“Adempimenti assurdi, da presentare al Fondo di solidarietà entro 4 mesi pena la decadenza”. Una “roulette russa a danno dei risparmiatori”. “Umilianti gironi infernali”. “Pressione inaccettabile”. Sono i commenti delle associazioni consumatori il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto sui rimborsi agli oltre 10.500 obbligazionisti subordinati che hanno perso tutto in seguito alla “risoluzione” di Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti e sulle misure per accelerare il recupero crediti.
Il testo prevede, come annunciato in conferenza stampa da Matteo Renzi e dal ministro Pier Carlo Padoan, l’indennizzo automatico dell’80% dell’investimento a chi ha i requisiti, che consistono nell’aver acquistato i bond entro il 12 giugno 2014 “nell’ambito di un rapporto negoziale diretto con la banca in liquidazione che li ha emessi”, quindi non sul mercato secondario, e avere un reddito lordo sotto i 35mila euro o un patrimonio mobiliare sotto i 100mila euro, nel quale però va calcolato anche il corrispettivo pagato per le obbligazioni subordinate al netto delle spese per l’acquisto. Chi rientra in questi paletti avrà quattro mesi dalla data di conversione del decreto, che va approvato in via definitiva entro il 2 luglio, per presentare la domanda al Fondo interbancario finanziato dal sistema creditizio, che gestisce il Fondo di solidarietà. Restano fuori sicuramente 158 persone che hanno acquistato sul mercato elettronico secondario a prezzi scontati.
L’istanza andrà accompagnata con il contratto di acquisto dei bond, i moduli di sottoscrizione o di ordine di acquisto, l’attestazione degli ordini eseguiti, copia della “richiesta di pagamento del credito relativo agli strumenti subordinati” e una “dichiarazione sulla consistenza del patrimonio mobiliare”, “ovvero sull’ammontare del reddito Irpef”, con “espressa dichiarazione di consapevolezza delle sanzioni penali previste in caso di dichiarazioni non veritiere e falsità negli atti”.
Una volta verificati i documenti la somma dovuta sarà liquidata entro 60 giorni dalla richiesta. Di conseguenza i soldi inizieranno ad arrivare sui conti correnti non prima di dicembre. Il Fondo di solidarietà, si legge nel decreto, sarà alimentato “sulla base delle esigenze finanziarie” in base all’esito delle procedure automatiche e degli arbitrati: salta quindi il tetto di 100 milioni e il sistema bancario dovrà versare tutte le risorse necessarie.
Verrà restituito l’80% del patrimonio azzerato ‘iniziale’, vale a dire il corrispettivo pagato al netto delle spese per l’acquisto ma anche al netto della differenza tra il rendimento dei bond alla data di sottoscrizione e quello di mercato di un Buono del tesoro poliennale in corso di emissione di durata finanziaria equivalente, considerando anche “gli anni e frazioni di anno” in cui sono state detenute le obbligazioni.
Chiedere il rimborso automatico esclude la possibilità di ricorrere all’arbitro e viceversa. Per chi preferisce questa seconda opzione i tempi restano avvolti nell’incertezza, perché mancano ancora il decreto ministeriale e il Dpcm che in base alla legge di Stabilità devono fissare le regole per la procedura arbitrale presso l‘Anac e la nomina degli arbitri. Il testo varato dal governo venerdì porta da 90 giorni (termine ormai scaduto) a 180 la scadenza entro cui emanare i due decreti.
Secondo il Codacons la limitazione dell’accesso agli indennizzi automatici agli investitori che hanno acquistato le obbligazioni subordinate nell’ambito di un rapporto negoziale diretto con la Banca in liquidazione che li ha emessi “taglia fuori di netto migliaia di piccoli risparmiatori cui intermediari e broker hanno piazzato obbligazioni subordinate, spesso senza adeguate informazioni sui rischi e sulla natura dei titoli”. “Il decreto banche appare sempre più discriminatorio, e ogni giorno escono fuori paletti che limitano ingiustamente i rimborsi – sostiene il presidente Carlo Rienzi – Non si capisce per quale motivo chi ha acquistato obbligazioni dalla banca può ottenere il rimborso, mentre chi ha investito nei medesimi titoli attraverso altri operatori debba essere escluso; di questo passo saranno realmente pochi fortunati a poter godere degli indennizzi, con un danno enorme per i risparmiatori”, conclude Rienzi.
