Letti, armadi, librerie e scrivanie, ma non elettrodomestici, pavimenti o porte. L’Agenzia delle Entrate, nella circolare n.7/E, ha chiarito chi e come può accedere al bonus mobili, un’agevolazione prevista nell’ultima legge di Stabilità e destinata alle giovani coppie coniugate o conviventi da almeno tre anni che intendono rinnovare l’arredamento della casa acquistata nel 2015 o nel 2016 da destinare ad abitazione principale.
L’accesso all’agevolazione, che punta ad aiutare gli under 35, è condizionato però al rispetto di alcuni requisiti che limitano non poco la platea dei beneficiari. Anche se per la prima volta non sono state fatte discriminazioni tra le coppie sposate e quelle che convivono. Attenzione, poi, a non confondere questo bonus con quello previsto per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ destinato, invece, a tutti i contribuenti che ristrutturano casa (si tratta del 50% su un limite di spesa di 10mila euro da ripartire in 10 anni). Inoltre, è bene chiarire che se entro la fine del 2016 le giovani coppie fanno ristrutturazioni edilizie o interventi antisismici sui quali richiedono i bonus del 36 o 50%, poi non potranno usufruire anche di questa detrazione ad hoc: non sono cumulabili.
Chi può fare la richiesta – Le coppie sposate e le coppie conviventi more uxorio da almeno 3 anni e che risultano tali nel 2016, perché questo bonus è sulle spese affrontate in corso d’anno. Con un limite anagrafico: almeno una delle due persone non deve aver compiuto i 35 anni di età o deve compierli al massimo nel 2016. La condizione di convivenza può essere dichiarata con un’autocertificazione o attraverso lo stato di famiglia. La casa, inoltre, deve essere acquistata da entrambi i componenti o anche da uno solo di essi nel 2015 o nel corso del 2016, destinandola ad abitazione principale entro il 30 settembre 2017, termine di presentazione del modello Unico 2017.
Sì ai mobili, no ai grandi elettrodomestici – La detrazione riguarda esclusivamente i mobili, non i grandi elettrodomestici, acquistati dal primo gennaio al 31 dicembre 2016 per arredare l’abitazione principale, anche nel caso in cui l’acquisto dei mobili preceda il rogito della casa. In particolare possono essere acquistati con lo sconto armadi, divani, sedie, tavoli, letti, comodini, cassettiere, scrivanie, librerie, lampadari o materassi. Mentre sono esclusi pavimenti, parquet, porte, tende e altri complementi di arredo, così come i mobili usati.
Quanto si può risparmiare – La detrazione, stabilisce la norma della Stabilità, è pari al 50% della spesa sostenuta su un ammontare complessivo non superiore a 16mila euro. Numeri alla mano si tratta di 8mila euro, diluiti in 10 anni, che consentono di portare in detrazione 800 euro all’anno quando si presenta la dichiarazione dei redditi. Ma se la fattura è cointestata tra la coppia ed entrambi la pagano su un conto corrente cointestato, allora la detrazione viene divisa in due e il bonus annuale è di 400 euro a testa.
Come pagare – Per fruire del beneficio non vale il pagamento in contanti: è necessario che l’acquisto dei nuovi mobili sia effettuato solamente mediante carta di debito, credito o bonifico. Ma quest’ultimo non deve necessariamente essere quello ‘parlante’, vale a dire predisposto da banche e Poste come richiesto invece per gli interventi di ristrutturazione edilizia. In caso di pagamento con moneta elettronica, si considera data di pagamento il giorno di utilizzo della carta indicata sulla ricevuta telematica di avvenuta transazione e non la data di addebito sul conto corrente.
