“I partiti hanno paura: c’è stato un golpe dei rifiuti a pochi giorni dalla vittoria della sindaca Virginia Raggi”. Il contrattacco di Paola Muraro, l’assessora M5s all’Ambiente in Campidoglio, è andato in scena direttamente sul blog di Beppe Grillo. Le opposizioni hanno chiesto le sue dimissioni accusandola di conflitto di interessi perché ex consulente della municipalizzata Ama, quella stessa azienda che ora vuole ripulire. I 5 stelle stanno al suo fianco, tanto che a offrirle lo spazio di replica è stato lo stesso sito del leader. “Non c’è conflitto di interessi”, si legge nel suo intervento sul blog, “ma solo esperienza professionale. E con la mia consulenza nella controversia con Manlio Cerroni ho fatto risparmiare 900 milioni di euro ad Ama”. Secondo la Muraro si tratta di un’operazione di mera strumentalizzazione: “Il sistema di partiti e dirigenti che ha ridotto Roma, le sue vie, i suoi monumenti, le sue periferie in vergognosi esempi di degrado e inefficienza ha paura. Per la prima volta nella storia, questo sistema si trova di fronte un gruppo di persone che ha un solo obiettivo: ripulire la città e liberare Ama da chi l’ha ridotta al collasso”. Muraro ha chiuso il suo intervento rivolgendosi ai romani: “Spetta a loro capire chi è la causa della fase di pre-emergenza che attraversa Roma, chi pur di fare in modo che nulla cambi sceglie di sacrificare la città pianificando un vero e proprio golpe dei rifiuti a pochi giorni dalla vittoria della Raggi”. E ha concluso: “Andremo in Procura per denunciare ogni piccola negligenza e chiedo di essere sentita dalla commissione Ecomafie già il 2 agosto e non a settembre prossimo”.
L’assessora è sotto accusa da giorni per il suo curriculum, soprattutto dopo che ha fatto un blitz durante la riunione dei vertici Ama accusandoli di non fare abbastanza per la pulizia della città. “Molte falsità sono state scritte sul mio conto”, ha replicato sul blog. “Primo: io non ho nessun conflitto di interessi: lavorare in qualità di consulente è legittimo”. Muraro ha infatti rivendicato di aver lavorato per numerose aziende, in qualità di “esperta di rifiuti e sostenibilità ambientale“. “Quello che in qualsiasi azienda”, ha aggiunto, “in qualsiasi amministrazione sarebbe considerato un valore aggiunto, cioè competenza ed esperienza, viene usato dai vecchi partiti come fossero elementi negativi, perché tremano davanti alla volontà politica di sistemare i danni che loro stessi hanno causato”.
Tra le accuse alla Muraro c’è la consulenza per Ama che ammonta a un milione di euro: “Assessora milioncino”, la chiama con tono canzonatorio il Pd. “Si tratta”, ha replicato, “della remunerazione per consulenze in 12 (dodici) anni (dal 2004 al 2016). Mi faccio i conti in tasca: corrisponde a una media di 90.880 euro l’anno al lordo di tasse, previdenza, assicurazioni e spese per lo svolgimento dell’incarico. Questo significa un compenso lordo pari a 76 euro al giorno. Folle? E’ folle la strumentalizzazione che ne fanno”. A questo proposito la Muraro cita anche la consulenza nella controversia con Manlio Cerroni sulla discarica di Malagrotta: “Il mio contributo ha prodotto per Ama, l’azienda municipalizzata che gestisce i rifiuti, un risparmio pari a 900 milioni”.
Contemporaneamente alla pubblicazione dell’intervento della Muraro sul blog di Grillo, l’Assemblea capitolina ha discusso le linee programmatiche. Il Pd ha accusato la giunta di voler evitare il confronto in Aula: “I 5 Stelle prima si sottraggono al confronto”, ha detto la capogruppo dem Michela Di Biase, “e poi affidano le loro considerazioni a un blog privato, che guadagna su click e pubblicità. Vorrei ricordare alla sindaca Raggi e all’assessore ‘milioncino’ che il Campidoglio è dotato di un efficiente sito internet, non c’è bisogno di rivolgersi a Milano per pubblicare un articolo”. Il presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito ha motivato la decisione di non farli intervenire sulla questione perché la questione rifiuti non era all’ordine del giorno: “Torniamo a rispettare le regole”, ha scritto sul suo profilo Facebook.
