La Corte costituzionale dell’Austria ha accolto il ricorso del partito di estrema destra Fpö sulle elezioni presidenziali del 22 maggio, stabilendo che il secondo turno debba essere ripetuto a causa di irregolarità. Al voto vinse l’ecologista Alexander Van Der Bellen, che sconfisse il candidato del partito Fpö, Norbert Hofer con uno scarto di poco meno di 31mila voti (49,7 per cento contro il 50,3). E’ la prima volta che viene annullato un ballottaggio in Austria. “Le elezioni sono il fondamento della nostra democrazia e il nostro compito è di garantirne la regolarità. La nostra sentenza deve rafforzare il nostro Stato di diritto e la nostra democrazia”, ha detto a Vienna il presidente della Corte Gehrart Holzinger prima di pronunciare la sentenza. Irregolarità sono state riscontrate in 14 su 20 dei distretti presi in esame in seguito al ricorso. Secondo quanto riferisce Der Standard, la sentenza della Consulta austriaca non ha detto che ci siano stati brogli o manipolazioni del voto, ma ha semplicemente evidenziato errori nel procedimento elettorale.
Nel corso delle due settimane di udienze pubbliche circa 90 testimoni sono stati chiamati a deporre. Molti di essi hanno ammesso che non sia stata rispettata appieno la legge elettorale, in particolare nei tempi e nei modi del conteggio dei voti per posta. E il Fpö sostiene che tra le irregolarità commesse c’è proprio la gestione dei 700mila voti per posta, decisivi per assegnare la vittoria. Proclamato vincitore all’indomani del voto, Van Der Bellen si sarebbe dovuto insediare ufficialmente la prossima settimana. Il nuovo voto si dovrebbe tenere tra settembre e ottobre. Non appena il presidente uscente Heinz Fischer lascerà l’incarico, l’8 luglio, la presidenza del Paese verrà assunta ad interim collegialmente dai presidenti delle Camere.
“Non ci devono essere dubbi sulla legittimità di nessuna elezione” ha dichiarato il cancelliere Christian Kern. La sentenza “non è qualcosa di cui rallegrarsi” ma “dimostra che la democrazia e lo Stato di diritto funzionano”. Kern, socialdemocratico, è diventato cancelliere nel maggio scorso, alla guida di un governo di grande coalizione, dopo le dimissioni del suo predecessore Werner Faymann proprio per effetto della sconfitta del suo partito e dei popolari, a beneficio proprio di verdi e nazionalisti. Il cancelliere ha sottolineato che il fatto che le elezioni siano state invalidate “per un errore formale e non per manipolazioni”. “Spero in una campagna elettorale breve e non emotiva – ha detto Kern – Siamo interessati a realizzare rapidamente le elezioni. Chiedo a tutti i cittadini a utilizzare il loro diritto di voto”.