Elon Musk? Per quelli della Volvo il fondatore della Tesla è un fanfarone. La critica è rivolta in particolar modo al sistema Autopilot installato a bordo delle elettriche made in Palo Alto. In particolare è stato Peter Mertens, a capo del reparto Ricerca e Sviluppo del costruttore svedese, ad esprimere un giudizio molto duro sul suddetto dispositivo dopo averlo provato: “Ogni volta che guido con l’Autopilot inserito, ho l’impressione che l’auto stia cercando di uccidermi”.
Bisogna specificare che attualmente la tecnologia dell’autonomous driving ha raggiunto il cosiddetto “3° livello”, con sistemi di guida semiautonoma studiati per fare da ausilio avanzato al guidatore, come quelli presenti sulle ultime Mercedes Classe E ed Audi A4, in grado di tenere la rotta in autostrada o seguire gli incolonnamenti del traffico: dispositivi indubbiamente utili ai fini della sicurezza ma che non possono sostituire il guidatore (per il momento), chiamato a rimanere sempre vigile. Ed è proprio a questa categoria che appartiene l’Autopilot di Tesla. Nonostante questo molti proprietari di Model S utilizzano questa funzione in maniera talvolta impropria, facendosi addirittura filmare mentre leggono il giornale o schiacciano un pisolino mentre l’auto procede nel traffico.
In questo Tesla ha una responsabilità di programmazione: mentre la maggior parte dei sistemi di guida semiautonoma della concorrenza – a cominciare da quelli di Volvo – riconoscono lo stato di distrazione del conducente e lo riportano all’attenzione avvertendolo e disattivandosi, l’Autopilot di Tesla lascia che il driver faccia un po’ come vuole. Questo nonostante la tecnologia messa a punto dall’azienda californiana non sia ancora in grado di prendere decisioni autonome in maniera assolutamente affidabile ai fini della sicurezza. Che poi sarebbe il target del “4° livello” su cui stanno lavorando tutti i costruttori, come Google con la divisione Alphabet: recentemente è stato proprio lo scienziato Andrew NG, fondatore del programma di apprendimento profondo di Big G, a mettere in croce Musk, classificando come “irresponsabile” l’approccio alla guida autonoma di Tesla. Mentre l’ad di BMW, Harald Krüger, ha paragonato l’Autopilot ad una app poco affidabile.

Tuttavia il vulcanico imprenditore sudafricano fa spallucce alle critiche e procede dritto per la sua strada, affermando che “le probabilità di avere un incidente quando l’Autopilot è inserito, sono inferiori del 50%”. Un risultato che Volvo – impegnata ad azzerare le vittime degli incidenti stradali a bordo delle proprie vetture entro il 2020 (anche tramite i progressi della guida autonoma) – reputa insufficiente: “Chiunque affermi di possedere sistemi che guidano meglio dei driver in carne ed ossa sta mentendo” afferma Mertens. Il “capoccione” di Volvo sostiene che fare passi più lunghi della gamba su questo tema mette a rischio l’intera industria del settore della guida autonoma. “Siamo il brand della sicurezza e stiamo sviluppando la tecnologia con tutto il tempo necessario – sostiene Mertens – e non introdurremo la guida del tutto autonoma sulle nostre vetture prima di essere certi che sia del tutto affidabile”.
Fatti a motore
Elon Musk, per la Volvo è un “fanfarone”. “La guida semiautonoma della Tesla non è affidabile” – FOTO
"Ogni volta che guido con l’Autopilot inserito, ho l’impressione che l’auto stia cercando di uccidermi”, è la pesante accusa del responsabile R&D della casa svedese Peter Mertens. Critiche al sistema della casa californiana anche da Google e Bmw
Elon Musk? Per quelli della Volvo il fondatore della Tesla è un fanfarone. La critica è rivolta in particolar modo al sistema Autopilot installato a bordo delle elettriche made in Palo Alto. In particolare è stato Peter Mertens, a capo del reparto Ricerca e Sviluppo del costruttore svedese, ad esprimere un giudizio molto duro sul suddetto dispositivo dopo averlo provato: “Ogni volta che guido con l’Autopilot inserito, ho l’impressione che l’auto stia cercando di uccidermi”.
Bisogna specificare che attualmente la tecnologia dell’autonomous driving ha raggiunto il cosiddetto “3° livello”, con sistemi di guida semiautonoma studiati per fare da ausilio avanzato al guidatore, come quelli presenti sulle ultime Mercedes Classe E ed Audi A4, in grado di tenere la rotta in autostrada o seguire gli incolonnamenti del traffico: dispositivi indubbiamente utili ai fini della sicurezza ma che non possono sostituire il guidatore (per il momento), chiamato a rimanere sempre vigile. Ed è proprio a questa categoria che appartiene l’Autopilot di Tesla. Nonostante questo molti proprietari di Model S utilizzano questa funzione in maniera talvolta impropria, facendosi addirittura filmare mentre leggono il giornale o schiacciano un pisolino mentre l’auto procede nel traffico.
In questo Tesla ha una responsabilità di programmazione: mentre la maggior parte dei sistemi di guida semiautonoma della concorrenza – a cominciare da quelli di Volvo – riconoscono lo stato di distrazione del conducente e lo riportano all’attenzione avvertendolo e disattivandosi, l’Autopilot di Tesla lascia che il driver faccia un po’ come vuole. Questo nonostante la tecnologia messa a punto dall’azienda californiana non sia ancora in grado di prendere decisioni autonome in maniera assolutamente affidabile ai fini della sicurezza. Che poi sarebbe il target del “4° livello” su cui stanno lavorando tutti i costruttori, come Google con la divisione Alphabet: recentemente è stato proprio lo scienziato Andrew NG, fondatore del programma di apprendimento profondo di Big G, a mettere in croce Musk, classificando come “irresponsabile” l’approccio alla guida autonoma di Tesla. Mentre l’ad di BMW, Harald Krüger, ha paragonato l’Autopilot ad una app poco affidabile.
Tuttavia il vulcanico imprenditore sudafricano fa spallucce alle critiche e procede dritto per la sua strada, affermando che “le probabilità di avere un incidente quando l’Autopilot è inserito, sono inferiori del 50%”. Un risultato che Volvo – impegnata ad azzerare le vittime degli incidenti stradali a bordo delle proprie vetture entro il 2020 (anche tramite i progressi della guida autonoma) – reputa insufficiente: “Chiunque affermi di possedere sistemi che guidano meglio dei driver in carne ed ossa sta mentendo” afferma Mertens. Il “capoccione” di Volvo sostiene che fare passi più lunghi della gamba su questo tema mette a rischio l’intera industria del settore della guida autonoma. “Siamo il brand della sicurezza e stiamo sviluppando la tecnologia con tutto il tempo necessario – sostiene Mertens – e non introdurremo la guida del tutto autonoma sulle nostre vetture prima di essere certi che sia del tutto affidabile”.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".