C’erano poche auto, ma sono riuscite a fermarsi in tempo, sulla strada per Oriocenter, il frequentatissimo centro commerciale alle porte di Bergamo, quando attorno alle 4 di mattina un aereo cargo in atterraggio all’aeroporto di Orio al Serio è andato fuori pista, sfondando le protezioni e fermandosi proprio sulla carreggiata dalla strada provinciale 591.
L’incidente è avvenuto nelle prime ore di venerdì 5 agosto ed ha coinvolto il velivolo cargo 737-400 della Dhl in arrivo da Parigi Charles De Gaulle. In quelle ore sulla città lombarda si stava abbattendo un forte temporale, ma il motivo del fuori pista è ancora ignoto. L’aereo è andato ben oltre i limiti della pista d’atterraggio, ne ha abbattuto le recinzioni, attraversando l’adiacente parcheggio, dove ha travolto alcune auto a noleggio, per poi fare capolino proprio al centro di una tangenziale molto trafficata nelle ore diurne. Nessuna conseguenza per il comandante e il primo ufficiale a bordo, mentre l’aeromobile ha riportato danni seri.
“Poteva essere una tragedia – ha raccontato all’Ansa, il giornalista Ezio Carissoni, che abita a 300 metri dallo scalo ed ha assistito ai primi momenti dopo l’incidente – l’aereo è andato sulla strada statale mentre alcune auto sono riuscite a fermarsi e hanno accesso le quattro frecce. Comunque a quell’ora le macchine erano poche, per fortuna. E’ stato bravo il pilota a tenere il velivolo diritto, se avesse sbandato sulla sua destra sarebbero stati guai seri, avrebbe potuto piombare sui veicoli”.
Quindici i voli cancellati, molti diretti in località di vacanza come Creta, Tenerife o Ibiza, fino a quando l’operatività dello scalo è ripresa al completo. Numerosi anche i ritardi che continuano ad accumularsi dopo lo stop di questa mattina. Secondo quanto riferisce Sacbo (la società che gestisce l’aeroporto), sono rimasti a terra circa 2500 passeggeri. La maggior parte si è fermata in aeroporto in attesa di sapere quando potrà partire ed è stata invitata a contattare le compagnie aeree di riferimento e lo stesso gestore dello scalo per verificare lo stato dei propri voli.
Recuperate le due scatole nere – L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) ha precisato che lo scalo di Bergamo è stato chiuso fino a poco prima delle 7 di mattina, ma adesso è tornato a funzionare a pieno regime. “L’Enac – si legge in una nota – ha informato nell’immediato l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV), organismo incaricato delle inchieste tecniche in caso di incidenti e inconvenienti di volo”. L’ANSV, a sua volta, ha già comunicato di aver aperto un’inchiesta di sicurezza e “disposto l’invio di un team investigativo presso l’aeroporto di Bergamo Orio al Serio”.Le due scatole nere del cargo sono state già recuperate e consegnate alle autorità.
Vigili del fuoco al lavoro per ripristinare la viabilità – Il tratto della provinciale 591 interessato dall’incidente è stato chiuso, provocando lunghe code. Sul posto sono intervenute otto squadre dei vigili del fuoco di Bergamo per mettere in sicurezza l’area e avviare le operazioni di rimozione dell’aereo per ripristinare la viabilità. I cartelli luminosi dell’autostrada Milano Venezia invitano ad uscire a Seriate per raggiungere l’aeroporto.
Sindaco Orio: “Sicurezza a rischio a causa del sovradimensionamento” – “Da tempo manifestiamo la nostra perplessità sullo scalo, ma finora non c’erano mai stati rischi di questo genere, ora la priorità diventa anche la sicurezza”, ha parlo così Alessandro Colletta, sindaco di Orio al Serio e coordinatore dei sindaci che gravitano attorno all’aeroporto. “Per fortuna nessuno è rimasto ferito – ha detto parlando alla stampa dopo essersi recato sul posto poco dopo l’incidente – ma la viabilità e ancora tutta paralizzata e ancora non siamo riusciti a verificare i danni materiali provocati”. “Da tempo denunciamo che lo scalo si è sovradimensionato rispetto alla contestualizzazione del territorio – ha spiegato il sindaco – L’aeroporto si trova a ridosso di diversi comuni, vicino all’autostrada, al fiume Serio, in 8 anni è passato da un volume di 3 milioni di passeggeri l’anno a 10 milioni: se il problema prima poteva essere prima di tutto quello ambientale, ora diventa anche di sicurezza”.