Le altre agevolazioni – Per tutti la legge di Stabilità 2016 ha prorogato al 31 dicembre di quest’anno l’aumento della detrazione dal 36% al 50% per le spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio, nonché l’incremento delle spese ammissibili da 48mila a euro 96mila euro. Per il 2016 è stato prorogato anche il bonus per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, di classe non inferiore ad A+, nonché di classe A per i forni e le apparecchiature per i quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Usi & Consumi
Bonus mobili under 35, chi e come può richiedere la detrazione di 8mila euro
L’Agenzia delle Entrate spiega i dettagli per usufruire del bonus destinato alle coppie con almeno uno dei due conviventi sotto i 35 anni di età. Lo sconto del 50% si applica su spese fino a 16mila euro ma vale solo se si arreda la casa principale acquistata nel 2015 o nel 2016. Non sono cumulabili gli sgravi per ristrutturazioni edilizie o interventi antisismici e quello per gli elettrodomestici a basso consumo
Letti, armadi, librerie e scrivanie, ma non elettrodomestici, pavimenti o porte. L’Agenzia delle Entrate, nella circolare n.7/E, ha chiarito chi e come può accedere al bonus mobili, un’agevolazione prevista nell’ultima legge di Stabilità e destinata alle giovani coppie coniugate o conviventi da almeno tre anni che intendono rinnovare l’arredamento della casa acquistata nel 2015 o nel 2016 da destinare ad abitazione principale.
L’accesso all’agevolazione, che punta ad aiutare gli under 35, è condizionato però al rispetto di alcuni requisiti che limitano non poco la platea dei beneficiari. Anche se per la prima volta non sono state fatte discriminazioni tra le coppie sposate e quelle che convivono. Attenzione, poi, a non confondere questo bonus con quello previsto per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ destinato, invece, a tutti i contribuenti che ristrutturano casa (si tratta del 50% su un limite di spesa di 10mila euro da ripartire in 10 anni). Inoltre, è bene chiarire che se entro la fine del 2016 le giovani coppie fanno ristrutturazioni edilizie o interventi antisismici sui quali richiedono i bonus del 36 o 50%, poi non potranno usufruire anche di questa detrazione ad hoc: non sono cumulabili.
Chi può fare la richiesta – Le coppie sposate e le coppie conviventi more uxorio da almeno 3 anni e che risultano tali nel 2016, perché questo bonus è sulle spese affrontate in corso d’anno. Con un limite anagrafico: almeno una delle due persone non deve aver compiuto i 35 anni di età o deve compierli al massimo nel 2016. La condizione di convivenza può essere dichiarata con un’autocertificazione o attraverso lo stato di famiglia. La casa, inoltre, deve essere acquistata da entrambi i componenti o anche da uno solo di essi nel 2015 o nel corso del 2016, destinandola ad abitazione principale entro il 30 settembre 2017, termine di presentazione del modello Unico 2017.
Sì ai mobili, no ai grandi elettrodomestici – La detrazione riguarda esclusivamente i mobili, non i grandi elettrodomestici, acquistati dal primo gennaio al 31 dicembre 2016 per arredare l’abitazione principale, anche nel caso in cui l’acquisto dei mobili preceda il rogito della casa. In particolare possono essere acquistati con lo sconto armadi, divani, sedie, tavoli, letti, comodini, cassettiere, scrivanie, librerie, lampadari o materassi. Mentre sono esclusi pavimenti, parquet, porte, tende e altri complementi di arredo, così come i mobili usati.
Quanto si può risparmiare – La detrazione, stabilisce la norma della Stabilità, è pari al 50% della spesa sostenuta su un ammontare complessivo non superiore a 16mila euro. Numeri alla mano si tratta di 8mila euro, diluiti in 10 anni, che consentono di portare in detrazione 800 euro all’anno quando si presenta la dichiarazione dei redditi. Ma se la fattura è cointestata tra la coppia ed entrambi la pagano su un conto corrente cointestato, allora la detrazione viene divisa in due e il bonus annuale è di 400 euro a testa.
Come pagare – Per fruire del beneficio non vale il pagamento in contanti: è necessario che l’acquisto dei nuovi mobili sia effettuato solamente mediante carta di debito, credito o bonifico. Ma quest’ultimo non deve necessariamente essere quello ‘parlante’, vale a dire predisposto da banche e Poste come richiesto invece per gli interventi di ristrutturazione edilizia. In caso di pagamento con moneta elettronica, si considera data di pagamento il giorno di utilizzo della carta indicata sulla ricevuta telematica di avvenuta transazione e non la data di addebito sul conto corrente.
