L’ultimo trofeo per trasformare il re in imperatore. Gli Internazionali d’Italia sono l’unico grande torneo che manca nella bacheca di Roger Federer: il “quinto Slam”, come ama farsi chiamare il Foro Italico, è sempre sfuggito allo svizzero, capace di vincere ben 17 Slam veri e propri. Ma conquistare Roma non sarà facile, e non soltanto per la “maledizione” delle quattro finali perse. “Sarebbe meraviglioso vincere qui, ma non accadrà quest’anno”. A farlo parlare così (“non sono pessimista, solo realista”) sono il tabellone difficile, il peso dell’età e gli acciacchi alla schiena, che ne mettono addirittura in dubbio la presenza domani negli Ottavi di finale. Eppure il campo ha detto altro: successo facile all’esordio negli Internazionali di Roma 2016 contro il giovane talento Zverev, portato a scuola di tennis per un’ora e mezza. I tifosi sognano di vederlo finalmente trionfare sul centrale del Foro Italico, lui per ora frena gli entusiasmi. Anche perché in passato l’Italia gli ha riservato più di un dispiacere.
Chissà se quando appenderà davvero la racchetta al chiodo, lo svizzero non dovrà rimpiangere una partita come un’altra, persa esattamente 13 anni fa. Era il 12 maggio 2003: nell’ultimo atto degli Internazionali di Roma la sorpresa Felix Mantilla batteva un giovanissimo Roger Federer in tre combattuti set. Allora quello che sarebbe diventato il tennista più forte di tutti i tempi accolse la sconfitta quasi con un sorriso: in fondo per lui, appena 22enne, era già un successo essere arrivato in fondo ad un Masters 1000 sulla terra rossa. Di finali, però, in seguito ne avrebbe perse altre tre, due con Nadal e una l’anno scorso con Djokovic. Clamorosa quella del 2006, al tie-break del quinto set. Ma con il senno di poi anche la prima, vista la caratura dell’avversario e l’andamento del match, fu una grande occasione persa.
Tredici anni dopo Federer, che intanto ha vinto tutto, si ritrova a fare i conti con la maledizione di Roma e il tempo che passa. A Madrid ha dato forfait, la sua presenza al Foro è stata in dubbio fino all’ultimo: “Ho deciso stamattina dopo il riscaldamento, Parigi si avvicina e prima o poi dovevo capire come mi sto. Non è andata male, ma so neanche se giocherò il prossimo turno. Dipende da come mi sveglierò domani, valuterò di partita in partita”. È soprattutto questo a renderlo così scettico sulle sue possibilità di vittoria finale: “Non credo possa succedere quest’anno, ci sono avversari forti e io sono troppo lontano dalla condizione migliore”. All’orizzonte ci sarebbe l’ennesima semifinale stellare contro Djokovic. Ma prima la sfida ad un altro ragazzino terribile, Dominik Thiem, con un grande punto di domanda davanti.
Intanto, però, al debutto ha regolato con un secco 6-3 7-5 Alexander Zverev, astro nascente del tennis mondiale, più giovane di 14 anni . Il suo stato fisico precario non era un mistero, e infatti qualcuno alla vigilia pensava che il match avrebbe potuto sancire un metaforico passaggio di consegne. Persino il diretto interessato: “Onestamente, oggi pensavo di perdere in due set”. Così non è stato. Federer dice di aver giocato in maniera “prudente”, ma la prestazione è stata solidissima, impreziosita da un paio di ricami sotto rete, senza neppure bisogno di forzare. E nessuno si è accorto dei suoi fastidi alla schiena. Quanto al 19enne tedesco, nessuna bocciatura, solo un rimando a settembre. Lo scontro generazionale si è chiuso col maestro a rete e l’allievo in terra a fondo campo: il futuro può attendere. Anche se Federer non riuscirà a conquistare Roma neanche questa volta. “Ma magari sarà l’anno prossimo”, aggiunge. Il re non ne vuole proprio sapere di abdicare.
