Silvio Berlusconi ha deciso di vendere il Milan a un consorzio di “capitalisti cinesi”. A rivelare le identità dei veri acquirenti del club rossonero è stato il sito web di Bloomberg, una delle principali aziende di comunicazione economica a livello mondiale. Secondo quanto scritto il futuro numero uno del Milan è Shenjun “Sonny” Wu, imprenditore cinese a capo della GRS Capital, società di private equity, con aziende operanti nel settore delle energie rinnovabili, in particolare dell’illuminazione. Per Bloomberg, dietro i due advisor che stanno conducendo la trattativa con Berlusconi, Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff, c’è il consorzio cinese che sarebbe pronto a rilevare il 100% del club rossonero per una cifra che si aggira attorno ai 750 milioni di euro, debiti compresi (che ammontano a circa 200 milioni, ndr). Oltre a Sonny Wu, pronto a investire nel Milan anche Steven Zheng, altro magnate cinese impegnato nel business dell’energia solare.
Pronti a ripianare i debiti e 100 milioni per il mercato estivo – GRS Capital, una volta firmato il preliminare a luglio, al closing di settembre dovrà versare a Fininvest oltre 500 milioni di euro, oltre ad accollarsi i debiti, mentre nel caso di acquisizione dell’80% la cifra da versare per l’acquisto del club sarebbe di circa 400 milioni. Inoltre il consorzio cinese, solo dopo la firma dell’accordo, inizierà a versare i cento milioni promessi per il miglioramento della squadra allenata da Vincenzo Montella, cifre che secondo quanto stabilito dalle parti continueranno ad essere immesse nel Milan nei due o tre anni successivi.
“Con Berlusconi parlerò di una partnership sui mercati globali”– Sonny Wu, senza rispondere alla domanda relativa alla presunta trattativa per il Milan, recentemente aveva ammesso le trattative in corso con il Cavaliere. Secondo Bloomberg, dopo aver proposto l’acquisto del 60% delle quote, pare che ora Wu voglia prendere il controllo totale del club, compreso lo 0,3% che è in mano a piccoli azionisti. Il consorzio cinese è stato in contatto con la Fininvest per quasi due anni, nei quali ha anche rischiato di uscire completamente di scena se fosse andata in porto la trattativa (se mai c’è stata) con Bee Taechaubol e successivamente di nuovi ipotetici acquirenti.
“Galliani avrà un ruolo in Fininvest” – Secondo l’Adnkronos l’ad rossonero, con l’arrivo dei cinesi, potrebbe lasciare il proprio incarico al Milan e avere una poltrona nella holding della famiglia Berlusconi. Ad allontanarsi dal club anche Barbara che ormai non segue direttamente le questioni che riguardano la gestione e il futuro della società. Sfumato l’accordo con il tycoon thailandese e con il colosso cinese dell’e-commerce Alibaba, Sonny Wu e i suoi soci sono tornati alla carica riuscendo a convincere il presidente milanista. La deadline per il preliminare, slittata più volte, è ora fissata al 31 luglio. Da quel giorno il Milan potrà cambiare ufficialmente proprietà. Con il cambio di proprietà, verranno discusse le posizioni di Galliani e Barbara Berlusconi che potrebbero anche non far più parte dell’organigramma societario. Sempre che non si tratti dell’ennesimo buco nell’acqua.
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Milan ai cinesi, Bloomberg rivela i nomi dei veri acquirenti: Sonny Wu e Steven Zheng. 750 milioni per il 100% del club
Berlusconi pronto alla cessione. Il primo acquirente è un imprenditore a capo della GRS Capital, società di private equity, con aziende operanti nel settore delle energie rinnovabili. Il secondo è un magnate impegnato nel business dell'energia solare. "Pronti a ripianare i debiti e ad investire sul mercato almeno 100 milioni". In discussione Galliani e Barbara
Silvio Berlusconi ha deciso di vendere il Milan a un consorzio di “capitalisti cinesi”. A rivelare le identità dei veri acquirenti del club rossonero è stato il sito web di Bloomberg, una delle principali aziende di comunicazione economica a livello mondiale. Secondo quanto scritto il futuro numero uno del Milan è Shenjun “Sonny” Wu, imprenditore cinese a capo della GRS Capital, società di private equity, con aziende operanti nel settore delle energie rinnovabili, in particolare dell’illuminazione. Per Bloomberg, dietro i due advisor che stanno conducendo la trattativa con Berlusconi, Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff, c’è il consorzio cinese che sarebbe pronto a rilevare il 100% del club rossonero per una cifra che si aggira attorno ai 750 milioni di euro, debiti compresi (che ammontano a circa 200 milioni, ndr). Oltre a Sonny Wu, pronto a investire nel Milan anche Steven Zheng, altro magnate cinese impegnato nel business dell’energia solare.
Pronti a ripianare i debiti e 100 milioni per il mercato estivo – GRS Capital, una volta firmato il preliminare a luglio, al closing di settembre dovrà versare a Fininvest oltre 500 milioni di euro, oltre ad accollarsi i debiti, mentre nel caso di acquisizione dell’80% la cifra da versare per l’acquisto del club sarebbe di circa 400 milioni. Inoltre il consorzio cinese, solo dopo la firma dell’accordo, inizierà a versare i cento milioni promessi per il miglioramento della squadra allenata da Vincenzo Montella, cifre che secondo quanto stabilito dalle parti continueranno ad essere immesse nel Milan nei due o tre anni successivi.
“Con Berlusconi parlerò di una partnership sui mercati globali”– Sonny Wu, senza rispondere alla domanda relativa alla presunta trattativa per il Milan, recentemente aveva ammesso le trattative in corso con il Cavaliere. Secondo Bloomberg, dopo aver proposto l’acquisto del 60% delle quote, pare che ora Wu voglia prendere il controllo totale del club, compreso lo 0,3% che è in mano a piccoli azionisti. Il consorzio cinese è stato in contatto con la Fininvest per quasi due anni, nei quali ha anche rischiato di uscire completamente di scena se fosse andata in porto la trattativa (se mai c’è stata) con Bee Taechaubol e successivamente di nuovi ipotetici acquirenti.
“Galliani avrà un ruolo in Fininvest” – Secondo l’Adnkronos l’ad rossonero, con l’arrivo dei cinesi, potrebbe lasciare il proprio incarico al Milan e avere una poltrona nella holding della famiglia Berlusconi. Ad allontanarsi dal club anche Barbara che ormai non segue direttamente le questioni che riguardano la gestione e il futuro della società. Sfumato l’accordo con il tycoon thailandese e con il colosso cinese dell’e-commerce Alibaba, Sonny Wu e i suoi soci sono tornati alla carica riuscendo a convincere il presidente milanista. La deadline per il preliminare, slittata più volte, è ora fissata al 31 luglio. Da quel giorno il Milan potrà cambiare ufficialmente proprietà. Con il cambio di proprietà, verranno discusse le posizioni di Galliani e Barbara Berlusconi che potrebbero anche non far più parte dell’organigramma societario. Sempre che non si tratti dell’ennesimo buco nell’acqua.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".