Cosa accadrà all’umanità se i governi non collaboreranno attivamente per indirizzare le nuove tecnologie? E se non troveranno soluzioni alla disoccupazione crescente? Come è possibile indirizzare educazione e cultura per creare nuovo lavoro? E come possono gli affari diventare più etici? Questi sono alcuni degli interrogativi a cui cerca di dare risposta il Millennium Project, un network con base a Washington DC composto da 52 nodi nel mondo, nello studio 2050 Work/Tech Alternative Scenarios.
Oltre 450 esperti delle dinamiche di tecnologia e lavoro hanno definito tre potenziali scenari per gli anni a venire, in cui si alternano: un’umanità disperata nel disordine politico ed economico, un mondo multipolare di mega-corporazioni e governi con capacità strategica e adozione della tecnologia altalenanti e un’economia dell’autorealizzazione dell’essere umano, con strategie a lungo termine condivise a livello internazionale.
Se queste sono le alternative che ci attendono, quali decisioni è possibile prendere oggi in Italia per creare un futuro migliore?
Suddivisi in quattro sottogruppi tematici su educazione/cultura, governo, scienza/tecnologia, affari/lavoro, alternati a sessioni plenarie secondo il metodo Charrette, i partecipanti al workshop, organizzato da Millennium Project Italia e SingularityU Milan, presso la sede di Ars&Inventio, hanno cercato di definire strategie e azioni a breve, medio e lungo termine per indirizzare il nostro futuro.
Nel gruppo Educazione/Cultura è stata proposta una campagna di sensibilizzazione a brevissimo termine, in cui coinvolgere le celebrità più apprezzate dal grande pubblico per diffondere il messaggio di cambiamento che sarà necessario negli anni a venire. Si è poi anche considerata la necessità di strategie di promozione dell’imprenditorialità, attraverso modelli di scuola alternativi, sistemi di mutual coaching tra senior e giovani e riduzione degli orari scolastici tradizionali.
A medio termine, il gruppo ha discusso ancora di scambio formativo intergenerazionale e di come portare gli over 60 nelle startup. La scuola è ancora in ridefinizione, con ulteriore riduzione degli orari, nuovi utilizzi dello spazio e con il potenziamento dell’educazione civica e della liberalizzazione degli open data. L’idea è che non ci sarà più separazione tra educazione e vita normale, ma sarà un continuum.
A lungo termine, infine, si è parlato di un offuscamento dei confini tra pubblico e privato e tra macchine e umani, con l’etica che diventerà il tema culturale in assoluto più importante per l’umanità.
Il gruppo governo ha focalizzato l’attenzione su una strategia per il reperimento delle risorse, per attuare azioni e strategie proprie e degli altri gruppi. La prima azione si concentra sulla demonetizzazione completa: eliminare il contante permette l’emersione dell’economia sommersa, che libera risorse da investire in infrastrutture e ampliare, così, l’accesso alla tecnologia.
A questi investimenti pubblici devono essere integrati investimenti privati, da attrarre con incentivi fiscali. Si è pensato, poi, alla necessità di supportare la formazione, anche per stimolare gli investimenti, impiegando risorse in voucher di formazione pagati dal governo a favore degli enti che organizzano le attività di formazione per i nuovi lavori che saranno richiesti nel futuro.
Nel lungo periodo, grazie alla tecnologia, sarà possibile ridurre i costi dello Stato e liberare risorse da continuare a investire nell’innovazione. Risulta necessario anche minimizzare l’impatto sociale della disoccupazione: nei primi 15 anni, si ipotizza che la rete sociale della famiglia italiana assorbirà la crisi sociale; dal quindicesimo anno, grazie alle risorse del recupero dell’imponibile derivante dall’evasione fiscale e dalla riduzione dei costi che la tecnologia permetterà, sarà possibile erogare un reddito di base universale: ciò permetterà alle persone di gestire la propria vita e decidere in quale settore specializzarsi in base alle proprie reali aspirazioni.
