Sulla prescrizione ora arriva il “Lodo Falanga”. Il senatore verdiniano Ciro Falanga ha depositato in commissione giustizia un ddl che prevede una corsia preferenziale per i processi di corruzione, che dovranno essere celebrati prima degli altri, in modo da “arrivare in tempi brevi” a sentenza. Secondo il senatore di Ala, il testo potrebbe rappresentare l’accordo di maggioranza che da molti mesi Pd e Ncd vanno cercando sulla riforma dei tempi di estinzione dei reati. Se il testo non verrà abbinato al ddl appena approvato come testo base in commissione, verrà “trasformato in emendamenti”.
La proposta incassa un sì di peso, quello del relatore Pd Felice Casson: “Mi sembra un’ottima idea anche perché fui proprio io nella precedente legislatura a presentare un provvedimento analogo, che però venne respinto dal centrodestra”. Casson parla anzi di inserire tra le priorità tutti i procedimenti per reati contro la pubblica amministrazione, non solo la corruzione, dunque. “Credo che sull’idea si troverà un amplissimo accordo”, aggiunge il senatore Pd. “Non avrei nessun problema ad abbinare il provvedimento al nostro testo base”. Significativo, inoltre, che la possibile soluzione di uno dei nodi più duri da sciogliere per Renzi e i suoi arrivi da un verdiniano, proprio quel Falanga – già berlusconiano e poi cosentiniano – la cui presenza allo scorso vertice di maggioranza in materia ha innescato polemiche e “gialli”.
Più fredda, l’accoglienza di Donatella Ferranti, che oltre a essere presidente della Commissione giustizia della Camera, è autrice del ddl che mira ad aumentare in modo specifico i tempi di prescrizione per le vicende di tangenti. Il nuovo testo “a mio avviso non risolve del tutto i problemi legati ai procedimenti per reati di corruzione, ma è un primo passo sul quale si può lavorare. L’importante è che tutta la riforma del processo penale veda la luce nel più breve tempo possibile”.