Come un gladiatore al centro dell’arena, coi pugni alzati al cielo e il pubblico costretto ad applaudirlo dopo aver tifato per l’altro per due ore. Così Novak Djokovic ha battuto Rafa Nadal 7-5 7-6 in quella che è stata la finale anticipata degli Internazionali di Roma 2016. Lunga (due soli set, che valgono per cinque), combattutissima, piena di colpi ad effetto e di scena. Come le cinque palle set bruciate nel secondo parziale dallo spagnolo, che sta tornando grande ma non è ancora lui: il vero Nadal non avrebbe inseguito l’avversario per tutta la partita. E soprattutto non avrebbe buttato al vento certe occasioni, come fatto anche a Madrid contro Murray. Uno spettacolo quasi sprecato per un semplice quarto di finale, antipasto gustoso del prossimo capitolo della sfida che andrà in scena fra un paio di settimana al Roland Garros. A Parigi, il vero obiettivo di entrambi i campioni.
Finale anticipata
Doveva essere la partita degli Internazionali di Roma 2016 e tale è stata: Djokovic e Nadal non hanno deluso le attese. A loro modo, sparando bordate da fondo campo, gareggiando in tenacia e resistenza. Un grande spettacolo, anche se non per gli amanti di ricami e volée. Dopo la crisi del 2015, lo spagnolo conferma di essere sulla buona strada per tornare al vertice. E forse è per questo che il pubblico del Centrale del Foro Italico sta sfacciatamente dalla sua parte: i tifosi sono contenti di ritrovare un nuovo, vecchio rivale per l’imbattibile Djokovic. Anche lui ci crede, specie sulla sua terra rossa. E prova da subito a mettere in difficoltà il serbo.
Nadal è di nuovo il solito riciclone di pallacce impossibili, a cui si aggiungono vincenti devastanti per il morale avversario. Per guadagnarsi il punto Djokovic deve strafare, e questo all’inizio lo manda fuori giri: lo si capisce dalla facile volée appoggiata a rete, o dai troppi colpi da fondo sempre un po’ lunghi o troppo corti. Il break dello spagnolo al quinto gioco rompe l’equilibrio: il numero uno del mondo rischia di sprofondare, si salva e strappa invece il servizio allo spagnolo al turno successivo. Di qui in poi è un’altra partita, la cui differenza è tutta nei piedi dei due campioni: centrati e fermi quelli di Djokovic, sempre in affannato movimento quelli di Nadal. Il serbo non è in una delle sue giornate migliori: sbaglia spesso la misura, ha anche un paio di cedimenti nervosi. Ma comanda sempre e comunque il gioco, insistendo con costanza sul rovescio del rivale. E la tattica alla lunga paga: con un rovescio incrociato torna avanti 5-4 e urla in faccia al pubblico del Foro la sua carica, con un meraviglioso scambio a rete vince il primo set 7-5.
Rimonta serba
C’è voluta un’ora e un quarto per assegnare il primo parziale, ce ne vorrà altrettanto per il secondo. Nadal di arrendersi non ne vuole sapere: al ritorno in campo strappa subito il break ed esulta. Anche il Centrale ci crede, vuole il terzo set. Ma per Djokovic andare sotto 2-0 è solo un modo per prendere di nuovo la rincorsa. Lo spagnolo resiste come e finché può: chiede l’intervento del fisioterapista, arriva a servire per il set, spreca addirittura cinque set-point (due malamente), alla fine cede il servizio. E questa è la sua unica colpa: non aver sfruttato a pieno i due momenti, uno per set, in cui il serbo era alle corde. Al tie-break decisivo i due sparano tutto ciò che hanno ancora in corpo. E nella sfida all’ultimo colpo vince Djokovic, come (quasi) sempre. Il serbo passa e aspetta in semifinale il vincente tra il giapponese Nishikori e il giovane Thiem che ha eliminato Federer. Nadal già prepara la rivincita a Parigi.
Gli altri: Murray verso la finale, tra le donne sorpresa Keys
La super sfida fa passare in secondo piano tutti gli altri risultati di giornata. Dall’altra parte del tabellone Andy Murray rispetta il pronostico e supera il belga Goffin. Senza problemi nel primo set (6-1), con qualche affanno nel secondo dove il 7-5 finale arriva dopo una girandola di emozioni, break e contro-break. Sabato sfiderà Lucas Pouille, il 22enne francese, n. 53 del mondo, che è riuscito ad arrivare in semifinale senza neppure essere qualificato al torneo (è entrato come lucky loser) e vincendo appena due partite. Tra le donne, invece, il quarto di finale più atteso si gioca in serata tra Serena Williams, n. 1 al mondo e favorita, e la russa Kuznetsova. La vincente sfiderà la rumena Begu, le altre semifinaliste sono la spagnola Muguruza e la 21enne rivelazione statunitense Keys.
Twitter: @lVendemiale
Tennis
Internazionali d’Italia 2016, una finale anticipata al Foro Italico. Novak Djokovic batte Rafa Nadal 7-5 7-6 – Fotogallery
Uno spettacolo quasi sprecato per un semplice quarto di finale, antipasto gustoso del prossimo capitolo della sfida che andrà in scena fra un paio di settimana al Roland Garros. A Parigi, il vero obiettivo di entrambi i campioni.