![_MG_4022](http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2016/07/MG_4022-630x420.jpg)
Il gruppo scienza/tecnologia ha individuato tre macrotemi di particolare interesse per lo sviluppo delle tecnologie esponenziali in Italia: biotecnologia, cibo ed energie rinnovabili. Le tecnologie impiegabili in questi tre ambiti possono impattare positivamente e maggiormente sullo sviluppo economico e sociale italiano, migliorando la qualità della vita con l’accesso alla salute, il settore agroalimentare con l’accesso al cibo e la mobilità grazie a vettori merci completamente automatici ed intelligenti che semplificano lo spostamento su un territorio particolare come quello italiano.
Intelligenza artificiale e robotica sono tecnologie trasversali abilitanti: avranno un ruolo importante per accelerare diffusione e adozione delle nuove tecnologie, come nel caso delle vetture autonome o dei robot, già fortemente presenti nelle fabbriche italiane e nel futuro saranno sempre più presenti negli ospedali e nelle case di un paese in cui si prevede l’aumento della longevità.
Intelligenza artificiale e robotica cominciano già oggi a sollevare dibattiti che hanno alla base una questione morale. Manca la capacità di analizzare le conseguenze del contenuto di intelligenza di questi oggetti autonomi, che riceveranno in delega dalle persone decisioni importanti sulla vita. Si rende quindi indispensabile una scienza della moralità che analizzi il modo in cui queste decisioni avverranno. L’Italia, che per millenni è stata vista come uno dei centri mondiali dell’evoluzione del pensiero morale ha l’opportunità di fare un percorso analogo nel ventunesimo secolo, avviando una conversazione aperta ed inclusiva affinché la traiettoria del percorso di questa evoluzione tecnologica sia sana, affidabile, trasparente.
Il gruppo affari/lavoro è partito dalla necessità di iniziare da subito dei percorsi di separazione dell’economia reale dalla pura finanza e dell’identità professionale e personale da quella aziendale, eliminando l’approccio familistico al lavoro e focalizzandosi sull’individuo come centro del progetto professionale. Una delle grandissime sfide riguarderà le attività dei più anziani, considerando che l’Italia è un Paese che invecchia, e a ciò si legano le tematiche del welfare, che dovranno essere sostenute da un punto di vista pubblico ma anche privato da parte delle aziende. È fondamentale, nei prossimi 5 anni, pensare quindi a una maggiore integrazione, tra governo, azienda e persona, come avviene ad esempio, nel settore dello smart working, che supporta molte categorie svantaggiate.
Dopo dieci anni, si dovrà pensare ad investire le risorse dei costi del personale, liberate da un’automazione aziendale almeno al 40%, in tematiche di benessere e work balance. Sarà molto importante, per questo, gestire le aziende come dei network professionali e pensare a riforme giuridiche intelligenti.
Al 2050, con le aziende quasi totalmente automatizzate, le risorse potranno essere dedicate alle persone e il benessere sarà sempre più sganciato dal reddito e permetterà il libero arbitrio professionale, cioè la libertà di scegliere il nostro destino: potrà essere di fare tutto o niente, ma sarà una scelta libera e individuale. Le associazioni di categoria, in un 2050 in cui il trattamento pensionistico sarà sostituito da un un modello di reddito di base, potranno a tal fine essere focalizzate sui bisogni individuali e del territorio, inteso come ecosistema, e sul mantenimento di tutto quello che è la salute e l’equilibrio biologico dell’Italia.
Questo workshop sarà replicato in diversi Paesi dalle varie sezioni del Millennium Project, forse di nuovo anche in Italia, e le strategie in discussione possono essere considerate un work in progress per discutere insieme sulle conseguenze delle nostre decisioni di oggi… perché il futuro è adesso!
Foto e video workshop: http://www.singularityumilan.com/quale-futuro-lavoro-tecnologia-italia/, per info e contributi scrivi a mdiberardo[at]gmail.com
Scritto in collaborazione con Mara Di Berardo, Millennium Project Italy
Twitter @GherardoLiguori
Gherardo Liguori
Esperto di whistleblowing e comunicazione digitale
Tecnologia - 27 Luglio 2016
Italia, quale futuro per lavoro e tecnologia nel 2050?