L’Adusbef parla di decreto “beffardo” che “impone agli espropriati tutta una serie di documenti ed adempimenti assurdi, da presentare al Fondo di solidarietà entro 4 mesi, pena la decadenza”, una “follia”. L’Unione Consumatori denuncia dal canto suo la “roulette russa a danno dei risparmiatori” visto che arbitrato e rimborso automatico sono due vie alternative, e bisogna scegliere o l’una o l’altra. “E’ una pressione inaccettabile per il consumatore, che viene costretto a rinunciare ai suoi diritti, se accetta la via del rimborso automatico. Un dilemma del prigioniero intollerabile – dice il segretario dell’Unc Massimiliano Dona – che costringe il risparmiatore a dover scegliere tra accettare meno del dovuto, l’80%, se vuole certezza del risarcimento oppure giocare alla roulette russa dell’arbitrato”.
“Oltre ad aver subito una vera e propria truffa con l’esproprio criminale del risparmio, costato sudore e sacrifici, il governo – aggiunge il presidente di Adusbef Elio Lannutti – impone ulteriori ed umilianti gironi infernali a quel 6% dei risparmiatori su 130.000 che potrebbero essere indennizzati, per acquisire documenti che le banche hanno già da tempo nelle custodie titoli, che potrebbero essere perfino soggetti (su questo il decreto non dice nulla), a versamento di commissioni. Complimenti ad un governo, che invece di tutelare il risparmio, difende gli interessi delle banche, umiliando, vessando e beffando i risparmiatori, colpevoli di essersi sacrificati”.
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Banche, 4 mesi per chiedere rimborso automatico. Escluso chi ha comprato da intermediari. Consumatori: “Assurdo”
Pubblicato il Gazzetta ufficiale il decreto su indennizzi e accelerazione del recupero crediti. Codacons: "Appare sempre più discriminatorio e ogni giorno escono fuori paletti". Adusbef: "Beffardo, impone agli espropriati di presentare una serie di documenti e fare adempimenti assurdi". E l'Unione consumatori parla di "roulette russa a danno dei risparmiatori"
“Adempimenti assurdi, da presentare al Fondo di solidarietà entro 4 mesi pena la decadenza”. Una “roulette russa a danno dei risparmiatori”. “Umilianti gironi infernali”. “Pressione inaccettabile”. Sono i commenti delle associazioni consumatori il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto sui rimborsi agli oltre 10.500 obbligazionisti subordinati che hanno perso tutto in seguito alla “risoluzione” di Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti e sulle misure per accelerare il recupero crediti.
Il testo prevede, come annunciato in conferenza stampa da Matteo Renzi e dal ministro Pier Carlo Padoan, l’indennizzo automatico dell’80% dell’investimento a chi ha i requisiti, che consistono nell’aver acquistato i bond entro il 12 giugno 2014 “nell’ambito di un rapporto negoziale diretto con la banca in liquidazione che li ha emessi”, quindi non sul mercato secondario, e avere un reddito lordo sotto i 35mila euro o un patrimonio mobiliare sotto i 100mila euro, nel quale però va calcolato anche il corrispettivo pagato per le obbligazioni subordinate al netto delle spese per l’acquisto. Chi rientra in questi paletti avrà quattro mesi dalla data di conversione del decreto, che va approvato in via definitiva entro il 2 luglio, per presentare la domanda al Fondo interbancario finanziato dal sistema creditizio, che gestisce il Fondo di solidarietà. Restano fuori sicuramente 158 persone che hanno acquistato sul mercato elettronico secondario a prezzi scontati.