I 15 voli cancellati sono tutti Ryanair – I voli in partenza cancellati, ma anche alcuni in arrivo, sono tutti della compagnia Ryanair che, in una nota diffusa attraverso il suo sito, ha comunicato di aspettarsi “ulteriori ritardi e cancellazioni”. “Ci rincresce informare i nostri passeggeri che a causa della chiusura della pista dell’aeroporto di Bergamo questa mattina Ryanair é dispiaciuta di informarvi che un numero di voli sono stati cancellati da e per Bergamo – ha precisato la compagnia – Ci scusiamo per questa chiusura causata da circostanze al di fuori del nostro controllo e maggiori informazioni saranno disponibili sul sito Ryanair.com per tutta la giornata”.
Passeggera: “Il mio volo per la Romania rinviato di una settimana” – Era arrivata in aeroporto ieri sera alle 21.30, finito il lavoro, Toia Geta, per essere sicura di prendere questa mattina il volo per la Romania ma il suo volo è tra quelli cancellati. E adesso, racconta, “il mio volo sarà giovedì prossimo”. “Faccio la badante e stavo tornando a casa in vacanza per un mese – ha spiegato -. Un’altra persona mi sostituisce al lavoro e quindi io dovrò cercare una stanza per una settimana”. Non è solo stanca, Toia, che è in aeroporto con alcune amiche, ma è anche arrabbiata: “Ci hanno lasciati tutti appiccicati in attesa di informazioni e io stavo per svenire”.
Procura di Bergamo apre un fascicolo per fatti non costituenti reato – Nessuna ipotesi di reato, perché non ci sono vittime né feriti. Un fascicolo “a modello 45” è stato aperto dal procuratore capo di Bergamo Walter Mapelli e affidato al pm di turno, Letizia Ruggeri. Il fascicolo – riferito a fatti non costituenti notizie di reato – servirà a fornire la massima collaborazione agli ispettori dell’ente di sorveglianza del volo che analizzeranno le scatole nere del velivolo e il velivolo stesso. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) sta infatti “curando la corretta preservazione delle evidenze utili all’attività investigativa, tra le quali i registratori di volo ‘Fdr’ (flight data recorder) e ‘Cvr’ (cockpit voice recorder)”. Il team investigativo dell’Ansv “ha già richiesto tutta la documentazione relativa al velivolo e all’equipaggio, nonché i bollettini relativi alla situazione meteorologica al momento dell’incidente”. All’indagine sono stati ammessi a partecipare, in base a quanto stabilito dalla normativa internazionale e comunitaria in materia di inchieste aeronautiche, anche rappresentanti dell’omologa autorità investigativa dello Stato di immatricolazione dell’aereo, cioè l’Ungheria.
Cronaca
Bergamo, aereo cargo esce fuoripista a Orio al Serio e invade la tangenziale: “C’erano auto in strada, tragedia sfiorata”
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Il velivolo 737-400 della Dhl in arrivo da Parigi Charles De Gaulle ha sfondato le recinzioni dello scalo lombardo, fermandosi sulla carreggiata della provinciale 591. L'incidente è avvenuto alle 4 di mattina, quando c'erano poche auto che sono riuscite a fermarsi in tempo. Illeso il personale di bordo. 2500 passeggeri a terra, 15 i voli cancellati
C’erano poche auto, ma sono riuscite a fermarsi in tempo, sulla strada per Oriocenter, il frequentatissimo centro commerciale alle porte di Bergamo, quando attorno alle 4 di mattina un aereo cargo in atterraggio all’aeroporto di Orio al Serio è andato fuori pista, sfondando le protezioni e fermandosi proprio sulla carreggiata dalla strada provinciale 591.
L’incidente è avvenuto nelle prime ore di venerdì 5 agosto ed ha coinvolto il velivolo cargo 737-400 della Dhl in arrivo da Parigi Charles De Gaulle. In quelle ore sulla città lombarda si stava abbattendo un forte temporale, ma il motivo del fuori pista è ancora ignoto. L’aereo è andato ben oltre i limiti della pista d’atterraggio, ne ha abbattuto le recinzioni, attraversando l’adiacente parcheggio, dove ha travolto alcune auto a noleggio, per poi fare capolino proprio al centro di una tangenziale molto trafficata nelle ore diurne. Nessuna conseguenza per il comandante e il primo ufficiale a bordo, mentre l’aeromobile ha riportato danni seri.
“Poteva essere una tragedia – ha raccontato all’Ansa, il giornalista Ezio Carissoni, che abita a 300 metri dallo scalo ed ha assistito ai primi momenti dopo l’incidente – l’aereo è andato sulla strada statale mentre alcune auto sono riuscite a fermarsi e hanno accesso le quattro frecce. Comunque a quell’ora le macchine erano poche, per fortuna. E’ stato bravo il pilota a tenere il velivolo diritto, se avesse sbandato sulla sua destra sarebbero stati guai seri, avrebbe potuto piombare sui veicoli”.
