Non sono come il buon vino, che più invecchia e più diventa buono. Ma soltanto perché vorrebbe dire dimenticarsi di cosa facevano a 25 anni, nel pieno della carriera. Per loro il tempo sembra semplicemente non passare mai: Francesco Totti guida la squadra dei campioni che non si arrendono alla carta d’identità e continuano a dare spettacolo, nonostante chi vorrebbe rottamarli. Gianluigi Buffon, Valentino Rossi, Francesca Piccinini sono arrivati in campo o in pista alle porte dei 40 anni; lo sprinter caraibico Kim Collins le ha addirittura superate; Roger Federer ha qualche candelina in meno ma in uno sport più logorante resta il numero uno sotto rete, almeno per talento. Per tutti loro il 2016 non sarà ancora l’anno del declino, sulle orme dei grandi del passato: da Dino Zoff a Valentina Vezzali, da Mario Cipollini ad Armin Zoeggeler, sono in tanti ad aver dimostrato che si può ancora vincere nell’età in cui la maggior parte degli sportivi si gode tranquillamente la pensione.
Francesco Totti viene per primo soltanto perché da mesi in Serie A e a Roma non si parla d’altro del suo possibile ritiro. La società e l’allenatore Spalletti volevano pensionarlo a fine stagione, lui ha fatto cambiare idea. Nell’unica maniera possibile, a suon di assist e di gol. Quello di lunedì contro il Genoa, ovviamente decisivo, non sarà l’ultimo: il rinnovo pare ormai questione di ore. Il prossimo settembre compirà 40 anni in campo: potrà cercare di migliorare ulteriormente il primato di longevità in Champions League (dove ha già spodestato un mito come Ryan Giggs), e consolidare il secondo posto alle spalle dell’irraggiungibile Silvio Piola nella classifica marcatori di tutti i tempi della Serie A. Col sogno di vincere il secondo scudetto, prima di dire veramente addio a quella maglia che è diventata una seconda pelle. Fa meno notizia, per la minor polemica e per il ruolo differente, la longevità di Gianluigi Buffon: alla Juventus nessuno si è mai sognato di metterlo da parte, e lui a 38 anni suonati ha tirato fuori una delle sue migliori stagioni di sempre, stabilendo anche il nuovo record di imbattibilità della Serie A. Il quinto scudetto consecutivo è tanto merito delle sue parate straordinarie nei momenti cruciali del campionato. Qualcuno che voleva rottamarlo in nazionale invece c’era, specie dopo il flop dei Mondiali 2014: Buffon adesso giocherà Euro 2016 da titolare, e chissà che non possa arrivare fino a Russia 2018. Sarebbe la sesta edizione della Coppa del Mondo, record assoluto. Ma c’è un precedente illustre: quello di Dino Zoff, che a 42 anni vinse Spagna ’82.
Anche fuori dal calcio sono tanti i casi di campioni quasi 40enni. Dato per finito, quasi sbeffeggiato dai suoi rivali poco più che ventenni, l’anno scorso Valentino Rossi è andato a un passo dal vincere il suo decimo titolo nel motomondiale. Tutti sanno com’è finita, ma non è finita la sua carriera: anche se la nuova stagione è cominciata sottotono, in Spagna ha colto un successo speciale in casa dei “nemici” Marquez e Lorenzo. E adesso ha nel mirino il record di Troy Bayliss (più anziano vincitore in Moto Gp a 37 anni e 213 giorni): se Rossi vincerà ancora nel prosieguo del campionato, anche questo primato sarà suo. Sempre all’inseguimento dello storico decimo titolo: del resto, se Nigel Mansell ha vinto il suo primo mondiale in Formula 1 a 39 anni, perché non crederci. Nella pallavolo, dopo due decenni sui parquet (e sulle copertine) di tutta Italia, Francesca Piccinini a 37 anni è riuscita a trascinare la sua Casalmaggior sul tetto d’Europa, vincendo la sua seconda Champions a distanza di 16 anni dalla prima: praticamente una vita dopo, ora cercherà con l’Italia anche la qualificazione alla sua quinta Olimpiade. Lo stesso sogno di Kim Collins, il campione del mondo dei 100 metri nel 2003: da quel titolo mondiale, una delle più grandi sorprese nella storia recente dell’atletica leggera, sono passati 13 anni. Lui è ancora in pista che corre, nel 2014 a 38 anni è sceso sotto i 10 secondi facendo segnare il suo record personale (9”96) e non ha nessuna intenzione di smettere.
Proprio come Roger Federer, che di anni ad agosto ne compirà 35. A quell’età nessuno ha mai vinto uno Slam nell’era Open, e infatti il marziano Djokovic (6 anni più giovane) continua a demolirlo ogni volta che si incontrano in finale. Ma lo svizzero non si arrende, e fra qualche mese giocherà il suo 18esimo Wimbledon, il suo torneo, di cui ha riscritto la storia vincendone sette edizioni. L’ottava sembra stregata ed impossibile, ma forse non per lui. La classe non ha età: per certi campioni è più di un luogo comune.