Per Mediaset si tratta di un “teorema costruito sulla sabbia”. Infront parla di “fatti completamente travisati”. La Lega Calcio Serie A esprime “rammarico” e reputa “errata la ricostruzione dei dati istruttori”. Eppure la lettura del provvedimento dell’Antitrust racconta, grazie al supporto di mail e atti, come si sia arrivati a dividersi la torta dei diritti tv per il triennio 2015/18. Una spartizione che il 20 aprile ha portato a sanzioni per 66 milioni di euro nei confronti di Rti-Mediaset Premium, Sky, Lega Calcio e il suo advisor Infront. Basti pensare che le buste vengono aperte il 5 giugno 2014, l’assegnazione avviene 21 giorni dopo, eppure già tra il 6 e il 7 giugno in alcune comunicazioni interne di Rti-Mediaset Premium viene prospettata la possibilità che “con l’avallo della Lega” l’allora rete della famiglia Berlusconi “risulti assegnataria dei pacchetti A o B”, per i quali le offerte di Sky erano migliori. Una mano, secondo l’Antitrust, arrivò da Infront, che in Italia fa capo a Marco Bogarelli, uomo da sempre vicino ad Adriano Galliani, vice presidente della Lega e amministratore delegato del Milan.
“Pier sente la vittoria in mano”
Sono passati appena due giorni dall’apertura delle buste, mail interna di Mediaset: “Parto dal punto di vista di PS (con ogni probabilità Piersilvio Berlusconi, nda) che vorrebbe vedere assegnato lo scenario A+D, tale scenario è perfetto per andare da Sky a negoziare”. Chi scrive ragiona già sul fatto che Sky non digerirebbe l’assegnazione del pacchetto A (trasmissione sul satellite) a Mediaset. Ma la soluzione è a portata di mano: “E’ ovvio tutto questo sarà possibile se la Lega e Infront fanno capire a Sky che è più probabile la nostra vittoria A+D, anche se potrebbe essere una vittoria di Pirro”. Lo scambio prosegue: “Condivido quello che scrivi… Il dubbio ora è meglio vincere A+D, gestire le cause e poi con un punto di forza andare da Sky o far negoziare subito Infront? Credo sia meglio negozi Infront così si evitano le cause, ma Pier come sembra non è dell’idea, perché sente la vittoria in mano di A+D. Comunque noi ci metteremo a lavorare agli scenari”. L’attività di lobbying di Mediaset è forte. Va avanti con comunicati stampa ed “esercitando al contempo pressione sulla Lega e Infront” come si evince da un altro scambio di mail già pubblicato: “PSilvio vuole pezzo domani che dica: ‘Ha vinto Mediaset‘. Lo devo dare anche a Brachino che fa lobbying pure lui”.
Il ruolo di Infront
Secondo l’Antitrust, Infront avrebbe assunto comportamenti “per la realizzazione di un ruolo di leadership nel quadro dell’intesa” e “si è incaricata di elaborare e di suggerire la condotta, dando impulso fondamentale all’esecuzione dell’accordo”. Vengono citati i “diversi contatti con le squadre di calcio anche al di fuori dell’assemblea per sostenere la posizione dell’impossibilità di un’assegnazione dei pacchetti A e B ad un unico operatore” e l’invito rivolto a Sky per spingerlo alla conclusione dell’accordo di sub-licenza per il pacchetto D con rinuncia al contenzioso in atto: “Nella giornata del 26 giugno 2014, il rappresentante di Infront chiama telefonicamente l’Amministratore Delegato di Sky per comunicare come la Lega avrebbe proceduto alle assegnazioni – scrive l’Antistrust – In tale telefonata viene indicata la disponibilità di Rti/Mediaset Premium di sub-licenziare tale ultimo pacchetto a Sky, indicando anche la disponibilità della Lega a procedere a richiedere le necessarie autorizzazioni ai sensi del Decreto Melandri”. Eppure il voto sarebbe arrivato solo in tarda serata.
Sky voleva dividere i diritti della Champions
Nei giorni precedenti sul banco delle trattative erano finiti anche i diritti per la Champions League, detenuti in esclusiva da Mediaset Premium per il triennio 2015-18. Per Sky si trattava di una “pregiudiziale” per arrivare a un accordo sulla Serie A. Ma il Biscione considerava “assolutamente fondamentale” mantenere l’esclusiva. Infatti in una mail interna del 25 giugno si legge: “Fumata nera. Nessuna proposta da parte loro. Pregiudiziale loro è avere Champions al 50 per cento”. Nel ricercare una base per la trattativa, quindi, secondo l’Antitrust, “Sky non ha tenuto condotte meramente passive”, esplorando “attivamente soluzione negoziali” e rinunciando “a far valere le proprie prerogative in maniera definitiva con la sottoscrizione della scrittura privata del 26 giugno 2014 che comprendeva la rinuncia a qualsiasi contenzioso”.
