Dopo l’addio degli Agnelli al Corriere, per il controllo di Rcs Mediagroup si fa avanti Urbano Cairo. Il patron del Toro e fondatore della Cairo Communication ha infatti lanciato un’offerta di acquisto sul gruppo editoriale di Corriere e Gazzetta dello Sport, di cui oggi ha in portafoglio il 4,7%. Il proprietario di La7 punta a ottenere il risultato a costo zero e con il supporto delle banche creditrici di Rcs. L’operazione infatti non prevede esborso di denaro fresco, ma è imperniata su uno scambio azionario, nella misura di 0,12 azioni Cairo Communication per ciascuna azione ordinaria Rcs apportata. Gli istituti di credito, che nel caso di Intesa e Mediobanca oltre ad essere finanziatori indossano anche il cappello di soci, sono poi chiamati a congelare le proprie richieste in attesa del risanamento del gruppo.
Che lo scorso anno ha visto le perdite aggravarsi a 175,7 milioni di euro e che l’offerta valorizza poco meno di 300 milioni. Tra gli advisor dell’operazione c’è Imi, l’investment bank del gruppo Intesa: segno che Giovanni Bazoli è tra gli sponsor della mossa di Cairo. Resta da vedere che cosa decideranno di fare Unicredit e Piazzetta Cuccia. E se aderiranno gli altri grandi soci, da Della Valle a Unipol e Pirelli. C’è poi l’incognita del via libera dell’Antitrust e dell’authority che vigila sul settore delle comunicazioni.
Anche sul piano editoriale, che pure è rilevante anche alla luce del ruolo di La7, i punti interrogativi restano numerosi. Dal destino di una Gazzetta che finirebbe nelle mani del proprietario di una sola squadra di calcio e che punta molto sulla generazione di business attraverso l’organizzazione di eventi sportivi, a quello del futuro del Corriere di cui si può solo prevedere che sara sottoposto a una cura da cavallo di tagli e efficientamenti.
Azioni o moneta sonante che siano, il corrispettivo dell’offerta valorizza Rcs poco meno di 300 milioni di euro contro gli attuali 232. Comunque poco, nonostante il prezzo di Borsa di Rcs risenta di
acquisti anomali che, segnala
Radiocor, si sono verificati nelle ultime tre settimane con tanto di botto dell’11% registrato nel giorno dell’offerta ma prima dell’annuncio. Andamento che fa pensare che qualcuno di ben informato ne abbia
approfittato.
L’offerta è condizionata innanzitutto al fatto che ci siano abbastanza adesioni da permettere all’imprenditore già proprietario di
La7, acquisita da Telecom nel 2013,
di arrivare almeno al 50% più una azione ordinaria del gruppo di via Rizzoli. In più tra le condizioni di efficacia previste c’è il fatto che le banche creditrici concedano tempo,
rinunciando alla facoltà di chiedere il rimborso anticipato del
debito “in ragione del cambio di controllo”. Ma soprattutto gli istituti che pure sembrano sostenere l’operazione visto che sono tra i
consulenti di Cairo, Intesa in testa, dovranno impegnarsi a non chiedere a Rcs “alcun rimborso in linea capitale” fino alla fine del 2017, “salvo il rimborso anticipato parziale con l’incasso dalla cessione di
Rcs Libri“, ceduta a Mondadori l’anno scorso proprio per far abbattere il debito del gruppo editoriale e cercare di evitare una nuova ricapitalizzazione. Non basta: le banche non dovranno avvalersi del recesso dei finanziamenti, dovranno mantenere le linee di finanziamento in essere e, condizione che rende l’idea della situazione di Rcs, “non chiedere
procedure concorsuali” per Rcs
Se la congiuntura desiderata si verificherà, Cairo conta di realizzare “significative efficienze nella gestione dei costi operativi” di Rcs, “anche semplificando la struttura societaria“, e di “sviluppare i ricavi sviluppando le potenzialità della Rizzoli e di ristabilire l’equilibrio economico del gruppo”. L’operazione è volta a “creare un grande gruppo editoriale multimediale, dotato di una leadership stabile e indipendente, e a rafforzare il profilo economico-finanziario di Rcs accelerandone il processo di ristrutturazione e rilancio“, si legge nella comunicazione diffusa venerdì sera. Il rilancio verrebbe attuato con un piano di taglio di “efficienze nella gestione dei costi” – leggi lacrime e sangue – e sviluppo dei ricavi “grazie a una strategia proattiva finalizzata alla massimizzazione delle potenzialità editoriali dei prodotti di Rcs, allo sviluppo dei prodotti digitali e al rafforzamento dell’offerta delle attività non editoriali”. Il tutto con l’obiettivo di “ristabilire l’equilibrio economico e ricondurre le attività del gruppo Rcs alla propria profittabilità caratteristica, liberando le risorse necessarie per riequilibrare la situazione finanziaria e realizzare gli investimenti necessari al consolidamento strategico”.
