Spari dal tetto del centro commerciale Olympia-Einkaufszentrum a Monaco, il più grande di tutta la Baviera. E anche dentro a un McDonald’s nella stessa area. Un 18enne tedesco incensurato di origini iraniane ha assaltato il mall “da solo”, dice la polizia, “sparando a caso” ai passanti con una pistola anche se “forse aveva dei complici all’interno del centro commerciale”. Poi si è suicidato: il suo corpo è stato trovato alle 20.13 a un chilometro dall’Olympia. Aveva una “doppia cittadinanza” e non era un profugo, ha riferito il capo della polizia di Monaco, Hubertus Andra, nel corso della conferenza notturna. Nel suo zaino non è stato ritrovato nessun esplosivo.
I morti sono dieci. Una di loro è una giovane di 15 anni, un altro è l’attentatore. E a notte fonda è stata ritrovata anche la sua auto. I feriti sono 16, e alcuni sono bambini. Tre fra le persone colpite sono in gravi condizioni. Al momento non c’è alcuna indicazione relativa a una matrice islamica dell’attentato terroristico che a partire dalle 17.52 ha gettato la città di Monaco nel panico, paralizzando traffico e metropolitana e determinando lo stato di emergenza. Inizialmente, però, si pensava che ad entrare in azione fosse stato un commando di tre persone, poi scappate. Soltanto intorno all’1.30 la polizia ha chiarito che il killer ha agito da solo.
Dalla testimonianza di una donna musulmana emerge che il 18enne ha “sparato ai bambini” che si trovavano all’interno del McDonald’s al grido di “Allah Akbar“, dopo avere caricato la pistola in bagno (leggi). Altri testimoni riferiscono che avrebbe gridato “Scheiß Ausländer”, cioè “straniero di merda“. E anche “fottuti turchi“, aggiungendo poi: “Sono tedesco”. Ma non solo: la tv N24 ha mostrato un video (qui) in cui un cittadino, dal tetto del palazzo adiacente al centro commerciale, lo insulta chiamandolo con l’equivalente tedesco di “stronzo”. Lo scambio fra i due avviene in dialetto bavarese: l’attentatore dice “sono tedesco”, nato in Germania nel Harz IV, un quartiere povero e abitato da percettori di sussidio pubblico e aggiunge di essere stato sottoposto a “cure psichiatriche”. Un episodio che avviene a soli tre giorni di distanza dall’aggressione di un 17enne afghano che su un treno, sempre in Baviera, ha accoltellato cinque persone prima di essere ucciso dalle forze di polizia. Isis aveva rivendicato l’attacco.
Il centro commerciale Olympia Einkaufszentrum – Abbreviato in OEZ, è il più grande centro commerciale di Monaco e di tutta la Baviera. Nato nel 1972, in occasione dei Giochi Olimpici, è diventato in breve tempo una mecca dello shopping. Negli anni il centro è stato ampliato e modernizzato. Nel ’72 questo tipo di centro commerciale per la Germania era una novità e si è affermato come una vera e propria attrazione per la regione. L’Olympia Einkaufszentrum è costruito su due piani, all’interno ha un grande magazzino, 135 negozi di abbigliamento oltre a numerosi caffè e ristoranti. Il tutto sotto un tetto di vetro. Il centro commerciale si trova nella zona dell’Olimpiapark, parco olimpico costruito in occasione dei Giochi estivi del ’72, a nord di Monaco. Si trova in una zona di Monaco chiamata Oberwiesenfeld e continua ad essere utilizzato come luogo di eventi culturali, sociali e religiosi.
CRONACA ORA PER ORA
ore 2.50 – “3 feriti gravi”
Tre dei feriti dell’attacco di Monaco sono “gravi” e 13 “leggeri”: lo ha detto il capo della polizia di Monaco, Hubertus Andrae, confermando fra i feriti ci anche “bambini” e “adolescenti”.
ore 2.28 – “Attentatore era un 18enne tedesco di origini iraniane”
L’attentatore di Monaco era un diciottenne tedesco-iraniano incensurato residente nel capoluogo bavarese: lo ha rivelato in conferenza stampa il capo della polizia di Monaco, Hubertus Andra.
ore 1.39 – “Fine dell’emergenza. Trovato l’attentatore, che ha agito solo”
La polizia di Monaco ritiene molto probabile che l’attentatore di Monaco abbia agito da solo e si sia suicidato. “Abbiamo trovato una persona che si è uccisa”, ha scritto la polizia sul suo account Twitter. “Si tratta con molta probabilità dell’attentatore il quale, in base alle indagini attuali, ha agito da solo”, viene aggiunto in un secondo messaggio.
ore 1.08 – “21 persone portate in ospedale”
“Complessivamente 21 persone sono state trasportate in ambulanza dal centro commerciale a ospedali della città, con ferite da lievi a gravi”: lo ha detto il portavoce della polizia di Monaco, Marcus Da Gloria Martins. In nottata è prevista una conferenza stampa nella sede della polizia di Monaco, si è appreso nel capoluogo bavarese.
ore 00.24 – Arrivano le teste di cuoio
Oltre alle teste di cuoio del GSG9 della Polizia, a Monaco sono stati dispiegati i reparti d’elite BFE+, una unità speciale con una particolare formazione militare che è stata istituita in Germania dopo l’attentato al Bataclan a Parigi. Lo sforzo delle autorità tedesche è al massimo, ma nulla si sa ancora della caccia all’uomo degli attentatori.
ore 00.20 – Una donna al Nyt: “Non so neanche se mio figlio sia vivo”
Una donna racconta al quotidiano statunitense che la figlia e il figlio erano andati al centro commerciale. Si sono separati davanti al McDonald’s, quando l’aggressore ha aperto il fuoco. La ragazza è riuscita a scappare, ma il giovane è rimasto ferito. I loro genitori, nonostante siano già stati in quattro ospedali, finora non l’hanno trovato né hanno notizie sulle sue condizioni.
ore 00.13 – Mille soccorritori in città. “Mai visto un intervento di queste dimensioni in Baviera”
Il portavoce dei servizi di soccorso ha riferito che sono mille soccorritori tra vigili del fuoco e Croce rossa in servizio a Monaco dopo l’attacco al centro commerciale. A disposizione ci sono 16 elicotteri e lo stato di allerta non è stato ancora abbassato. Secondo il responsabile, non si è mai visto un intervento di queste dimensioni in Baviera. Nel parco Olympia sono stati allestiti due tendoni dove anche i testimoni e i familiari ricevono assistenza psicologica. Non sono state fornite al momento informazioni sull’identità delle vittime ed è previsto un briefing nelle prossime ore.
