“Lei qui sta intaccando la democrazia!”. Con questa accusa gridata nell’Aula di palazzo Madama il capogruppo di Gal Lucio Barani dà il via a un duro scontro verbale con il presidente del Senato Pietro Grasso che lo invita a moderare i toni e a “non permettersi” di lanciare accuse contro di lui. Barani è visibilmente irato per la decisione di Grasso di far votare prima del ddl sull’editoria la richiesta di arresto per il collega di Gal Antonio Stefano Caridi accusato di far parte della ‘ndrangheta. E continua a chiedere, come Paolo Romani prima di lui, la convocazione della Conferenza dei capigruppo per discutere di quest’inversione dell’ordine dei lavori. “Anche Matteotti venne ucciso, vorrà dire che verrò ucciso anche io per aver parlato… visto che lei mi sta minacciando… Ma lei non mi fa paura!”. Grasso ribatte: “Non la sto assolutamente minacciando, ma che sta dicendo?”
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