L’istanza andrà accompagnata con il contratto di acquisto dei bond, i moduli di sottoscrizione o di ordine di acquisto, l’attestazione degli ordini eseguiti, copia della “richiesta di pagamento del credito relativo agli strumenti subordinati” e una “dichiarazione sulla consistenza del patrimonio mobiliare”, “ovvero sull’ammontare del reddito Irpef”, con “espressa dichiarazione di consapevolezza delle sanzioni penali previste in caso di dichiarazioni non veritiere e falsità negli atti”.
Una volta verificati i documenti la somma dovuta sarà liquidata entro 60 giorni dalla richiesta. Di conseguenza i soldi inizieranno ad arrivare sui conti correnti non prima di dicembre. Il Fondo di solidarietà, si legge nel decreto, sarà alimentato “sulla base delle esigenze finanziarie” in base all’esito delle procedure automatiche e degli arbitrati: salta quindi il tetto di 100 milioni e il sistema bancario dovrà versare tutte le risorse necessarie.
Verrà restituito l’80% del patrimonio azzerato ‘iniziale’, vale a dire il corrispettivo pagato al netto delle spese per l’acquisto ma anche al netto della differenza tra il rendimento dei bond alla data di sottoscrizione e quello di mercato di un Buono del tesoro poliennale in corso di emissione di durata finanziaria equivalente, considerando anche “gli anni e frazioni di anno” in cui sono state detenute le obbligazioni.
Chiedere il rimborso automatico esclude la possibilità di ricorrere all’arbitro e viceversa. Per chi preferisce questa seconda opzione i tempi restano avvolti nell’incertezza, perché mancano ancora il decreto ministeriale e il Dpcm che in base alla legge di Stabilità devono fissare le regole per la procedura arbitrale presso l‘Anac e la nomina degli arbitri. Il testo varato dal governo venerdì porta da 90 giorni (termine ormai scaduto) a 180 la scadenza entro cui emanare i due decreti.
Secondo il Codacons la limitazione dell’accesso agli indennizzi automatici agli investitori che hanno acquistato le obbligazioni subordinate nell’ambito di un rapporto negoziale diretto con la Banca in liquidazione che li ha emessi “taglia fuori di netto migliaia di piccoli risparmiatori cui intermediari e broker hanno piazzato obbligazioni subordinate, spesso senza adeguate informazioni sui rischi e sulla natura dei titoli”. “Il decreto banche appare sempre più discriminatorio, e ogni giorno escono fuori paletti che limitano ingiustamente i rimborsi – sostiene il presidente Carlo Rienzi – Non si capisce per quale motivo chi ha acquistato obbligazioni dalla banca può ottenere il rimborso, mentre chi ha investito nei medesimi titoli attraverso altri operatori debba essere escluso; di questo passo saranno realmente pochi fortunati a poter godere degli indennizzi, con un danno enorme per i risparmiatori”, conclude Rienzi.
L’Adusbef parla di decreto “beffardo” che “impone agli espropriati tutta una serie di documenti ed adempimenti assurdi, da presentare al Fondo di solidarietà entro 4 mesi, pena la decadenza”, una “follia”. L’Unione Consumatori denuncia dal canto suo la “roulette russa a danno dei risparmiatori” visto che arbitrato e rimborso automatico sono due vie alternative, e bisogna scegliere o l’una o l’altra. “E’ una pressione inaccettabile per il consumatore, che viene costretto a rinunciare ai suoi diritti, se accetta la via del rimborso automatico. Un dilemma del prigioniero intollerabile – dice il segretario dell’Unc Massimiliano Dona – che costringe il risparmiatore a dover scegliere tra accettare meno del dovuto, l’80%, se vuole certezza del risarcimento oppure giocare alla roulette russa dell’arbitrato”.