ore 00.04 – Polizia: “Mandateci foto e video”
La Polizia di Monaco ha aperto una piattaforma informatica su cui chiede di caricare tutti i video e le foto ripresi durante la strage del fast food. Ogni elemento sarò utile alle indagini.
ore 23.43 – Polizia ispeziona un cadavere con un robot
La polizia di Monaco intende ispezionare il corpo trovato nei pressi del centro commerciale Olympia Einkaufszentrum (Oez), che potrebbe appartenere a uno degli assalitori, con un robot, perché teme che possano esserci degli esplosivi. Lo riferisce il giornalista Oliver Bendixen dell’emittente Bayerische Rundfunk
ore 23.28 – Circolazione di tram, bus e treni interrotta
ore 22.49 – Dichiarato lo stato d’emergenza
ore 22.41 – Corpo senza vita di un uomo vicino al centro commerciale: “Forse è l’attentatore”
Il corpo senza vita di un uomo nelle immediate vicinanze del centro commerciale di Monaco potrebbe essere di uno degli attentatori: lo ha detto un portavoce della Polizia.
“Stiamo controllando questa eventualità con il massimo scrupolo”, ha detto.
ore 22.39 – “Certi di un solo attentatore. Non si esclude l’ipotesi di complici”
Il ministro alla Cancelleria federale Peter Altmaier (equivalente in Italia al sottosegretario alla presidenza del Consiglio) sostiene che ci sono notizie al momento di un solo attentatore. “Al momento abbiamo la sicurezza di una persona”, ha detto, aggiungendo che è in fuga. “Non sappiamo con sicurezza se questa persona avesse dei complici”. Con riferimento ai motivi o alla origine dello o degli attentatori, dice “non escludiamo alcuna ipotesi”.
ore 22.28 – “Uno degli assalitori ha gridato ‘Turchi di merda’”
Uno degli assalitori di Monaco ha gridato ‘Turchi di merda’. È quanto conferma la Bild. Lo stesso giornale aveva precedentemente citato il racconto fatto da un testimone oculare all’emittente tedesca Rtl, secondo cui l’uomo aveva gridato ‘Scheiß Ausländer’, cioè ‘Stranieri di m***à. Questo attentato di Monaco cade nel quinto anniversario del massacro di Oslo e Utoya, compiuto il 22 luglio del 2011 dall’estremista di destra norvegese Anders Behring Breivik, in cui furono uccise 77 persone.
ore 22.22 – Testimone: “Killer sparava ai bambini”
“Ho sentito gli spari, poi ho visto i feriti. Ero spalla a spalla con l’attentatore, ero in bagno con mio figlio. L’ho visto sparare direttamente in faccia ai bambini”. Così Lauretta Januze, una testimone della sparatoria a Monaco, ha raccontato quello che è accaduto alla Cnn spiegando che suo figliosi trovava in bagno con uno dei killer da McDonald’s. “Lì – ha raccontato – ha caricato l’arma”.
ore 21.58 – Isis su Twitter: “Ci stiamo espandendo in Europa”
I sostenitori dell’Isis stanno celebrando sui social network la sparatoria avvenuta questa sera a Monaco, in Germania, anche se non si sa ancora se l’attacco sia o meno di matrice islamica.
ore 21.52 – Cnn: “Uno dei killer ha preso di mira i bambini al McDonald’s'”
Uno dei killer in azione a Monaco avrebbe preso di mira i bambini che si trovavano all’interno del McDonald’s dove sembra sia iniziata la sparatoria. Lo riporta uno dei testimoni oculari citati dalla Cnn.
ore 21.32 – Polizia: “In azione fino a tre attentatori”
La polizia ritiene che siano entrati in azione fino a tre attentatori che al momento sono ancora ricercati.
ore 21.30 – Controlli verso Austria e Repubblica Ceca
La Germania ha istituito controlli alle frontiere verso l’Austria e la Repubblica Ceca dopo l’attacco al centro commerciale di Monaco.
ore 21.25 – Tv: “Spari dal tetto del centro commerciale”
Nel centro commerciale Olympia Einkaufszentrum (Oez) a Monaco almeno tre spari sono stati esplosi dal tetto. È quanto riferisce all’emittente locale Bayerische Rundfunk una testimone, che si trovava nel McDonald’s vicino al centro commerciale.
ore 21.22 – Rafforzate misure di sicurezza a Berlino
Rafforzate le misure di sicurezza in tutta la Germania dopo l’attentato di Monaco. Al centro di Berlino si sono sentite diverse sirene, e a Gendarmenmarkt, dove è in corso uno spettacolo di musica di Walzer all’aperto, sono arrivati mezzi della Polizia da cui con discrezione sono scesi degli agenti che presidiano la piazza. (ANSA).
ore 21.13 – Obama: “Siamo coi tedeschi”
Pieno sostegno alla Germania è stato espresso dal presidente americano Barack Obama. “I nostri cuori sono con i tedeschi”, ha dichiarato il leader della Casa Bianca.
ore 21.01 – Media: “Un attentatore urlava contro gli stranieri”
La tv N24 ha riferito che una testimone oculare avrebbe sentito uno dei tre attentatori gridare “stranieri di merda”. La notizia non ha al momento una conferma ufficiale ma viene riferita anche dal sito del quotidiano locale Abendzeitung citando “altri testimoni”, ma aggiunge che si tratta di “voci”.
ore 20.40 – Bild: “Un assalitore si è suicidato”
Secondo informazioni del giornale tedesco Bild, uno degli assalitori di Monaco si sarebbe sparato alla testa nel centro commerciale Olympia Einkaufszentrum (Oez).
ore 20.38 – I servizi di sicurezza non escludono il terrorismo
Fonti dei servizi di sicurezza tedeschi citati dalla Dpa per la prima volta non escludono che quello avvenuto a Monaco possa essere un atto terroristico.
ore 20.29 – Chiesto l’intervento del corpo d’élite anti-terrorismo
Secondo la tv pubblica regionale Wdr, la baviera ha richiesto l’intervento dei GSG 9 (i Grenzschutzgruppe 9), il corpo d’élite anti-terrorismo e operazioni speciali appartenente alla Bundespolizei, la polizia federale tedesca.