Politica
Rifiuti Roma, l’assessora M5s Muraro: “I partiti hanno paura, golpe dei rifiuti dopo vittoria Raggi”
L'ex consulente della municipalizzata e ora nella giunta grillina in Campidoglio si difende dalle accuse di conflitto di interessi: "Falsità. La mia è esperienza professionale. E grazie al mio contributo nella controversia con Cerroni sulla discarica di Malagrotta, l'azienda ha risparmiato 900 milioni"
“I partiti hanno paura: c’è stato un golpe dei rifiuti a pochi giorni dalla vittoria della sindaca Virginia Raggi”. Il contrattacco di Paola Muraro, l’assessora M5s all’Ambiente in Campidoglio, è andato in scena direttamente sul blog di Beppe Grillo. Le opposizioni hanno chiesto le sue dimissioni accusandola di conflitto di interessi perché ex consulente della municipalizzata Ama, quella stessa azienda che ora vuole ripulire. I 5 stelle stanno al suo fianco, tanto che a offrirle lo spazio di replica è stato lo stesso sito del leader. “Non c’è conflitto di interessi”, si legge nel suo intervento sul blog, “ma solo esperienza professionale. E con la mia consulenza nella controversia con Manlio Cerroni ho fatto risparmiare 900 milioni di euro ad Ama”. Secondo la Muraro si tratta di un’operazione di mera strumentalizzazione: “Il sistema di partiti e dirigenti che ha ridotto Roma, le sue vie, i suoi monumenti, le sue periferie in vergognosi esempi di degrado e inefficienza ha paura. Per la prima volta nella storia, questo sistema si trova di fronte un gruppo di persone che ha un solo obiettivo: ripulire la città e liberare Ama da chi l’ha ridotta al collasso”. Muraro ha chiuso il suo intervento rivolgendosi ai romani: “Spetta a loro capire chi è la causa della fase di pre-emergenza che attraversa Roma, chi pur di fare in modo che nulla cambi sceglie di sacrificare la città pianificando un vero e proprio golpe dei rifiuti a pochi giorni dalla vittoria della Raggi”. E ha concluso: “Andremo in Procura per denunciare ogni piccola negligenza e chiedo di essere sentita dalla commissione Ecomafie già il 2 agosto e non a settembre prossimo”.
L’assessora è sotto accusa da giorni per il suo curriculum, soprattutto dopo che ha fatto un blitz durante la riunione dei vertici Ama accusandoli di non fare abbastanza per la pulizia della città. “Molte falsità sono state scritte sul mio conto”, ha replicato sul blog. “Primo: io non ho nessun conflitto di interessi: lavorare in qualità di consulente è legittimo”. Muraro ha infatti rivendicato di aver lavorato per numerose aziende, in qualità di “esperta di rifiuti e sostenibilità ambientale“. “Quello che in qualsiasi azienda”, ha aggiunto, “in qualsiasi amministrazione sarebbe considerato un valore aggiunto, cioè competenza ed esperienza, viene usato dai vecchi partiti come fossero elementi negativi, perché tremano davanti alla volontà politica di sistemare i danni che loro stessi hanno causato”.
Tra le accuse alla Muraro c’è la consulenza per Ama che ammonta a un milione di euro: “Assessora milioncino”, la chiama con tono canzonatorio il Pd. “Si tratta”, ha replicato, “della remunerazione per consulenze in 12 (dodici) anni (dal 2004 al 2016). Mi faccio i conti in tasca: corrisponde a una media di 90.880 euro l’anno al lordo di tasse, previdenza, assicurazioni e spese per lo svolgimento dell’incarico. Questo significa un compenso lordo pari a 76 euro al giorno. Folle? E’ folle la strumentalizzazione che ne fanno”. A questo proposito la Muraro cita anche la consulenza nella controversia con Manlio Cerroni sulla discarica di Malagrotta: “Il mio contributo ha prodotto per Ama, l’azienda municipalizzata che gestisce i rifiuti, un risparmio pari a 900 milioni”.
Contemporaneamente alla pubblicazione dell’intervento della Muraro sul blog di Grillo, l’Assemblea capitolina ha discusso le linee programmatiche. Il Pd ha accusato la giunta di voler evitare il confronto in Aula: “I 5 Stelle prima si sottraggono al confronto”, ha detto la capogruppo dem Michela Di Biase, “e poi affidano le loro considerazioni a un blog privato, che guadagna su click e pubblicità. Vorrei ricordare alla sindaca Raggi e all’assessore ‘milioncino’ che il Campidoglio è dotato di un efficiente sito internet, non c’è bisogno di rivolgersi a Milano per pubblicare un articolo”. Il presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito ha motivato la decisione di non farli intervenire sulla questione perché la questione rifiuti non era all’ordine del giorno: “Torniamo a rispettare le regole”, ha scritto sul suo profilo Facebook.
Articolo Precedente
Roma, lite De Vito (M5S) – Di Biase (Pd) su Ama. Dem, FdI e Si: “L’assessora ‘Milioncino’ si dimetta”
Articolo Successivo
Rifiuti Roma, da Impregilo ad Ama: le consulenze dell’assessora M5s Muraro
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Usa: “Telefonata Trump-Putin? Pace mai così vicina”. “Il tycoon pensa a riconoscere la Crimea come russa”. Armi, l’Ue vuole altri 40 miliardi dai “volenterosi”
Mondo
Contro Trump il Canada si fa scudo anche con la corona: “Noi e Regno Unito sovrani sotto lo stesso re”
Mondo
Scontro a distanza Francia-Usa. “Ridateci la statua della libertà”, “Non parli tedesco grazie a noi”
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".