“Oltre ad aver subito una vera e propria truffa con l’esproprio criminale del risparmio, costato sudore e sacrifici, il governo – aggiunge il presidente di Adusbef Elio Lannutti – impone ulteriori ed umilianti gironi infernali a quel 6% dei risparmiatori su 130.000 che potrebbero essere indennizzati, per acquisire documenti che le banche hanno già da tempo nelle custodie titoli, che potrebbero essere perfino soggetti (su questo il decreto non dice nulla), a versamento di commissioni. Complimenti ad un governo, che invece di tutelare il risparmio, difende gli interessi delle banche, umiliando, vessando e beffando i risparmiatori, colpevoli di essersi sacrificati”.
Lady Etruria
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Veneto Banca affonda la lista dei soci per il cda: “Sono amici dell’ex ad Consoli, hanno debiti anomali verso istituto”
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“AfD? Non è cambiata la Germania, è deragliato il dibattito”. Parla il fondatore della ong Sos Humanity
Kiev, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - La Russia ha lanciato 267 droni contro l’Ucraina nella notte tra sabato e domenica, “un record” dall’invasione russa del 24 febbraio 2022, ha dichiarato l’aeronautica ucraina, alla vigilia del terzo anniversario dell’attacco russo su larga scala. "Sono stati avvistati nel cielo ucraino 267 droni nemici, il record per un singolo attacco" dall'inizio dell'invasione, ha scritto su Facebook il portavoce dell'aeronautica ucraina Yuri Ignat, secondo cui 138 sono stati intercettati dalla difesa aerea e altri 119 sono stati "persi" senza causare danni.
In un comunicato separato pubblicato su Telegram, l'esercito ha riferito che diverse regioni, tra cui Kiev, sono state "colpite", senza fornire ulteriori dettagli. Un attacco missilistico russo ha ucciso un uomo e ne ha feriti cinque a Kryvyi Rig, città natale del presidente ucraino Volodynyr Zelensky nell'Ucraina centrale, hanno reso noto le autorità regionali.
Beirut, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - I media statali libanesi hanno riferito di attacchi israeliani in Libano, a circa 10 chilometri dal confine meridionale, mentre i fedeli si riunivano a Beirut per il grande funerale del leader di Hezbollah assassinato, Hassan Nasrallah. "Aerei nemici hanno lanciato due raid contro la zona tra Qleileh e Sammaaiyah, nel distretto di Tiro", ha affermato l'agenzia di stampa nazionale ufficiale.
Tel Aviv, 23 feb. (Adnkronos) - Le Idf confermano di aver effettuato attacchi aerei nel Libano meridionale. Uno degli obiettivi era un sito militare di Hezbollah contenente lanciarazzi e altre armi, dove l'esercito afferma di aver individuato attività da parte del gruppo terroristico.
Secondo l'esercito, l'attività di Hezbollah nel sito costituisce una "violazione degli accordi tra Israele e Libano". Inoltre, le Idf affermano di aver colpito diversi altri lanciarazzi di Hezbollah nel Libano meridionale, "che rappresentavano una minaccia per i civili israeliani".
Berlino, 23 feb. (Adnkronos) - Urne aperte in tutte la Germania per le politiche. Quasi 60 milioni di persone voteranno oggi fino alle 18 per scegliere un governo che dovrà fare i conti con il crollo dell'alleanza transatlantica sotto Donald Trump e con le nuove minacce alla sicurezza europea, proprio mentre il modello economico del Paese sta entrando in crisi. Secondo gli ultimi sondaggi, sarà il capo dell'opposizione conservatrice (Cdu/Csu) Friedrich Merz il nuovo cancelliere: dovrebbe vincere con il 29,5% di voti favorevoli. "Le grandi aspettative rispecchiano le grandi sfide che dovrà affrontare fin dal primo giorno del suo probabile mandato di cancelliere", ha affermato il settimanale tedesco Der Spiegel. "Una Russia aggressiva, un'America ostile e un'Europa che si sta allontanando: Merz potrebbe essere messo alla prova più duramente di qualsiasi cancelliere della repubblica del dopoguerra".
