Il terrorista Mohamed Lahouaiej-Bouhlel poco prima della strage del 14 luglio a Nizza si è scattato una foto tra la folla e l’ha mandata al fratello. “Ha detto che era con i suoi amici europei per celebrare la festa nazionale e sembrava molto felice e contento, rideva”, ha raccontato Jabeur al canale M6. Poi intorno alle 22.27 ha scritto un messaggio: “Invia più armi, porta da 5 a C”, c’era scritto nel testo indirizzato a un uomo che ora si trova agli arresti. Diciotto minuti dopo avrebbe preso il tir e falciato la folla provocando 84 morti.
In mattinata sono state arrestate altre due persone nell’ambito dell’inchiesta: si tratta di un uomo e una donna. Nelle scorse ore erano stati fermati altri cinque sospetti, tra questi anche l’ex moglie che però è stata rilasciata oggi. Secondo alcune fonti vicine agli inquirenti, il killer nei giorni precedenti alla strage ha fatto almeno due sopralluoghi, il 12 e il 13 luglio: le videocamere di sorveglianza lo hanno immortalato alla guida del mezzo mentre osserva con attenzione l’area del lungomare. Il tir invece è stato prenotato il 4 luglio e ritirato l’11. Circa una settimana prima dell’attacco inoltre, Mohamed ha svuotato il conto in banca facendo numerosi versamenti ai familiari, ha venduto l’auto e pagato le spese scolastiche dei figli: sono tutti segnali citati dagli investigatori per dimostrare che il piano era premeditato.
Il ministro della Salute Marisol Touraine ha detto che al momento sono 85 le persone ricoverate, di cui 29 in rianimazione e 18 in prognosi riservata. Manca una sola vittima da identificare. Intanto la Farnesina ha fatto sapere che sono stati rintracciati alcuni dei venti italiani ancora dispersi. L’Unità di crisi è al lavoro per incrociare le informazioni che arrivano in queste ore e ridurre la lista dei nostri connazionali dati per dispersi. L’elenco con i nomi degli italiani presenti nell’area è stato creato in base alle segnalazioni di parenti e amici e non è detto che siano stati coinvolti nella strage.
CRONACA ORA PER ORA
19.45 – Sono 5 gli italiani ancora “dispersi” – Sono ancora 5 gli italiani di cui non si ha notizia dopo l’attentato della Promenade des Anglais. Quattro di loro sono lombardi: la coppia di coniugi Angelo D’Agostino, 71 anni, e Gianna Muset, 68 anni, di Voghera (Pavia) e un’altra coppia di coniugi residenti in Brianza, Mario Casati e Graziella Ascoli. E’ invece disperato Pietro Massardi, che da quasi 72 ore sta cercando, finora senza esito, la moglie Carla Gaveglio, 48 anni, di Piasco, nel Cuneese. La figlia 14enne Matilde l’aveva vista mentre veniva soccorsa e caricata su un’ambulanza.
19.01 – Un settimo fermo della polizia – Una settima persona è stata posta in stato di fermo nell’ambito delle indagini sulla strage di Nizza. In totale, dopo il rilascio della sorella del terrorista, questo pomeriggio, sono sette gli individui attualmente in commissariato.
Ore 17.10 – Il terrorista sette giorni prima della strage ha svuotato il conto – Nella settimana precedente l’attacco di Nizza, l’attentatore ha svuotato il suo conto in banca, venduto l’auto e annunciato la propria radicalizzazione ai conoscenti. Lo ha dichiarato una fonte vicina alle indagini, citate dal settimanale Journal du Dimanche. Nice Matin aggiunge che tra gli ultimi movimenti bancari del tunisino Mohamed Lahouaiej Bouhlel c’è un acquisto su internet di 24 euro, che nel saldo appare soltanto con la causale ‘Islam’ ma che non corrisponde all’indirizzo di alcuna pagina web. La transazione risale al 6 luglio. Il giorno successivo, sempre secondo la testata francese, l’uomo aveva pagato le spese scolastiche dei tre figli. Negli ultimi giorni, diverse testate avevano parlato di un versamento alla famiglia a Tunisi pari a circa 100mila euro, ma dal conto non compare, secondo una fonte citata da Nice Matin.
Ore 17 – Papa riceverà le famiglie delle vittime in Vaticano – Bergoglio riceverà in Vaticano famiglie delle vittime dell’attentato terroristico di Nizza con una rappresentanza della città francese colpita dalla strage e di chi ha partecipato ai soccorsi. Lo fa sapere all’agenzia ANSA Paolo Celi, presidente dell’associazione “Amitié France Italie”, che ieri sera, a sorpresa, ha ricevuto una telefonata del Pontefice. “Mi ha invitato – spiega Celi – a portare il suo messaggio di solidarietà, vicinanza, conforto e preghiera a tutte le persone colpite e alle famiglie”.
