L’incontro tra sindaci del Movimento 5 stelle che chiedeva insistentemente da due anni ci sarà, ma lui non è stato invitato. Federico Pizzarotti non partecipa al vertice previsto per questa mattina a Roma, a cui prendono parte i pentastellati neoeletti nei comuni e anche qualche amministratore delle prime tornate elettorali, tra cui il sindaco di Pomezia Fabio Fucci, Antonio Cozzolino di Civitavecchia e forse anche Filippo Nogarin di Livorno.
Nessuno però ha informato il primo cittadino di Parma dell’evento e tanto meno è stata richiesta la sua presenza. “Non sono stato invitato” si è sfogato su facebook il sindaco. Ironia della sorte, Pizzarotti, che dal 13 maggio scorso è stato sospeso dal Movimento, proprio nella stessa giornata sarà nella capitale per ritirare per il secondo anno uno dei premi assegnati da Legambiente ai Comuni ricicloni, per la gestione virtuosa dei rifiuti a Parma. “Ho saputo che in contemporanea, poco distante, ci sarà un incontro tra nuovi sindaci eletti del M5S e alcuni di quelli in carica da tempo – ha raccontato sui social il sindaco – Come ho spiegato ai giornalisti che me lo hanno chiesto non parteciperò perché non sono stato invitato. Anzi, a dire il vero è proprio dalla stampa che l’ho appreso, prima che alcuni colleghi me lo confermassero. Sono contento che dopo 2 anni di richieste qualcuno abbia ritenuto utile incontrarsi per condividere esperienze”.
Pizzarotti è stato il primo ad avanzare tempo fa a Luigi Di Maio, responsabile del direttorio dei rapporti con gli enti locali, la richiesta di riunire i primi cittadini Cinque stelle per un confronto diretto sulle esperienze da amministratori. Tutte proposte rimaste inascoltate, almeno fino a giovedì 23 giugno, quando è stato messo in calendario, a quanto pare proprio dallo stesso Di Maio, il vertice con i neosindaci ancora freschi di vittoria. Che però non contempla la presenza del primo cittadino parmigiano. È l’ennesima delusione per Pizzarotti, che tra attacchi e polemiche a distanza con lo stesso direttorio, da un mese attende di conoscere il suo destino, e che dal suo isolamento forzato non perde occasione di esprimere la propria amarezza per la sua esclusione, lanciando anche una frecciata ai vertici del M5s per il comportamento che stanno tenendo nei suoi confronti.
“Lo dico sempre: la differenza la fanno le persone, nel bene e nel male – scrive – La responsabilità del decidere inviti, di chiudere o aprire procedimenti, di escludere o includere, è nelle mani di poche persone il cui agire non è al momento né chiaro, né lineare”. Proprio all’indomani della vittoria Cinque stelle ai ballottaggi, il primo cittadino aveva lamentato il silenzio da Roma rispetto alla sua sospensione e la sua posizione paradossale, in bilico all’interno del Movimento da un mese senza avere ricevuto alcuna comunicazione da chi di dovere. Alla frustrazione, si aggiunge anche la consapevolezza di vedere esclusa Parma dalle esperienze virtuose del Movimento, nonostante i risultati raggiunti. “Non posso non vivere con grande rammarico il fatto che la nostra esperienza venga ritenuta non utile da condividere e raccontare, qualcosa da non valorizzare, nonostante in questi 4 anni il nostro lavoro abbia portato a diversi riconoscimenti prestigiosi in vari settori amministrativi” continua Pizzarotti, ricordando il lavoro sul debito, sui rifiuti, sui diritti civili, sulla rigenerazione urbana. “Temi che mi sembrano centrali nelle agende dei nuovi colleghi, ma che evidentemente, non bastano a riaprire un dialogo con la nostra amministrazione. E mi dispiace – conclude – non solo per me stesso, ma per tutti quelli che a Parma si spendono generosamente da quel lontano 2012. Penso agli assessori, ai consiglieri e a tutti gli attivisti. E a loro dico grazie, perché so che indipendentemente da tutto, insieme continueremo a portare avanti quei valori che il M5S ci ha insegnato”.