“Tanti Pilato negano giustizia a profughi e migranti e non vogliono assumersi la responsabilità del loro destino”. È il nuovo appello in favore degli immigrati che Papa Francesco ha rivolto a braccio durante l’omelia della messa della domenica delle palme con la quale la Chiesa cattolica ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme prima della sua morte in croce. “Il Vangelo – ha affermato Bergoglio – ci racconta che quando Pilato invia Gesù da Erode questi lo rimanda dal governatore romano: mentre gli viene negata ogni giustizia, Gesù prova sulla sua pelle anche l’indifferenza, perché nessuno vuole assumersi la responsabilità del suo destino. Penso a tanta gente, – ha aggiunto il Papa a braccio – a tanti emarginati, a tanti profughi, a tanti rifugiati. Tanti non vogliono assumersi la responsabilità del loro destino”.
Il nuovo monito di Francesco arriva nel giorno in cui entra in vigore l’accordo tra l’Unione Europa e la Turchia sui migranti e nello stesso tempo si tornano a contare i morti annegati nel Cantale di Sicilia. Sulle coste siciliane sono sbarcati quasi 1.500 persone e si contano 30 migranti morti in un naufragioal largo della Libia. Il tema dei profughi è da sempre al centro del pontificato di Francesco. Non a caso il suo primo viaggio fu a Lampedusa dove condannò la “cultura del benessere che porta alla globalizzazione dell’indifferenza”.
Più volte Bergoglio ha denunciato che “respingere gli immigrati è un atto di guerra”. Con l’intensificarsi degli arrivi dei profughi in Europa il Papa ha rivolto un appello concreto ad accogliere almeno una famiglia di immigrati in ogni parrocchia e santuario del Vecchio continente. A dare subito l’esempio è stato proprio il Vaticano ospitando una famiglia siriana. Fino al recente appello di Francesco all’Europa ad avviare “subito negoziati per risolvere il dramma dei profughi. Una risposta corale può essere efficace e distribuire equamente i pesi”.
Nell’omelia della domenica delle palme il Papa ha sottolineato anche che “può sembrarci tanto distante il modo di agire di Dio, che si è annientato per noi, mentre a noi pare difficile persino dimenticarci un poco di noi. Egli viene a salvarci; siamo chiamati a scegliere la sua via: la via del servizio, del dono, della dimenticanza di sé. Possiamo incamminarci su questa via soffermandoci in questi giorni a guardare il Crocifisso, la ‘cattedra di Dio’, per imparare l’amore umile, che salva e dà la vita, per rinunciare all’egoismo, alla ricerca del potere e della fama”. E all’Angelus Francesco, mentre il suo account Instagram in un solo giorno ha superato un milione di seguaci, ha invitato i giovani del mondo a partecipare alla 31esima Giornata mondiale della gioventù che si svolgerà dal 26 al 31 luglio prossimi a Cracovia.
Twitter: @FrancescoGrana
Cronaca
Migranti, nuovo monito di Bergoglio: “Tanti Pilato non vogliono assumersi la responsabilità del loro destino”
Durante l’omelia della messa della domenica delle palme papa Francesco va a braccio e paragona l'indifferenza che subì Gesù a quella nei confronti dei profughi e degli emarginati
“Tanti Pilato negano giustizia a profughi e migranti e non vogliono assumersi la responsabilità del loro destino”. È il nuovo appello in favore degli immigrati che Papa Francesco ha rivolto a braccio durante l’omelia della messa della domenica delle palme con la quale la Chiesa cattolica ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme prima della sua morte in croce. “Il Vangelo – ha affermato Bergoglio – ci racconta che quando Pilato invia Gesù da Erode questi lo rimanda dal governatore romano: mentre gli viene negata ogni giustizia, Gesù prova sulla sua pelle anche l’indifferenza, perché nessuno vuole assumersi la responsabilità del suo destino. Penso a tanta gente, – ha aggiunto il Papa a braccio – a tanti emarginati, a tanti profughi, a tanti rifugiati. Tanti non vogliono assumersi la responsabilità del loro destino”.
Il nuovo monito di Francesco arriva nel giorno in cui entra in vigore l’accordo tra l’Unione Europa e la Turchia sui migranti e nello stesso tempo si tornano a contare i morti annegati nel Cantale di Sicilia. Sulle coste siciliane sono sbarcati quasi 1.500 persone e si contano 30 migranti morti in un naufragioal largo della Libia. Il tema dei profughi è da sempre al centro del pontificato di Francesco. Non a caso il suo primo viaggio fu a Lampedusa dove condannò la “cultura del benessere che porta alla globalizzazione dell’indifferenza”.
Più volte Bergoglio ha denunciato che “respingere gli immigrati è un atto di guerra”. Con l’intensificarsi degli arrivi dei profughi in Europa il Papa ha rivolto un appello concreto ad accogliere almeno una famiglia di immigrati in ogni parrocchia e santuario del Vecchio continente. A dare subito l’esempio è stato proprio il Vaticano ospitando una famiglia siriana. Fino al recente appello di Francesco all’Europa ad avviare “subito negoziati per risolvere il dramma dei profughi. Una risposta corale può essere efficace e distribuire equamente i pesi”.
Nell’omelia della domenica delle palme il Papa ha sottolineato anche che “può sembrarci tanto distante il modo di agire di Dio, che si è annientato per noi, mentre a noi pare difficile persino dimenticarci un poco di noi. Egli viene a salvarci; siamo chiamati a scegliere la sua via: la via del servizio, del dono, della dimenticanza di sé. Possiamo incamminarci su questa via soffermandoci in questi giorni a guardare il Crocifisso, la ‘cattedra di Dio’, per imparare l’amore umile, che salva e dà la vita, per rinunciare all’egoismo, alla ricerca del potere e della fama”. E all’Angelus Francesco, mentre il suo account Instagram in un solo giorno ha superato un milione di seguaci, ha invitato i giovani del mondo a partecipare alla 31esima Giornata mondiale della gioventù che si svolgerà dal 26 al 31 luglio prossimi a Cracovia.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.