Ore 16.30 – Mohamed si è fatto una foto in mezzo alla folla il 14 luglio – Il terrorista Mohamed Lahouaiej Bouhlel ha inviato al fratello una foto di lui in mezzo alla folla festosa del 14 luglio a Nizza, poco prima di passare all’attacco con il camion della morte. Sembrava “molto contento”, ha spiegato il fratello Jabeur citato dalla tv francese M6, aggiungendo: “Ha detto che era a Nizza con i suoi amici europei per celebrare la festa nazionale”. Sulla foto appare “molto felice e contento, rideva”. I membri della famiglia tunisina raccontano anche che nelle ultime settimane il 31enne li chiamava spesso, dicendo che prometteva di tornare presto, che chiedeva informazioni sui parenti. Sovente, inoltre, mandava piccole somme di denaro e telefoni cellulari.
Ore 14.53 – Il destinatario degli sms del killer è tra gli arrestati – “Almeno uno dei destinatari” degli sms inviati da Bouhlel prima della strage di Nizza “è tra gli individui fermati dalla polizia” francese: è quanto riferiscono fonti vicine all’inchiesta citate da Bfm-Tv, precisando che l’autista killer inviò “diversi sms” relativi alla “fornitura d’armi pochi minuti prima” di passare all’azione.
Ore 14.15 – Identificate formalmente 35 vittime – Trentacinque delle 84 persone uccise nell’attentato di Nizza sono state identificate. Lo ha fatto sapere la procura di Parigi, competente in materia di terrorismo. Tutti i cadaveri sono stati sottoposti a esami esterni e test, mentre per 13 di essi di cui è difficile identificare la causa della morte sarà condotta autopsia. La procura non ha dato informazioni sulle nazionalità.
Ore 14 – Salva la famiglia Sermoneta – “Tramite la famiglia abbiamo appreso che Salvatore Sal Sermoneta con Wioletta e la figlia sono stati rintracciati e stanno bene”. Lo annuncia la presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello all’agenzia Ansa. I tre erano tra le persone che risultavano disperse nell’attentato a Nizza. La famiglia, fanno sapere, si trovava a Londra.
Ore 13 – Rilasciata l’ex moglie dell’attentatore – La donna era stata fermata venerdì scorso. “Nessuna incriminazione è stata presentata nei suoi confronti”, ha dichiarato una fonte vicina all’inchiesta, citata da Le Figaro. Restano in cella sei persone, due delle quali fermate questa mattina, un uomo e una donna.
Ore 12.30 – “Porta più armi, porta 5 a C” – E’ questo l’inquietante messaggio che sarebbe stato inviato via sms dal cellulare di Mohamed Lahouaiej Bouhlel. Lo riferisce l’emittente francese BfmTv. L’sms è stato mandato alle 22.27 del 14 luglio, ossia pochi minuti prima delle 22.45 quando il camion frigo guidato da Bouhlel si è gettato sulla folla alla Promenade des Anglais di Nizza. Il messaggio era indirizzato ad un uomo che è ora agli arresti.
Ore 12.15 – Papa: “Nessun uomo osi più versare il sangue del fratello” – Papa Francesco, all’Angelus in piazza San Pietro, esprime nuovamente il dolore per le tante vittime dell’attacco terroristico a Nizza. “Nessun uomo osi più versare il sangue del fratello”. “Cari fratelli e sorelle, nei nostri cuori è vivo il dolore per la strage che, la sera di giovedì scorso, a Nizza, ha falciato tante vite innocenti. Persino tanti bambini. Sono vicino ad ogni famiglia e all’intera nazione francese in lutto. Dio, Padre buono, – è l’appello di papa Francesco – accolga tutte le vittime nella sua pace, sostenga i feriti e conforti i familiari; Egli disperda ogni progetto di terrore e di morte, perché nessun uomo osi più versare il sangue del fratello. Un abbraccio paterno e fraterno a tutti gli abitanti di Nizza e a tutta la nazione francese”.
Ore 12.oo – Sms del killer prima della strage: “Invia più armi”
Poco prima dell’attacco del 14 luglio sulla Promenade di Nizza, il killer mandò un sms dal suo cellulare , scrivendo ‘invia più armi”. E’ quanto riferiscono fonti vicine all’inchiesta citate da BFM TV.
Ore 11.45 – 85 persone ricoverate, 29 in rianimazione – Il ministro francese della Sanità Marisol Touraine ha fatto una conferenza stampa per informare sulla situazione dei feriti: “Ci sono ancora 85 persone ricoverate in ospedale, di cui 29 in rianimazione, tra le quali un bambino, la cui diagnosi resta riservata”, ha detto ai giornalisti. “18 persone sono in prognosi riservata”. E ha concluso: “Manca solo una vittima da identificare. L’ospedale Pasteur di Nizza ha tutti gli elementi per procedere all’identificazione. Il ministro ha precisato anche che “queste operazioni competono al ministero della Giustizia”.
