Jon Snow è morto? Oppure è sopravvissuto alle quattro pugnalate che gli sono state inflitte dai Guerrieri della Notte? E’ arrivato il momento di trovare risposta a queste e alle altre domande che i fan del Trono di Spade, la popolare serie tv fantasy, si pongono da mesi: al via il 25 aprile su Sky Atlantic HD, in contemporanea con il debutto americano e in lingua originale sottotitolato, la nuova stagione di Game of Thrones promette di non deludere gli spettatori. Gli episodi italiani andranno in onda dal 2 maggio, alle 21,10.
Tratta dai libri di George R.R. Martin, la serie targata HBO vanta numeri senza paragoni: 6 milioni di dollari a episodio; uno staff di oltre 700 persone; circa 260 attori nel cast artistico; una scrittura passata attraverso 60 revisioni della sceneggiatura; 190 premi vinti su 508 nomination totali, tra cui 26 Primetime Emmy Awards e 12 statuette ricevute solo nell’ultima edizione degli Emmy.
Iniziate nel 2015 a Belfast, le riprese della sesta stagione sono state poi trasferite in Spagna dove la serie è stata girata in molte località, tra cui le città di Peñíscola e Girona. Per la prima volta nella storia dello show, la sceneggiatura dei nuovi episodi si discosta in modo significativo dai romanzi, rendendo impossibile conoscere in anteprima il futuro dei Sette regni.
Qualche giorno fa, in un’intervista esclusiva rilasciata a Variety, i due creatori della serie David Benioff e Daniel B. Weiss hanno fatto sapere che l’ultima stagione potrebbe essere l’ottava: “Al termine della sesta stagione ci saranno altri tredici episodi, dopodiché lo show potrebbe concludersi in modo definitivo. Questa è l’ipotesi più accreditata, anche se non c’è nulla di sicuro al 100%”. Altre due stagioni, dunque, con sette e sei episodi ciascuna. A confermare quanto detto da Benioff e Weiss Michael Lombardo, presidente della programmazione Hbo: “Dovrebbe essere proprio così, o almeno questo è quello che ho capito dai colloqui che ho avuto con loro. Al momento credono che la storia si possa concludere nel giro di due anni, anche se ovviamente, in quanto dirigente televisivo e fan, vorrei tanto che la prolungassero per altri sei”