Ancora non è chiaro cosa avverrà nella dirigenza del Movimento 5 Stelle dopo la morte di Gianroberto Casaleggio. Per un sondaggio Ixè per Agorà, tuttavia, due elettori M5s su 3 sostengono che Luigi Di Maio è il “più indicato” come nuovo leader. Il vicepresidente della Camera – che viene scelto dal 67 per cento di chi si ritiene un elettore Cinquestelle – distacca di parecchio Alessandro Di Battista (11 per cento), Federico Pizzarotti (4), Virginia Raggi (3). Per il 12 per cento, invece, Casaleggio è insostituibile. Per la quasi totalità dei simpatizzanti M5s (il 96 per cento) il Movimento non subirà scossoni dopo la scomparsa del “guru”, ma “manterrà la sua compattezza e fisionomia”.
Nelle rilevazioni Ixè sui partiti le variazioni sono poco significative. La tendenza è che calano tutti le forze politiche principali. Il Pd passa dal 33,5% al 33,1, il M5s dal 25,8 al 25,4 e la Lega Nord dal 14 al 13,8. Sotto il 10 Forza Italia, ferma al 9,9%. Se si votasse oggi, l’affluenza sarebbe al 59 in netta ripresa probabilmente per un minimo effetto del referendum sulle trivelle alle porte. Tra i partiti che riuscirebbero a entrare in Parlamento ci sono Fratelli d’Italia più o meno stabile al 4 e Sinistra Italiana che registra il balzo più significativo in avanti (+0,8) raggiungendo il 6,1%, un aumento probabilmente dovuto al dibattito sul referendum sulle trivelle, il quale attiva le simpatie ecologiste. Resta a rischio, infine, Area Popolare di Angelino Alfano, al 2,9. Ininfluenti tutti gli altri: Rifondazione, Verdi, Scelta Civica, Italia dei Valori.
La fiducia nel presidente del Consiglio Matteo Renzi è stabile al 32%, mentre scende di un punto (al 30) quella nel governo. Al comando, tra i leader politici, resta il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che si attesta al 58%. Più in alto di tutti, come al solito, Papa Francesco, con l’81% di fiducia.