Due giovani writer sono stati investiti da un treno lungo la rete ferroviaria Milano Greco Pirelli. Un 19enne di nazionalità russa è morto. L’amico italiano di 21 anni è rimasto gravemente ferito. L’incidente è avvenuto intorno alle 22 di mercoledì 13 aprile all’altezza di via Venezia a Sesto San Giovanni (nella foto). Sull’episodio indaga la polizia che cerca di ricostruire l’esatta dinamica.
Secondo quanto accertato finora i due ragazzi stavano facendo un graffito su un muraglione che delimita l’area dei binari, quando il convoglio di Ferrovie Nord li ha travolti. Sul luogo dell’incidente sono state trovate 11 bombolette spray. Naryshev Svyatoslav, nato in Russia ma cittadino italiano residente a Sesto San Giovanni, è morto sul colpo. L’amico, nato a Monza, è stato colpito e ha riportato una frattura biossea alla gamba destra. E’ stato trasportato in codice giallo all’ospedale Niguarda, dove gli hanno diagnosticato 25 giorni di prognosi.
Potrebbe essere stata anche la pioggia battente caduta mercoledì sera nel Milanese a ‘distrarre’ i due ragazzi in fuga dopo aver realizzato un murales e a non consentire loro di accorgersi che, passato un merci, stava arrivando un secondo treno che, partito da Porta Garibaldi alle 21.30 stava dirigendosi a Lecco. I due amici stavano andando verso via Venezia per rientrare a casa ma dovevano attraversare i quattro binario che corrono paralleli. Secondo gli inquirenti i due giovani per il buio, la pioggia e la fretta non si sarebbero resi conto che il treno stava arrivando. Così come non si è accorto di nulla il macchinista del convoglio che ha proseguito la corsa fino a Sesto San Giovanni, dov’è stato fermato, e la circolazione sospesa per i primi accertamenti. L’allarme è stato lanciato dai condomini di un palazzo che si affaccia sul tratto dove è avvenuto l’incidente, che hanno sentito le urla del ferito.
Biondo, occhi chiari, la passione per lo skate, la palestra, la street art e per il suo Paese d’origine: la Russia. È quanto si coglie dal profilo Facebook di Svyatoslav Naryshev. Il 19enne era cittadino italiano ma non nascondeva il suo attaccamento alle origini come dimostrano i video del suo canale YouTube, in cui parla quasi esclusivamente in russo, salvo rispondere in perfetto italiano alle domande di qualche amico. Sul canale sono caricati quattro filmati girati in prima persona dal ragazzo, in cui racconta la giornata mentre passeggia con gli amici per le vie di Milano o mentre percorre una pista ciclabile sul suo fedele skate assieme ad altri ragazzi con cui frequentava il piazzale della stazione Centrale, da tempo diventato uno ‘skate park’ a cielo aperto. Le foto del suo profilo descrivono un ragazzo come tanti, amante dello sport (il windsurf, il bodybuilding, lo sci) e inserito in una comunità di ragazzi di origini ed estrazioni sociali diverse, ma uniti dalla passione comune per la cultura di strada.