Lobby
Rcs, fuori gli Agnelli e Cairo tenta l’assalto: offerta di scambio per il gruppo del Corriere. Senza sborsare un euro
L'imprenditore già proprietario di La7 e del Torino calcio propone 0,12 azioni della sua Cairo Communication per ciascun titolo Rizzoli. Condizione vincolante però è che le banche creditrici (e a loro volta socie di Rcs) accettino di congelare le proprie richieste in attesa del risanamento del gruppo
Dopo l’addio degli Agnelli al Corriere, per il controllo di Rcs Mediagroup si fa avanti Urbano Cairo. Il patron del Toro e fondatore della Cairo Communication ha infatti lanciato un’offerta di acquisto sul gruppo editoriale di Corriere e Gazzetta dello Sport, di cui oggi ha in portafoglio il 4,7%. Il proprietario di La7 punta a ottenere il risultato a costo zero e con il supporto delle banche creditrici di Rcs. L’operazione infatti non prevede esborso di denaro fresco, ma è imperniata su uno scambio azionario, nella misura di 0,12 azioni Cairo Communication per ciascuna azione ordinaria Rcs apportata. Gli istituti di credito, che nel caso di Intesa e Mediobanca oltre ad essere finanziatori indossano anche il cappello di soci, sono poi chiamati a congelare le proprie richieste in attesa del risanamento del gruppo.
Che lo scorso anno ha visto le perdite aggravarsi a 175,7 milioni di euro e che l’offerta valorizza poco meno di 300 milioni. Tra gli advisor dell’operazione c’è Imi, l’investment bank del gruppo Intesa: segno che Giovanni Bazoli è tra gli sponsor della mossa di Cairo. Resta da vedere che cosa decideranno di fare Unicredit e Piazzetta Cuccia. E se aderiranno gli altri grandi soci, da Della Valle a Unipol e Pirelli. C’è poi l’incognita del via libera dell’Antitrust e dell’authority che vigila sul settore delle comunicazioni.
Anche sul piano editoriale, che pure è rilevante anche alla luce del ruolo di La7, i punti interrogativi restano numerosi. Dal destino di una Gazzetta che finirebbe nelle mani del proprietario di una sola squadra di calcio e che punta molto sulla generazione di business attraverso l’organizzazione di eventi sportivi, a quello del futuro del Corriere di cui si può solo prevedere che sara sottoposto a una cura da cavallo di tagli e efficientamenti.
