Nel personale dell’aeroporto di Zavntem lavorano almeno 50 tra simpatizzanti e “spie” dello Stato Islamico. A denunciarlo è un sindacato della polizia aeroportuale di Bruxelles, che ha inviato una lettera aperta alle autorità. Stando a quanto riportato dai media belgi, la polizia ha “continuamente denunciato la mancanza di sicurezza, ma nessuno ha ascoltato”.
Secondo il quotidiano Het Belang van Limburg, alcuni membri del personale erano sospettati di appoggiare la causa jihadista, in particolare a causa dei viaggi effettuati in Siria: queste persone, fanno sapere i servizi di sicurezza, lavorano alla gestione dei bagagli, alle pulizie e ai duty free e per questo sono in possesso di badge di sicurezza e possono accedere alle cabine degli aerei. Ad alcuni di loro le carte d’accesso sono state revocate ma, sottolineano gli agenti, “non a tutti”.
Alla denuncia contenuta nella lettera aperta della polizia aeroportuale si aggiunge quella del presidente del sindacato di polizia belga, Vincent Gilles che, parlando alla televisione Rtl, ha fatto sapere che alcuni di questi lavoratori “hanno festeggiato gli attentati di Parigi” lo scorso 13 novembre: l’episodio è stato confermato anche dagli agenti che lavorano nell’aeroporto. Un centinaio tra i 400 che lavorano a Zaventem ha poi espresso rammarico per il fatto che molti degli addetti ai bagagli hanno “hanno precedenti penali, spesso per gravi atti criminali”.
Le indagini sugli attentati del 22 marzo a Bruxelles e del 13 novembre a Parigi proseguono. La polizia federale belga ha condotto una nuova operazione in relazione a Reda Kriket, presunto jihadista francese arrestato giovedì scorso in Francia ad Argenteuil con l’accusa di pianificare un attacco terroristico. La nuova operazione è avvenuta a Marke, distretto di Courtrai, nel Belgio fiammingo, secondo quanto riporta l’emittente Vtm. La polizia e i militari dell’esercito, bloccando una parte del quartiere Rodenburg, hanno perlustrato con unità cinofile anti esplosivi e metal detector la zona alle spalle di un distributore di benzina lungo l’arteria E17 e l’area in cui sorge un noto ristorante della zona.
Intanto l’avvocato di Salah Abdeslam, l’8° uomo del commando che ha compiuto le stragi di Parigi, ha annunciato che l’attentatore è pronto a collaborare con le autorità francesi e non si opporrà all’estradizione. L’annuncio è arrivato insieme al rinvio a questo pomeriggio, dell’udienza del tribunale di Bruxelles sulla richiesta di estradizione avanzata dalla Francia.