”Io sono per il potere alle donne, dico no alle parole politicamente scorrette di Raymond Moore: ma è giusto che noi uomini guadagniamo di più, perché siamo più seguiti”. Protagonista dell’affermazione ai limiti della discriminazione sessuale è il numero uno al mondo del tennis Novak Djokovic. Parole, quelle del serbo numero uno del ranking, che seguono le polemiche innescate dai commenti del ceo del torneo di Indian Wells, Raymond Moore. Che parlando in vista della finale tra Victoria Azarenka e Serena Williams, ha detto che la Wta è un’”organizzazione fortunata”, che “cavalca i successi” degli uomini. “Se fossi una donna – ha aggiunto – ogni sera ringrazierei in ginocchio Dio che Roger Federer e Rafa Nadal sono nati, perché hanno portato questo sport dove è adesso”. Più tardi si è scusato per i suoi commenti, definendoli “erronei e di cattivo gusto”, ma il danno ormai era stato fatto e Djokovic aveva aggiunto benzina sul fuoco.
“È sbagliato dire che il tennis femminile vive alle spalle di quello maschile. Semmai è l’Atp che deve chiedere premi più alti. Le donne hanno combattuto per avere quello che hanno meritato” ha poi detto il serbo. “Ovviamente si tratta di una situazione molto delicata. Le donne meritano rispetto e ammirazione per quello che stanno facendo. La parità dei premi in denaro è stato l’oggetto principale del mondo del tennis negli ultimi sette, otto anni… Le donne hanno combattuto per quello che meritano e lo hanno ottenuto. D’altra parte penso che il mondo del tennis maschile, il mondo Atp, debba lottare per di più, perché le statistiche mostrano che ci sono molti più spettatori nelle partite di tennis maschile. Le donne devono lottare per ciò che pensano di meritare e noi dobbiamo lottare per ciò che pensiamo di meritare”. Djokovic ha sottolineato come le donne debbano affrontare più sfide rispetto agli uomini per avere successo nel gioco: “Ho un grandissimo rispetto per quello che le donne nello sport globale stanno facendo e raggiungono. I loro corpi sono molto diversi dai corpi degli uomini. Devono passare attraverso un sacco di cose diverse, come gli ormoni e cose del genere, inutile scendere nei dettagli. Ho grande ammirazione e rispetto per loro, per la loro capacità di combattere su un livello così alto”.
Serena Williams ha poi replicato alle parole di Moore dopo la sconfitta in finale contro Victoria Azarenka: “Ovviamente non credo che nessuna donna dovrebbe mettersi in ginocchio ringraziando qualcuno in quel modo”, ha detto l’americana. “Non credo che sia una dichiarazione molto precisa. Credo che ci siano un sacco di donne là fuori che sono molto emozionanti da vedere“, ha aggiunto la regina del ranking Wta. “Penso che ci siano un sacco di uomini là fuori che sono molto emozionanti da vedere. Penso che queste osservazioni siano molto sbagliate e molto, molto, molto imprecise”.
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Tennis, Novak Djokovic: “Giusto che noi uomini guadagniamo più delle donne perché siamo più seguiti” – Video
Parole, quelle del serbo numero uno del ranking, che seguono le polemiche innescate dai commenti del ceo del torneo di Indian Wells, Raymond Moore. Che parlando in vista della finale tra Victoria Azarenka e Serena Williams: "Se fossi una donna ogni sera ringrazierei in ginocchio Dio che Roger Federer e Rafa Nadal sono nati, perché hanno portato questo sport dove è adesso"
”Io sono per il potere alle donne, dico no alle parole politicamente scorrette di Raymond Moore: ma è giusto che noi uomini guadagniamo di più, perché siamo più seguiti”. Protagonista dell’affermazione ai limiti della discriminazione sessuale è il numero uno al mondo del tennis Novak Djokovic. Parole, quelle del serbo numero uno del ranking, che seguono le polemiche innescate dai commenti del ceo del torneo di Indian Wells, Raymond Moore. Che parlando in vista della finale tra Victoria Azarenka e Serena Williams, ha detto che la Wta è un’”organizzazione fortunata”, che “cavalca i successi” degli uomini. “Se fossi una donna – ha aggiunto – ogni sera ringrazierei in ginocchio Dio che Roger Federer e Rafa Nadal sono nati, perché hanno portato questo sport dove è adesso”. Più tardi si è scusato per i suoi commenti, definendoli “erronei e di cattivo gusto”, ma il danno ormai era stato fatto e Djokovic aveva aggiunto benzina sul fuoco.
“È sbagliato dire che il tennis femminile vive alle spalle di quello maschile. Semmai è l’Atp che deve chiedere premi più alti. Le donne hanno combattuto per avere quello che hanno meritato” ha poi detto il serbo. “Ovviamente si tratta di una situazione molto delicata. Le donne meritano rispetto e ammirazione per quello che stanno facendo. La parità dei premi in denaro è stato l’oggetto principale del mondo del tennis negli ultimi sette, otto anni… Le donne hanno combattuto per quello che meritano e lo hanno ottenuto. D’altra parte penso che il mondo del tennis maschile, il mondo Atp, debba lottare per di più, perché le statistiche mostrano che ci sono molti più spettatori nelle partite di tennis maschile. Le donne devono lottare per ciò che pensano di meritare e noi dobbiamo lottare per ciò che pensiamo di meritare”. Djokovic ha sottolineato come le donne debbano affrontare più sfide rispetto agli uomini per avere successo nel gioco: “Ho un grandissimo rispetto per quello che le donne nello sport globale stanno facendo e raggiungono. I loro corpi sono molto diversi dai corpi degli uomini. Devono passare attraverso un sacco di cose diverse, come gli ormoni e cose del genere, inutile scendere nei dettagli. Ho grande ammirazione e rispetto per loro, per la loro capacità di combattere su un livello così alto”.
Serena Williams ha poi replicato alle parole di Moore dopo la sconfitta in finale contro Victoria Azarenka: “Ovviamente non credo che nessuna donna dovrebbe mettersi in ginocchio ringraziando qualcuno in quel modo”, ha detto l’americana. “Non credo che sia una dichiarazione molto precisa. Credo che ci siano un sacco di donne là fuori che sono molto emozionanti da vedere“, ha aggiunto la regina del ranking Wta. “Penso che ci siano un sacco di uomini là fuori che sono molto emozionanti da vedere. Penso che queste osservazioni siano molto sbagliate e molto, molto, molto imprecise”.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.