L’Italia non svetta nella classifica mondiale della libertà di stampa di Reporters Sans Frontières e soprattutto sfigura fra i paesi cosiddetti occidentali. Ma se si giudicasse dall’informazione in tema di previdenza integrativa (fondi pensione, polizze ecc.), essa sarebbe ancora più giù. Sull’argomento si potrebbe scrivere un libro e comunque ne La pensione tradita e Il risparmio tradito ho riportato decine di esempi negativi con nomi e cognomi, senza mai ricevere querele. Qui mi limiterò a pochissimi recenti e, per fortuna, anche a una segnalazione positiva.

Il peggio è forse un servizio trasmesso su Rai3 da Ballarò il 25-4-2016, a firma Marco Donadio, del tutto indistinguibile da uno spot pubblicitario, salvo la lunghezza. Quattro minuti di propaganda incessante ai fondi pensione, che dà voce solo a lavoratori che si adoperano per decantarne i vantaggi. Silenzio assoluto invece sulla totale assenza di trasparenza, sui subappalti nella gestione, sui conflitti d’interesse con gli imprenditori, sull’assenza di tutele del potere d’acquisto e sul fatto che l’adesione obbligatoria prevista da nuovi contratti di lavoro, viola il decreto legislativo n. 252/2005 secondo cui essa è “libera e volontaria”. Si veda al riguardo il mio post “Fondi pensione per forza. Ecco come gonfiare gli iscritti” del 16-4-2016.
Al solito fa la sua parte anche il Sole 24 Ore (26-4-2016 pagg. 1 e 18), dove Luigi Guiso, presentato come uno studioso della materia, prospetta come plausibili risultati stratosferici: un euro nella previdenza integrativa diventa 10 euro in un trentennio. Cioè un rendimento netto dell’8% annuo, composto per 30 anni. Una meraviglia! Per tirarsi un po’ su il morale, ecco su La Stampa on line, per caso proprio lo stesso giorno (26-4-2016), “Boom di fondi integrativi per la pensione, una guida per conoscerli (ed evitare rischi)”, a firma Giacomo Galeazzi e Ilario Lombardo, che sorprendentemente segnala anche aspetti negativi dei fondi pensione.
Però è una rondine che non fa primavera. Sulla stessa testata, limitandoci a un unico esempio dei tanti archiviati, Sandra Riccio riporta senza riserve le promesse inaffidabili di fondi pensione e compagnia brutta: “un capitale che garantirà una rendita di scorta”, “basta versare una piccola somma e si trasformerà in un bel gruzzolo”, “uno strumento efficiente”, “bassi costi per l’integrazione previdenziale” ecc. (La Stampa, tuttosoldi, 25-4-2016 pag. 21). Ma è possibile che notizie e aspetti negativi della previdenza integrativa in Italia appaiano praticamente solo sul Fatto Quotidiano o nel blog di Beppe Grillo? In Germania non è così: si trovano costantemente sul ben più diffuso Der Spiegel.
Beppe Scienza
Esperto di risparmio e previdenza
Lavoro & Precari - 2 Maggio 2016
Fondi pensione: giornalismo o pubblicità mascherata?
L’Italia non svetta nella classifica mondiale della libertà di stampa di Reporters Sans Frontières e soprattutto sfigura fra i paesi cosiddetti occidentali. Ma se si giudicasse dall’informazione in tema di previdenza integrativa (fondi pensione, polizze ecc.), essa sarebbe ancora più giù. Sull’argomento si potrebbe scrivere un libro e comunque ne La pensione tradita e Il risparmio tradito ho riportato decine di esempi negativi con nomi e cognomi, senza mai ricevere querele. Qui mi limiterò a pochissimi recenti e, per fortuna, anche a una segnalazione positiva.
Il peggio è forse un servizio trasmesso su Rai3 da Ballarò il 25-4-2016, a firma Marco Donadio, del tutto indistinguibile da uno spot pubblicitario, salvo la lunghezza. Quattro minuti di propaganda incessante ai fondi pensione, che dà voce solo a lavoratori che si adoperano per decantarne i vantaggi. Silenzio assoluto invece sulla totale assenza di trasparenza, sui subappalti nella gestione, sui conflitti d’interesse con gli imprenditori, sull’assenza di tutele del potere d’acquisto e sul fatto che l’adesione obbligatoria prevista da nuovi contratti di lavoro, viola il decreto legislativo n. 252/2005 secondo cui essa è “libera e volontaria”. Si veda al riguardo il mio post “Fondi pensione per forza. Ecco come gonfiare gli iscritti” del 16-4-2016.