Se la congiuntura desiderata si verificherà, Cairo conta di realizzare “significative efficienze nella gestione dei costi operativi” di Rcs, “anche semplificando la struttura societaria“, e di “sviluppare i ricavi sviluppando le potenzialità della Rizzoli e di ristabilire l’equilibrio economico del gruppo”. L’operazione è volta a “creare un grande gruppo editoriale multimediale, dotato di una leadership stabile e indipendente, e a rafforzare il profilo economico-finanziario di Rcs accelerandone il processo di ristrutturazione e rilancio“, si legge nella comunicazione diffusa venerdì sera. Il rilancio verrebbe attuato con un piano di taglio di “efficienze nella gestione dei costi” – leggi lacrime e sangue – e sviluppo dei ricavi “grazie a una strategia proattiva finalizzata alla massimizzazione delle potenzialità editoriali dei prodotti di Rcs, allo sviluppo dei prodotti digitali e al rafforzamento dell’offerta delle attività non editoriali”. Il tutto con l’obiettivo di “ristabilire l’equilibrio economico e ricondurre le attività del gruppo Rcs alla propria profittabilità caratteristica, liberando le risorse necessarie per riequilibrare la situazione finanziaria e realizzare gli investimenti necessari al consolidamento strategico”.
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Milano, 19 feb. (Adnkronos) - "Nei mesi che hanno preceduto le elezioni, tutte le volte che mi chiedevano di spiegare il punto del programma, io ho ribadito, con la massima intensità, l'importanza del ruolo che rivestono tutti gli addetti alla segreteria, i segretari, i direttori e i greenkeeper, che rappresentano la spina dorsale dei circoli. Il pannello che abbiamo realizzato per l'allestimento della tenda federale recita 'Federazione Italiana Golf A.i.t.g Insieme per la crescita del golf italiano' e qua tocchiamo il punto saliente di quello che dovrà essere il lavoro del prossimo mandato anno: la massima collaborazione e il dialogo fra tutti gli attori principali del mondo del golf, in particolare con i circoli, di cui A.i.t.g inevitabilmente è anche espressione per il lavoro quotidiano che svolge". E' quanto affermato dal presidente della Federazione Italiana Golf-Fig, Cristiano Cerchiai, durante la conferenza dal titolo 'Novità del settore, migliori pratiche per l’irrigazione, adempimenti e sicurezza sul lavoro in un campo da golf', convegno a cura di A.i.t.g. Associazione italiana tecnici del golf, alla prima giornata di lavori della IX edizione di Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde, l’appuntamento professionale tra i più importanti al mondo per le filiere del florovivaismo, in programma a Fiera Milano Rho, dal 19 al 21 febbraio 2025.
"Se mi avete sentito dire, durante la fase di campagna, che dal punto di vista tecnico i professionisti rappresentano gli ambasciatori del golf, per coloro che si approcciano per la prima volta al nostro mondo, è anche vero, dall'altro lato, che addetti alla segreteria e i direttori rappresentano le prime persone che noi incontriamo quando varchiamo la soglia di un circolo e sono i nostri riferimenti all'interno di esso -spiega Cerchiai-. Vorrei spendere due parole a vantaggio e a favore di coloro che svolgono molto spesso un lavoro oscuro che sono i greenkeeper, che raramente vedono le lu ci della ribalta, ma ci mettono costantemente in condizione di giocare sfruttando le condizioni migliori del nostro campo".
“Tra i punti del programma e ancora una volta la collaborazione con A.i.t.g sarà molto forte, vi è sicuramente quel ruolo importantissimo che i tecnici A.i.t.g rivestono nella formazione delle figure professionali all'interno della Scuola nazionale di golf - continua - Lavoreremo con loro, ho già cominciato a parlarne per un aggiornamento dei programmi e anche per introdurre un percorso di formazione continua, come peraltro avviene già in molte altre realtà professionali, per esempio la mia”.
“Non posso, quindi, che ringraziare ancora una volta il coordinatore della sezione, il segretario e direttore Davide Lantos e l'altro coordinatore Corrado Graglia, per il lavoro che fino ad oggi abbiamo svolto e per cui a volte dovremo svolgere ancora. A tutta l’A.i.t.g e ai suoi rappresentanti ricordo che dovremo mettere in campo il nostro massimo impegno e la nostra massima collaborazione per riuscire a completare il percorso di modifica normativa del Piano di Azione Nazionale, riferito all'utilizzo dei prodotti fitosanitari sugli interventi erbosi dei campi da golf. Quindi, dovremo attivarci insieme per contattare e per interloquire con i ministeri competenti, perché il risultato deve essere ottenuto anche in tempi relativamente rapidi”, conclude.