La difesa di Sky. Che avvicinò alcune squadre
Il gruppo di Murdoch si piega a tutto questo a valle del tentativo, fallito, di imporre quello che le buste avevano decretato, ovvero la vittoria. Per raggiungere l’obiettivo, Sky aveva preparato anche un’offensiva con “temi da spingere” per “mettere pressione sui club e sulla Lega di accettare le nostre offerte”. In quei giorni, gli uomini di Murdoch incontrano anche alcune società per convincerle della possibilità di assegnare a Sky i pacchetti A e B. Il 18 giugno un faccia a faccia con l’Inter viene definito “molto positivo”. Nei documenti ispettivi raccolti dall’Antitrust ci sono anche elementi che indicano l’esistenza di contatti “con la Juventus, il Sassuolo, l’Atalanta, il Palermo, la Roma e la Sampdoria”. E in una mail interna di Sky si legge: “Boga (Marco Bogarelli, nda) sta dicendo che se assegna A e B a Sky il D vale zero. Ho chiesto a Roma e Juve di tirare fuori la lettera di Eurosport”.
La Lega a Infront: “Eurosport sgradevole”
Al bando, infatti, aveva partecipato anche Eurosport con un’offerta, inferiore al minimo, per il pacchetto D. E nel momento in cui la situazione era in stallo, l’emittente si era fatta avanti rappresentando ai presidenti delle singole società “il proprio interesse a partecipare ad una nuova procedura competitiva”. Insomma, se il bando fosse stato annullato e rifatto, l’offerta sarebbe potuta migliorare. La mail recapitata ai club viene inviata anche alla Lega che il 12 giugno risponde: “Intendiamo tranquillizzarvi sul fatto che la Lega Serie A, nel rispetto dell’etica comportamentale che da sempre contraddistingue il proprio operato, applicherà con la massima attenzione e rigore le norme”. Ma durante le ispezioni nella sede di Infront, scrive l’Antitrust, “emerge un atteggiamento di critica da parte della Lega rispetto a tale iniziativa di Eurosport”. In una mail indirizzata a Infront e ai legali esterni dell’advisor, infatti, un rappresentante della Lega, si esprime così riguardo la richiesta del terzo network che ha partecipato: “Trovo la comunicazione di Eurosport quantomeno sgradevole”. Del resto, sentenzia l’Antitrust, proprio la Lega e Infront “di fatto hanno reso possibile la spartizione dei diritti alterando l’esito della gara”.
twitter: @andtundo
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Diritti tv, multa Antitrust: mail, sms e contatti sospetti. Dentro Mediaset si diceva: “Pier sente la vittoria in mano”
La lettura del provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato racconta, grazie al supporto di messaggi di posta elettronica e atti, come Sky e il Biscione - grazie a Lega Calcio e Infront - siano arrivati a dividersi la torta della Seria A in diretta per il triennio 2015/18
Per Mediaset si tratta di un “teorema costruito sulla sabbia”. Infront parla di “fatti completamente travisati”. La Lega Calcio Serie A esprime “rammarico” e reputa “errata la ricostruzione dei dati istruttori”. Eppure la lettura del provvedimento dell’Antitrust racconta, grazie al supporto di mail e atti, come si sia arrivati a dividersi la torta dei diritti tv per il triennio 2015/18. Una spartizione che il 20 aprile ha portato a sanzioni per 66 milioni di euro nei confronti di Rti-Mediaset Premium, Sky, Lega Calcio e il suo advisor Infront. Basti pensare che le buste vengono aperte il 5 giugno 2014, l’assegnazione avviene 21 giorni dopo, eppure già tra il 6 e il 7 giugno in alcune comunicazioni interne di Rti-Mediaset Premium viene prospettata la possibilità che “con l’avallo della Lega” l’allora rete della famiglia Berlusconi “risulti assegnataria dei pacchetti A o B”, per i quali le offerte di Sky erano migliori. Una mano, secondo l’Antitrust, arrivò da Infront, che in Italia fa capo a Marco Bogarelli, uomo da sempre vicino ad Adriano Galliani, vice presidente della Lega e amministratore delegato del Milan.
“Pier sente la vittoria in mano”
Sono passati appena due giorni dall’apertura delle buste, mail interna di Mediaset: “Parto dal punto di vista di PS (con ogni probabilità Piersilvio Berlusconi, nda) che vorrebbe vedere assegnato lo scenario A+D, tale scenario è perfetto per andare da Sky a negoziare”. Chi scrive ragiona già sul fatto che Sky non digerirebbe l’assegnazione del pacchetto A (trasmissione sul satellite) a Mediaset. Ma la soluzione è a portata di mano: “E’ ovvio tutto questo sarà possibile se la Lega e Infront fanno capire a Sky che è più probabile la nostra vittoria A+D, anche se potrebbe essere una vittoria di Pirro”. Lo scambio prosegue: “Condivido quello che scrivi… Il dubbio ora è meglio vincere A+D, gestire le cause e poi con un punto di forza andare da Sky o far negoziare subito Infront? Credo sia meglio negozi Infront così si evitano le cause, ma Pier come sembra non è dell’idea, perché sente la vittoria in mano di A+D. Comunque noi ci metteremo a lavorare agli scenari”. L’attività di lobbying di Mediaset è forte. Va avanti con comunicati stampa ed “esercitando al contempo pressione sulla Lega e Infront” come si evince da un altro scambio di mail già pubblicato: “PSilvio vuole pezzo domani che dica: ‘Ha vinto Mediaset‘. Lo devo dare anche a Brachino che fa lobbying pure lui”.