Al solito fa la sua parte anche il Sole 24 Ore (26-4-2016 pagg. 1 e 18), dove Luigi Guiso, presentato come uno studioso della materia, prospetta come plausibili risultati stratosferici: un euro nella previdenza integrativa diventa 10 euro in un trentennio. Cioè un rendimento netto dell’8% annuo, composto per 30 anni. Una meraviglia! Per tirarsi un po’ su il morale, ecco su La Stampa on line, per caso proprio lo stesso giorno (26-4-2016), “Boom di fondi integrativi per la pensione, una guida per conoscerli (ed evitare rischi)”, a firma Giacomo Galeazzi e Ilario Lombardo, che sorprendentemente segnala anche aspetti negativi dei fondi pensione.
Però è una rondine che non fa primavera. Sulla stessa testata, limitandoci a un unico esempio dei tanti archiviati, Sandra Riccio riporta senza riserve le promesse inaffidabili di fondi pensione e compagnia brutta: “un capitale che garantirà una rendita di scorta”, “basta versare una piccola somma e si trasformerà in un bel gruzzolo”, “uno strumento efficiente”, “bassi costi per l’integrazione previdenziale” ecc. (La Stampa, tuttosoldi, 25-4-2016 pag. 21). Ma è possibile che notizie e aspetti negativi della previdenza integrativa in Italia appaiano praticamente solo sul Fatto Quotidiano o nel blog di Beppe Grillo? In Germania non è così: si trovano costantemente sul ben più diffuso Der Spiegel.
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Verona, 13 mar. (Adnkronos) - "Grazie alla delega del presidente Orsini alla Blue Economy e all’opportunità che il governo ha offerto con la nomina di un Ministro del Mare, in Confindustria abbiamo avviato un percorso sinergico che mira a un nuovo approccio di politica industriale strutturato su tre driver strategici: vettori e flotte, persone e competenze, infrastrutture e portualità. Serve un piano di investimenti per l’ammodernamento delle flotte, favorire l’adozione di tecnologie sostenibili e semplificazioni mirate per rendere la nostra bandiera competitiva, nonché sostenere il sea modal shift, spostando traffico su gomma dalla strada al mare". Così il presidente della Confederazione italiana armatori (Confitarma), Mario Zanetti, intervenendo a Verona, alla quarta edizione di LetExpo, la fiera di riferimento per trasporto, logistica sostenibile e servizi alle imprese promossa da Alis, in collaborazione con Veronafiere.
"Occorrono specifiche politiche sulla formazione - sottolinea - per soddisfare la nostra domanda di competenze e professionalità e così incidere sull’aumento di occupazione nella blue economy. Inoltre, penso che la riforma della governance portuale sia una grande opportunità per rilanciare il ruolo dell’Italia come hub logistico del Mediterraneo, migliorando la competitività e l’attrattività dei nostri porti e di conseguenza, del nostro Paese". Il presidente di Confitarma ha aperto il talk “Le prospettive per lo shipping e la portualità italiana” con uno speech che evidenzia la necessità, per l’Italia e l’Europa di adottare “un approccio proattivo e integrato per affrontare le sfide del settore marittimo”.
“Solo attraverso una collaborazione stretta tra industria, governo e istituzioni europee - puntualizza Zanetti - possiamo garantire la competitività e la sostenibilità della nostra flotta. Il futuro dello shipping e della portualità italiana dipende dalla nostra capacità di innovare, investire e adattarci ai cambiamenti globali”. Un settore composito, quello dello shipping, che “crea e porta valore". Un settore importante per l’economia italiana, lo confermano i numeri: “Parliamo di un ecosistema che vale quasi 180 miliardi di euro di valore complessivo e rappresenta quasi il 10% del Pil nazionale, oltre 230 mila imprese e più di un milione di occupati, che valgono circa 4 punti percentuali dell’occupazione nazionale - enumera Zanetti - Oltre il 60% dell’interscambio commerciale italiano avviene via mare, dimostrando la strategicità del settore marittimo”, sottolinea.
Zanetti si focalizza anche sulla necessità di “semplificare l’ordinamento marittimo nazionale e intervenire concretamente sulle politiche europee, come Ets e Fuel Eu Maritime, bilanciando sostenibilità e competitività” nell’ottica di “affrontare le sfide future ed evitare il flagging out verso registri navali più attrattivi e sostenuti a livello europeo”, dice.
Poi un passaggio sullo scenario globale: “Restrizioni imposte dalla guerra nel Mar Nero, crisi migratorie e conflitti nel Mediterraneo, attacchi Houthi nel Mar Rosso, conflitto Russo-Ucraino, e le recenti barriere commerciali imposte dagli Stati Uniti - ricorda - In questi scenari geopolitici, considerando che il 95% delle navi mercantili mondiali viene costruito ormai da tempo fuori dall’Europa, è urgente un ripensamento delle politiche industriali europee di sostegno alla competitività delle imprese marittime anche dal punto di vista della costruzioni di navi, che includa anche un nuovo Green Deal - avverte - L’Europa e l’Italia possono svolgere un ruolo di leadership, favorendo politiche che consentano alle imprese di accompagnare la transizione energetica, ambientale e digitale in maniera efficace, così da sostenere anche la flotta esistente”, le sue parole.
