Nessuna forza politica, nessun ministro della sanità, si occupa di un problema pazzesco: migliaia di italiani si fanno saltare i timpani e a volte gli piglia anche un infarto, a causa della maledetta abitudine di bloccare lo starnuto (tecnicamente si parla di “starnuto ritenuto”). Si dovrebbe insegnare fin dalle elementari che lo starnuto è certamente la reazione fisiologica umana più potente in assoluto: l’aria, mista a batteri e nariccio, esce dal naso a una velocità che tocca i 500 km all’ora. Cioè, i treni Frecciarossa gli fanno una pippa. Fermare, trattenere, inibire tale forza eruttiva, vulcanica e ancestrale è quindi un crimine contro natura, peggio che baciarsi tra uomini!!! (Per non parlare dei marinai!).
Ci sono stati casi in cui lo starnutatore represso ha subito svariati danni prima di arrivare al decesso: perdita dell’epiglottide, esplosione di ernie addominali e dorsali, espulsione dei globuli oculari (che a volte hanno colpito ignari passanti ferendoli nel corpo e nella mente, perché non è bello essere colpiti da un globulo oculare a tradimento), e perdita del controllo su protesi ortopediche (anche qui con stragi collaterali. A uno di Rovigo gli è partita una gamba artificiale, mentre era fermo al semaforo, la gamba ha colpito un autobus centrando l’autista che ha perso il controllo del mezzo, finendo in un burrone. Ed è da notare che il bus era pieno di turisti austriaci e questo fatto ha rischiato di peggiorare la già tesa situazione del Brennero…).
In ogni caso, questa abitudine di reprimere lo starnuto nuoce gravemente alla salute anche qualora non provochi il decesso. Lo starnuto ci libera in un sol colpo di alcuni miliardi (sì, miliardi) di batteri e virus indesiderati e da una quantità impressionante di polveri sottili, micropolveri, nanopolveri, e dalle ancor più terribili nanetto-polveri!!! Lo vogliamo dire agli italiani? Spero di averti convinto che si tratta di una questione essenziale. E, tra l’altro, risparmieremmo milioni di euro di cure mediche e di nettezza urbana (perché i pezzi che gli italiani perdono in giro trattenendo lo starnuto poi qualcuno li deve raccattare…). E spero ti renderai conto che le forze politiche e i sindacati col cavolo che metteranno in cima alla loro agenda lo starnuto libero e consenziente. Quindi, se vuoi fare qualche cosa di concreto per l’Italia, invece di startene a piangere su Fb, potresti diventare attivista pro starnuto. Free Starnut Voluntair!!! Cioè appena vedi che qualcuno trattiene lo starnuto DIGLIELO: “Figliolo, ci sono modi più gradevoli per suicidarsi!”
NB:
Già sento gli strepiti degli zombie di altre epoche geologiche che girano per il web al solo scopo di generare flautulenze ideologiche. Questa è una campagna umanitaria! I precedenti due articoli di questa serie propongono azioni risolutive contro gli elastici delle calze che strozzano la circolazione del sangue polpaccesca, gli slip da maschio che lessano gli spermatozoi causando sterilità, le scarpe strette che provocano calli, deformazioni allucellulari e gravi problemi carmici, e il dramma di milioni di italiani che quando cade la linea passano dei quarti d’ora a richiamarsi reciprocamente trovandosi reciprocamente occupati (CHI HA CHIAMATO RICHIAMA!).
Bazzecole? A me risulta che il ’68 sia iniziato DOPO che i capelli dei maschi si sono allungati e le gonne accorciate, non prima. I mutamenti comportamentali individuali precedono le rivoluzioni. Come puoi pensare che gente strizzata nel corpo e con lo starnuto vietato possa avere la mente aperta?
Vedi anche:
La ‘Spinta Gentile’: non serve un martello per rompere un uovo
Noi siamo quelli che amano la libertà. Molti dicono di essere progressisti ma allevano doberman autoritari dentro la loro mente
Jacopo Fo
Autore, attore e scrittore
Società - 16 Giugno 2016
Salvare gli italiani dallo starnuto assassino!
Nessuna forza politica, nessun ministro della sanità, si occupa di un problema pazzesco: migliaia di italiani si fanno saltare i timpani e a volte gli piglia anche un infarto, a causa della maledetta abitudine di bloccare lo starnuto (tecnicamente si parla di “starnuto ritenuto”). Si dovrebbe insegnare fin dalle elementari che lo starnuto è certamente la reazione fisiologica umana più potente in assoluto: l’aria, mista a batteri e nariccio, esce dal naso a una velocità che tocca i 500 km all’ora. Cioè, i treni Frecciarossa gli fanno una pippa. Fermare, trattenere, inibire tale forza eruttiva, vulcanica e ancestrale è quindi un crimine contro natura, peggio che baciarsi tra uomini!!! (Per non parlare dei marinai!).
