Per il governo di Matteo Renzi la chiusura della guardia medica è un passo in avanti nella riforma del sistema sanitario. Per i cittadini rischia piuttosto di trasformarsi in una limitazione di fatto del diritto alla salute sancito dalla Costituzione. “Se si taglia la guardia medica, c’è un rischio di sovraccarico delle strutture ospedaliere e del 118 – spiega Costantino Troise, segretario generale dell’Anaao Assomed, associazione nazionale medici e dirigenti del servizio sanitario nazionale – La sanità è un sistema di vasi comunicanti: a parità di servizio, se scende l’offerta da un lato, c’è bisogno di aumentarla dall’altro”. A meno che, naturalmente, non si decida di ridurre il livello essenziale di assistenza (Lea), cioè le prestazioni che il servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini.
Il governo però non la pensa in questo modo. Così spinge per unificare guardia medica e medici di famiglia, come previsto nell’atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale del comitato di settore Stato-Regioni. L’esecutivo ritiene infatti che l’operazione porterà ad una maggiore efficienza del servizio di assistenza ai cittadini. In che modo? Attraverso le Aggregazioni territoriali funzionali, cioè raggruppamenti di dottori, che dovranno garantire l’assistenza medica di base ai cittadini dalle 8 di mattina fino alle 24 (dalle 8 alle 20 per cinque giorni per i pediatri). Dopo la mezzanotte, sarà invece attivo solo il 118. Non solo: a regime, il nuovo sistema dovrebbe portare alla nascita di ambulatori locali ai quali i cittadini potranno rivolgersi non solo per l’assistenza di base, ma anche per pagare il ticket e prenotare viste.
Sulla carta, il progetto piace e funziona. Ha riscosso anche l’appoggio del Fimmg, il sindacato dei medici di medicina generale. Ma, oltre al tema del mantenimento degli attuali livelli occupazionali, non mancano anche altre perplessità relative alla qualità del servizio. “Nell’attuale sistema, i medici di famiglia e la guardia medica svolgono una normale attività di medicina generale – prosegue Troise – Al pronto soccorso sono invece delegate emergenze e urgenze”. Con il risultato che eliminando la Guardia medica di notte, si rischia l’intasamento al pronto soccorso anche con casi assolutamente non gravi. Tutto dipenderà da come sarà poi effettivamente organizzato il nuovo servizio. “Al momento siamo ancora ad un atto di indirizzo che poi le regioni dovranno sviluppare – conclude il segretario dell’Anaao – Bisognerà vedere come il nuovo sistema sarà strutturato nelle diverse aree geografiche del Paese ed il suo impatto su ospedali e 118. Di certo sin d’ora sembra evidente che non si potranno gestire allo stesso modo le città metropolitane e i piccoli centri montani”.
La questione è insomma assai spinosa e, benché la riforma sia solo agli inizi, preoccupa non poco i cittadini. Prova ne è il fatto che via web, su Change.org, è scattata una petizione spontanea dal titolo “sì alla guardia medica, no all’h16” indirizzata al ministro della salute, Beatrice Lorenzin. “I medici del 118 si troverebbero a svolgere, in contemporanea, due tipologie di servizio completamente diverse: i “codici rossi” di emergenza e le visite e prescrizioni per patologie minori – si legge nella petizione che ha già raccolto più di 5mila adesioni – Questa situazione provocherà disfunzioni nell’assistenza medica molto gravi, con gli operatori stretti tra l’obbligo di intervento immediato in emergenza ed il pericolo di commettere omissione di soccorso se costretti ad interventi molto differiti nel tempo, sia nelle zone a notevole estensione territoriale, sia nei centri urbani ad alta intensità abitativa”. Un tema, tra l’altro, che si intreccia inevitabilmente con la responsabilità dei medici e ospedali, nonché con le loro coperture assicurative.
Ecco perché a difesa della Guardia Medica è scesa in campo anche la Federazione Confconsumatori. L’abolizione della guardia medica “costringerà i pazienti a fare a meno del medico, obbligandoli a chiamare l’ambulanza per andare al pronto soccorso anche quando non sarebbe necessario il ricovero – spiega l’associazione dei consumatori – Tutto ciò comporterà inevitabili ripercussioni sull’assistenza nelle ore notturne, sui servizi di emergenza, il 118 e il Pronto soccorso già oberati dalle richieste di assistenza. Sarà penalizzata la qualità e la tempestività dell’assistenza”. Temi essenziali quando in ballo c’è la salute dei cittadini.