Cosa accadrà all’umanità se i governi non collaboreranno attivamente per indirizzare le nuove tecnologie? E se non troveranno soluzioni alla disoccupazione crescente? Come è possibile indirizzare educazione e cultura per creare nuovo lavoro? E come possono gli affari diventare più etici? Questi sono alcuni degli interrogativi a cui cerca di dare risposta il Millennium Project, un network con base a Washington DC composto da 52 nodi nel mondo, nello studio 2050 Work/Tech Alternative Scenarios.
Oltre 450 esperti delle dinamiche di tecnologia e lavoro hanno definito tre potenziali scenari per gli anni a venire, in cui si alternano: un’umanità disperata nel disordine politico ed economico, un mondo multipolare di mega-corporazioni e governi con capacità strategica e adozione della tecnologia altalenanti e un’economia dell’autorealizzazione dell’essere umano, con strategie a lungo termine condivise a livello internazionale.
Se queste sono le alternative che ci attendono, quali decisioni è possibile prendere oggi in Italia per creare un futuro migliore?
Suddivisi in quattro sottogruppi tematici su educazione/cultura, governo, scienza/tecnologia, affari/lavoro, alternati a sessioni plenarie secondo il metodo Charrette, i partecipanti al workshop, organizzato da Millennium Project Italia e SingularityU Milan, presso la sede di Ars&Inventio, hanno cercato di definire strategie e azioni a breve, medio e lungo termine per indirizzare il nostro futuro.
Nel gruppo Educazione/Cultura è stata proposta una campagna di sensibilizzazione a brevissimo termine, in cui coinvolgere le celebrità più apprezzate dal grande pubblico per diffondere il messaggio di cambiamento che sarà necessario negli anni a venire. Si è poi anche considerata la necessità di strategie di promozione dell’imprenditorialità, attraverso modelli di scuola alternativi, sistemi di mutual coaching tra senior e giovani e riduzione degli orari scolastici tradizionali.
A medio termine, il gruppo ha discusso ancora di scambio formativo intergenerazionale e di come portare gli over 60 nelle startup. La scuola è ancora in ridefinizione, con ulteriore riduzione degli orari, nuovi utilizzi dello spazio e con il potenziamento dell’educazione civica e della liberalizzazione degli open data. L’idea è che non ci sarà più separazione tra educazione e vita normale, ma sarà un continuum.
A lungo termine, infine, si è parlato di un offuscamento dei confini tra pubblico e privato e tra macchine e umani, con l’etica che diventerà il tema culturale in assoluto più importante per l’umanità.
Il gruppo governo ha focalizzato l’attenzione su una strategia per il reperimento delle risorse, per attuare azioni e strategie proprie e degli altri gruppi. La prima azione si concentra sulla demonetizzazione completa: eliminare il contante permette l’emersione dell’economia sommersa, che libera risorse da investire in infrastrutture e ampliare, così, l’accesso alla tecnologia.
A questi investimenti pubblici devono essere integrati investimenti privati, da attrarre con incentivi fiscali. Si è pensato, poi, alla necessità di supportare la formazione, anche per stimolare gli investimenti, impiegando risorse in voucher di formazione pagati dal governo a favore degli enti che organizzano le attività di formazione per i nuovi lavori che saranno richiesti nel futuro.
Nel lungo periodo, grazie alla tecnologia, sarà possibile ridurre i costi dello Stato e liberare risorse da continuare a investire nell’innovazione. Risulta necessario anche minimizzare l’impatto sociale della disoccupazione: nei primi 15 anni, si ipotizza che la rete sociale della famiglia italiana assorbirà la crisi sociale; dal quindicesimo anno, grazie alle risorse del recupero dell’imponibile derivante dall’evasione fiscale e dalla riduzione dei costi che la tecnologia permetterà, sarà possibile erogare un reddito di base universale: ciò permetterà alle persone di gestire la propria vita e decidere in quale settore specializzarsi in base alle proprie reali aspirazioni.
