Giornata di sofferenza negli aeroporti italiani. Nella giornata del 5 luglio, sono stati cancellati 155 voli per gli scioperi incrociati di Alitalia e Meridiana. L’ex compagnia di bandiera ha disposto la cancellazione preventiva di 142 voli, con la “riprotezione” del 95% dei passeggeri su un altro volo. Lo sciopero dei piloti e degli assistenti di volo Alitalia (organizzato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti ed Ugl Trasporto aereo, oltre che da Anpac, Anpav ed Usb Lavoro Privato) è durato dalle ore 11 alle 15. Per quanto riguarda Meridiana, che ha previsto 396 esuberi di personale, sono saltati 13 voli tra scioperi e assenze dovute a malattia.
I sindacati di Alitalia, proclamando “il primo sciopero dopo molti anni”, hanno voluto denunciare un peggioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti Alitalia, dovuto a decisioni aziendali, a loro parere, non concordate preventivamente: “Sono aumentati gli orari di lavoro – scrive Filt-Cgil – si utilizzano procedure di licenziamento individuale a nostro parere fuori dalle norme, si eliminano agevolazioni decennali che consentono a lavoratori pendolari di spostarsi e attenzioni al personale che ha condizioni familiari e personali molto delicate”.
Il nuovo ad di Alitalia Cramer Ball ha risposto energicamente alla protesta pubblicando una lettera aperta in cui, dopo essersi scusato con i passeggeri, ha accusato i propri dipendenti di aver proclamalo sciopero unicamente per reagire al taglio di un privilegio, cioè la possibilità di effettuare voli gratuiti per raggiungere le proprie sedi di lavoro a Roma e Milano: “I sindacati hanno proclamato lo sciopero dopo che abbiamo confermato la nostra intenzione di annullare questi privilegi, in linea con le altre compagnie aeree in Europa e nel resto del mondo”. “Noi abbiamo coinvolto i sindacati – ha aggiunto Ball – in tutte le nostre discussioni. E non è vero il fatto che ci sono stati dei licenziamenti, al contrario abbiamo assunto più di 500 persone”.
Durante gli scioperi il dirigente australiano, voluto dagli emiri di Etihad, è andato ad incontrare i passeggeri a Fiumicino per scusarsi di persona e verificare che ricevano adeguata assistenza dal personale di terra. Il piano straordinario messo in atto dalla compagnia ha consentito di riproteggere tra oggi e domani circa il 95 per cento dei passeggeri su altri voli. 11 voli straordinari partiranno infatti da Fiumicino al termine dell’agitazione.
Pronta la risposta di Anpac che con il suo presidente Antonio Divietri ha risposto a Ball: “Le relazioni industriali in Alitalia sono oggi di tipo medievale: una compagnia vecchia che non riesce ad evolvere e i risultati economici lo stanno a dimostrare. A me sembra di vedere in certi comportamenti asocialità e amoralità. Hanno licenziato personale con 30 anni di anzianità che era in infortunio occorso a bordo, personale anche con figli portatori di handicap. L’Alitalia di oggi è questa: ciò che è riuscita a fare questa direzione è stato riunire tutte e 7 le organizzazioni sindacali di Alitalia per fare uno sciopero. Questo è un dato di fatto”. E a proposito dei presunti volti gratuiti: “I voli gratuiti non esistono. Non c’è un volo gratuito, c’è la possibilità di fare dei voli in una situazione cosiddetta di fuori servizio, dove il pagamento è quello delle tasse aeroportuali. Queste tasse le stiamo pagando perché le abbiamo negoziate a contratto. Vogliamo rinegoziare il contratto? Da parte nostra, ampia disponibilità, ma al momento è un dato contrattuale, non è un regalo da parte della compagnia”.
In contemporanea allo sciopero di Alitalia ne è scattato uno anche del personale navigante di Meridiana Fly proclamato da Usb, Apm e Cobas. Tra sciopero e assenze dovute a malattia sono saltati 13 voli, 7 dei quali cancellati nello scalo di Olbia. Nei giorni scorsi, per altro, sono state cancellate decine di tratte a causa dell’assenza per malattia di numerosi piloti e assistenti di volo. Anche Meridiana è riuscita tuttavia a “proteggere” i passeggeri su altri voli, noleggiando velivoli da altre compagnie e non facendo registrare particolari disagi. Inoltre, la compagnia in questi giorni ha potenziato il personale in servizio nei call center. I sindacati scioperanti di Meridiana sono quelli che non hanno accettato di sottoscrivere l’accordo quadro con il Mise siglato la scorsa settimana. Sulle numerose assenze per malattia si è mossa l’Autorità di garanzia per gli scioperi che ha chiesto informazioni a Meridiana, al Prefetto di Sassari e all’Enac.