Merz ha recentemente ammesso che l'effettivo abbandono da parte di Trump delle promesse di difesa europee e l'aggressivo sostegno del suo vicepresidente JD Vance all'estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) annunciavano "cambiamenti tettonici nei centri di potere politico ed economico del mondo". La Germania, ha detto, non ne sarebbe uscita indenne. L'indebolimento della Nato da parte di Trump e il tradimento dell'Ucraina sono "un pugno straziante allo stomaco", ha affermato Ursula Münch, direttrice del think tank dell'Accademia per l'educazione politica in Baviera, in particolare per l'Unione cristiano-democratica (Cdu) di Merz, che ha "solidarietà e amicizia con gli Stati Uniti nel profondo del suo Dna". "La sfida più grande per la Germania sarà quella di mettere insieme una dimostrazione di forza unita da parte dell'Ue e del Regno Unito".
Secondo i sondaggi, i socialdemocratici del cancellieri Olaf Scholz, si attestano al 15% dei consensi, 10 puntiin meno delle preferenze ricevute 4 anni fa, mentre l'Afd si attesta al 21%, oltre il doppio (era al 10,3%) rispetto al 2021.
Londra, 23 feb. (Adnkronos) - Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha dichiarato che domani annuncerà un nuovo importante pacchetto di sanzioni contro la Russia. Lo riporta ITV News. "Domani ho intenzione di annunciare il più grande pacchetto di sanzioni contro la Russia dall'inizio del conflitto, per indebolire la sua macchina militare e ridurre le entrate con cui si sta accendendo il fuoco della distruzione in Ucraina", ha affermato il ministro, aggiungendo che Londra "lavorerà con i partner americani ed europei per raggiungere una pace giusta e sostenibile", riconoscendo chiaramente l'Ucraina dev'essere coinvolta".
E' "un momento critico nella storia dell'Ucraina, della Gran Bretagna e dell'intera Europa" - ha detto ancora - Il sostegno all'Ucraina dovrebbe essere "raddoppiato" e si dovrebbe ricercare "la pace attraverso la forza". "Sul campo di battaglia, Londra resta impegnata a fornire un supporto militare di 3 miliardi di sterline all'anno per mettere l'Ucraina nella migliore posizione possibile e siamo pronti a contribuire con truppe britanniche alle forze di mantenimento della pace, se necessario".
(Adnkronos) - “La notte è trascorsa tranquilla, il Papa ha riposato”. Lo fa sapere oggi 23 febbraio il Vaticano aggiornando sulle condizioni di Papa Francesco ricoverato al Gemelli da venerdì della scorsa settimana.
Ieri sera l’ultimo bollettino diramato dalla Santa Sede sulle condizioni di salute di Bergoglio avevano restituito una situazione in aggravamento con una serie di criticità che i bollettini precedenti non avevano mai evidenziato. Nel dettaglio ieri il bollettino ha riferito che le “condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato" dall’équipe medica che lo ha in cura, “il Papa non è fuori pericolo”.
Ieri mattina, si spiegava, “Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoriaasmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi. Gli esami del sangue odierni hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia, associata ad un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua ad essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri. Al momento la prognosi è riservata”. Per Francesco è scattata una maratona di preghiere nelle chiese di tutto il mondo.
Kiev, 23 feb. (Adnkronos) - La Russia ha lanciato un attacco missilistico sulla città di Kryvy Rih, nell'oblast' di Dnipropetrovsk, nella tarda serata di ieri, uccidendo una persona e ferendone altre cinque. Lo ha riferito Oleksandr Vilkul, capo dell'amministrazione militare della città dove è nato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Tra i feriti ricoverati in ospedale, una donna sarebbe in condizioni critiche.
L'attacco ha inflitto gravi danni alle infrastrutture civili della città, ha detto Vilkul. Dodici edifici residenziali, una struttura infrastrutturale, una casa di riposo e una chiesa hanno subito danni. L'attacco ha inoltre colpito edifici sociali e industriali, una stazione di servizio e numerosi veicoli.