Parigi, 13 mar. (Adnkronos) - La regina Camilla ha inviato una lettera a Gisele Pelicot, la donna francese che il marito ha fatto violentare per anni da decine di uomini, per "esprimerle la sua solidarietà ai massimi livelli". Lo ha riferito a Newsweek un collaboratore reale, aggiungendo che la sovrana, che lavora da anni per le vittime di violenza domestica, ha voluto riconoscere "la straordinaria dignità e il coraggio" della donna francese.
Dominique Pelicot ha ripetutamente drogato e violentato la moglie Gisèle per quasi un decennio, ha reclutato decine di uomini per fare lo stesso e ha filmato più di 200 di queste aggressioni in un caso che ha sconvolto la Francia e il mondo. E la regina "è rimasta profondamente colpita da questi fatti e dalla straordinaria dignità e dal coraggio di quella donna nel render pubblica la sua vicenda", ha affermato la fonte. "Naturalmente, ha contribuito a mettere in luce un problema sociale molto significativo, nonostante tutte le sofferenze personali che aveva attraversato".
"Quindi - prosegue la fonte reale - come sostenitrice di lunga data delle vittime di abusi domestici e sessuali, la regina ha scritto in privato a madame Pelicot, determinata a esprimerle al massimo il proprio sostegno." La lettera è un esempio del modo in cui Camilla intenda fare a livello globale ciò che fa regolarmente in Gran Bretagna - scrive il Newsweek - come dimostra la visita del 6 febbraio a Brave Spaces, a Exeter, nel sud-ovest dell'Inghilterra. L'organizzazione benefica spera di trovare una sede permanente, ma al momento offre supporto alle vittime di violenza domestica da una stanza sul retro del CoLab, uno sportello unico che fornisce servizi di supporto a una moltitudine di persone vulnerabili.
Quando la busta con il sigillo della famiglia reale britannica è arrivata insieme a migliaia di lettere di sostegno, la signora Pelicot "era sbalordita, commossa e molto orgogliosa di vedere che era riuscita a portare la sua battaglia fino alla famiglia reale britannica", ha detto a Le Monde l'avvocato della donna, Antoine Camus.
Il processo per stupro di massa, durato tre mesi in Francia lo scorso autunno, ha visto 51 uomini condannati per un totale di 428 anni. L'elettricista in pensione Pelicot è stato incarcerato alla pena massima di 20 anni. La 72enne, che The Independent ha definito la donna più influente del 2025, ha coraggiosamente scelto di rinunciare all'anonimato durante il processo che si è svolto nel villaggio di Mazan, nel sud-est della Francia.
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos) - "In merito all'accusa del sangue pubblicata dalla 'Commissione d'inchiesta': è uno dei peggiori casi di accusa del sangue che il mondo abbia mai visto (e il mondo ne ha visti molti). Accusa le vittime dei crimini commessi contro di loro. Hamas è l'organizzazione che ha commesso orrendi crimini sessuali contro gli israeliani. È davvero un documento malato che solo un'organizzazione antisemita come l'Onu potrebbe produrre". Lo ha scritto su X il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Oren Marmorstein.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Si terrà la prossima settimana, probabilmente giovedì 20 marzo, una seduta straordinaria della Camera dei deputati di tre ore e mezza per discutere le mozioni delle opposizioni sull'emergenza carceri. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Ramallah, 13 mar. (Adnkronos) - Secondo la Società dei prigionieri palestinesi e la Commissione per gli affari dei prigionieri ed ex prigionieri, almeno 25 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane durante le ultime incursioni nella Cisgiordania occupata. Tra gli arrestati ci sono una donna e diversi ex prigionieri, si legge nella dichiarazione congiunta su Telegram. Aumentano gli arresti a Hebron, dove secondo l'agenzia di stampa Wafa oggi sono state arrestate 12 persone, tra cui 11 ex prigionieri.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Non c'è stato l'affidamento da parte del governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink" e "come già rassicurato dal presidente Meloni ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in Senato rispondendo a una interrogazione del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Per quel che riguarda il piano 'Italia a 1 giga', "con riferimento alle aree più remote, il governo sta valutando con Starlink e altri operatori l'ipotesi di integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo in Senato a una interrogazione del Pd.
"Nel caso specifico di Starlink, sono in corso delle interlocuzioni con alcune regioni italiane - del nord, del centro e del sud - per sperimentare la fornitura di un 'servizio space-based' rivolto ad aree remote o prive di infrastrutture terrestri. In ogni caso, si ribadisce che non sono stati firmati contratti nè sono stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società Space X per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink per coprire le aree più remote del territorio", ha chiarito Ciriani.