Il ruolo di Infront
Secondo l’Antitrust, Infront avrebbe assunto comportamenti “per la realizzazione di un ruolo di leadership nel quadro dell’intesa” e “si è incaricata di elaborare e di suggerire la condotta, dando impulso fondamentale all’esecuzione dell’accordo”. Vengono citati i “diversi contatti con le squadre di calcio anche al di fuori dell’assemblea per sostenere la posizione dell’impossibilità di un’assegnazione dei pacchetti A e B ad un unico operatore” e l’invito rivolto a Sky per spingerlo alla conclusione dell’accordo di sub-licenza per il pacchetto D con rinuncia al contenzioso in atto: “Nella giornata del 26 giugno 2014, il rappresentante di Infront chiama telefonicamente l’Amministratore Delegato di Sky per comunicare come la Lega avrebbe proceduto alle assegnazioni – scrive l’Antistrust – In tale telefonata viene indicata la disponibilità di Rti/Mediaset Premium di sub-licenziare tale ultimo pacchetto a Sky, indicando anche la disponibilità della Lega a procedere a richiedere le necessarie autorizzazioni ai sensi del Decreto Melandri”. Eppure il voto sarebbe arrivato solo in tarda serata.
Sky voleva dividere i diritti della Champions
Nei giorni precedenti sul banco delle trattative erano finiti anche i diritti per la Champions League, detenuti in esclusiva da Mediaset Premium per il triennio 2015-18. Per Sky si trattava di una “pregiudiziale” per arrivare a un accordo sulla Serie A. Ma il Biscione considerava “assolutamente fondamentale” mantenere l’esclusiva. Infatti in una mail interna del 25 giugno si legge: “Fumata nera. Nessuna proposta da parte loro. Pregiudiziale loro è avere Champions al 50 per cento”. Nel ricercare una base per la trattativa, quindi, secondo l’Antitrust, “Sky non ha tenuto condotte meramente passive”, esplorando “attivamente soluzione negoziali” e rinunciando “a far valere le proprie prerogative in maniera definitiva con la sottoscrizione della scrittura privata del 26 giugno 2014 che comprendeva la rinuncia a qualsiasi contenzioso”.
La difesa di Sky. Che avvicinò alcune squadre
Il gruppo di Murdoch si piega a tutto questo a valle del tentativo, fallito, di imporre quello che le buste avevano decretato, ovvero la vittoria. Per raggiungere l’obiettivo, Sky aveva preparato anche un’offensiva con “temi da spingere” per “mettere pressione sui club e sulla Lega di accettare le nostre offerte”. In quei giorni, gli uomini di Murdoch incontrano anche alcune società per convincerle della possibilità di assegnare a Sky i pacchetti A e B. Il 18 giugno un faccia a faccia con l’Inter viene definito “molto positivo”. Nei documenti ispettivi raccolti dall’Antitrust ci sono anche elementi che indicano l’esistenza di contatti “con la Juventus, il Sassuolo, l’Atalanta, il Palermo, la Roma e la Sampdoria”. E in una mail interna di Sky si legge: “Boga (Marco Bogarelli, nda) sta dicendo che se assegna A e B a Sky il D vale zero. Ho chiesto a Roma e Juve di tirare fuori la lettera di Eurosport”.
La Lega a Infront: “Eurosport sgradevole”
Al bando, infatti, aveva partecipato anche Eurosport con un’offerta, inferiore al minimo, per il pacchetto D. E nel momento in cui la situazione era in stallo, l’emittente si era fatta avanti rappresentando ai presidenti delle singole società “il proprio interesse a partecipare ad una nuova procedura competitiva”. Insomma, se il bando fosse stato annullato e rifatto, l’offerta sarebbe potuta migliorare. La mail recapitata ai club viene inviata anche alla Lega che il 12 giugno risponde: “Intendiamo tranquillizzarvi sul fatto che la Lega Serie A, nel rispetto dell’etica comportamentale che da sempre contraddistingue il proprio operato, applicherà con la massima attenzione e rigore le norme”. Ma durante le ispezioni nella sede di Infront, scrive l’Antitrust, “emerge un atteggiamento di critica da parte della Lega rispetto a tale iniziativa di Eurosport”. In una mail indirizzata a Infront e ai legali esterni dell’advisor, infatti, un rappresentante della Lega, si esprime così riguardo la richiesta del terzo network che ha partecipato: “Trovo la comunicazione di Eurosport quantomeno sgradevole”. Del resto, sentenzia l’Antitrust, proprio la Lega e Infront “di fatto hanno reso possibile la spartizione dei diritti alterando l’esito della gara”.
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.