia: arrivato a Roma e arrestato: “La mia vita è distrutta”
L’ex braccio destro di Raffaele Cutolo, arrestato a Recife nel maggio scorso dopo 31 anni di latitanza, condannato per omicidio volontario e concorso in omicidio volontario, è stato accompagnato in volo da uomini dell’Interpol e dello SCO. E' a disposizione della giustizia italiana
E’ atterrato di prima mattina all’aeroporto di Roma Fiumicino con un volo Alitalia proveniente da Rio de Janeiro e subito è stato arrestato. Dopo l’estradizione Pasquale Scotti, il superkiller considerato uno dei più pericolosi esponenti della Nuova Camorra Organizzata, è a disposizione della giustizia italiana. L’ex braccio destro di Raffaele Cutolo, arrestato a Recife nel maggio scorso dopo 31 anni di latitanza, condannato per omicidio volontario e concorso in omicidio volontario, è stato accompagnato in volo da uomini dell’Interpol e dello SCO (Servizio centrale operativo) e, una volta sbarcato, è stato preso in consegna dai funzionari della polizia giudiziaria e subito trasferito negli uffici per la notifica degli atti a suo carico e le pratiche di foto segnalamento. Una volta espletate le formalità burocratiche, Scotti sarà trasferito nel carcere di Rebibbia, a Roma.
Dopo il via libera da parte del Governo brasiliano, che aveva accolto positivamente la richiesta del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, per rendere operativa l’estradizione di Pasquale Scotti, si conclude così il lungo iter che oggi ha portato al suo arresto definitivo in Italia. Scotti deve scontare la pena di 30 anni di reclusione, comprensiva del periodo di detenzione in Brasile, come richiesto dall’autorità giudiziaria brasiliana e ai sensi del Trattato bilaterale in materia di estradizione sottoscritto nel 1989. A quanto dichiarato dallo stesso Scotti ai suoi legali in Brasile, il braccio destro di Cutolo è disposto a parlare e a raccontare quello che sa: “Sono pronto e so cosa dire. Lo Stato italiano mi garantisca sicurezza dentro e fuori dal carcere”.
“La mia vita è distrutta”. Circondato dagli uomini del Servizio centrale operativo, della squadra mobile di Napoli e dell’Interpol, l’ex super latitante ha pianto e si è lasciato andare sull’aereo che dal Brasile lo ha riportato in Italia, dove sconterà 30 anni di carcere. Il killer della camorra è stato trasferito nel carcere di Rebibbia e nei suoi confronti, secondo quanto si apprende, è stato disposto l’isolamento diurno. Prima di essere portato in carcere Scotti avrebbe inoltre avuto un incontro con gli inquirenti e non è escluso che nei prossimi mesi ci saranno nuovi contatti. Pasqualino ‘o collier’ dovrà innanzitutto ricostruire i suoi 30 anni di latitanza ma anche chiarire i contorni della sua fuga dall’ospedale di Caserta l’antivigilia di Natale del 1984: il killer, arrestato un anno prima, era infatti agli arresti ospedalieri perché avviò un percorso di collaborazione e ora dovrà spiegare se si trattò di un escamotage per organizzare la fuga. Se Scotti decidesse di parlare, inoltre, potrebbe fornire un importante contributo, visto il suo ruolo, per tentare di chiarire una serie di misteri ancora irrisolti di quegli anni, tra i quali le vicende connesse al sequestro Cirillo e all’omicidio Calvi.
Scotti fu arrestato lo scorso 26 maggio a Recife con in tasca un documento di un ristoratore italo-brasiliano, mentre accompagnava i figli a scuola. “Sono io, mi avete preso. Ma quel Pasquale Scotti non esiste più” disse agli investigatori italiani dopo aver tentato di negare la sua identità. Portato in carcere a Brasilia, il braccio destro di Cutolo è stato trasferito ieri pomeriggio dalla capitale brasiliana a Rio de Janeiro con un volo militare e consegnato agli italiani, 6 uomini che lo hanno riportato in Italia. Smagrito e provato rispetto ad un anno fa, Scotti ha stretto la mano ai poliziotti brasiliani prima di salire sull’aereo dell’Alitalia. E qui, senza manette e circondato dagli investigatori italiani, ha capito che era davvero finita.