Ore 11.40 – Valls: “Terrorismo per lungo tempo sarà nella nostra quotidianità” – Il premier francese Manuel Vall in un’intervista al Journal du Dimanche ha detto: “Il terrorismo farà parte per lungo tempo della nostra quotidianità, ma vinceremo”. Si tratta ormai di un problema “centrale” e “duraturo”, ha continuato il socialista, aggiungendo: “Bisogna essere chiari: abbiamo cambiato epoca”.
Ore 11.30 – Famiglia ebraica tra gli italiani dispersi – Tra i connazionali non ancora rintracciati c’è anche una famiglia di origine ebraica. Si tratta di Salvatore Sal Sermoneta, della moglie Wioletta Podpora e della loro figlioletta Siead. A segnalare la loro scomparsa, confermata anche dalle autorità italiane, è stato un nipote: “Stiamo aspettando notizie dalla Farnesina – ha detto all’agenzia Ansa – e per il momento non posso aggiungere altro”. La famiglia Sermoneta era in vacanza a Nizza.
Ore 10.45 – Ritirato dai cinema “Bastille day” per rispetto delle vittime
Il film ‘Bastille Day’, con Idriss Elba, che parla della preparazione di un attentato in Francia alla vigilia del 14 luglio, è stato ritirato dai cinema per “rispetto alle vittime e le famiglie” della strage di Nizza. Uscito mercoledì 13, ‘Bastille day’, è una produzione franco-americana-britannica. Sul manifesto del film di James Watkins, si vedono i due protagonisti pronti a sparare. “Quest’anno i fuochi d’artificio sono loro”, si legge nell’inquietante locandina. La storia è quella di Zoé, una giovane francese che prepara un attentato a Parigi alla vigilia della festa nazionale. Anche all’indomani degli attentati del 13 novembre, l’uscita in sala di un film sulla preparazione di un attacco jihadista a Parigi, ‘Made in France’, venne bloccata per rispetto alle vittime. Il film uscì successivamente ma solo per la televisione on demand. Nella locandina, poi rimossa, c’era un immenso kalashnikov al posto della Tour Eiffel.
Ore 10.30 – Agente: “Ho sparato fino a che il killer non si muovesse più” – “Ho sparato per neutralizzarlo, ho sparato fino a che non si muovesse più”. Lo ha detto uno dei tre poliziotti che ha risposto al fuoco del terrorista durante la strage del 14 luglio nella sua testimonianza agli inquirenti rivelata da radio Rmc. Verso le 22:45 – si legge nei verbali – i tre agenti ricevono una chiamata dalla centrale. Vengono informati che un tir è entrato nella Promenade des Anglais e avanza sul marciapiede. Loro lo vedono da lontano, investe le persone come fossero birilli.
Ore 10.20 – Console italiano: “Il riconoscimento è complesso” – Le operazioni di riconoscimento delle vittime dell’attentato “sono delicate e complesse”, le autorità francesi stanno adottando “una procedura molto lunga ma molto precisa. I corpi erano in uno stato irriconoscibile e i francesi prima di dare informazioni vogliono essere sicuri. Noi stiamo ricevendo lo stesso trattamento che ricevono tutti i miei colleghi stranieri”. Lo ha detto stamani il console generale d’Italia a Nizza, Serena Lippi, facendo il punto della situazione.
Ore 10.10 – Killer ha fatto due sopralluoghi prima della strage – Mohamed Lahouaiej-Bouhlel aveva effettuato un sopralluogo sulla Promenade des Anglais nei giorni che precedettero la strage, il 12 e 13 luglio: è quanto riferiscono fonti vicine all’inchiesta citate da Europe 1. L’autista killer è stato individuato grazie alle telecamere della videosorveglianza . “E’ possibile vederlo al volante del camion mentre osserva i luoghi molto attentamente”, dice la radio.
Ore 10 – Alcuni italiani rintracciati – Si sta riducendo la lista degli italiani ancora non rintracciati. E’ quanto l’agenzia Ansa ha appreso dall’Unità di crisi della Farnesina che è stata attivata nella città francese. Non sono stati aggiunti ulteriori dettagli. Ieri sera erano ancora una ventina i cittadini italiani di cui non si avevano notizie.
Ore 9.30 – Due nuovi arresti – Un uomo e una donna sono stati fermati dalla polizia francese nell’ambito delle indagini per la strage a Nizza. Lo riferisce Bfmtv. Ieri erano stati interrogati l’ex moglie dell’attentatore e altre quattro persone vicine a lui.