Voti, affari e famiglia. E’ questo il triangolo da cui nasce la vicenda che stamane ha portato all’arresto di Simone Uggetti, sindaco Pd di Lodi. Una vicenda che muove dalla ricca e defilata provincia lombarda, tocca il filo scoperto della legalità nel Pd – primo partito d’Italia e partito di governo – in un baleno assume rilievo nazionale. Nel caso, rappresentato dal legame strettissimo tra l’arrestato e lo stesso Lorenzo Guerini che quattro anni fa aveva lasciato a metà il mandato di sindaco per fare il portavoce del Pd, non senza prima indicare come proprio successore a Palazzo Broletto l’arrestato Uggetti. In dote, insieme al posto, gli lasciava anche altro: Uggetti nel 2014 sposerà Chiara Mariani, ex segretaria di Guerini. Insomma, Uggetti a Guerini deve proprio tanto, quasi tutto. Perché, anche a Lodi, sfera privata e politica spesse volte coincidono.
Chi sono – allora – quei “soggetti che gli ruotano intorno”, come scrivono i magistrati? Esiste, in sedicesimi magari, un “sistema Lodi” per veicolare appalti e ottenere voti? Sul fatto che questo sia il movente di tutta la storia gli inquirenti non hanno molti dubbi. “Per il sindaco di Lodi – scrivono – aggiudicare le piscine scoperte della cittadina alla Sporting Lodi Ssd con un bando confezionato su misura serviva ad avere consenso politico elettorale. Per il coindagato e ora agli arresti, avvocato Cristiano Marini, consigliere di Astem e Sporting Lodi Ssd, collaborare al bando ‘truccato’ serviva ad assicurarsi, con il minimo sforzo, un guadagno sicuro”.
Per la società aggiudicataria, invece, il movente era quello di “divenire il gestore in condizioni monopolistiche di tutti gli impianti natatori comunali acquisiti sostanzialmente senza alcuna concorrenza, con minimo dispendio economico e conseguenti evidenti risvolti positivi economici (negli anni precedenti gli impianti hanno fruttato nel periodo estivo oltre 100.000 euro di utile)”. La provincia felice, o quasi.
Di Uggetti in queste ore si è detto e scritto molto.”Un amministratore competente e accorto”, assicura il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, che ne è il padrino politico e ora si ritrova stretto tra la difesa d’ufficio del proprio delfino e quella dei magistrati che l’hanno arrestato, cui rinnova la classica “fiducia”. Per loro Uggetti è invece “un soggetto autoritario, capace di imporsi e intimidire testimoni”, pur di alterare una gara e “al solo scopo di ricavarne consenso politico elettorale”. Ma c’è un altro arrestato. E anche attraverso di lui si può vedere come anche qui politica e affari finiscano per andare a braccetto, fino a compromettere anche le persone apparentemente meno disponibili. A sostenere Uggetti nella tornata elettorale del 2013 c’è anche Marini, 38 anni, sposato, il volto del bravo ragazzo di cui nessuno potrebbe sospettare. Cattolico, ex giocatore di basket, appassionato di sport, una laurea all’Università del “Sacro Cuore” e – a detta di molti – “una vita spesa per gli altri”. Attorno al 2005-2006, per dire, in carcere l’avvocato ci andava ogni settimana, ancor prima di indossare la toga, per fare il volontario. Con l’attuale assessore all’ambiente, alla pace e alle attività produttive, Andrea Ferrari, aveva fondato un giornale dietro le sbarre, “Uomini Liberi”: si occupava della grafica, dell’impaginazione. Un’attività fatta per anni con gratuità e passione.
Chi lo conosce bene afferma che non sia mai stato troppo vicino all’ambiente del partito ma che abbia seguito le orme del fratello Luca, sindaco Pd di San Martino in Strada e da sempre uomo del partito: nel 2004, a soli 21 anni, Luca Marini è coordinatore locale di circolo del partito “La Margherita: democrazia e libertà” ed è candidato consigliere alle elezioni provinciali di Lodi, dove ottiene un buon risultato, figurando tra i primi non-eletti. Tra il 2007 e il 2009, Luca, è coordinatore di circolo del Partito Democratico di San Martino, carica che lo lancia verso la candidatura a sindaco per la lista civica “Comune Aperto”, a fine 2008. Eletto viene riconfermato alle elezioni amministrative del 25 maggio 2014 e oggi è responsabile provinciale enti locali del Pd.
Nel frattempo anche il fratello Cristiano si avvicina in maniera più decisa ai partiti e agli uomini politici della città: nel 2013 si candida nella lista civica “Nel solco di Guerini” dove non viene eletto a palazzo Broletto ma resta vicino all’amministrazione tanto da essere nominato consigliere della società “Sporting Lodi” e della società “Astem spa”, la ex municipalizzata partecipata dallo stesso Comune, che è anche socia della “Sporting Lodi”. A Lodi tutto ruota attorno al partito e alla politica, anche la sfera privata. Uggetti nel giugno del 2014 convola a nozze con la 30enne Chiara Mariani, laureata in filosofia con 110 e lode all’Università di Pavia. Sarà proprio Guerini a fare il loro testimone di nozze. Dall’altro canto la signora Mariani, prima di coniugarsi, aveva lavorato con l’allora sindaco a palazzo Broletto e successivamente con lo stesso Uggetti occupandosi della co-redazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile della città di Lodi.
Su di lei, nello scorso mese di marzo, si era scatenata anche una polemica innescata dalle opposizioni in merito ad un incarico professionale al consorzio Italbiotech, azienda di diritto privato con sede a Milano, della cui Fondazione il primo cittadino è presidente. A spiegare il tutto era stato lo stesso Uggetti, che con una nota scritta dell’amministrazione comunale riportata dal quotidiano locale “Il Cittadino” aveva detto: “La signora Chiara Mariani non ha mai lavorato per il Parco Tecnologico Padano. Il Consorzio Italbiotech, per cui ha lavorato come dipendente, è un soggetto autonomo e non è sottoposto a controllo o vigilanza da parte di istituzioni pubbliche”. Stamattina alle 7.25 l’ultimo post sulla bacheca Facebook del sindaco è stato la condivisione di una fotografia con una frase di Neruda: “Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera”.