In ogni caso, questa abitudine di reprimere lo starnuto nuoce gravemente alla salute anche qualora non provochi il decesso. Lo starnuto ci libera in un sol colpo di alcuni miliardi (sì, miliardi) di batteri e virus indesiderati e da una quantità impressionante di polveri sottili, micropolveri, nanopolveri, e dalle ancor più terribili nanetto-polveri!!! Lo vogliamo dire agli italiani? Spero di averti convinto che si tratta di una questione essenziale. E, tra l’altro, risparmieremmo milioni di euro di cure mediche e di nettezza urbana (perché i pezzi che gli italiani perdono in giro trattenendo lo starnuto poi qualcuno li deve raccattare…). E spero ti renderai conto che le forze politiche e i sindacati col cavolo che metteranno in cima alla loro agenda lo starnuto libero e consenziente. Quindi, se vuoi fare qualche cosa di concreto per l’Italia, invece di startene a piangere su Fb, potresti diventare attivista pro starnuto. Free Starnut Voluntair!!! Cioè appena vedi che qualcuno trattiene lo starnuto DIGLIELO: “Figliolo, ci sono modi più gradevoli per suicidarsi!”
NB:
Già sento gli strepiti degli zombie di altre epoche geologiche che girano per il web al solo scopo di generare flautulenze ideologiche. Questa è una campagna umanitaria! I precedenti due articoli di questa serie propongono azioni risolutive contro gli elastici delle calze che strozzano la circolazione del sangue polpaccesca, gli slip da maschio che lessano gli spermatozoi causando sterilità, le scarpe strette che provocano calli, deformazioni allucellulari e gravi problemi carmici, e il dramma di milioni di italiani che quando cade la linea passano dei quarti d’ora a richiamarsi reciprocamente trovandosi reciprocamente occupati (CHI HA CHIAMATO RICHIAMA!).
Bazzecole? A me risulta che il ’68 sia iniziato DOPO che i capelli dei maschi si sono allungati e le gonne accorciate, non prima. I mutamenti comportamentali individuali precedono le rivoluzioni. Come puoi pensare che gente strizzata nel corpo e con lo starnuto vietato possa avere la mente aperta?
Vedi anche: La ‘Spinta Gentile’: non serve un martello per rompere un uovo
Noi siamo quelli che amano la libertà. Molti dicono di essere progressisti ma allevano doberman autoritari dentro la loro mente
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Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Bergamo, 18 marzo 2020: una lunga colonna di camion militari sfila nella notte. Sono una decina in una città spettrale, le strade svuotate dal lockdown decretato ormai in tutta Italia per provare ad arginare i contagi. A bordo di ciascun veicolo ci sono le bare delle vittime di un virus prima di allora sconosciuto, Sars-CoV-2, in uscita dal Cimitero monumentale.
Quell'immagine - dalla città divenuta uno degli epicentri della prima, tragica ondata di Covid - farà il giro del mondo diventando uno dei simboli iconici della pandemia. Il convoglio imboccava la circonvallazione direzione autostrada, per raggiungere le città italiane che in quei giorni drammatici accettarono di accogliere i defunti destinati alla cremazione. Gli impianti orobici non bastavano più, i morti erano troppi. Sono passati 5 anni da quegli scatti che hanno sconvolto l'Italia, un anniversario tondo che si celebrerà domani. Perché il 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus.
La ricorrenza, istituita il 17 marzo 2021, verrà onorata anche quest'anno. I vescovi della regione hanno annunciato che "le campane di tutti i campanili della Lombardia" suoneranno "a lutto alle 12 di martedì 18 marzo" per "invitare al ricordo, alla preghiera e alla speranza". "A 5 anni dalla fase più acuta della pandemia continuiamo a pregare e a invitare a pregare per i morti e per le famiglie", e "perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia". A Bergamo il punto di partenza delle celebrazioni previste per domani sarà sempre lo stesso: il Cimitero Monumentale, la chiesa di Ognissanti. Si torna dove partirono i camion, per non dimenticare. Esattamente 2 mesi fa, il Comune si era ritrovato a dover precisare numeri e destinazioni di quei veicoli militari con il loro triste carico, ferita mai chiusa, per sgombrare il campo da qualunque eventuale revisione storica. I camion che quel 18 marzo 2020 partirono dal cimitero di Bergamo furono 8 "con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti".
E la cerimonia dei 5 anni, alla quale sarà presente il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà ispirata proprio al tema della memoria e a quello della 'scoperta'. La memoria, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bergamo, "come atto necessario per onorare e rispettare chi non c'è più e quanto vissuto". La scoperta "come necessità di rielaborare, in una dimensione di comunità la più ampia possibile, l'esperienza collettiva e individuale che il Covid ha rappresentato".
Quest'anno è stato progettato un percorso che attraversa "tre luoghi particolarmente significativi per la città": oltre al Cimitero monumentale, Palazzo Frizzoni che ospiterà il racconto dei cittadini con le testimonianze raccolte in un podcast e il Bosco della Memoria (Parco della Trucca) che esalterà "le parole delle giovani generazioni attraverso un'azione di memoria". La Chiesa di Ognissanti sarà svuotata dai banchi "per rievocare la stessa situazione che nel 2020 la vide trasformata in una camera mortuaria". Installazioni, mostre fotografiche, momenti di ascolto e partecipazione attiva, sono le iniziative scelte per ricordare. Perché la memoria, come evidenziato nella presentazione della Giornata, "è la base per ricostruire".
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.