Twitter: @lVendemiale
Tennis
Internazionali d’Italia 2016, Federer acciaccato batte Zverev. “Ma non so neanche se giocherò il prossimo turno” (Foto)
Il "quinto Slam", come ama farsi chiamare il Foro Italico, è sempre sfuggito a campione svizzero, capace di vincere ben 17 Slam. A Madrid ha dato forfait, la sua presenza al Foro è stata in dubbio fino all'ultimo: "Ho deciso stamattina, Parigi si avvicina e prima o poi dovevo capire come mi sto"
L’ultimo trofeo per trasformare il re in imperatore. Gli Internazionali d’Italia sono l’unico grande torneo che manca nella bacheca di Roger Federer: il “quinto Slam”, come ama farsi chiamare il Foro Italico, è sempre sfuggito allo svizzero, capace di vincere ben 17 Slam veri e propri. Ma conquistare Roma non sarà facile, e non soltanto per la “maledizione” delle quattro finali perse. “Sarebbe meraviglioso vincere qui, ma non accadrà quest’anno”. A farlo parlare così (“non sono pessimista, solo realista”) sono il tabellone difficile, il peso dell’età e gli acciacchi alla schiena, che ne mettono addirittura in dubbio la presenza domani negli Ottavi di finale. Eppure il campo ha detto altro: successo facile all’esordio negli Internazionali di Roma 2016 contro il giovane talento Zverev, portato a scuola di tennis per un’ora e mezza. I tifosi sognano di vederlo finalmente trionfare sul centrale del Foro Italico, lui per ora frena gli entusiasmi. Anche perché in passato l’Italia gli ha riservato più di un dispiacere.
Chissà se quando appenderà davvero la racchetta al chiodo, lo svizzero non dovrà rimpiangere una partita come un’altra, persa esattamente 13 anni fa. Era il 12 maggio 2003: nell’ultimo atto degli Internazionali di Roma la sorpresa Felix Mantilla batteva un giovanissimo Roger Federer in tre combattuti set. Allora quello che sarebbe diventato il tennista più forte di tutti i tempi accolse la sconfitta quasi con un sorriso: in fondo per lui, appena 22enne, era già un successo essere arrivato in fondo ad un Masters 1000 sulla terra rossa. Di finali, però, in seguito ne avrebbe perse altre tre, due con Nadal e una l’anno scorso con Djokovic. Clamorosa quella del 2006, al tie-break del quinto set. Ma con il senno di poi anche la prima, vista la caratura dell’avversario e l’andamento del match, fu una grande occasione persa.
Tredici anni dopo Federer, che intanto ha vinto tutto, si ritrova a fare i conti con la maledizione di Roma e il tempo che passa. A Madrid ha dato forfait, la sua presenza al Foro è stata in dubbio fino all’ultimo: “Ho deciso stamattina dopo il riscaldamento, Parigi si avvicina e prima o poi dovevo capire come mi sto. Non è andata male, ma so neanche se giocherò il prossimo turno. Dipende da come mi sveglierò domani, valuterò di partita in partita”. È soprattutto questo a renderlo così scettico sulle sue possibilità di vittoria finale: “Non credo possa succedere quest’anno, ci sono avversari forti e io sono troppo lontano dalla condizione migliore”. All’orizzonte ci sarebbe l’ennesima semifinale stellare contro Djokovic. Ma prima la sfida ad un altro ragazzino terribile, Dominik Thiem, con un grande punto di domanda davanti.
Intanto, però, al debutto ha regolato con un secco 6-3 7-5 Alexander Zverev, astro nascente del tennis mondiale, più giovane di 14 anni . Il suo stato fisico precario non era un mistero, e infatti qualcuno alla vigilia pensava che il match avrebbe potuto sancire un metaforico passaggio di consegne. Persino il diretto interessato: “Onestamente, oggi pensavo di perdere in due set”. Così non è stato. Federer dice di aver giocato in maniera “prudente”, ma la prestazione è stata solidissima, impreziosita da un paio di ricami sotto rete, senza neppure bisogno di forzare. E nessuno si è accorto dei suoi fastidi alla schiena. Quanto al 19enne tedesco, nessuna bocciatura, solo un rimando a settembre. Lo scontro generazionale si è chiuso col maestro a rete e l’allievo in terra a fondo campo: il futuro può attendere. Anche se Federer non riuscirà a conquistare Roma neanche questa volta. “Ma magari sarà l’anno prossimo”, aggiunge. Il re non ne vuole proprio sapere di abdicare.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".