Il gruppo scienza/tecnologia ha individuato tre macrotemi di particolare interesse per lo sviluppo delle tecnologie esponenziali in Italia: biotecnologia, cibo ed energie rinnovabili. Le tecnologie impiegabili in questi tre ambiti possono impattare positivamente e maggiormente sullo sviluppo economico e sociale italiano, migliorando la qualità della vita con l’accesso alla salute, il settore agroalimentare con l’accesso al cibo e la mobilità grazie a vettori merci completamente automatici ed intelligenti che semplificano lo spostamento su un territorio particolare come quello italiano.
Intelligenza artificiale e robotica sono tecnologie trasversali abilitanti: avranno un ruolo importante per accelerare diffusione e adozione delle nuove tecnologie, come nel caso delle vetture autonome o dei robot, già fortemente presenti nelle fabbriche italiane e nel futuro saranno sempre più presenti negli ospedali e nelle case di un paese in cui si prevede l’aumento della longevità.
Intelligenza artificiale e robotica cominciano già oggi a sollevare dibattiti che hanno alla base una questione morale. Manca la capacità di analizzare le conseguenze del contenuto di intelligenza di questi oggetti autonomi, che riceveranno in delega dalle persone decisioni importanti sulla vita. Si rende quindi indispensabile una scienza della moralità che analizzi il modo in cui queste decisioni avverranno. L’Italia, che per millenni è stata vista come uno dei centri mondiali dell’evoluzione del pensiero morale ha l’opportunità di fare un percorso analogo nel ventunesimo secolo, avviando una conversazione aperta ed inclusiva affinché la traiettoria del percorso di questa evoluzione tecnologica sia sana, affidabile, trasparente.
Il gruppo affari/lavoro è partito dalla necessità di iniziare da subito dei percorsi di separazione dell’economia reale dalla pura finanza e dell’identità professionale e personale da quella aziendale, eliminando l’approccio familistico al lavoro e focalizzandosi sull’individuo come centro del progetto professionale. Una delle grandissime sfide riguarderà le attività dei più anziani, considerando che l’Italia è un Paese che invecchia, e a ciò si legano le tematiche del welfare, che dovranno essere sostenute da un punto di vista pubblico ma anche privato da parte delle aziende. È fondamentale, nei prossimi 5 anni, pensare quindi a una maggiore integrazione, tra governo, azienda e persona, come avviene ad esempio, nel settore dello smart working, che supporta molte categorie svantaggiate.
Dopo dieci anni, si dovrà pensare ad investire le risorse dei costi del personale, liberate da un’automazione aziendale almeno al 40%, in tematiche di benessere e work balance. Sarà molto importante, per questo, gestire le aziende come dei network professionali e pensare a riforme giuridiche intelligenti.
Al 2050, con le aziende quasi totalmente automatizzate, le risorse potranno essere dedicate alle persone e il benessere sarà sempre più sganciato dal reddito e permetterà il libero arbitrio professionale, cioè la libertà di scegliere il nostro destino: potrà essere di fare tutto o niente, ma sarà una scelta libera e individuale. Le associazioni di categoria, in un 2050 in cui il trattamento pensionistico sarà sostituito da un un modello di reddito di base, potranno a tal fine essere focalizzate sui bisogni individuali e del territorio, inteso come ecosistema, e sul mantenimento di tutto quello che è la salute e l’equilibrio biologico dell’Italia.
Questo workshop sarà replicato in diversi Paesi dalle varie sezioni del Millennium Project, forse di nuovo anche in Italia, e le strategie in discussione possono essere considerate un work in progress per discutere insieme sulle conseguenze delle nostre decisioni di oggi… perché il futuro è adesso!
