Tim nuovamente nel mirino dell’Agcom per il nuovo servizio Prime che dovrebbe partire dal 10 aprile. Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Angelo Marcello Cardani, ha infatti emanato un provvedimento di diffida nei confronti dell’operatore telefonico per la rimodulazione dei profili base dei cellulari. Un cambio di tariffe che, spiega l’Authority, “se attuata avrebbe comportato un aggravio di oltre 2 euro al mese per milioni di utenti del servizio”.
In particolare, tramite una compagna di comunicazione avviata il 22 febbraio scorso, Tim ha presentato l’offerta commerciale ai clienti come una rimodulazione (ex art. 70.4 del Codice delle comunicazioni elettroniche) dei profili tariffari base. In pratica, i prezzi verrebbero modificati proponendo una direttrice di traffico voce e Sms illimitati verso una numerazione Tim scelta dal cliente al costo di 0,49 euro a settimana a fronte di una serie di vantaggi attivabili su richiesta dei clienti. Ma a seguito delle segnalazioni ricevute, l’Autorità ha avviato un’istruttoria volta ad accertare la legittimità della manovra. E gli approfondimenti svolti hanno portato a ritenere l’offerta proposta non configurabile come una modifica unilaterale di contratto.
L’attivazione non richiesta di nuovi servizi in cambio di una controprestazione economica non rappresenta, infatti, una modifica del prezzo o delle caratteristiche dei servizi per i quali l’utente ha fornito il proprio consenso contrattuale, bensì una vera e propria introduzione di prestazioni (e costi) nuovi e mai richiesti dall’utente. Tim, in questo caso, trasformerebbe dei profili tariffari base a consumo in profili con un addebito settimanale fisso di euro 0,49, a fronte della possibilità di chiamare ed inviare messaggi di testo illimitati a un numero Tim amico (opzione non concordata tra le parti del contratto).
In sostanza, il gestore utilizza illegittimamente la procedura prevista dal Codice delle comunicazioni per l’esercizio dello jus variandi, al fine di attivare nei confronti di un numero rilevantissimo di clienti una nuova offerta con la tecnica dell’opt-out, peraltro incidendo in maniera sostanziale sulla natura dell’offerta base originaria, che cesserebbe di essere “a consumo”, comportando un addebito fisso settimanale. L’addebito del costo settimanale di euro 0,49 si registrerebbe, tra l’altro, a prescindere dalla scelta del “numero amico” da parte del cliente, con il rischio che – a seguito della manovra – l’aggravio di costo a carico degli utenti avvenga senza nessun vantaggio compensativo.
L’Autorità ha, di conseguenza, diffidato la società Telecom Italia S.p.A. a cessare la condotta consistente nell’utilizzo di questa procedura e ha anche inviato la documentazione all’Autorità garante della concorrenza e del mercato per i profili di competenza in materia di Codice del consumo.
Proprio l’Antitrust, lo scorso 16 marzo, ha già condannato Vodafone alla multa di un milione di euro per l’illegittima attivazione di Exclusive, vale a dire il servizio accessorio non richiesto molto simile a Tim Prime. Ma Vodafone lo ha attivato dal 31 agosto 2015 senza il consenso espresso e preventivo dei clienti con un addebito automatico del relativo costo mensile (1,90 euro), rifiutando le richieste di rimborso.
“A questo punto se Tim procederà comunque con l’attivazione di Prime – spiega l’Aduc dalla cui segnalazione è scattata la diffida – incorrerà in pesanti sanzioni fino a 2 milioni e mezzo di euro che, tuttavia, non comporterebbero comunque la restituzione agli utenti degli importi illegittimamente sottratti”. Per questo motivo Aduc ha intimato a Tim di modificare le modalità di attivazione del servizio Prime solo su richiesta del cliente. In caso contrario, l’associazione dei consumatori proporrà una class action a tutela dei consumatori.
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Tim, arriva la diffida dell’Agcom per il servizio Prime: “E’ un cambio tariffario illegittimo”
"L'attivazione non richiesta di nuovi servizi in cambio di una controprestazione economica rappresenta una vera e propria introduzione di prestazioni e costi nuovi e mai richiesti dall'utente". Con questa motivazione l'Authority blocca l'offerta che "avrebbe comportato un aggravio di oltre 2 euro al mese per milioni di clienti"
Tim nuovamente nel mirino dell’Agcom per il nuovo servizio Prime che dovrebbe partire dal 10 aprile. Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Angelo Marcello Cardani, ha infatti emanato un provvedimento di diffida nei confronti dell’operatore telefonico per la rimodulazione dei profili base dei cellulari. Un cambio di tariffe che, spiega l’Authority, “se attuata avrebbe comportato un aggravio di oltre 2 euro al mese per milioni di utenti del servizio”.
In particolare, tramite una compagna di comunicazione avviata il 22 febbraio scorso, Tim ha presentato l’offerta commerciale ai clienti come una rimodulazione (ex art. 70.4 del Codice delle comunicazioni elettroniche) dei profili tariffari base. In pratica, i prezzi verrebbero modificati proponendo una direttrice di traffico voce e Sms illimitati verso una numerazione Tim scelta dal cliente al costo di 0,49 euro a settimana a fronte di una serie di vantaggi attivabili su richiesta dei clienti. Ma a seguito delle segnalazioni ricevute, l’Autorità ha avviato un’istruttoria volta ad accertare la legittimità della manovra. E gli approfondimenti svolti hanno portato a ritenere l’offerta proposta non configurabile come una modifica unilaterale di contratto.
