Momenti di tensione e scontri in piazza Borsa, cuore di Bruxelles. Nonostante il divieto di scendere in piazza che ha portato all’annullamento della grande “Marcia contro la paura” in programma per oggi, un gruppo di circa 450 hooligan di estrema destra si è radunato nel luogo divenuto il memoriale per le vittime degli attentati del 22 marzo per manifestare contro il terrorismo.
Secondo i media belgi, gli ultras appartenenti a diverse squadre della divisione 1 (equivalente della Serie A) sono arrivati dalle città di Vilvorde (da dove è partito un gran numero di foreign fighters e dove l’estrema destra è molto radicata) e Anversa. Vestiti di nero e incappucciati hanno iniziato a scandire slogan neonazisti e cori come ‘Hooligan belgi, siamo a casa nostra‘. Poi hanno cominciato a lanciare pietre, bottiglie e altri oggetti contro la polizia in tenuta antisommossa, che ha chiuso gli accessi alla piazza prima di caricare. Per disperdere i tifosi sono stati utilizzati anche gli idranti. Dalle immagini delle dirette dei media internazionali si scorge anche del fumo, probabilmente causato da lacrimogeni. In tutto i fermati sono una decina. Allentata la tensione, la polizia ha riaperto gli accessi alla piazza.
“Sono scandalizzato da quello che sta succedendo, da questi farabutti che vengono a provocare gli abitanti di Bruxelles sul luogo dell’omaggio alle vittime”. Così il sindaco della capitale belga Yvan Mayeur. “Siamo stati avvertiti ieri della loro possibile venuta, e constato che nulla è stato fatto per impedire di venire a Bruxelles. Mi aspetto una reazione del Governo federale”, ha concluso il primo cittadino. Anche il premier Charles Michel è intervenuto parlando all’agenzia Belga: “Chiedo rispetto di un momento di dolore per tutto il Paese, è totalmente inappropriato che dei manifestanti rompano il periodo di raccoglimento a la Bourse. Le persone si riuniscono per trovare conforto, condanno fermamente ogni eccesso”. “Stiamo facendo di tutto per rimandarli a casa – ha aggiunto Michel riferendosi agli ultras – allo stesso tempo chiediamo a chiunque di mantenere il sangue freddo e di restare calmi perché la polizia possa fare il suo lavoro”.
Subito dopo gli attentati all’aeroporto di Zaventem e alla metropolitana di Maelbeek, piazza della Borsa si è trasformata nel luogo simbolo della solidarietà e della preghiera in omaggio alla memoria dei 32 morti. Anche oggi, nonostante i divieti imposti dalle autorità per motivi di sicurezza, molte persone si sono radunate nella piazza.
Continuano intanto le indagini che puntano a individuare tutti i componenti e i fiancheggiatori della cellula che ha seminato morte tra Parigi e Bruxelles. La polizia ha messo a segno una nuova serie di blitz che ha portato al fermo di 13 persone a Bruxelles e nelle città di Malines e Duffel. Lo riferisce la Procura belga citata dai media. Le operazioni antiterrorismo sono state 13: 3 a Bruxelles, 4 a Malines, 3 a Laeken, e le altre tra Duffel, Molenbeek e Anderlecht. Delle 13 persone fermate 4 sono ancora detenute mentre altre 9 sono state rimesse in libertà.