Cronaca
Sanità, il governo vuole chiudere la guardia medica. “Ma ospedali e pronto soccorso si intaseranno”
Il progetto prevede di unificare l'istituto con i medici di famiglia nelle Aggregazioni territoriali funzionali, cioè raggruppamenti di dottori, che dovranno garantire l'assistenza di base ai cittadini dalle 8 di mattina fino alle 24. Costantino Troise, segretario Anaao Assomed: "C'è un rischio di sovraccarico delle strutture ospedaliere e del 118. A parità di servizio, se scende l'offerta da un lato, c'è bisogno di aumentarla dall'altro”
Per il governo di Matteo Renzi la chiusura della guardia medica è un passo in avanti nella riforma del sistema sanitario. Per i cittadini rischia piuttosto di trasformarsi in una limitazione di fatto del diritto alla salute sancito dalla Costituzione. “Se si taglia la guardia medica, c’è un rischio di sovraccarico delle strutture ospedaliere e del 118 – spiega Costantino Troise, segretario generale dell’Anaao Assomed, associazione nazionale medici e dirigenti del servizio sanitario nazionale – La sanità è un sistema di vasi comunicanti: a parità di servizio, se scende l’offerta da un lato, c’è bisogno di aumentarla dall’altro”. A meno che, naturalmente, non si decida di ridurre il livello essenziale di assistenza (Lea), cioè le prestazioni che il servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini.
Il governo però non la pensa in questo modo. Così spinge per unificare guardia medica e medici di famiglia, come previsto nell’atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale del comitato di settore Stato-Regioni. L’esecutivo ritiene infatti che l’operazione porterà ad una maggiore efficienza del servizio di assistenza ai cittadini. In che modo? Attraverso le Aggregazioni territoriali funzionali, cioè raggruppamenti di dottori, che dovranno garantire l’assistenza medica di base ai cittadini dalle 8 di mattina fino alle 24 (dalle 8 alle 20 per cinque giorni per i pediatri). Dopo la mezzanotte, sarà invece attivo solo il 118. Non solo: a regime, il nuovo sistema dovrebbe portare alla nascita di ambulatori locali ai quali i cittadini potranno rivolgersi non solo per l’assistenza di base, ma anche per pagare il ticket e prenotare viste.
Sulla carta, il progetto piace e funziona. Ha riscosso anche l’appoggio del Fimmg, il sindacato dei medici di medicina generale. Ma, oltre al tema del mantenimento degli attuali livelli occupazionali, non mancano anche altre perplessità relative alla qualità del servizio. “Nell’attuale sistema, i medici di famiglia e la guardia medica svolgono una normale attività di medicina generale – prosegue Troise – Al pronto soccorso sono invece delegate emergenze e urgenze”. Con il risultato che eliminando la Guardia medica di notte, si rischia l’intasamento al pronto soccorso anche con casi assolutamente non gravi. Tutto dipenderà da come sarà poi effettivamente organizzato il nuovo servizio. “Al momento siamo ancora ad un atto di indirizzo che poi le regioni dovranno sviluppare – conclude il segretario dell’Anaao – Bisognerà vedere come il nuovo sistema sarà strutturato nelle diverse aree geografiche del Paese ed il suo impatto su ospedali e 118. Di certo sin d’ora sembra evidente che non si potranno gestire allo stesso modo le città metropolitane e i piccoli centri montani”.
La questione è insomma assai spinosa e, benché la riforma sia solo agli inizi, preoccupa non poco i cittadini. Prova ne è il fatto che via web, su Change.org, è scattata una petizione spontanea dal titolo “sì alla guardia medica, no all’h16” indirizzata al ministro della salute, Beatrice Lorenzin. “I medici del 118 si troverebbero a svolgere, in contemporanea, due tipologie di servizio completamente diverse: i “codici rossi” di emergenza e le visite e prescrizioni per patologie minori – si legge nella petizione che ha già raccolto più di 5mila adesioni – Questa situazione provocherà disfunzioni nell’assistenza medica molto gravi, con gli operatori stretti tra l’obbligo di intervento immediato in emergenza ed il pericolo di commettere omissione di soccorso se costretti ad interventi molto differiti nel tempo, sia nelle zone a notevole estensione territoriale, sia nei centri urbani ad alta intensità abitativa”. Un tema, tra l’altro, che si intreccia inevitabilmente con la responsabilità dei medici e ospedali, nonché con le loro coperture assicurative.
Ecco perché a difesa della Guardia Medica è scesa in campo anche la Federazione Confconsumatori. L’abolizione della guardia medica “costringerà i pazienti a fare a meno del medico, obbligandoli a chiamare l’ambulanza per andare al pronto soccorso anche quando non sarebbe necessario il ricovero – spiega l’associazione dei consumatori – Tutto ciò comporterà inevitabili ripercussioni sull’assistenza nelle ore notturne, sui servizi di emergenza, il 118 e il Pronto soccorso già oberati dalle richieste di assistenza. Sarà penalizzata la qualità e la tempestività dell’assistenza”. Temi essenziali quando in ballo c’è la salute dei cittadini.
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.