ore 20.13 – Polizia: “I tre sospetti attentatori sono in fuga”
Tre sospetti attentatori della sparatoria al centro commerciale Olympia sarebbero ancora in fuga in città. Lo riferisce la polizia ripresa da media tedeschi.
ore 20.04 – Evacuata la stazione centrale di Monaco per un’azione della polizia
ore 19.49 – Polizia: “Non pubblicate foto o film. Aiutano gli attentatori”
La Polizia di Monaco invita in un tweet a non pubblicare immagini dell’operazione in corso si internet o sui social.
ore 19.44 – Ministro dell’Interno: “Tre morti”
ore 19.38 – Scene di panico dopo la sparatoria
Scene di panico nella zona pedonale vicina al centro commerciale Olympia di Monaco, dove c’è stata la sparatoria che secondo la polizia ha lasciato sul terreno morti e feriti. La gente è scappata via urlando e piangendo mentre la polizia arrivava con ‘armi lunghe’.
ore 19.25 – Vigili: “Nessuna sparatoria in centro”
Secondo i vigili del fuoco non c’è stata una seconda sparatoria nella Karlplatz, al centro di Monaco. Lo riporta la tv pubblica bavarese “Br.
ore 19.23 – Sparatoria iniziata in un McDonald’s
La sparatoria nel centro commerciale sarebbe iniziata in un fast food: secondo un giornalista della BR si tratta di un McDonald’s.
ore 19.22 – Polizia: “Evitate le piazze”
La polizia ha lanciato l’avviso su Twitter ai cittadini di Monaco di evitare le piazze della città: “La situazione è ancora incerta”.
ore 19.05 – “Attentatore in fuga”
Secondo la tv all news N24 l’attentatore di Monaco sarebbe in fuga. Vengono citati testimoni oculari. La metropolitana di superficie è stata chiusa.
ore 19 – Polizia ai cittadini: “Evitate la zona del centro commerciale”
In un tweet, la polizia di Monaco ha annunciato di avere in corso una “grande intervento” nell’Olympia-Einkaufszentrum (Oez) e ha invitato ad evitare la zona. Il sito della Sueddeutsche Zeitung (Sz) ricorda che il centro commerciale è “nel nord della città” e un dipendente della struttura ha riferito che “non possono lasciare i negozi”. Il sito informa che il traffico della metropolitana di superficie “è interrotto”.
Mondo
Attentato a Monaco, spari in centro commerciale. Polizia: “Killer è 18enne tedesco di origine iraniana. 10 morti. No indicazione di matrice islamica” – LA DIRETTA (foto e video)
L'aggressore ha agito da solo, ma "forse aveva complici dentro al mall". Era armato di pistola ma nel suo zaino non sono stati trovati esplosivi. Avrebbe "sparato ai bambini" dentro al McDonald's al grido di Allah Akbar e gridato insulti contro i turchi. Poi si è suicidato. Tra le vittime una 15enne. 16 i feriti, tre di loro sono gravi
Spari dal tetto del centro commerciale Olympia-Einkaufszentrum a Monaco, il più grande di tutta la Baviera. E anche dentro a un McDonald’s nella stessa area. Un 18enne tedesco incensurato di origini iraniane ha assaltato il mall “da solo”, dice la polizia, “sparando a caso” ai passanti con una pistola anche se “forse aveva dei complici all’interno del centro commerciale”. Poi si è suicidato: il suo corpo è stato trovato alle 20.13 a un chilometro dall’Olympia. Aveva una “doppia cittadinanza” e non era un profugo, ha riferito il capo della polizia di Monaco, Hubertus Andra, nel corso della conferenza notturna. Nel suo zaino non è stato ritrovato nessun esplosivo.
I morti sono dieci. Una di loro è una giovane di 15 anni, un altro è l’attentatore. E a notte fonda è stata ritrovata anche la sua auto. I feriti sono 16, e alcuni sono bambini. Tre fra le persone colpite sono in gravi condizioni. Al momento non c’è alcuna indicazione relativa a una matrice islamica dell’attentato terroristico che a partire dalle 17.52 ha gettato la città di Monaco nel panico, paralizzando traffico e metropolitana e determinando lo stato di emergenza. Inizialmente, però, si pensava che ad entrare in azione fosse stato un commando di tre persone, poi scappate. Soltanto intorno all’1.30 la polizia ha chiarito che il killer ha agito da solo.
Dalla testimonianza di una donna musulmana emerge che il 18enne ha “sparato ai bambini” che si trovavano all’interno del McDonald’s al grido di “Allah Akbar“, dopo avere caricato la pistola in bagno (leggi). Altri testimoni riferiscono che avrebbe gridato “Scheiß Ausländer”, cioè “straniero di merda“. E anche “fottuti turchi“, aggiungendo poi: “Sono tedesco”. Ma non solo: la tv N24 ha mostrato un video (qui) in cui un cittadino, dal tetto del palazzo adiacente al centro commerciale, lo insulta chiamandolo con l’equivalente tedesco di “stronzo”. Lo scambio fra i due avviene in dialetto bavarese: l’attentatore dice “sono tedesco”, nato in Germania nel Harz IV, un quartiere povero e abitato da percettori di sussidio pubblico e aggiunge di essere stato sottoposto a “cure psichiatriche”. Un episodio che avviene a soli tre giorni di distanza dall’aggressione di un 17enne afghano che su un treno, sempre in Baviera, ha accoltellato cinque persone prima di essere ucciso dalle forze di polizia. Isis aveva rivendicato l’attacco.
Il centro commerciale Olympia Einkaufszentrum – Abbreviato in OEZ, è il più grande centro commerciale di Monaco e di tutta la Baviera. Nato nel 1972, in occasione dei Giochi Olimpici, è diventato in breve tempo una mecca dello shopping. Negli anni il centro è stato ampliato e modernizzato. Nel ’72 questo tipo di centro commerciale per la Germania era una novità e si è affermato come una vera e propria attrazione per la regione. L’Olympia Einkaufszentrum è costruito su due piani, all’interno ha un grande magazzino, 135 negozi di abbigliamento oltre a numerosi caffè e ristoranti. Il tutto sotto un tetto di vetro. Il centro commerciale si trova nella zona dell’Olimpiapark, parco olimpico costruito in occasione dei Giochi estivi del ’72, a nord di Monaco. Si trova in una zona di Monaco chiamata Oberwiesenfeld e continua ad essere utilizzato come luogo di eventi culturali, sociali e religiosi.
