Palermo, 21 dic. (Adnkronos) - “Le sentenze di assoluzione di Renzi e Salvini sono la riprova, semmai ce ne fosse bisogno considerando i quotidiani esiti dei processi in tutti i tribunali d’Italia, che le decisioni dei giudici non sono influenzate dalla comunanza di carriera coi pubblici ministeri”. Così il magistrato Gaetano Bono, sostituito procuratore generale a Caltanissetta. “Un buon auspicio natalizio mi porterebbe a sperare che tali decisioni inducessero il legislatore a rivedere l’impianto della riforma sulla separazione delle carriere che, nella sua attuale formulazione in discussione alla Camera, non risolverebbe alcun problema della giustizia, men che meno l’asserita mancanza di terzietà del giudice. Purtroppo, però – continua il Pg Bono – che nel libro “Meglio separate” edito da Le lettere, ha indicato quelle che, a suo avviso, sarebbero le condizioni imprescindibili per potere realizzare una separazione delle carriere rispettosa dell’indipendenza della magistratura, oltre che utile per un miglioramento del sistema giudiziario – è speranza vana, visto che finora il legislatore si è dimostrato indifferente ai rilievi critici, provenienti in special modo dalla magistratura, proseguendo su un percorso che porterà a una riforma non solo inutile, ma dannosa in quanto indebolirà l’azione della magistratura requirente e giudicante e altererà l’equilibrio tra i poteri dello Stato in favore di quello esecutivo, senza nemmeno apportare alcun beneficio in termini di efficienza delle indagini, garanzie difensive, durata dei processi e accertamento della verità processuale".
"Eppure ci sarebbe il modo per raggiungere tali risultati, ma occorrerebbe intervenire non solo e non tanto sulla separazione delle carriere, che in quest’ottica diverrebbe un mero tassello di un ben più completo e generale intervento di riforma, quanto piuttosto sull’ammodernamento del sistema penale – sostanziale e processuale – che dovrebbe portare a meno reati e meno processi, a una maggiore specializzazione professionale dei magistrati, a una migliore esplicazione del ruolo della difesa di imputati e parti civili, alla revisione della geografia giudiziaria con la chiusura dei tribunali e delle procure di piccole dimensioni, alla velocizzazione dei giudizi, eccetera. Epperò sarebbe imprescindibile che siffatta riforma avvenisse preservando tutte le garanzie di autonomia e indipendenza che i padri costituenti hanno ritenuto di assicurare alla magistratura e che non servono a tutelare i magistrati, ma la funzione giudiziaria e dunque i diritti delle persone”.
Cronaca
Papa Francesco, la lavanda dei piedi con 12 profughi del Cara di Castelnuovo
Dopo l'omelia di domenica contro "i tanti Pilato che negano giustizia ai migranti", l'ennesimo segnale di accoglienza del pontefice che celebrerà il rito del Giovedì Santo fuori Roma
Giovedì santo Papa Francesco laverà i piedi a 12 profughi del centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto. Per la messa in cui la Chiesa cattolica ricorda l’ultima cena di Gesù prima della morte, Bergoglio ha scelto di dare un segnale concreto di accoglienza verso gli immigrati. Una scelta, quella del Papa, che si affianca ai numerosi appelli che Francesco sta facendo fin dall’inizio del suo pontificato ad aprire le porte ai migranti. Non a caso il suo primo viaggio da pontefice fu a Lampedusa dove condannò la “globalizzazione dell’indifferenza” davanti alle tante tragedie degli immigrati morti in mare.
Appelli intensificati durante la Settimana Santa del Giubileo straordinario della misericordia. Nell’omelia della Domenica delle Palme, infatti, il Papa ha puntato il dito contro i “tanti Pilato che negano giustizia a profughi e migranti e non vogliono assumersi la responsabilità del loro destino”. Parole che seguono l’appello che Bergoglio ha fatto più volte alle parrocchie e ai santuari d’Europa ad accogliere almeno una famiglia di immigrati, come ha fatto il Vaticano. Dopo la Domenica delle Palme il tema dei profughi tornerà protagonista dell’agenda di Francesco nella celebrazione della lavanda dei piedi al Cara di Castelnuovo di Porto, coinvolto anche nell’inchiesta di Mafia Capitale, e poi nelle meditazioni della via crucis che il Papa presiederà venerdì santo al Colosseo, preparate quest’anno dal cardinale di Perugia Gualtiero Bassetti.