Le altre agevolazioni – Per tutti la legge di Stabilità 2016 ha prorogato al 31 dicembre di quest’anno l’aumento della detrazione dal 36% al 50% per le spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio, nonché l’incremento delle spese ammissibili da 48mila a euro 96mila euro. Per il 2016 è stato prorogato anche il bonus per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, di classe non inferiore ad A+, nonché di classe A per i forni e le apparecchiature per i quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
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Anche in Lapponia Meloni pensa all’Albania: “Domani vertice, la Cassazione ci dà ragione”. Paesi sicuri, cosa hanno scritto i giudici
Roma, 22 dic (Adnkronos) - "Servirebbero più risorse per la sanità pubblica, per garantire il diritto alla salute e per ridurre le liste di attesa ma comprano nuovi aerei da guerra. Servirebbero risorse per contrastare la povertà che aumenta nel nostro Paese, per investire nel trasporto pubblico o nel salario minimo e invece investono decine di miliardi per le armi". Lo affermano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs in un videoappello apparso sui social in cui si invita a firmare la petizione online 'questo Natale niente regali alle industrie militari' per chiedere al governo italiano di ridurre la spesa militare.
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l’istruzione - proseguono i due esponenti di Avs - per garantire il diritto al futuro delle giovani generazioni ma comprano nuovi carri armati. E il 2025 sarà un altro anno record per la spesa militare:, 2mila e 500 miliardi di dollari e il governo Meloni non è da meno : ha deciso di spendere oltre 13 miliardi di euro all’anno in nuovi armi".
"Un governo quello della destra che ha detto no al salario minimo, taglia su scuola, ricerca e sanità ma trova sempre nuovi fondi per investire nelle armi. Adesso basta - insistono Bonelli e Fratoianni - basta con i regali all’ industria militare, basta con la rincorsa agli armamenti che sta impoverendo la nostra società . Basta con l’economia di guerra, vi invitiamo a firmare questa petizione per chiedere che il governo riduca la spesa militare, pensi alle vere priorità per gli italiani. Vi invitiamo a firmare e a sostenere questa petizione - concludono - per chiedere la riduzione delle spese per armamenti da destinare invece alle vere necessità del nostro Paese".
Tel Aviv, 22 dic. (Adnkronos/Afp) - Israele prenderà provvedimenti contro gli Houthi. Lo ha annunciato il primo ministro Benjamin Netanyahu, dopo che venerdì sera un missile proveniente dallo Yemen si è schiantato nel centro di Israele. "Gli Stati Uniti, così come altri paesi, vedono gli Houthi come una minaccia non solo per la navigazione, ma anche per l'ordine internazionale", ha affermato in una dichiarazione. Netanyahu ha aggiunto che "anche se una rappresaglia israeliana richiedesse tempo, il risultato sarebbe lo stesso" di quello ottenuto in passato contro altre reti terroristiche.
Roma, 22 dic (Adnkronos) - "Visto che domani Giorgia Meloni ha convocato un vertice di governo sull’Albania, le consiglio di fare a se stessa e a tutti gli italiani un bel regalo di Natale: dichiari fallita l’esperienza dei centri di detenzione per migranti in terra straniera, chieda scusa per aver buttato all’aria quasi un miliardo di euro, rimpatri il personale italiano in servizio nel centro e metta fine a questa vergogna nazionale”. Lo scrive su X il segretario di +Europa, Riccardo Magi.
“La Cassazione è stata chiara nel dire che sta ai giudici il dovere/potere di verificare se un Paese è sicuro: se dunque Meloni sta pensando di rilanciare i centri in Albania, o magari a un cambio di destinazione d’uso, si aspetti un 2025 di lotta in tutte le sedi democratiche, dal parlamento alle piazze fino alle azioni giudiziarie, contro questo obbrobrio giuridico e umanitario, insostenibile legalmente e finanziariamente. La smetta di insistere con politiche antitaliane!”, conclude Magi.