CRONACA ORA PER ORA
ore 2.50 – “3 feriti gravi”
Tre dei feriti dell’attacco di Monaco sono “gravi” e 13 “leggeri”: lo ha detto il capo della polizia di Monaco, Hubertus Andrae, confermando fra i feriti ci anche “bambini” e “adolescenti”.
ore 2.28 – “Attentatore era un 18enne tedesco di origini iraniane”
L’attentatore di Monaco era un diciottenne tedesco-iraniano incensurato residente nel capoluogo bavarese: lo ha rivelato in conferenza stampa il capo della polizia di Monaco, Hubertus Andra.
ore 1.39 – “Fine dell’emergenza. Trovato l’attentatore, che ha agito solo”
La polizia di Monaco ritiene molto probabile che l’attentatore di Monaco abbia agito da solo e si sia suicidato. “Abbiamo trovato una persona che si è uccisa”, ha scritto la polizia sul suo account Twitter. “Si tratta con molta probabilità dell’attentatore il quale, in base alle indagini attuali, ha agito da solo”, viene aggiunto in un secondo messaggio.
ore 1.08 – “21 persone portate in ospedale”
“Complessivamente 21 persone sono state trasportate in ambulanza dal centro commerciale a ospedali della città, con ferite da lievi a gravi”: lo ha detto il portavoce della polizia di Monaco, Marcus Da Gloria Martins. In nottata è prevista una conferenza stampa nella sede della polizia di Monaco, si è appreso nel capoluogo bavarese.
ore 00.24 – Arrivano le teste di cuoio
Oltre alle teste di cuoio del GSG9 della Polizia, a Monaco sono stati dispiegati i reparti d’elite BFE+, una unità speciale con una particolare formazione militare che è stata istituita in Germania dopo l’attentato al Bataclan a Parigi. Lo sforzo delle autorità tedesche è al massimo, ma nulla si sa ancora della caccia all’uomo degli attentatori.
ore 00.20 – Una donna al Nyt: “Non so neanche se mio figlio sia vivo”
Una donna racconta al quotidiano statunitense che la figlia e il figlio erano andati al centro commerciale. Si sono separati davanti al McDonald’s, quando l’aggressore ha aperto il fuoco. La ragazza è riuscita a scappare, ma il giovane è rimasto ferito. I loro genitori, nonostante siano già stati in quattro ospedali, finora non l’hanno trovato né hanno notizie sulle sue condizioni.
ore 00.13 – Mille soccorritori in città. “Mai visto un intervento di queste dimensioni in Baviera”
Il portavoce dei servizi di soccorso ha riferito che sono mille soccorritori tra vigili del fuoco e Croce rossa in servizio a Monaco dopo l’attacco al centro commerciale. A disposizione ci sono 16 elicotteri e lo stato di allerta non è stato ancora abbassato. Secondo il responsabile, non si è mai visto un intervento di queste dimensioni in Baviera. Nel parco Olympia sono stati allestiti due tendoni dove anche i testimoni e i familiari ricevono assistenza psicologica. Non sono state fornite al momento informazioni sull’identità delle vittime ed è previsto un briefing nelle prossime ore.
ore 00.04 – Polizia: “Mandateci foto e video”
La Polizia di Monaco ha aperto una piattaforma informatica su cui chiede di caricare tutti i video e le foto ripresi durante la strage del fast food. Ogni elemento sarò utile alle indagini.
ore 23.43 – Polizia ispeziona un cadavere con un robot
La polizia di Monaco intende ispezionare il corpo trovato nei pressi del centro commerciale Olympia Einkaufszentrum (Oez), che potrebbe appartenere a uno degli assalitori, con un robot, perché teme che possano esserci degli esplosivi. Lo riferisce il giornalista Oliver Bendixen dell’emittente Bayerische Rundfunk
ore 23.28 – Circolazione di tram, bus e treni interrotta
ore 22.49 – Dichiarato lo stato d’emergenza
ore 22.41 – Corpo senza vita di un uomo vicino al centro commerciale: “Forse è l’attentatore”
Il corpo senza vita di un uomo nelle immediate vicinanze del centro commerciale di Monaco potrebbe essere di uno degli attentatori: lo ha detto un portavoce della Polizia.
“Stiamo controllando questa eventualità con il massimo scrupolo”, ha detto.
ore 22.39 – “Certi di un solo attentatore. Non si esclude l’ipotesi di complici”
Il ministro alla Cancelleria federale Peter Altmaier (equivalente in Italia al sottosegretario alla presidenza del Consiglio) sostiene che ci sono notizie al momento di un solo attentatore. “Al momento abbiamo la sicurezza di una persona”, ha detto, aggiungendo che è in fuga. “Non sappiamo con sicurezza se questa persona avesse dei complici”. Con riferimento ai motivi o alla origine dello o degli attentatori, dice “non escludiamo alcuna ipotesi”.
ore 22.28 – “Uno degli assalitori ha gridato ‘Turchi di merda’”
Uno degli assalitori di Monaco ha gridato ‘Turchi di merda’. È quanto conferma la Bild. Lo stesso giornale aveva precedentemente citato il racconto fatto da un testimone oculare all’emittente tedesca Rtl, secondo cui l’uomo aveva gridato ‘Scheiß Ausländer’, cioè ‘Stranieri di m***à. Questo attentato di Monaco cade nel quinto anniversario del massacro di Oslo e Utoya, compiuto il 22 luglio del 2011 dall’estremista di destra norvegese Anders Behring Breivik, in cui furono uccise 77 persone.
ore 22.22 – Testimone: “Killer sparava ai bambini”
“Ho sentito gli spari, poi ho visto i feriti. Ero spalla a spalla con l’attentatore, ero in bagno con mio figlio. L’ho visto sparare direttamente in faccia ai bambini”. Così Lauretta Januze, una testimone della sparatoria a Monaco, ha raccontato quello che è accaduto alla Cnn spiegando che suo figliosi trovava in bagno con uno dei killer da McDonald’s. “Lì – ha raccontato – ha caricato l’arma”.
ore 21.58 – Isis su Twitter: “Ci stiamo espandendo in Europa”
I sostenitori dell’Isis stanno celebrando sui social network la sparatoria avvenuta questa sera a Monaco, in Germania, anche se non si sa ancora se l’attacco sia o meno di matrice islamica.
