È Alessandro Solidoro, presidente dell’ordine dei commercialisti di Milano e specializzato in crisi di impresa, l’uomo scelto dal Campidoglio per guidare Ama, la municipalizzata dei rifiuti di Roma. La scelta di Solidoro come amministratore unico è stata ufficializzata giovedì mattina, dopo le dimissioni irrevocabili di Daniele Fortini in polemica con l’assessore all’ambiente della giunta Raggi Paola Muraro, dalla commissione consiliare Ambiente. Il suo curriculum era l’unico arrivato al vaglio dell’organo.
Immediata la reazione di Fratelli d’Italia: “Ci state proponendo una persona esperta di fallimenti. Lo fate perché volete dismettere Ama? Ci saremmo aspettati una forma di consultazione o di evidenza pubblica e non una scelta blindata con un solo curriculum. È questo il cambiamento dei 5 stelle?”, ha chiesto il consigliere comunale Andrea De Priamo. Daniele Diaco, che presiede la commissione, ha replicato che “Ama di fatto è già fallita, con 600 milioni di euro buco, e questa è la motivazione per prendere una persona esperta di aziende in crisi. I romani, infatti, ci hanno voluto qui per risanarla, e il curriculum unico che vi è stato sottoposto è dovuto all’efficienza del M5S nel rispondere all’esigenza dei cittadini”.
Laureato alla Bocconi, padre di quattro figli e secondo Repubblica “vicino all’Opus Dei“, Solidoro è titolare dell’omonimo studio milanese e esperto di “assistenza a società in fase pre-concorsuale e concorsuale“, nonché a aziende “in crisi nella sistemazione stragiudiziale dell’esposizione debitoria” e “in difficoltà finanziarie”, come si legge nel suo curriculum sul sito.
All’amministratore unico “verrà comunque “affiancato un direttore generale esperto nei temi specifici e nella gestione del ciclo dei rifiuti”, ha aggiunto Diaco. “Alla sua selezione si arriverà al più presto. Roma non può aspettare”.