Lavoro & Precari
Sciopero Alitalia e Meridiana, 155 voli cancellati in tutta Italia. Sindacati: “No a licenziamenti”. Ball: “Tagliamo privilegi”
Duro scontro tra la dirigenza dell'ex compagnia di bandiera e le sigle sindacali. "Condizioni di lavoro peggiorate e non concordate" accusa l'Anpac. L'amministratore delegato: "Scioperano perché abbiamo annullato un loro privilegio che non esiste altrove"
Giornata di sofferenza negli aeroporti italiani. Nella giornata del 5 luglio, sono stati cancellati 155 voli per gli scioperi incrociati di Alitalia e Meridiana. L’ex compagnia di bandiera ha disposto la cancellazione preventiva di 142 voli, con la “riprotezione” del 95% dei passeggeri su un altro volo. Lo sciopero dei piloti e degli assistenti di volo Alitalia (organizzato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti ed Ugl Trasporto aereo, oltre che da Anpac, Anpav ed Usb Lavoro Privato) è durato dalle ore 11 alle 15. Per quanto riguarda Meridiana, che ha previsto 396 esuberi di personale, sono saltati 13 voli tra scioperi e assenze dovute a malattia.
I sindacati di Alitalia, proclamando “il primo sciopero dopo molti anni”, hanno voluto denunciare un peggioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti Alitalia, dovuto a decisioni aziendali, a loro parere, non concordate preventivamente: “Sono aumentati gli orari di lavoro – scrive Filt-Cgil – si utilizzano procedure di licenziamento individuale a nostro parere fuori dalle norme, si eliminano agevolazioni decennali che consentono a lavoratori pendolari di spostarsi e attenzioni al personale che ha condizioni familiari e personali molto delicate”.
Il nuovo ad di Alitalia Cramer Ball ha risposto energicamente alla protesta pubblicando una lettera aperta in cui, dopo essersi scusato con i passeggeri, ha accusato i propri dipendenti di aver proclamalo sciopero unicamente per reagire al taglio di un privilegio, cioè la possibilità di effettuare voli gratuiti per raggiungere le proprie sedi di lavoro a Roma e Milano: “I sindacati hanno proclamato lo sciopero dopo che abbiamo confermato la nostra intenzione di annullare questi privilegi, in linea con le altre compagnie aeree in Europa e nel resto del mondo”. “Noi abbiamo coinvolto i sindacati – ha aggiunto Ball – in tutte le nostre discussioni. E non è vero il fatto che ci sono stati dei licenziamenti, al contrario abbiamo assunto più di 500 persone”.
Durante gli scioperi il dirigente australiano, voluto dagli emiri di Etihad, è andato ad incontrare i passeggeri a Fiumicino per scusarsi di persona e verificare che ricevano adeguata assistenza dal personale di terra. Il piano straordinario messo in atto dalla compagnia ha consentito di riproteggere tra oggi e domani circa il 95 per cento dei passeggeri su altri voli. 11 voli straordinari partiranno infatti da Fiumicino al termine dell’agitazione.
Pronta la risposta di Anpac che con il suo presidente Antonio Divietri ha risposto a Ball: “Le relazioni industriali in Alitalia sono oggi di tipo medievale: una compagnia vecchia che non riesce ad evolvere e i risultati economici lo stanno a dimostrare. A me sembra di vedere in certi comportamenti asocialità e amoralità. Hanno licenziato personale con 30 anni di anzianità che era in infortunio occorso a bordo, personale anche con figli portatori di handicap. L’Alitalia di oggi è questa: ciò che è riuscita a fare questa direzione è stato riunire tutte e 7 le organizzazioni sindacali di Alitalia per fare uno sciopero. Questo è un dato di fatto”. E a proposito dei presunti volti gratuiti: “I voli gratuiti non esistono. Non c’è un volo gratuito, c’è la possibilità di fare dei voli in una situazione cosiddetta di fuori servizio, dove il pagamento è quello delle tasse aeroportuali. Queste tasse le stiamo pagando perché le abbiamo negoziate a contratto. Vogliamo rinegoziare il contratto? Da parte nostra, ampia disponibilità, ma al momento è un dato contrattuale, non è un regalo da parte della compagnia”.
In contemporanea allo sciopero di Alitalia ne è scattato uno anche del personale navigante di Meridiana Fly proclamato da Usb, Apm e Cobas. Tra sciopero e assenze dovute a malattia sono saltati 13 voli, 7 dei quali cancellati nello scalo di Olbia. Nei giorni scorsi, per altro, sono state cancellate decine di tratte a causa dell’assenza per malattia di numerosi piloti e assistenti di volo. Anche Meridiana è riuscita tuttavia a “proteggere” i passeggeri su altri voli, noleggiando velivoli da altre compagnie e non facendo registrare particolari disagi. Inoltre, la compagnia in questi giorni ha potenziato il personale in servizio nei call center. I sindacati scioperanti di Meridiana sono quelli che non hanno accettato di sottoscrivere l’accordo quadro con il Mise siglato la scorsa settimana. Sulle numerose assenze per malattia si è mossa l’Autorità di garanzia per gli scioperi che ha chiesto informazioni a Meridiana, al Prefetto di Sassari e all’Enac.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.