ore 21.52 – Cnn: “Uno dei killer ha preso di mira i bambini al McDonald’s'”
Uno dei killer in azione a Monaco avrebbe preso di mira i bambini che si trovavano all’interno del McDonald’s dove sembra sia iniziata la sparatoria. Lo riporta uno dei testimoni oculari citati dalla Cnn.
ore 21.32 – Polizia: “In azione fino a tre attentatori”
La polizia ritiene che siano entrati in azione fino a tre attentatori che al momento sono ancora ricercati.
ore 21.30 – Controlli verso Austria e Repubblica Ceca
La Germania ha istituito controlli alle frontiere verso l’Austria e la Repubblica Ceca dopo l’attacco al centro commerciale di Monaco.
ore 21.25 – Tv: “Spari dal tetto del centro commerciale”
Nel centro commerciale Olympia Einkaufszentrum (Oez) a Monaco almeno tre spari sono stati esplosi dal tetto. È quanto riferisce all’emittente locale Bayerische Rundfunk una testimone, che si trovava nel McDonald’s vicino al centro commerciale.
ore 21.22 – Rafforzate misure di sicurezza a Berlino
Rafforzate le misure di sicurezza in tutta la Germania dopo l’attentato di Monaco. Al centro di Berlino si sono sentite diverse sirene, e a Gendarmenmarkt, dove è in corso uno spettacolo di musica di Walzer all’aperto, sono arrivati mezzi della Polizia da cui con discrezione sono scesi degli agenti che presidiano la piazza. (ANSA).
ore 21.13 – Obama: “Siamo coi tedeschi”
Pieno sostegno alla Germania è stato espresso dal presidente americano Barack Obama. “I nostri cuori sono con i tedeschi”, ha dichiarato il leader della Casa Bianca.
ore 21.01 – Media: “Un attentatore urlava contro gli stranieri”
La tv N24 ha riferito che una testimone oculare avrebbe sentito uno dei tre attentatori gridare “stranieri di merda”. La notizia non ha al momento una conferma ufficiale ma viene riferita anche dal sito del quotidiano locale Abendzeitung citando “altri testimoni”, ma aggiunge che si tratta di “voci”.
ore 20.40 – Bild: “Un assalitore si è suicidato”
Secondo informazioni del giornale tedesco Bild, uno degli assalitori di Monaco si sarebbe sparato alla testa nel centro commerciale Olympia Einkaufszentrum (Oez).
ore 20.38 – I servizi di sicurezza non escludono il terrorismo
Fonti dei servizi di sicurezza tedeschi citati dalla Dpa per la prima volta non escludono che quello avvenuto a Monaco possa essere un atto terroristico.
ore 20.29 – Chiesto l’intervento del corpo d’élite anti-terrorismo
Secondo la tv pubblica regionale Wdr, la baviera ha richiesto l’intervento dei GSG 9 (i Grenzschutzgruppe 9), il corpo d’élite anti-terrorismo e operazioni speciali appartenente alla Bundespolizei, la polizia federale tedesca.
ore 20.13 – Polizia: “I tre sospetti attentatori sono in fuga”
Tre sospetti attentatori della sparatoria al centro commerciale Olympia sarebbero ancora in fuga in città. Lo riferisce la polizia ripresa da media tedeschi.
ore 20.04 – Evacuata la stazione centrale di Monaco per un’azione della polizia
ore 19.49 – Polizia: “Non pubblicate foto o film. Aiutano gli attentatori”
La Polizia di Monaco invita in un tweet a non pubblicare immagini dell’operazione in corso si internet o sui social.
ore 19.44 – Ministro dell’Interno: “Tre morti”
ore 19.38 – Scene di panico dopo la sparatoria
Scene di panico nella zona pedonale vicina al centro commerciale Olympia di Monaco, dove c’è stata la sparatoria che secondo la polizia ha lasciato sul terreno morti e feriti. La gente è scappata via urlando e piangendo mentre la polizia arrivava con ‘armi lunghe’.
ore 19.25 – Vigili: “Nessuna sparatoria in centro”
Secondo i vigili del fuoco non c’è stata una seconda sparatoria nella Karlplatz, al centro di Monaco. Lo riporta la tv pubblica bavarese “Br.
ore 19.23 – Sparatoria iniziata in un McDonald’s
La sparatoria nel centro commerciale sarebbe iniziata in un fast food: secondo un giornalista della BR si tratta di un McDonald’s.
ore 19.22 – Polizia: “Evitate le piazze”
La polizia ha lanciato l’avviso su Twitter ai cittadini di Monaco di evitare le piazze della città: “La situazione è ancora incerta”.
ore 19.05 – “Attentatore in fuga”
Secondo la tv all news N24 l’attentatore di Monaco sarebbe in fuga. Vengono citati testimoni oculari. La metropolitana di superficie è stata chiusa.
ore 19 – Polizia ai cittadini: “Evitate la zona del centro commerciale”
In un tweet, la polizia di Monaco ha annunciato di avere in corso una “grande intervento” nell’Olympia-Einkaufszentrum (Oez) e ha invitato ad evitare la zona. Il sito della Sueddeutsche Zeitung (Sz) ricorda che il centro commerciale è “nel nord della città” e un dipendente della struttura ha riferito che “non possono lasciare i negozi”. Il sito informa che il traffico della metropolitana di superficie “è interrotto”.