Roma, 22 dic (Adnkronos) - "Dopo Magdeburgo e in vista del grande appuntamento del Giubileo, abbiamo alzato in maniera importante la soglia del livello di attenzione soprattutto nelle grandi città, ma anche nel resto del Paese: c'è una situazione di allerta, ma non di allarme né di allarmismo". Lo ha detto Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno, intervenendo ai microfoni di TgCom24.
"Confidiamo sulla capacità della nostra intelligence e dei servizi di prevenzione, sulla professionalità delle nostre Forze dell’Ordine. È stato immediatamente riunito il Comitato di analisi strategica antiterrorismo e diramata una circolare alle Prefetture, alle Questure, proprio per articolare in maniera puntuale il controllo del territorio, soprattutto nei luoghi particolarmente critici e delicati, dove c’è maggiore aggregazione come le stazioni, le metropolitane, gli aeroporti", ha aggiunto.
"La nostra intelligence non ha mai sottovalutato alcun segnale, solo quest’anno sono stati 80 i soggetti pericolosi legati al fondamentalismo islamico allontanati dal Paese. Poniamo grande attenzione ai cosiddetti “lupi solitari”, al rischio di atti emulativi, consapevoli però che il sistema di intelligence e di coordinamento tra le nostre Forze di Polizia funziona. C'è grande competenza e una consolidata capacità di saper intercettare i fenomeni di allarme, anche fondamentalista, che deve continuare ad essere sviluppata”, ha concluso Molteni.
Roma, 22 dic. (Adnkronos) - Siparietto nell'Aula del Senato al termine del tradizionale concerto di Natale diretto quest'anno da Riccardo Muti. Mentre il maestro sta rivolgendo un saluto ai presenti, tra i quali il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, suona un telefono e non può fare a meno di rimproverare bonariamente la persona che non ha avuto l'accortezza di disattivare l'apparecchio. “Stutatelo ‘sto telefono", spegnetelo questo telefono, dice utilizzando un'espressione del dialetto napoletano.
Poi, ricorrendo all'ironia, Muti, tra gli applausi divertiti, sottolinea che si tratta di un comportamento recidivo. "Ad un certo punto, mentre stavo dirigendo l'ho sentito e ho guardato bene nella partitura, credendo che ci fosse qualche cosa che mi era sfuggito".
Brasilia, 22 dic. (Adnkronos/Afp) - Il bilancio delle vittime del terribile incidente d'autobus avvenuto ieri nello stato brasiliano di Mina Gerais (sud-est) è salito a 41 morti. Lo ha riferito la polizia in una conferenza stampa, precisando che "41 corpi sono stati trasportati all'istituto forense".
L'autobus viaggiava sull'autostrada che collega San Paolo (sud-est) a Vitória da Conquista, nello stato di Bahia (nord-est). La polizia federale ha precisato che, secondo "le prime informazioni e le tracce rinvenute sul posto", un grosso blocco di granito "probabilmente" è caduto da un camion che viaggiava in senso contrario e ha colpito l'autobus, che ha subito preso fuoco.
L'autista del camion è fuggito, ha dichiarato la polizia, aggiungendo che la sua patente di guida era stata sospesa per due anni. Si tratta della peggiore tragedia avvenuta su una strada federale in Brasile dal 2007.
Roma, 22 dic. (Adnkronos) - “Il ministro Nordio, puntando il dito contro i giudici e sentenziando che chi sbaglia debba pagare, non ha specificato se questa valga anche per l’attuale categoria di sua appartenenza. Perché in tal caso un ministro che non ne azzecca una, all’indomani delle dimissioni del capo del Dap, Giovanni Russo, presumibilmente causate da dissidi con un sottosegretario, con una situazione disastrosa dei penitenziari italiani, di fronte ad un numero impressionante di suicidi tra i detenuti e finanche tra gli agenti della penitenziaria: ebbene, un ministro dovrebbe pagare per tutto questo?”. Così Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera.
“All’indomani della sentenza di Palermo -aggiunge- la destra torna all’attacco contro una magistratura di cui non sopporta l’indipendenza”.