Resta in carcere Nicolas Orlando Lecumberri, il 23enne studente e dj spagnolo finito a San Vittore con l’accusa di essere il picchiatore seriale che in 19 giorni avrebbe aggredito 10 persone a Milano (leggi). Lo ha deciso il gip Livio Cristofano che ha convalidato l’arresto.
Il ragazzo, che oggi ha risposto ad alcune domande del giudice, secondo la ricostruzione di inquirenti e investigatori avrebbe agito di giorno e sempre con la stessa tecnica: chiedeva informazioni stradali in inglese, spacciandosi per un turista, poi, subito dopo aver ricevuto le prime indicazioni, prendeva a pugni e calci il malcapitato. Il giudice ha accolto la richiesta del pm Cristian Barilli che ha contestato il reato di lesioni aggravate dai futili motivi. Il sospetto è che possa trattarsi di un caso di “knockout game“, un ‘gioco’, più volte denunciato negli anni recenti, in cui giovani senza scrupoli si divertono a picchiare per strada i passanti.
Una delle aggressioni nel video postato dalla Questura di Milano su facebook
Ma l’ipotesi viene smentita dall’avvocato del 23enne, Alessia Generoso: “Non è un caso di ‘knockout game’ ma il caso di un ragazzo che ha un disagio personale. Se viene seguito adeguatamente”, e curato con i farmaci, “non è pericoloso”. Il legale, che ha parlato di “giovane problematico” ha riferito che il consolato spagnolo in Italia ha avvertito la sua famiglia che ora sta “arrivando a Milano per fornirgli tutto il supporto necessario, anche sul piano medico e per chiarire la sua situazione clinica”. Il difensore ha detto che i genitori del suo assistito, che vive a San Sebastian, “consegneranno la sua cartella clinica a San Vittore per consentire al figlio le cure adeguate”. Inoltre ha aggiunto che Lecumberri non è “un vagabondo, uno che vive di espedienti, ma è una persona colta ed è seguito dalla famiglia”.