Come un gladiatore al centro dell’arena, coi pugni alzati al cielo e il pubblico costretto ad applaudirlo dopo aver tifato per l’altro per due ore. Così Novak Djokovic ha battuto Rafa Nadal 7-5 7-6 in quella che è stata la finale anticipata degli Internazionali di Roma 2016. Lunga (due soli set, che valgono per cinque), combattutissima, piena di colpi ad effetto e di scena. Come le cinque palle set bruciate nel secondo parziale dallo spagnolo, che sta tornando grande ma non è ancora lui: il vero Nadal non avrebbe inseguito l’avversario per tutta la partita. E soprattutto non avrebbe buttato al vento certe occasioni, come fatto anche a Madrid contro Murray. Uno spettacolo quasi sprecato per un semplice quarto di finale, antipasto gustoso del prossimo capitolo della sfida che andrà in scena fra un paio di settimana al Roland Garros. A Parigi, il vero obiettivo di entrambi i campioni.
Finale anticipata
Doveva essere la partita degli Internazionali di Roma 2016 e tale è stata: Djokovic e Nadal non hanno deluso le attese. A loro modo, sparando bordate da fondo campo, gareggiando in tenacia e resistenza. Un grande spettacolo, anche se non per gli amanti di ricami e volée. Dopo la crisi del 2015, lo spagnolo conferma di essere sulla buona strada per tornare al vertice. E forse è per questo che il pubblico del Centrale del Foro Italico sta sfacciatamente dalla sua parte: i tifosi sono contenti di ritrovare un nuovo, vecchio rivale per l’imbattibile Djokovic. Anche lui ci crede, specie sulla sua terra rossa. E prova da subito a mettere in difficoltà il serbo.
Nadal è di nuovo il solito riciclone di pallacce impossibili, a cui si aggiungono vincenti devastanti per il morale avversario. Per guadagnarsi il punto Djokovic deve strafare, e questo all’inizio lo manda fuori giri: lo si capisce dalla facile volée appoggiata a rete, o dai troppi colpi da fondo sempre un po’ lunghi o troppo corti. Il break dello spagnolo al quinto gioco rompe l’equilibrio: il numero uno del mondo rischia di sprofondare, si salva e strappa invece il servizio allo spagnolo al turno successivo. Di qui in poi è un’altra partita, la cui differenza è tutta nei piedi dei due campioni: centrati e fermi quelli di Djokovic, sempre in affannato movimento quelli di Nadal. Il serbo non è in una delle sue giornate migliori: sbaglia spesso la misura, ha anche un paio di cedimenti nervosi. Ma comanda sempre e comunque il gioco, insistendo con costanza sul rovescio del rivale. E la tattica alla lunga paga: con un rovescio incrociato torna avanti 5-4 e urla in faccia al pubblico del Foro la sua carica, con un meraviglioso scambio a rete vince il primo set 7-5.
Rimonta serba
C’è voluta un’ora e un quarto per assegnare il primo parziale, ce ne vorrà altrettanto per il secondo. Nadal di arrendersi non ne vuole sapere: al ritorno in campo strappa subito il break ed esulta. Anche il Centrale ci crede, vuole il terzo set. Ma per Djokovic andare sotto 2-0 è solo un modo per prendere di nuovo la rincorsa. Lo spagnolo resiste come e finché può: chiede l’intervento del fisioterapista, arriva a servire per il set, spreca addirittura cinque set-point (due malamente), alla fine cede il servizio. E questa è la sua unica colpa: non aver sfruttato a pieno i due momenti, uno per set, in cui il serbo era alle corde. Al tie-break decisivo i due sparano tutto ciò che hanno ancora in corpo. E nella sfida all’ultimo colpo vince Djokovic, come (quasi) sempre. Il serbo passa e aspetta in semifinale il vincente tra il giapponese Nishikori e il giovane Thiem che ha eliminato Federer. Nadal già prepara la rivincita a Parigi.
Gli altri: Murray verso la finale, tra le donne sorpresa Keys
La super sfida fa passare in secondo piano tutti gli altri risultati di giornata. Dall’altra parte del tabellone Andy Murray rispetta il pronostico e supera il belga Goffin. Senza problemi nel primo set (6-1), con qualche affanno nel secondo dove il 7-5 finale arriva dopo una girandola di emozioni, break e contro-break. Sabato sfiderà Lucas Pouille, il 22enne francese, n. 53 del mondo, che è riuscito ad arrivare in semifinale senza neppure essere qualificato al torneo (è entrato come lucky loser) e vincendo appena due partite. Tra le donne, invece, il quarto di finale più atteso si gioca in serata tra Serena Williams, n. 1 al mondo e favorita, e la russa Kuznetsova. La vincente sfiderà la rumena Begu, le altre semifinaliste sono la spagnola Muguruza e la 21enne rivelazione statunitense Keys.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".