Milano, 19 feb. (Adnkronos) - "Nei mesi che hanno preceduto le elezioni, tutte le volte che mi chiedevano di spiegare il punto del programma, io ho ribadito, con la massima intensità, l'importanza del ruolo che rivestono tutti gli addetti alla segreteria, i segretari, i direttori e i greenkeeper, che rappresentano la spina dorsale dei circoli. Il pannello che abbiamo realizzato per l'allestimento della tenda federale recita 'Federazione Italiana Golf A.i.t.g Insieme per la crescita del golf italiano' e qua tocchiamo il punto saliente di quello che dovrà essere il lavoro del prossimo mandato anno: la massima collaborazione e il dialogo fra tutti gli attori principali del mondo del golf, in particolare con i circoli, di cui A.i.t.g inevitabilmente è anche espressione per il lavoro quotidiano che svolge". E' quanto affermato dal presidente della Federazione Italiana Golf-Fig, Cristiano Cerchiai, durante la conferenza dal titolo 'Novità del settore, migliori pratiche per l’irrigazione, adempimenti e sicurezza sul lavoro in un campo da golf', convegno a cura di A.i.t.g. Associazione italiana tecnici del golf, alla prima giornata di lavori della IX edizione di Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde, l’appuntamento professionale tra i più importanti al mondo per le filiere del florovivaismo, in programma a Fiera Milano Rho, dal 19 al 21 febbraio 2025.
"Se mi avete sentito dire, durante la fase di campagna, che dal punto di vista tecnico i professionisti rappresentano gli ambasciatori del golf, per coloro che si approcciano per la prima volta al nostro mondo, è anche vero, dall'altro lato, che addetti alla segreteria e i direttori rappresentano le prime persone che noi incontriamo quando varchiamo la soglia di un circolo e sono i nostri riferimenti all'interno di esso -spiega Cerchiai-. Vorrei spendere due parole a vantaggio e a favore di coloro che svolgono molto spesso un lavoro oscuro che sono i greenkeeper, che raramente vedono le lu ci della ribalta, ma ci mettono costantemente in condizione di giocare sfruttando le condizioni migliori del nostro campo".
“Tra i punti del programma e ancora una volta la collaborazione con A.i.t.g sarà molto forte, vi è sicuramente quel ruolo importantissimo che i tecnici A.i.t.g rivestono nella formazione delle figure professionali all'interno della Scuola nazionale di golf - continua - Lavoreremo con loro, ho già cominciato a parlarne per un aggiornamento dei programmi e anche per introdurre un percorso di formazione continua, come peraltro avviene già in molte altre realtà professionali, per esempio la mia”.
“Non posso, quindi, che ringraziare ancora una volta il coordinatore della sezione, il segretario e direttore Davide Lantos e l'altro coordinatore Corrado Graglia, per il lavoro che fino ad oggi abbiamo svolto e per cui a volte dovremo svolgere ancora. A tutta l’A.i.t.g e ai suoi rappresentanti ricordo che dovremo mettere in campo il nostro massimo impegno e la nostra massima collaborazione per riuscire a completare il percorso di modifica normativa del Piano di Azione Nazionale, riferito all'utilizzo dei prodotti fitosanitari sugli interventi erbosi dei campi da golf. Quindi, dovremo attivarci insieme per contattare e per interloquire con i ministeri competenti, perché il risultato deve essere ottenuto anche in tempi relativamente rapidi”, conclude.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - Nell'ambito della mostra 'Tony Cragg Infinite Forme e Bellissime', a cura di Sergio Risaliti e Stéphane Vergera, aperta al pubblico fino al 4 maggio nei saloni del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, il 20 febbraio e il 3 aprile (alle 15.30) è in programma la visita tattile per persone con disabilità visiva, in collaborazione con l'Associazione di volontariato Museum - Odv, che collabora sin dal 1994 presso tutti i musei comunali, statali e privati, realizzando visite tattili, laboratori artistici, teatro al buio, corsi di formazione, progetti con gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, tutte attività a titolo gratuito e rivolte a persone con disabilità visiva.
