Dopo le fosche previsioni sull’andamento del pil britannico arrivate mercoledì dal National institute of economic and social research (Niesr), la Bank of England ha deciso di tagliare i tassi di interesse al minimo storico dello 0,25% dal precedente 0,50%. Obiettivo della misura, che era attesa dagli analisti, è sostenere l’economia britannica che dopo il voto a favore dell’uscita dall’Unione europea rischia di scivolare nella recessione. La banca centrale ha anche deciso di espandere di 60 miliardi di sterline il piano di acquisto di titoli governativi, che arriva così a quota 435 miliardi di sterline, e di lanciare uno da 10 miliardi mirato solo ai corporate bond.
Secondo il Niesr, entro il terzo trimestre dell’anno prossimo saranno tagliati 320mila posti di lavoro e c’è una probabilità del 50% che nei prossimi 18 mesi il pil del Paese inizi a calare. Già per il periodo luglio-settembre di quest’anno il think tank si attende un rallentamento della crescita, con il pil a +0,2% contro il +0,6% dei tre mesi precedenti. Di qui la decisione della banca centrale, che per il trimestre in corso stima un risicato +0,1%. Il taglio del costo del denaro è il primo dal 2009, quando la Banca centrale ha dovuto fronteggiare la peggiore recessione dagli anni ’30 del secolo scorso.
Il voto sui tassi è stato unanime, anche perché lo stesso comitato di politica monetaria della Boe ritiene che l’economia britannica si avvii a ristagnare per il resto del 2016 e possa sperare al più in una “crescita debole” dello 0,8% nel 2017, contro il +2,3% previsto in precedenza. Favorevole a sorpresa anche Kristin Forbes, che il mese scorso aveva detto che la Bank of England non avrebbe dovuto “farsi prendere dal panico”. Forbes ha invece votato contro l’aumento degli acquisti di titoli pubblici a quota 435 miliardi di sterline e
Secondo il governatore Mark Carney le misure messe in campo dalla Boe sono “la risposta adeguata” al contesto economico e “sosterranno la Brexit, rendendone più probabile un successo“. “Si tratta di armonizzare lo shock, sostenendo l’aggiustamento, spazzando l’incertezza dal tavolo”, ha spiegato durante la conferenza stampa al termine della riunione. “Come forse saprete io non sono un fan dei tassi di interesse negativi”, ha aggiunto. “Abbiamo altre opzioni per fornire ulteriori stimoli se necessari, e quindi sia chiaro che vediamo l’effettivo limite inferiore dei tassi come un numero positivo”, ha anticipato comunque Carney, escludendo quindi che i tassi possano essere portati in territorio negativo come ha fatto, per l’Eurozona, la Banca centrale europea.