Accesso ai social media limitato e rallentato. Chiusa la televisione di Stato, che ha interrotto le trasmissioni. La Turchia è rimasta quasi isolata per alcune ore della notte tra il 15 e il 16 luglio, mentre nel Paese era in corso un tentativo di colpo di Stato dell’esercito contro il presidente Tayip Erdogan. I militari hanno fatto irruzione nella sede della tv statale Trt e spento il segnale. Intorno a mezzanotte nel palazzo della tv si è sentita un’esplosione. Poi, intorno alle 2, le trasmissioni sono riprese. I soldati che presidiavano la sede sono stati “presi in custodia” dopo l’ingresso nell’edificio di una folta folla lealista. La conduttrice ha detto di essere stata tenuta in ostaggio e costretta dai golpisti a leggere un comunicato.
Twitter, Facebook e Youtube, secondo alcune fonti, sono stati bloccati alle 22:50 locali, le 21:50 in Italia. Su internet sono stati poi diffusi però i link a browser Tor attraverso i quali è possibile accedere alle reti sociali. Intorno alla mezzanotte i gruppi di monitoraggio online Turkey Blocks e Dyn hanno riferito di “difficoltà o impossibilità” di accedere. Sul profilo ufficiale di Twitter si leggeva: “Non abbiamo ragione di pensare di essere stati completamente bloccati, ma sospettiamo che ci sia un intenzionale rallentamento del nostro traffico nel Paese”.
Ha suscitato ironie il fatto che Erdogan, che a sua volta in passato ha più volte reso inaccessibili i social network, abbia diffuso un messaggio alla popolazione parlando attraverso Facetime sullo smartphone di una giornalista che nel frattempo trasmetteva in diretta su Cnn Turk.
Twitter, Facebook & YouTube blocked in #Turkey at 10:50PM after apparent military uprising in #Turkey
— Itte (@AhmedIrshadS) 15 luglio 2016
Confirmed: Twitter, Facebook & YouTube blocked in #Turkey at 10:50PM after apparent military uprising in #Turkey pic.twitter.com/J9ER5yOGYP
— Turkey Blocks (@TurkeyBlocks) 15 luglio 2016
Turkish prez Erdogan is speaking on CNN Turk on FaceTime says he is in control of the country. Hmm pic.twitter.com/AVXpt0LA9Q — Mohamed Hemish (@MohamedHemish) 15 luglio 2016
We have no reason to think we’ve been fully blocked in #Turkey, but we suspect there is an intentional slowing of our traffic in country. — Policy (@policy) 15 luglio 2016
State TV TRT back on air. Anchor says she read the coup plotters’ statement under gun threat. pic.twitter.com/t2sTmKOmw2
— CNN Türk ENG (@CNNTURK_ENG) 16 luglio 2016