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Milano, 17 feb. (Adnkronos) - Luca Tomassini, ex rappresentante legale della Vetrya, che si era aggiudicata l'incarico per lo sviluppo dei servizi digital delle Olimpiadi e Paraolimpiadi Milano-Cortina 2026, si è presentato in procura a Milano e si è riservato di tornare per spiegare alcuni aspetti dell'inchiesta per turbativa d'asta e corruzione. Accompagnato dal difensore Giordano Balossi, l'indagato ha interloquito con i titolari dell'indagine - l'aggiunta Tiziana Siciliano e coi pm Francesco Cajani e Alessandro Gobbis - e si è riservato su un possibile interrogatorio più approfondito. Confronto atteso a breve e comunque prima della scadenza del termine delle indagini che è previsto per metà marzo.
Tel Aviv, 17 feb. (Adnkronos/Afp) - Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato di voler creare un'agenzia speciale per la "partenza volontaria" dei residenti di Gaza, dopo l'impegno del primo ministro a rispettare il piano del presidente americano di prendere il controllo del territorio palestinese e di sfollarne gli abitanti.
"Il ministro della Difesa Israel Katz ha tenuto una riunione oggi sulla partenza volontaria dei residenti di Gaza, dopo di che ha deciso di creare un'agenzia speciale per la partenza volontaria dei residenti di Gaza all'interno del Ministero della Difesa", si legge in una nota del ministero.
Almaty, 17 feb. (Adnkronos/Afp) - Sette persone sono rimaste intrappolate in una miniera di rame nel Kazakistan centrale a causa di un crollo. Lo hanno reso noto le autorità locali, aggiungendo che sono in corso le operazioni di soccorso. Secondo quanto riportato dai media kazaki, l'incidente è avvenuto a una profondità di circa 640 metri.
"A causa della rottura dei cavi, al momento non c'è comunicazione con i lavoratori", ha affermato in una nota il gestore della miniera, Kazakhmys. Non è stato specificato quando è avvenuto l'incidente, ma si è verificato presso lo stabilimento "Zhomart" dell'azienda, inaugurato nel 2006 nella regione centrale di Ulytau.
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - Giorgia Meloni ha lasciato il vertice di Parigi senza alcuna dichiarazione all'uscita. Per il momento non c'è una valutazione in chiaro da parte della presidente del Consiglio. Ma a Roma, a Montecitorio, le opposizioni incalzano e chiedono alla premier di venire in aula a chiarire in Parlamento cosa sta accadendo e quale è la linea dell'Italia nello sconquasso provocato dalle mosse dell'amministrazione Trump in Europa e sul fronte del conflitto ucraino. Pd, Movimento 5 Stelle e Avs si fanno portatori della richiesta. I 5 Stelle chiedono comunicazioni in aula con un voto.
"La presidente Meloni deve venire in aula a riferire su quanto sta accadendo. Su quella -dice Nicola Fratoianni- che potrebbe diventare la road map per una pace, per un cessate il fuoco, per un accordo in Ucraina. Si annuncia a Riad l'incontro tra la delegazione americana e quella russa. Un incontro in cui l'Europa non esiste e penso che questo sia un problema di cui il Parlamento, tutto il Parlamento, dovrebbe discutere. Non c'è tempo da perdere".
A nome del Pd parla il responsabile Esteri, Peppe Provenzano: "Giorgia Meloni deve venire in Aula, perché siamo alla fine del mondo di ieri", esordisce. "Gli alleati che ci avevano aiutato a liberarci dall'abisso del nazifascismo, oggi spalleggiano gli estremisti di destra, nostalgici del nazismo, in Germania. L'idea di escludere l'Europa dal negoziato per la pace in Ucraina è un attacco diretto al nostro continente". Di fronte a tutto questo, incalzano i dem, la premier "deve dirci da che parte vuole stare". Provenzano richiama "l'improvvida solitaria presenza della premier alla cerimonia giuramento di Trump", modo per sottolineare un "rapporto privilegiato" con la nuova amministrazione. Ma "in pochi giorni si è aperta una voragine nell'Atlantico" E "l'Italia deve scegliere da che parte stare. Il governo deve dirci da che parte vuole stare. Se partecipare al rilancio di un necessario protagonismo dell'Europa o continuare a stare dalla parte di chi vuole picconare la nostra costruzione comune".