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Politica
La Camera respinge la sfiducia a Santanchè: “Sulle dimissioni rifletterò”. Conte: “Siete responsabili di un disastro morale”. Schlein: “Meloni ancora in fuga”
Economia & Lobby
A Milano indagine per evasione fiscale su Twitter-X. Mancati pagamenti Iva per 12,5 milioni
Cronaca
Francesco, condizioni critiche ma stazionarie: “Nuova tac di controllo”. Ha visto il cardinale Parolin. Buenos Aires in ansia per il ‘suo’ Papa
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato durante il briefing di oggi che l'amministrazione determinerà quali organi di stampa faranno parte del pool stampa della Casa Bianca. Attualmente la White House Correspondents Association aiuta a coordinare la copertura del pool.
La Leavitt ha affermato che alle "testate tradizionali" sarà comunque consentito di unirsi al pool, ma ha osservato che l'amministrazione consentirà l'adesione anche ad altri siti. "Sono orgogliosa di annunciare che restituiremo il potere alle persone che leggono i vostri giornali, che guardano i vostri programmi televisivi e che ascoltano le vostre stazioni radio", ha aggiunto.
(Adnkronos) - L'indagine su Twitter International Uk vede due indagati - si tratta di due ex amministratori (un irlandese e un indiano) - che si sono succeduti negli ultimi anni alla guida del social poi rilevato da Elon Musk a fine 2022. L'indagine nasce da un controllo fiscale della Gdf, concluso ad aprile 2024, proprio sulla piattaforma americana, che oggi si chiama 'X', sulla scia delle stesse verifiche fatte su Meta. Il fascicolo è affidato dal pm Giovanni Polizzi, già protagonista di altre indagini sui colossi del web.
Il punto centrale del fascicolo affidato a Polizzi, lo stesso che si è occupato dell'inchiesta su Meta, è l'idea che debbano essere tassate come transazioni commerciali le iscrizioni gratuite alle piattaforme online in cambio della cessione dei propri dati personali, che hanno un valore economico, visto che consentono la profilazione degli utenti.
Solo lo scorso dicembre la procura di Milano ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti dei rappresentanti legali della società di diritto irlandese Meta, titolare dei social Facebook e Instagram. L'inchiesta - ancora aperta - ipotizza per il colosso l'omessa dichiarazione e mancato pagamento - tra il 2015 e il 2021 - dell'Iva per un totale di oltre 877 milioni di euro.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - La Casa Bianca attribuisce il grosso livido sulla mano destra di Donald Trump, che era visibile durante l'incontro di ieri con il presidente francese Emmanuel Macron, alle strette di mano del presidente americano.
"Il presidente Trump è un uomo del popolo", ha affermato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, aggiungendo: "Il suo impegno è incrollabile e lo dimostra ogni singolo giorno. Il presidente Trump ha lividi sulla mano perché lavora costantemente e stringe mani tutto il giorno, tutti i giorni".
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - Sono due i momenti della replica di Daniela Santanchè sottolineati dalle opposizioni, che oggi hanno votato compatte la mozione di sfiducia alla ministra del Turismo. Il primo quello sull''intemerata' del tacco 12 e il glamour, della sinistra che odia la ricchezza. Un tentativo di 'buttarla in caciara' e uscire dal merito, grave, della vicenda, dicono le opposizioni. L'altro passaggio è meno di colore e più inquietante, sostengono, ed è quando la ministra ha detto che alla prossima udienza valuterà le dimissioni "ma lo farò da sola - ha scandito- con me stessa, senza nessuna costrizione e forzatura". Una sottolineatura che, secondo le opposizioni, è un chiaro messaggio a Giorgia Meloni. E fa crescere l'interrogativo: perché la premier Meloni si fa trattare in questo modo? E' la domanda dei parlamentari di minoranza in Transatlantico.
Giuseppe Conte intervenendo in aula nelle dichiarazioni di voto ha dato una sua versione: "Ci sono solo due plausibili spiegazioni. La prima è che lei, Santanchè, ricatta Meloni. Può darsi che all'opposizione abbiate condiviso segreti che oggi mettono in imbarazzo la presidente del Consiglio e allora comprenderemmo perché ogni giorno Meloni dice che non è ricattabile... La seconda è che Fdi dopo aver avuto come motto 'legge e ordine', oggi che siete al potere si sentite casta intoccabile. Il caso Delmastro è l'esempio di questa vostra convinzione di essere al di sopra della legge".