Nel corso degli anni l'associazione ha svolto molti progetti in convenzione con le gallerie nazionali e, tutt'oggi, continua la collaborazione. Bam Eventi d’Arte ha desiderato proporre questi incontri perseguendo la linea interpretativa dell'artista Tony Cragg, il quale ha fatto della percezione in ogni sua forma un suo preciso intento, basti pensare alla mostra "Tony Cragg : per favore toccateci!" esibita a Dusseldorf nel 2024 e curata dal direttore Generale Felix Kramer, dove la percezione tattile è stata addirittura imposta ai visitatori, uso del tutto proibito nella prassi museale.
Il noto artista ha fatto della esplorazione della materia e del suo intrinseco significato uno dei temi centrali della sua ricerca artistica ed, in ossequio a tale desiderio, la visita renderà possibile al visitatore, affetto da disabilità visiva accarezzare con le mani ed apprezzare le superfici delle opere in mostra, leggendole come un documento Braille . L’associazione Museum ha organizzato la visita per i loro associati, che si svolgerà il 20 febbraio alle ore 15.30 e il 3 aprile alle ore 15.30, suddividendo in gruppi di sei associati con disabilità, più loro accompagnatori o cani guida, più quattro accompagnatori dell'associazione per ogni gruppo di partecipanti con disabilità visiva. Sarà presente all’evento Giulia Silvia Ghia, assessore alla Cultura, politiche Educative e Giovanili e allo Sport di Roma.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - Nell'ambito della mostra 'Tony Cragg Infinite Forme e Bellissime', a cura di Sergio Risaliti e Stéphane Vergera, aperta al pubblico fino al 4 maggio nei saloni del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, il 20 febbraio e il 3 aprile (alle 15.30) è in programma la visita tattile per persone con disabilità visiva, in collaborazione con l'Associazione di volontariato Museum - Odv, che collabora sin dal 1994 presso tutti i musei comunali, statali e privati, realizzando visite tattili, laboratori artistici, teatro al buio, corsi di formazione, progetti con gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, tutte attività a titolo gratuito e rivolte a persone con disabilità visiva.
Nel corso degli anni l'associazione ha svolto molti progetti in convenzione con le gallerie nazionali e, tutt'oggi, continua la collaborazione. Bam Eventi d’Arte ha desiderato proporre questi incontri perseguendo la linea interpretativa dell'artista Tony Cragg, il quale ha fatto della percezione in ogni sua forma un suo preciso intento, basti pensare alla mostra "Tony Cragg : per favore toccateci!" esibita a Dusseldorf nel 2024 e curata dal direttore Generale Felix Kramer, dove la percezione tattile è stata addirittura imposta ai visitatori, uso del tutto proibito nella prassi museale.
Il noto artista ha fatto della esplorazione della materia e del suo intrinseco significato uno dei temi centrali della sua ricerca artistica ed, in ossequio a tale desiderio, la visita renderà possibile al visitatore, affetto da disabilità visiva accarezzare con le mani ed apprezzare le superfici delle opere in mostra, leggendole come un documento Braille . L’associazione Museum ha organizzato la visita per i loro associati, che si svolgerà il 20 febbraio alle ore 15.30 e il 3 aprile alle ore 15.30, suddividendo in gruppi di sei associati con disabilità, più loro accompagnatori o cani guida, più quattro accompagnatori dell'associazione per ogni gruppo di partecipanti con disabilità visiva. Sarà presente all’evento Giulia Silvia Ghia, assessore alla Cultura, politiche Educative e Giovanili e allo Sport di Roma.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - “Una mostra di fotografie che ritraggono 20 donne. Sono onorata di far parte di questa selezione. Sono tantissime le donne in Italia e nel mondo, che spesso non vengono valorizzate e consultate per le loro capacità. Questa mostra darà effettivamente valore e visibilità a 20 delle nostre eccellenze”.
