James Allison non è più il direttore tecnico della Ferrari. Ad annunciare il divorzio sportivo tra il Cavallino e l’ingegnere britannico è una nota pubblicata sul sito della Ferrari. La decisione della società guidata da Sergio Marchionne, arriva tre giorni dopo l’ennesima brutta gara delle Rosse nel Gran Premio di Ungheria, dove il pilota di punta del team di Maranello, Sebastian Vettel, ha concluso la corsa con un deludente quarto posto.
La Ferrari cambia il direttore tecnico – Al posto dell’inglese è stato scelto Mattia Binotto, attuale responsabile del reparto Power Unit. Allison abbandona perché non è stato capace di riportare la Rossa in alto, così in alto come era nei piani del presidente e amministratore delegato ferrarista e del team principal Maurizio Arrivabene. Binotto, 47 anni e già responsabile del settore motori, è un ingegnere italiano di estrazione svizzera che sta in Ferrari dal 1995, toccherà a lui il compito di rivitalizzare il team di Maranello (224 punti) che continua a essere distante dalla Mercedes (378 punti) e rischia anche di farsi raggiungere dalla Red Bull (223) nella classifica delle scuderie F1.
Rimane irrisolto il nodo del progettista – “Il team desidera ringraziare James per l’impegno e il sacrificio profusi in questo periodo passato assieme e gli augura successo e serenità per i suoi futuri impegni”, ha sottolineato il team principal. Da parte sua, riferisce sempre la Ferrari, il 48enne britannico laureatosi a Cambridge ha commentato la scelta della società: “Negli anni passati in Ferrari, in due periodi distinti e con ruoli diversi, ho avuto modo di conoscere e apprezzare il valore della squadra e delle donne e degli uomini che ne fanno parte. A loro va il mio ringraziamento per questa grande esperienza professionale e umana. Auguro a tutti un futuro felice e pieno di soddisfazioni”. Come era stato ventilato nei giorni scorsi, si è concluso dopo tre anni il rapporto di lavoro tra Allison e l’azienda di Maranello.
Una volta assunto il nuovo incarico, Binotto dovrà affidarsi a colleghi che dovranno lavorare alla progettazione della nuova macchina da adeguare ai cambiamenti tecnici imposti dal regolamento. Il nodo del progettista dovrà essere sciolto nelle prossime settimane, perché la Ferrari si trova di fronte a un bivio: sfilare qualcun altro alla concorrenza o dare fiducia già al lavoro all’interno della struttura, proprio come è avvenuto per Binotto stesso.