Articolo Precedente
Attentato Monaco, testimone: “Il killer sparava ai bambini nel McDonald’s”
Articolo Successivo
Monaco, un testimone: “Ero affacciato e ho visto un uomo sparare”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Ucraina, Putin apre a una tregua: “Sì, se porterà a una pace duratura”. Trump: “Parole promettenti, mi piacerebbe incontrarlo”
Zonaeuro
Nuovo scandalo in Europa, in manette lobbisti di Huawei: “Hanno corrotto parlamentari”. Perquisiti gli uffici, sigilli a quello di un assistente di Falcone (Fi)
Politica
Intercettazioni, bocciati gli emendamenti per “salvare” i reati da codice rosso. Orrico (M5s): “Sono stata vittima. Così donne senza tutela”
Sankt Moritz, 13 mar. -(Adnkronos) - La prima tappa della Coppa delle Alpi by 1000 Miglia 2025, partita da Brescia alle 9:00 di stamattina, è in conclusione. La classifica aggiornata alla Prova di Media sul Passo Eira vede Francesco e Giuseppe di Petra in testa a bordo della loro Fiat 508C del 1938, seguiti da Belotti-Plebani sulla Bugatti T 37 A del 1927 e da un’altra 508C ma del 1937, quella di Aliverti-Polini. Conclusa la sosta per il pranzo a Tirano, gli equipaggi hanno iniziato a risalire la Valtellina toccando prima Grosio, con la vista del Castello Vecchio di San Faustino sullo sfondo, e poi Bormio, che ha ospitato un controllo timbro in pieno centro storico. Una volta lasciata alle spalle la cittadina, hanno iniziato a profilarsi i primi scorci imbiancati. Ben presto, gli equipaggi si sono visti immersi in un panorama completamente innevato, reso ancor più bello dalla luce del sole del pomeriggio.
Sul Passo Eira, ad un’altitudine di 2000 metri, si è tenuta la prima Prova di Media della manifestazione, dopodiché il convoglio è giunto a Livigno, che ha accolto i piloti per un coffee break nella Piazza del Comune. Il benvenuto del centro cittadino è stato caloroso, con una folla entusiasta che si è riunita nei pressi dell’arco all’arrivo nella cittadina, partner della Coppa delle Alpi 2025. Costeggiando il lago di Livigno, ghiacciato dalle rigide temperature invernali, gli equipaggi sono entrati in Svizzera passando dal tunnel Munt la Schera. Le vetture sono infine giunte a St. Moritz, primo traguardo di tappa della Coppa delle Alpi 2025.
Lasciandosi alle spalle la Torre Pendente di San Maurizio, hanno effettuato le ultime prove di giornata e, dopo aver costeggiato il lago di St. Moritz, sono finalmente giunte al Controllo Orario finale nella centralissima via Serlas sotto una consistente nevicata.
Verona, 13 mar. - (Adnkronos) - "Abbiamo voluto e portato all’interno di una manifestazione fieristica un progetto di natura sociale, per la prima volta in assoluto, in quanto non era mai accaduto che si dedicasse un intero padiglione alla fiera del sociale. Lo abbiamo fatto per la prima volta in occasione del primo evento di LetExpo, e ora siamo alla quarta edizione. Siamo partiti con tre organizzazioni tra fondazioni e associazioni: Fondazione Grimaldi, la Comunità Lautari e l’ospedale pediatrico Santobono Pausilipon, con la sua Fondazione. Oggi sono più di 50 organizzazioni, c’è stata una crescita esponenziale. Sono felice di aver condiviso tutte queste annate con il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, che ha condiviso con noi questi momenti”. Lo ha detto Eugenio Grimaldi, executive manager del Gruppo Grimaldi e presidente di Alis per il Sociale alla quarta edizione di LetExpo, la fiera di riferimento per i trasporti, la logistica, i servizi alle imprese e la sostenibilità, in programma a Verona fino al 14 marzo. La fiera è promossa da Alis in collaborazione con Veronafiere, LetExpo rappresenta l’evento nazionale e internazionale di riferimento della filiera, con un focus sulle attuali dinamiche geopolitiche e sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale.
“Il ministro Locatelli ha ascoltato le istanze di queste fondazioni e organizzazioni, ci ha invitato a Palazzo Chigi, dove abbiamo avuto modo di parlare delle loro criticità e ascoltandole credo che nei nuovi decreti abbiano potuto portare e sollevare delle linee guida presenti oggi in questi nuovi decreti. Quindi, rappresenta un risultato tangibile che ci dà grande soddisfazione - afferma Grimaldi - Ho avuto la percezione anche di una crescita per i prossimi anni e questo dà sicuramente grande soddisfazione e ancora più voglia di lavorare”.
“E’ stato un momento di grande soddisfazione aver avuto momenti di condivisione con i gruppi del ministero della Difesa, come l’esercizio, che hanno partecipato in senso attivo non solo nel padiglione, dove c'è l'organizzazione del Ministero della Difesa, ma si sono avvicinati al padiglione 1, dedicato al sociale - spiega - Già abbiamo condiviso che l'anno prossimo avremo una partecipazione anche all’interno dell’organizzazione da parte loro. Abbiamo avuto anche l'Aeronautica militare, che con la Fanfara ha aperto il padiglione nella giornata inaugurale”. “Voglio ringraziare tutte le imprese, che rappresentano il senso di questo evento e le aziende che hanno già portato a termine alcuni progetti con la Comunità Lautari e con la Fondazione Grimaldi, ma soprattutto che hanno portato a compimento già con la Fondazione Santobono. C'è un senso pratico e tangibile del lavoro espresso in questo padiglione e in questa fiera, che porta sicuramente dei risultati nel terzo settore, dove ci sono i più fragili”, conclude Grimaldi.
Roma, 13 mar. (Adnkronos) - Cresce la consapevolezza degli italiani verso la sostenibilità alimentare. A testimoniarlo è la recente indagine 'Le scelte alimentari degli italiani tra sostenibilità e consumo: percezioni e preferenze verso i prodotti certificati' commissionata a Consumerismo No Profit da Findus e presentata oggi durante un incontro svoltosi presso l’Acquario Civico di Milano.
Secondo il sondaggio, quasi 7 consumatori su 10 (il 68% degli intervistati) considera la sostenibilità un fattore importante, con quasi il 20% che la ritiene un driver fondamentale nella scelta dei prodotti alimentari da acquistare. Inoltre, l’indagine evidenzia come le abitudini d’acquisto stiano cambiando: rispetto a 10 anni fa, il 66% degli intervistati dichiara di aver aumentato la propria attenzione nei confronti di prodotti certificati sostenibili e 2 italiani su 10 li cercano attivamente al supermercato. Quasi la metà degli intervistati (46%) dichiara di leggere spesso le etichette per verificare la provenienza e la filiera dei prodotti alimentari, il 26% lo fa sempre.
Per quanto riguarda i prodotti certificati sostenibili, 1 italiano su 10 (12%) li sceglie sempre, mentre il 71% li acquista occasionalmente, approfittando di offerte e promozioni, dimostrando una predisposizione selettiva che spesso dipende dal prezzo. Quando si tratta di prodotti ittici, la qualità e la freschezza rimangono il principale fattore di scelta per il 64% degli intervistati, seguiti dalla provenienza del pesce (59%) e dal prezzo (51%). Ma è da segnalare anche che 1 consumatore su 4 (26%) indica le certificazioni di sostenibilità come un criterio determinante nella scelta dei prodotti ittici, un dato che suggerisce come le certificazioni stiano entrando tra i criteri di scelta, seppure ci sia da continuare a lavorare.