E se il Pd conferma la linea del supporto a Kiev insieme alla richiesta di uno sforzo diplomatico europeo, i 5 Stelle rivendicano di sostenere "da tempo che andava trovata una soluzione diplomatica". Fino "a pochi mesi fa la premier Meloni diceva che con Putin era inutile parlare. Mi chiedo se ora direbbe lo stesso anche a Trump. Vogliamo delle comunicazioni del governo sulle novità della situazione ucraina, e le vogliamo con voto. Vorremmo sentire almeno per una volta Giorgia Meloni. La aspettiamo''.
Sul punto è poi tornato anche il capogruppo M5S, Riccardo Ricciardi, quando tutta l'aula si è alzata per una standing ovation in solidarietà al presidente Sergio Mattarella per gli attacchi subiti da parte del governo russo. Ricciardi nel dare solidarietà sottolinea però che il passaggio fatto dal capo dello Stato a Marsiglia, "che sicuramente è stato male interpretato, è un passaggio che noi non avremmo fatto perché dà la leva alla narrazione che da più due anni si sta facendo in Italia e in Europa, che giustifica il continuo invio di armi per continuare una guerra che ora si rendono tutti conto dovrà arrivare a una trattativa".
A stretto giro la replica in aula del capogruppo Fdi, Galeazzo Bignami: "Sono maldestri i tentativi di qualcuno di aprire, anche su questo, una distinzione che non ha ragione d’essere perché ci sarà tempo e modo di poter discutere se la trattiva di pace” sull’Ucraina “si aprirà grazie magari all’invio delle brigate del reddito di cittadinanza o grazie al fatto che qualcuno è stato al fianco di Kiev, grazie alla postura di questo governo, in continuità anche rispetto a quando voi avevate votato a favore dell’invio di armi".
Riad, 7 feb. (Adnkronos/Afp) - La delegazione russa, tra cui il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov, è arrivata in Arabia Saudita per colloqui di alto livello con funzionari statunitensi. Lo ha riferito la televisione di Stato russa.
Il canale di notizie Rossiya 24 ha mostrato i funzionari sbarcare da un aereo nella capitale saudita Riad. "La cosa principale è iniziare una vera normalizzazione delle relazioni tra noi e Washington", ha detto Ushakov a un giornalista dopo l'atterraggio.
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - "La Lega, da sempre sincera sostenitrice della pace, confida che in Europa prevalga il buonsenso, anche grazie all’azione di un governo italiano forte e compatto. Incomprensibili gli attacchi di certa sinistra contro il Presidente Trump, che in poche settimane ha fatto - per la pace e la stabilità dell’intero Occidente - più di Biden in anni interi. Dopo troppi morti è l’ora di voltare pagina: il nemico non è Trump ma chi non vuole mettere fine ai conflitti". Così fonti della Lega.
Milano, 17 feb. (Adnkronos) - Più di un sospetto. Non c'è solo una testimone, ma anche una telecamera dello stabile in cui è avvenuto il delitto che rischia di aggravare la posizione Raffaele Mascia, 21 anni, che sabato pomeriggio 15 febbraio avrebbe ucciso in una panetteria di piazza Gambara a Milano Ivan Disar e avrebbe ferito in modo grave un altro ucraino.
La telecamera posta sul retro del negozio lo mostra mentre si allontana con la pistola (non denunciata) presa, poco prima, sempre dal retro, per 'rispondere' a una banale discussione nata con i due clienti. Sono in quattro - la donna, i due amici e il presunto assassino - quando il 21enne avrebbe impugnato l'arma e sparato ripetutamente. Il padre del giovane era impegnato sul retro a scaldare delle pizze e non avrebbe visto nulla. Sull'omicidio, il fascicolo è affidato al pm Carlo Parodi, indaga la squadra Mobile.