Sono le parole di Martina Caironi, atleta paralimpica e Legacy specialist in Milano Cortina 2026, intervistata dall’Adnkronos alla presentazione in anteprima della mostra di Fondazione Bracco “Una vita per lo sport. Volti e conquiste delle 100esperte” che gode del patrocinio del Comune di Milano e Fondazione Milano Cortina 2026.
L’esposizione sarà allestita dal 25 febbraio al 25 marzo, in Corso Vittorio Emanuele a Milano e si colloca nell’ambito del progetto ‘100 donne contro gli stereotipi’ (“#100esperte”), ideato dall’Osservatorio di Pavia e dall'associazione Gi.U.Li.A. Giornaliste, con lo sviluppo di Fondazione Bracco e con il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea per valorizzare l’expertise femminile.
Con la sua abilità artistica, il fotografo Gerald Bruneau ha saputo immortalare l’essenza delle donne-atlete: “È stato bello lavorare con questo fotografo - dice Caironi - Ha cercato lo scatto che raffigurasse l'atleta nel gesto tecnico e nella preparazione. È importante questo tipo di rappresentazione nello sport paralimpico ed è importante che venga mostrato, senza timore, lo strumento con cui si fa lo sport, nel mio caso una protesi con una lamina, e il gesto tecnico che l'atleta paralimpico ricerca, studia, prepara”, le sue parole.
Infine, l’atleta sottolinea l’importanza di smontare lo stigma attorno alla parola ‘paralimpico’: “Abbiamo un vocabolario molto ampio e abbiamo una parola per descrivere gli atleti con una disabilità: paralimpici - rimarca - Abbiamo inoltre una parola per spiegare l'evento più importante che viene ogni quattro anni, che è la Paralimpiade. Utilizziamo questi termini senza paura. La vera discriminazione non sta nel dire ‘para’, quello è il termine corretto - avverte - La discriminazione sta nel non considerare gli atleti paralimpici degli di essere raccontati, visti ed elogiati. Questa è la vera discriminazione”, le sue parole.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - “Il governo Meloni sarà ricordato come il governo della fuga perenne, campioni del mondo di scaricabarile con le proprie responsabilità. Infatti dopo l’inquietante liberazione di Almasri, in cui Giorgia Meloni si è data alla latitanza - che continua - con il Parlamento, ora il governo tenta di squagliarsela anche sul caso Paragon". Così la segretaria del Pd, Elly Schlein.
"Sappiamo che giornalisti e attivisti italiani sono stati spiati con il spyware Graphite, utilizzato esclusivamente da organi dello stato. È preciso dovere del governo fare chiarezza e dirci chi spiava queste persone e per quale motivo, risposta che oggi lo stesso governo si è rifiutato di dare alle interrogazioni in Parlamento, in cui peraltro si chiedeva se la Polizia penitenziaria avesse mai acquisito o utilizzato Paragon".
"Prima ancora di rispondere a questa semplice domanda, il sottosegretario Mantovano ha comunicato la classificazione di queste informazioni. Cosa sta nascondendo il governo Meloni? Il Paese si merita risposte e il luogo dove fornirle è il Parlamento".
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "Ma nelle mani di chi siamo? Siamo nelle mani di nessuno. Ieri con un atto gravissimo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano ha secretato, oggi lei ministro Nordio viene in aula e spiattella tutto. Ma non vi siete parlati?". Così Davide Faraone al question time alla Camera dopo che il ministro Carlo Nordio ha detto in aula che "nessuna persona è stata mai intercettata dalla polizia penitenziaria" rispondendo alla domanda delle opposizioni a cui il governo ieri aveva spiegato che si poteva rispondere solo nelle "sedi opportune" ovvero il Copasir. "E allora chi aveva in uso Paragon? Quindi sono le procure ministro? Diteci una volta per tutte chi lo ha utilizzato e con quali finalità. Vergogna".