Roma, 13 mar. (Adnkronos) - Cresce la consapevolezza degli italiani verso la sostenibilità alimentare. A testimoniarlo è la recente indagine 'Le scelte alimentari degli italiani tra sostenibilità e consumo: percezioni e preferenze verso i prodotti certificati' commissionata a Consumerismo No Profit da Findus e presentata oggi durante un incontro svoltosi presso l’Acquario Civico di Milano.
Secondo il sondaggio, quasi 7 consumatori su 10 (il 68% degli intervistati) considera la sostenibilità un fattore importante, con quasi il 20% che la ritiene un driver fondamentale nella scelta dei prodotti alimentari da acquistare. Inoltre, l’indagine evidenzia come le abitudini d’acquisto stiano cambiando: rispetto a 10 anni fa, il 66% degli intervistati dichiara di aver aumentato la propria attenzione nei confronti di prodotti certificati sostenibili e 2 italiani su 10 li cercano attivamente al supermercato. Quasi la metà degli intervistati (46%) dichiara di leggere spesso le etichette per verificare la provenienza e la filiera dei prodotti alimentari, il 26% lo fa sempre.
Per quanto riguarda i prodotti certificati sostenibili, 1 italiano su 10 (12%) li sceglie sempre, mentre il 71% li acquista occasionalmente, approfittando di offerte e promozioni, dimostrando una predisposizione selettiva che spesso dipende dal prezzo. Quando si tratta di prodotti ittici, la qualità e la freschezza rimangono il principale fattore di scelta per il 64% degli intervistati, seguiti dalla provenienza del pesce (59%) e dal prezzo (51%). Ma è da segnalare anche che 1 consumatore su 4 (26%) indica le certificazioni di sostenibilità come un criterio determinante nella scelta dei prodotti ittici, un dato che suggerisce come le certificazioni stiano entrando tra i criteri di scelta, seppure ci sia da continuare a lavorare.
Roma, 13 mar. - (Adnkronos) - Il Gruppo Webuild ha chiuso il 2024 con risultati record, superando gli impegnativi obiettivi previsti per l’anno grazie a una crescita a doppia cifra, con ricavi pari a 12 miliardi (+20% sul 2023) mentre l'Ebitda ammonta a 967 milioni (+18%, rispetto a una guidance fissata sopra i 900 milioni), corrispondente a un margine del’8,1%. Il gruppo sottolinea come la struttura finanziaria si è rafforzata ulteriormente mantenendo per il quarto anno consecutivo una posizione di cassa netta, che si attesta a 1.445 milioni nel 2024 (ben superiore agli oltre 400 milioni fissati nella guidance) mentre la leva finanziaria si è ridotta a 2,9x, attestandosi ad un livello migliore rispetto ai principali player internazionali di settore.
La crescita - si sottolinea - è trainata dallo sviluppo delle attività in Italia (Alta Velocità/Alta Capacità ferroviaria MilanoGenova e Verona-Padova, Alta Velocità ferroviaria Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina), in Australia (Snowy Hydro 2.0, SSTOM Sydney Metro, Perdaman e North East Link di Melbourne) e in Arabia Saudita (Trojena Dams e Connector South).
Il Gruppo ha continuato a consolidare la propria leadership in Italia e nei principali mercati internazionali, tra cui Europa, Australia, Stati Uniti e Medio Oriente, che nel 2024 hanno contribuito per oltre il 90% ai ricavi, a conferma del proseguimento dell’impegno nella politica di de-risking.
A fine 2024 il portafoglio ordini totale di Weibuld risultava pari a 63,2 miliardi di euro, di cui 54,3 miliardi relativi a construction e 8,9 miliardi riferiti a concessions e operation & maintenance. Il backlog construction - si sottolinea in una nota - "si conferma tra i più alti rispetto ai principali peers europei nel segmento construction". Peraltro, ricorda Webuild, circa il 90% del backlog construction del Gruppo è relativo a progetti legati all’avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. In termini di geografie il portafoglio ordini risulta prevalentemente distribuito tra Italia, paesi dell’Europa Centrale e del Nord, Stati Uniti, Medio Oriente ed Australia - principalmente in segmenti legati alla mobilità sostenibile quali l’alta velocità, il settore ferroviario e il settore stradale - portando i progetti in queste geografie a quasi il 90% del backlog construction.
Alla luce dei risultati record raggiunti nel 2024, ma anche "del consolidato posizionamento in un mercato in forte espansione e della robusta piattaforma costruita nel tempo", Webuild ha rivisto al rialzo i target 2025, definiti nel piano "Roadmap al 2025 – The Future is Now", che già prevedevano obiettivi ambiziosi. La nuova guidance prevede per il 2025 ricavi superiori a 12,5 miliardi (il target precedente era di 10,5-11 miliardi), un Ebitda maggiore di 1,1 miliardi, rispetto ad un precedente target di €990-1.050 milioni, e una solida cassa netta superiore a 700 milioni, rispetto all’indicazione di una cassa netta positiva.
Webuild ha chiuso il 2024 con un utile netto attribuibile ai Soci della Controllante adjusted di 247 milioni di euro contro i 236 milioni del 2023.Il risultato prima delle imposte adjusted si attesta a 434 milioni con un aumento del 10% rispetto all’esercizio precedente mentre le Imposte sul reddito adjusted ammontano a 181 milioni. La Posizione finanziaria netta delle attività continuative al 31 dicembre 2024 era positiva per 1.445 (€1.431 milioni al 31 dicembre 2023), registrando un risultato superiore alle attese. Questo risultato - si sottolinea in una nota - "conferma l’efficacia delle strategie adottate per ottimizzare la gestione del capitale circolante e riflette i successi commerciali conseguiti dal Gruppo anche nel 2024, assumendo ancora maggiore rilevanza alla luce degli investimenti in dotazioni tecniche e beni in leasing (970 milioni) per l’avvio dei grandi progetti in corso".