Anche Elly Schlein si rivolge alla premier Meloni: "Cosa le impedisce di far dimettere Santanchè? Come è possibile accettare in silenzio, dopo che Santanchè ha detto che del pressing di Fdi se ne frega, che lei e solo lei decide se dimettersi come se non esistesse una presidente del Consiglio?". E insiste: "Meloni è stata campionessa mondiale di richieste di dimissioni e oggi ha disertato quest'aula, come fa non vergognarsi della sua incoerenza, come fa a non rendersi conto di quanto sia vigliacco il suo atteggiamento di continua fuga da quest'aula e dalla realtà? Dove si è nascosta la premier? Forse sta registrando un altro video, un contributo da inviare a una convention fra motoseghe e saluti nazisti?".
Conte ribatte anche al passaggio 'tacco 12' della ministra: "Lei ha detto che odiamo la ricchezza, ma non dica baggianate, siete voi che avete fatto la guerra ai poveri, che odiate i poveri. Noi odiamo o meglio ancora contrastiamo, la disonestà". Una questione, quella dei tacchi e delle borsette, che fa sbottare Schlein: "Lei viene qui a difendere le borsette, chi difende gli italiani dalla bollette? Noi non siamo qui per fare un processo ma per porre una gigantesca questione di opportunità politica: davanti ad accuse così gravi, per non ledere le istituzioni, avrebbe dovuto dimettersi".
La segretaria del Pd si rivolge quindi alla maggioranza: "Speriamo in un sussulto della maggioranza e dei singoli parlamentari. Se oggi salvate Santanchè dimostrate che a voi interessa difendere i vostri più che difendere l'onore delle istituzioni. Questa non è difesa nazionale, è difesa tribale". Per Elisabetta Piccolotti che interviene a nome di Avs, "il problema non è la ricchezza della ministra, il problema è che quando si è ricchi e non si pagano" gli stipendi ai lavoratori e si umiliano "le persone più povere".
Anche Iv, Più Europa e Azione che non avevano sottoscritto la mozione di sfiducia, hanno comunque dichiarato il voto a favore in aula. "Noi sappiamo che la mozione di sfiducia non sarà approvata, ma chiunque si è accorto che la ministra Santanchè non è sfiduciata da coloro che hanno presentato questa mozione ma dalla sua stessa maggioranza, dalla premier Meloni", dice Davide Faraone di Iv. Per Azione Antonio D'Alessio spiega: "Le mozioni di sfiducia non ci piacciono" e "la ministra non è colpevole fino a prova contraria" ma "è il quadro complessivo che finisce con il restituirci una politica rispetto alla quale scivolano via situazioni che non consentono una azione della ministra libera di condizionamenti". Linea simile a Riccardo Magi di Più Europa: "Per noi Santanché dovrebbe dimettersi" non per le questioni giudiziarie, ma "perché ha inanellato una serie di fallimenti da ministro". Intanto in serata l'aula ha respinto la sfiducia con 206 voti.
Londra, 25 feb. (Adnkronos/Afp) - Il primo ministro britannico Keir Starmer ha confermato che ospiterà colloqui sull'Ucraina con gli alleati nel fine settimana, dopo essere tornato dall'incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca. "Ospiterò diversi paesi questo fine settimana per continuare a discutere di come procedere insieme come alleati alla luce della situazione che ci troviamo ad affrontare", ha detto ai giornalisti.
Tel Aviv, 25 feb. (Adnkronos) - Le Idf e lo Shin Bet hanno sventato un piano terroristico che prevedeva l'uso di una bomba da 100 kg a Kabatiya, in Cisgiordania. Lo ha reso noto l'Idf, aggiungendo che nel corso dell'operazione, i soldati hanno perquisito decine di siti, arrestato 15 terroristi, localizzato armi e smantellato esplosivi.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - "Sono stata rapita dai terroristi di Hamas il 7 ottobre dal Nova Festival insieme al mio compagno, Avinatan Or. Siamo stati presi con la forza, separati e siamo entrati nell'inferno sulla terra". Lo ha detto l'ostaggio liberato Noa Argamani al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, aggiungendo che "non abbiamo più tempo! Sono qui oggi, il che è un miracolo, ma ci sono ancora 63 ostaggi che stanno vivendo questo incubo, senza sapere se vivranno o moriranno. Non c'è bisogno che vi racconti di Kfir e Ariel Bibas e della loro madre Shiri. Una madre e i suoi bambini che sono stati brutalmente assassinati in prigionia".