Un appalto ritenuto truccato. Il sindaco che, secondo le accuse, fa pressione su una dipendente comunale per scrivere requisiti sempre più stringenti per un bando scritto su misura. La dipendente che denuncia in Procura e viene rimossa. Un avvocato che rappresenta la società privata che vince la gara ma è anche consigliere di una partecipata del Comune. Infine, computer formattati per cancellare le eventuali prove.
Su questi elementi si basa l’ordinanza del giudice Isabella Ciriaco che ha portato in carcere il sindaco di Lodi Simone Uggetti, eletto con il Partito democratico e vicino al vicesegratario nazionale Lorenzo Guerini, e l’avvocato Cristiano Marini. Insieme, secondo i pm Sara Mantovani e Laura Siani, hanno fatto sì che la gara per la gestione delle piscine scoperte di Lodi (gli impianti Belgiardini e Concardi) fosse “pilotata” a beneficio di una società, la Sporting Lodi, di cui Marini, l’altro arrestato, era consigliere. Marini è anche consigliere della Astem spa, l’azienda dei servizi pubblici locali controllata al 99,22% dal Comune, che ha una partecipazione in Sporting Lodi. L’accusa per entrambi è di turbativa d’asta. Uggetti e Marini sono in carcere a Pavia. Il sindaco, informa il sito del Comune, è stato sospeso dalla carica. La necessità dell’arresto, hanno spiegato i magistrati, è emersa quando si è affacciato “l’alto rischio” di inquinamento delle prove, “in alcuni casi anche con successo”, con l’obiettivo “di nascondere prove indispensabili per la ricostruzione di fatti”, dicono gli investigatori, attraverso la formattazione dei loro computer. Oltre ai due arrestati c’è – secondo fonti giudiziarie – un terzo indagato.
“Ho agito per il bene della città, come ho sempre fatto”, le parole che Uggetti ha affidato al suo legale, Pietro Gabriele Roveda, che lo assisterà nell’interrogatorio di garanzia mercoledì mattina nel carcere di San Vittore.
Il bando su misura
Fondamentali, hanno sottolineato sia la Procura che la Guardia di Finanza che ha condotto le indagini, sono state le intercettazioni telefoniche. “Abbiamo seguito praticamente in diretta la realizzazione del bando – dicono gli inquirenti – Che alla fine, ad aprile, è stato vinto proprio dalla Sporting Lodi”. Per sei anni. I concorrenti, ha spiegato il procuratore facente funzione Mantovani, non esistevano perché i criteri di assegnazione dei punteggi erano stati modificati in modo “stringente”. Questo aveva allontanato altri potenziali candidati, sostiene la Procura. Chi indaga ha potuto percorrere in tempo reale come si sono mossi il sindaco Uggetti e l’avvocato Marini negli ultimi due mesi. Azioni concordate, le ha definite la pm Mantovani, unite da una “collusione”, che hanno portato all’orientamento “in modo deciso” e che “effettivamente ha portato al risultato” perché la gara ad aprile è finita “con il risultato auspicato”.
La Sporting gestisce già la piscina coperta della Faustina che era stata costruita in project financing (e che ha vissuto altre controversie giudiziarie di tipo finanziario-contabile). La scelta di assegnare alla stessa società anche gli impianti scoperti aveva quindi sollevato polemiche in sede politica e da parte di altri potenziali gestori. La Sporting Lodi, tuttavia, hanno spiegato i pm Siano e Mantovani, aveva dietro di sé la Wasken Boys che avrebbe di fatto gestito il servizio con l’aggiudicataria. Gli indagati avrebbero preferito, però, che la Wasken Boys non comparisse nella vicenda “in quanto più nota al pubblico e quindi suscettibile di attirare maggiori critiche e controlli“.
La funzionaria comunale protesta sul bando. Il sindaco la trasferisce
L’inchiesta è iniziata a metà di marzo, dopo che Caterina Uggè, la dipendente comunale responsabile del settore Sport, Turismo e Promozione, incaricata di redigere il bando per la gestione per 6 anni delle piscine comunali, ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza. Le due piscine all’aperto, da una prima stima, incassano circa 300-400mila euro l’anno. In sei anni gli incassi avrebbero potuto dunque raggiungere i due milioni di euro circa. La Sporting Lodi si era aggiudicata la gestione per 7mila 500 euro l’anno (il contributo minimo richiesto per partecipare alla gara era di 5 mila euro). La dipendente comunale già da gennaio sollecitava il sindaco Uggetti a pubblicare il bando di cui aveva preparato la bozza, ma il primo cittadino, secondo la ricostruzione degli inquirenti, aveva posticipato con delle scuse l’operazione. Dopo le prime proteste, la dipendente comunale è stata assegnata a un altro incarico, e del bando si è occupato un collega più fedele al sindaco che, pur non avendo la delega allo Sport, aveva accentrato la gestione di questi due appalti.
Da metà marzo sono scattate le indagini. Le Fiamme Gialle hanno verificato che il sindaco e l’avvocato Marini si sono incontrati diverse volte, anche in Comune, si sono scambiati email e documenti, in pratica scrivendo il bando di gara a quattro mani. Oltre a loro anche una terza persona è finita nel registro degli indagati. Dalle conversazioni emerge il tentativo di far sparire mail e documentazione sull’iter del bando, assegnato il 2 aprile. Il tempo per partecipare era stato di soli 15 giorni. Secondo l’accusa Uggetti avrebbe cercato di favorire persone a lui vicine e suoi sostenitori politici.
I pc formattati per fare sparire le prove
Nell’ultimo mese, i due indagati, preoccupati di essere seguiti o intercettati, avevano anche chiesto di formattare i loro pc a un tecnico del Comune, che, ignaro di tutto, aveva cancellato la memoria delle macchine. In mattinata sono state eseguite anche perquisizioni in Comune, nelle abitazioni e negli uffici dei due indagati ed è stato acquisito materiale informatico e documenti.
Il Comune, ora, è guidato dalla vicesindaco Simonetta Pozzoli. Uggetti, 42 anni, esponente della sinistra giovanile lodigiana, dopo aver fatto per dieci anni il consigliere comunale, è stato assessore delle due giunte comunali guidate da Lorenzo Guerini, attuale vicesegretario nazionale del Pd, tra il 2005 e il 2013. Uggetti è stato eletto sindaco di Lodi il 10 giugno 2013 al ballottaggio con il 53,62% dei voti. Due anni fa, riporta corriere.it, si è sposato con Chiara Mariani, ex segretaria di Guerini quando quest’ultimo era primo cittadino. A fare da testimone di nozze, lo stesso Guerini.