A fine esercizio l’indebitamento lordo, al netto dell’effetto temporaneo di incremento del debito legato all’operazione di liability management di ottobre 2024, si attesta a 2,765 miliardi (2,609 miliardi nel 2023), con un rapporto Indebitamento lordo/EBITDA di 2,9x, in riduzione rispetto al dato di 3,2x al 31 dicembre 2023. Alla luce dei risultati nell'assemblea che sarà convocata per il 16 aprile sarà proposto un dividendo di 0,081 euro per azione ordinaria (+14%) e di 0,26 euro per ciascuna azione di risparmio.
Napoli, 13 mar. (Adnkronos/Labitalia) - In una Campania in crescita, ma ancora segnata dal fenomeno della fuga di talenti, il legame tra formazione universitaria e sviluppo economico diventa cruciale. Se ne è discusso presso la Sala D’Amato dell’Unione Industriale Napoli, durante l’evento 'Muoversi nelle professioni e sul territorio', promosso dalla Luiss e dedicato alle lauree magistrali dell’Ateneo.
“La Luiss lavora in prima linea per costruire corsi di laurea magistrale strettamente legati alle necessità del mercato del lavoro. Pur avendo sede a Roma, dedichiamo particolare attenzione alla Campania, seconda regione di provenienza dei nostri studenti e territorio ricco di opportunità nei settori chiave come turismo, agroalimentare e aerospazio. Il nostro obiettivo è collaborare con le imprese campane affinché i nostri studenti possano realizzarsi professionalmente all’interno di esse, raggiungendo posizioni apicali”, ha spiegato Enzo Peruffo, Dean della Graduate School Luiss e responsabile dello sviluppo dei percorsi magistrali dell’Ateneo.
Durante l’incontro sono state illustrate anche le caratteristiche dell’offerta formativa Luiss: “E' importante farsi guidare dalle proprie passioni e dai propri interessi, ma anche essere pronti a sviluppare nuove competenze trasversali, saper dialogare con l’intelligenza artificiale con solide competenze verticali e lavorare sulle life skills, le cosiddette competenze della vita. Solo così si potranno affrontare le trasformazioni attuali e future. Per noi è fondamentale interagire con tutte le realtà del territorio, da cui traiamo spunto per disegnare un’offerta formativa sempre più aderente alle esigenze del mercato del lavoro. Il nostro obiettivo è formare studenti altamente preparati, motivati e appassionati, in grado non solo di entrare nel mondo del lavoro, ma di costruire percorsi di carriera soddisfacenti e di successo”.
Roma, 13 mar. (Adnkronos/Labitalia) - Si è conclusa oggi la terza edizione del Welfare day evento di riferimento per il mondo del welfare aziendale, organizzato da Comunicazione Italiana in collaborazione con Pluxee Italia, player globale leader nei benefit aziendali e nell’employee engagement. La giornata, ospitata presso Palazzo dell’Informazione in Roma e trasmessa in diretta su www.comunicazioneitaliana.tv, ha offerto spunti concreti su come le imprese possano integrare il welfare nelle proprie strategie, favorendo sostenibilità, engagement dei dipendenti e innovazione.
L'evento si è aperto con il Keynote Speech di Pluxee Italia, in cui Anna Maria Mazzini e Tommaso Palermo - rispettivamente Chief Growth Officer e Managing Director di Pluxee Italia - hanno evidenziato come il welfare aziendale stia evolvendo in una strategia collettiva, guidata dalla digitalizzazione e dalla crescente personalizzazione dei servizi. Attraverso dati e case study, è emerso come la tecnologia stia rivoluzionando la gestione del benessere dei dipendenti, rendendolo più accessibile ed efficace. Durante l’evento Pluxee ha presentato anche la nuova piattaforma welfare: un’innovazione che amplia l’offerta dei servizi offerti, basata su flessibilità, accessibilità e ampiezza del network.
Nel corso delle tre sessioni talk show, con la partecipazione di Chro, welfare manager e altre figure hr chiave di aziende del Paese, sono stati affrontati alcuni dei temi più rilevanti per il futuro del welfare. Nel primo, 'Welfare strategico: l’alleanza tra hr e business e la creazione di valore sostenibile', con la conduzione di Esther Intile di Enel Group, è stato approfondito il legame tra il welfare aziendale e la sostenibilità delle imprese. Tra i punti emersi, la necessità di un approccio integrato tra hr e business per massimizzare l’impatto positivo del welfare sulla produttività e sulla retention dei talenti.
Nel secondo panel, “Il ruolo dei benefit aziendali all'interno della strategia di welfare”, si è discusso di come i benefit siano passati da strumenti standardizzati a soluzioni sempre più personalizzate, grazie all’ascolto attivo delle esigenze dei dipendenti e all’uso di piattaforme digitali. Relatori e relatrici hanno sottolineato l'importanza di costruire un ecosistema aziendale basato sulla flessibilità e sull’inclusione, ma hanno anche posto l’accento su una criticità diffusa: troppi dipendenti non conoscono o non sfruttano i benefit a loro disposizione. Servono quindi strategie di comunicazione più efficaci per favorire un reale engagement.
Il terzo e ultimo talk show, “La centralità del welfare nelle strategie di attraction e retention”, ha posto l’attenzione sulla crescente importanza del welfare come strumento di attrazione e fidelizzazione dei talenti. Tra le best practice emerse, il rafforzamento di benefit legati alla salute, al sostegno alla genitorialità e al benessere psicologico, aspetti ormai fondamentali per le nuove generazioni di lavoratori.
La sfida è coniugare ascolto e personalizzazione, superando l’approccio one-size-fits-all e costruendo soluzioni di welfare sempre più dinamiche, scalabili e in linea con le nuove esigenze del mondo del lavoro. Un welfare aziendale davvero efficace non solo migliora il benessere di lavoratori e lavoratrici, ma genera un impatto positivo sull'intera organizzazione, contribuendo alla sostenibilità e alla crescita nel lungo periodo. Durante l’evento hanno condiviso la loro esperienza le seguenti aziende: Altergon Italia, Atac, Eidosmedia, Fater, Fedegroup, Fendi, Hewlett Packard Enterprise, Philip Morris International, Procter & Gamble, Rheinmetall Italia, Ria Money Transfer e Tim. L’evento potrà a breve essere riascoltato su www.comunicazione.tv. L’appuntamento con il Welfare day si rinnova per il 2026, con l’obiettivo di continuare a tracciare il futuro del welfare aziendale in Italia.