Fotografato a Capri, pizzicato in Versilia. La dolce vita estiva di Fabrizio Corona finisce qui. L’ex re dei paparazzi – che lo scorso ottobre ha ottenuto l’affidamento ai servizi sociali – non potrà “abbandonare il territorio della regione Lombardia”, né fare viaggi all’estero e dovrà tenere una condotta “adeguata”. Sono le nuove prescrizioni disposte dal tribunale di sorveglianza di Milano per l’agente fotografico che qualche settimana fa è andato in vacanza a Capri senza “alcuna autorizzazione”.
Era stata la Procura generale a chiedere al Tribunale di Sorveglianza accertamenti e chiarimenti su alcune fotografie pubblicate dai media a fine maggio scorso e che ritraevano Corona, su una barca a Capri durante un weekend e con tanto di effusioni ‘hot’ tra lui e la cantante Silvia Provvedi. In pratica, il sostituto pg Antonio Lamanna ha chiesto al giudice Giovanna De Rosa se fosse stato autorizzato alla vacanza nell’isola e se abbia rispettato anche i profili di “continenza” previsti nel percorso di un affidato ai servizi sociali.
Lo scorso 27 ottobre, Corona, prima scarcerato dopo due anni e mezzo di detenzione e affidato alla comunità di Don Mazzi, era potuto tornare a vivere nella sua casa perché aveva ottenuto, come chiesto dai legali Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra, l’affidamento in prova “sul territorio”. Quando Corona ha ottenuto l’affidamento con la possibilità di tornare a vivere nella sua abitazione a Milano, il giudice, in ogni caso, ha stabilito una serie di prescrizioni. In particolare, nel provvedimento era stato indicato che poteva uscire di casa tra le 6 e le 23 e nel fine settimana (a partire da venerdì) tra le 10 e le 24 e che doveva rimanere in Italia, anzi più precisamente sempre in Lombardia e che poteva usare il telefono soltanto per esigenze di lavoro e famiglia. Gli era stato anche vietato di diffondere sue fotografie, di usare i social network come Facebook e Twitter e di rilasciare interviste.
Ogni modifica a queste disposizioni nel corso di questi mesi ha avuto bisogno di una richiesta formale da parte dell’ex agente fotografico e poi di una conseguente autorizzazione da parte del magistrato di Sorveglianza, anche legata al fatto che Corona, ad ogni modo, ha nuova attività lavorativa nel campo della comunicazione e degli eventi.