Il Giovedì Santo del 2016 sarà anche il primo che verrà celebrato in tutto il mondo dopo l’introduzione delle “quote rosa” per la lavanda dei piedi volute da Bergoglio. Francesco, infatti, ha riformato questo rito stabilendo che potranno essere ammesse anche le donne. Il Papa ha così reso ufficiale ciò che ha sempre fatto prima a Buenos Aires e poi a Roma. Nel 2015 al carcere di Rebibbia Bergoglio aveva lavato i piedi a sei donne, tra cui Silvye Lubamba, la showgirl congolese che aveva partecipato a un programma televisivo di Piero Chiambretti. Nel 2014, invece, il Papa aveva celebrato la messa dell’ultima cena alla Fondazione Don Carlo Gnocchi, lavando anche questa volta i piedi a quattro donne, mentre nel 2013, quando la celebrazione si era svolta nel carcere minorile di Casal del Marmo, le ragazze prescelte erano state due.
Twitter: @FrancescoGrana
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Islamabad, 21 dic. (Adnkronos/Afp) - Sedici soldati sono stati uccisi e cinque gravemente feriti in un attacco a una base militare pachistana vicino al confine con l'Afghanistan. Lo hanno riferito fonti di intelligence all'Afp. Nella notte tra ieri e oggi, “più di 30 combattenti hanno attaccato una postazione militare” nella regione di Makeen, nella provincia di Khyber-Pakhtunkhwa”, ha dichiarato un alto funzionario dell'intelligence.
L'attacco, durato due ore, è avvenuto in una zona montuosa a circa 40 chilometri dal confine afghano, secondo la fonte, che ha detto che i combattenti hanno bruciato documenti, apparecchiature di comunicazione e altri oggetti. I talebani pachistani hanno rivendicato l'attacco, affermando in un comunicato che si trattava di "una ritorsione per il martirio degli alti comandanti".
Palermo, 21 dic. (Adnkronos) - La Gazzetta del Sud avrà un nuovo direttore, Nino Rizzo Nervo. Subentrerà, dal 30 dicembre, ad Alessandro Notarstefano che lascia la direzione del quotidiano edito dalla Società Editrice Sud Spa dopo 12 anni e mezzo di intenso proficuo lavoro. Si tratta di un ritorno per Rizzo Nervo, che proprio alla Gazzetta del Sud ebbe il suo primo contratto, da praticante giornalista. Laureato in Scienze politiche all’Università di Messina, nella sua lunga carriera giornalistica è stato direttore della Testata Giornalistica Regionale della Rai, del Tg3, del TgLa7 e del quotidiano Europa. E’ stato membro del Consiglio di amministrazione della Rai per 7 anni, per poi diventare presidente della Scuola di Giornalismo radiotelevisivo di Perugia. Nel biennio 2017/2018 ha ricoperto, durante il governo Gentiloni, il ruolo di Vice segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri con delega sull’area della comunicazione e dell’informazione. Il presidente e direttore editoriale della SES Spa (che edita anche il Giornale di Sicilia), Lino Morgante, ha espresso profonda gratitudine al direttore Notarstefano per il lavoro svolto e augurato buon lavoro a Nino Rizzo Nervo.
Mosca, 21 dic. (Adnkronos) - Le difese aeree russe hanno abbattuto nella notte 19 droni nei cieli di quattro regioni russe. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, precisando che "i tentativi del 'regime' di Kiev di condurre attacchi terroristici contro strutture sul suolo russo utilizzando Uav ad ala fissa sono stati sventati. Le forze di difesa aerea in servizio hanno distrutto 19 veicoli aerei senza pilota ucraini, tra cui nove sulla regione di Belgorod, cinque sulla regione di Voronezh, tre sul Mar Nero, uno sulla regione di Kursk e uno sulla regione di Krasnodar".