L’attivazione non richiesta di nuovi servizi in cambio di una controprestazione economica non rappresenta, infatti, una modifica del prezzo o delle caratteristiche dei servizi per i quali l’utente ha fornito il proprio consenso contrattuale, bensì una vera e propria introduzione di prestazioni (e costi) nuovi e mai richiesti dall’utente. Tim, in questo caso, trasformerebbe dei profili tariffari base a consumo in profili con un addebito settimanale fisso di euro 0,49, a fronte della possibilità di chiamare ed inviare messaggi di testo illimitati a un numero Tim amico (opzione non concordata tra le parti del contratto).
In sostanza, il gestore utilizza illegittimamente la procedura prevista dal Codice delle comunicazioni per l’esercizio dello jus variandi, al fine di attivare nei confronti di un numero rilevantissimo di clienti una nuova offerta con la tecnica dell’opt-out, peraltro incidendo in maniera sostanziale sulla natura dell’offerta base originaria, che cesserebbe di essere “a consumo”, comportando un addebito fisso settimanale. L’addebito del costo settimanale di euro 0,49 si registrerebbe, tra l’altro, a prescindere dalla scelta del “numero amico” da parte del cliente, con il rischio che – a seguito della manovra – l’aggravio di costo a carico degli utenti avvenga senza nessun vantaggio compensativo.
L’Autorità ha, di conseguenza, diffidato la società Telecom Italia S.p.A. a cessare la condotta consistente nell’utilizzo di questa procedura e ha anche inviato la documentazione all’Autorità garante della concorrenza e del mercato per i profili di competenza in materia di Codice del consumo.
Proprio l’Antitrust, lo scorso 16 marzo, ha già condannato Vodafone alla multa di un milione di euro per l’illegittima attivazione di Exclusive, vale a dire il servizio accessorio non richiesto molto simile a Tim Prime. Ma Vodafone lo ha attivato dal 31 agosto 2015 senza il consenso espresso e preventivo dei clienti con un addebito automatico del relativo costo mensile (1,90 euro), rifiutando le richieste di rimborso.
“A questo punto se Tim procederà comunque con l’attivazione di Prime – spiega l’Aduc dalla cui segnalazione è scattata la diffida – incorrerà in pesanti sanzioni fino a 2 milioni e mezzo di euro che, tuttavia, non comporterebbero comunque la restituzione agli utenti degli importi illegittimamente sottratti”. Per questo motivo Aduc ha intimato a Tim di modificare le modalità di attivazione del servizio Prime solo su richiesta del cliente. In caso contrario, l’associazione dei consumatori proporrà una class action a tutela dei consumatori.
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(Adnkronos) - Un Napoli a due facce batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte parte bene, soffre nella ripresa e liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa tre punti d'oro. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
(Adnkronos) - Un Napoli a due facce batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte parte bene, soffre nella ripresa e liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa tre punti d'oro. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
(Adnkronos) - Un bel Napoli batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa tre punti d'oro. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
(Adnkronos) - Un bel Napoli batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.
Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo. La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete. La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d'ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano. Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti). Il cross dalla sinistra pesca in area l'attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l'intervento di Meret, che devia il pallone sul palo. Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po' e porta a casa i tre punti. Per qualche ora, guarderà tutti dall'alto.
Roma, 21 dic (Adnkronos) - Il concerto di Natale alla Camera "Morricone dirige Morricone", registrato questo pomeriggio nell'Aula di Montecitorio, sarà in onda su Rai 1, a cura di Rai Parlamento, lunedì 23 dicembre alle 15.30. Alla stessa ora sarà trasmesso anche sulla webtv della Camera e sul canale satellitare. Lo rende noto la Camera.
L'evento è introdotto dal Presidente Lorenzo Fontana. Il Maestro Andrea Morricone esegue molte delle celebri composizioni del padre Ennio. Il programma, introdotto dall'Inno italiano, abbraccia i brani più famosi, da "Gli Intoccabili" a "The Mission". A interpretare le musiche sono: l'orchestra Roma Sinfonietta, con la direzione del Maestro Andrea Morricone e il Coro Claudio Casini dell'Università di Roma Tor Vergata diretto dal Maestro Stefano Cucci. La direzione artistica è a cura di Luigi Lanzillotta.
Roma, 21 dic (Adnkronos) - “Le dimissioni del capo del Dap Giovanni Russo sono il segno evidente del fallimento delle politiche del governo sul carcere a fronte delle tragiche condizioni in cui versano". Lo dice Riccardo Magi.
"Sovraffollamento, suicidi, abusi, condizioni disumane indegne per un Paese europeo. Ed evidentemente sono anche il frutto del fatto che la linea portata avanti dal sottosegretario Delmastro Delle Vedove non ha favorito una visione e un approccio ai problemi del carcere compatibili con la Costituzione. Nordio riferisca in aula al più presto in aula e spieghi se sulle carceri vuole cambiare rotta o proseguire su questa linea disastrosa”, conclude il segretario di Più Europa.
Roma, 21 dic (Adnkronos) - "Le dimissioni di Giovanni Russo dal vertice del Dap sono una conferma del fallimento di una politica carceraria di questo Ministero, di questo Governo". Lo dicono la responsabile Giustizia Pd Debora Serracchiani, il capogruppo dem in Bicamerale Antimafia Walter Verini e i due capigruppo dem delle commissioni Giustizia Senato e Camera Alfredo Bazoli e Federico Gianassi.
"Questi due anni hanno aggravato una situazione difficile, con il dramma dei suicidi dei detenuti, con un sovraffollamento disumano, con condizioni difficilissime anche per il lavoro della Polizia Penitenziaria. E con risposte inesistenti e ciniche da parte di Ministro e Sottosegretari. Anche le condizioni di lavoro del Dap sono state rese certamente più difficili. Chiameremo Nordio a riferire alle Camere sulla gravità ulteriore della situazione", aggiungono.