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Riina jr a Porta a Porta, ma quale servizio pubblico

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Come tutti sapete ieri sera in seconda serata su Rai Uno durante la trasmissione “Porta a Porta” condotta da Bruno Vespa è andata in onda l’intervista al figlio di Toto Riina Giuseppe Salvatore, il quale presentava il suo libro in uscita che parla della sua famiglia, creando non poche “polemiche” (secondo me giuste e motivate) ancor prima della messa in onda.

Personalmente credo che il conduttore non doveva farla trasmettere e soprattutto mi ha lasciato senza parole l’atteggiamento dei vertici Rai che non ne hanno impedito la messa in onda.

L’intervista non mi è piaciuta, perché l’intervistato anche invitato dal conduttore a riconoscere il dolore che l’atteggiamento del padre ha provocato verso le persone vittime delle stragi e non solo, non ha voluto ammettere la colpevolezza del padre condannandolo moralmente, ha sottolineato che Toto Riina è sempre suo padre e che per i reati commessi ci sono le sentenze e non spetta a lui giudicare.

Questa intervista ha solo riaperto ferite peraltro mai chiuse, ha alimentato ancora il dolore provocato dalla mafia e dai suoi uomini, e non è servita a nient’altro.

Nel 2013 ho scritto alla Dott.ssa Monica Maggioni che in quel periodo era direttore di Rainews24 per chiederle se per cortesia non chiudeva il programma “Diritti, Altre voci, Noi e loro” che dava voce alle problematiche sociali, lei mi rispose tempestivamente che il programma non sarebbe stato chiuso ma che sarebbe stato rinnovato e avrebbe preso il titolo “diritti altre voci, le storie” ma così non è stato.

Ora che la Dott.ssa Monica Maggioni è Presidente della Rai, non potrebbe investire in programmi che facciano un servizio pubblico per tutti i cittadini, invece di dare spazio a personaggi quanto meno discutibili?

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