Berlino, 21 dic. (Adnkronos) - Il sospettato saudita dell'attentato di ieri sera contro un mercatino di Natale a Magdeburgo, in Germania, è un attivista anti-Islam che aveva condiviso contenuti pro-Israele sui social media in seguito agli attacchi del 7 ottobre. Lo riporta il Wall Street Journal.
Secondo il quotidiano, l'uomo gestiva un sito web e canali di social media in cui metteva in guardia contro l'Islam e discuteva dei diritti delle donne. Avrebbe inoltre mostrato sostegno al partito tedesco di estrema destra anti-immigrazione Afd.
Palermo, 21 dic. (Adnkronos) - Una donna di 40 anni è morta in un incidente stradale avvenuto la notte scorsa tra gli svincoli autostradali di Giostra e Boccetta, sull'autostrada A20 Palermo-Messina. L'incidente è avvenuto all'altezza del Torrente Trapani, al chilometro 10+800. L'auto sarebbe uscita all'improvviso fuori strada e si sarebbe ribaltata finendo su un terrapieno accanto al guardrail. A bordo c'erano altre due persone rimaste ferite. La donna è morta sul colpo.
Palermo, 21 dic. (Adnkronos) - “Le sentenze di assoluzione di Renzi e Salvini sono la riprova, semmai ce ne fosse bisogno considerando i quotidiani esiti dei processi in tutti i tribunali d’Italia, che le decisioni dei giudici non sono influenzate dalla comunanza di carriera coi pubblici ministeri”. Così il magistrato Gaetano Bono, sostituito procuratore generale a Caltanissetta. “Un buon auspicio natalizio mi porterebbe a sperare che tali decisioni inducessero il legislatore a rivedere l’impianto della riforma sulla separazione delle carriere che, nella sua attuale formulazione in discussione alla Camera, non risolverebbe alcun problema della giustizia, men che meno l’asserita mancanza di terzietà del giudice. Purtroppo, però – continua il Pg Bono – che nel libro “Meglio separate” edito da Le lettere, ha indicato quelle che, a suo avviso, sarebbero le condizioni imprescindibili per potere realizzare una separazione delle carriere rispettosa dell’indipendenza della magistratura, oltre che utile per un miglioramento del sistema giudiziario – è speranza vana, visto che finora il legislatore si è dimostrato indifferente ai rilievi critici, provenienti in special modo dalla magistratura, proseguendo su un percorso che porterà a una riforma non solo inutile, ma dannosa in quanto indebolirà l’azione della magistratura requirente e giudicante e altererà l’equilibrio tra i poteri dello Stato in favore di quello esecutivo, senza nemmeno apportare alcun beneficio in termini di efficienza delle indagini, garanzie difensive, durata dei processi e accertamento della verità processuale".
"Eppure ci sarebbe il modo per raggiungere tali risultati, ma occorrerebbe intervenire non solo e non tanto sulla separazione delle carriere, che in quest’ottica diverrebbe un mero tassello di un ben più completo e generale intervento di riforma, quanto piuttosto sull’ammodernamento del sistema penale – sostanziale e processuale – che dovrebbe portare a meno reati e meno processi, a una maggiore specializzazione professionale dei magistrati, a una migliore esplicazione del ruolo della difesa di imputati e parti civili, alla revisione della geografia giudiziaria con la chiusura dei tribunali e delle procure di piccole dimensioni, alla velocizzazione dei giudizi, eccetera. Epperò sarebbe imprescindibile che siffatta riforma avvenisse preservando tutte le garanzie di autonomia e indipendenza che i padri costituenti hanno ritenuto di assicurare alla magistratura e che non servono a tutelare i magistrati, ma la funzione giudiziaria e dunque i diritti delle persone”.
Kiev, 21 dic. (Adnkronos) - La Russia ha perso 772.280 soldati in Ucraina dall'inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, aggiungendo che nella cifra sono incluse le 1.860 vittime subite dalle forze russe nell'ultimo giorno.
Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 9.594 carri armati, 19.841 veicoli corazzati da combattimento, 31.891 veicoli e serbatoi di carburante, 21.252 sistemi di artiglieria, 1.256 sistemi di lancio di razzi multipli, 1.027 sistemi di difesa aerea, 369 aerei, 329 elicotteri, 20.685 droni, 28 imbarcazioni e un sottomarino.