Quindici i voli cancellati, molti diretti in località di vacanza come Creta, Tenerife o Ibiza, fino a quando l’operatività dello scalo è ripresa al completo. Numerosi anche i ritardi che continuano ad accumularsi dopo lo stop di questa mattina. Secondo quanto riferisce Sacbo (la società che gestisce l’aeroporto), sono rimasti a terra circa 2500 passeggeri. La maggior parte si è fermata in aeroporto in attesa di sapere quando potrà partire ed è stata invitata a contattare le compagnie aeree di riferimento e lo stesso gestore dello scalo per verificare lo stato dei propri voli.
Recuperate le due scatole nere – L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) ha precisato che lo scalo di Bergamo è stato chiuso fino a poco prima delle 7 di mattina, ma adesso è tornato a funzionare a pieno regime. “L’Enac – si legge in una nota – ha informato nell’immediato l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV), organismo incaricato delle inchieste tecniche in caso di incidenti e inconvenienti di volo”. L’ANSV, a sua volta, ha già comunicato di aver aperto un’inchiesta di sicurezza e “disposto l’invio di un team investigativo presso l’aeroporto di Bergamo Orio al Serio”.Le due scatole nere del cargo sono state già recuperate e consegnate alle autorità.
Vigili del fuoco al lavoro per ripristinare la viabilità – Il tratto della provinciale 591 interessato dall’incidente è stato chiuso, provocando lunghe code. Sul posto sono intervenute otto squadre dei vigili del fuoco di Bergamo per mettere in sicurezza l’area e avviare le operazioni di rimozione dell’aereo per ripristinare la viabilità. I cartelli luminosi dell’autostrada Milano Venezia invitano ad uscire a Seriate per raggiungere l’aeroporto.
Sindaco Orio: “Sicurezza a rischio a causa del sovradimensionamento” – “Da tempo manifestiamo la nostra perplessità sullo scalo, ma finora non c’erano mai stati rischi di questo genere, ora la priorità diventa anche la sicurezza”, ha parlo così Alessandro Colletta, sindaco di Orio al Serio e coordinatore dei sindaci che gravitano attorno all’aeroporto. “Per fortuna nessuno è rimasto ferito – ha detto parlando alla stampa dopo essersi recato sul posto poco dopo l’incidente – ma la viabilità e ancora tutta paralizzata e ancora non siamo riusciti a verificare i danni materiali provocati”. “Da tempo denunciamo che lo scalo si è sovradimensionato rispetto alla contestualizzazione del territorio – ha spiegato il sindaco – L’aeroporto si trova a ridosso di diversi comuni, vicino all’autostrada, al fiume Serio, in 8 anni è passato da un volume di 3 milioni di passeggeri l’anno a 10 milioni: se il problema prima poteva essere prima di tutto quello ambientale, ora diventa anche di sicurezza”.
I 15 voli cancellati sono tutti Ryanair – I voli in partenza cancellati, ma anche alcuni in arrivo, sono tutti della compagnia Ryanair che, in una nota diffusa attraverso il suo sito, ha comunicato di aspettarsi “ulteriori ritardi e cancellazioni”. “Ci rincresce informare i nostri passeggeri che a causa della chiusura della pista dell’aeroporto di Bergamo questa mattina Ryanair é dispiaciuta di informarvi che un numero di voli sono stati cancellati da e per Bergamo – ha precisato la compagnia – Ci scusiamo per questa chiusura causata da circostanze al di fuori del nostro controllo e maggiori informazioni saranno disponibili sul sito Ryanair.com per tutta la giornata”.
Passeggera: “Il mio volo per la Romania rinviato di una settimana” – Era arrivata in aeroporto ieri sera alle 21.30, finito il lavoro, Toia Geta, per essere sicura di prendere questa mattina il volo per la Romania ma il suo volo è tra quelli cancellati. E adesso, racconta, “il mio volo sarà giovedì prossimo”. “Faccio la badante e stavo tornando a casa in vacanza per un mese – ha spiegato -. Un’altra persona mi sostituisce al lavoro e quindi io dovrò cercare una stanza per una settimana”. Non è solo stanca, Toia, che è in aeroporto con alcune amiche, ma è anche arrabbiata: “Ci hanno lasciati tutti appiccicati in attesa di informazioni e io stavo per svenire”.
Procura di Bergamo apre un fascicolo per fatti non costituenti reato – Nessuna ipotesi di reato, perché non ci sono vittime né feriti. Un fascicolo “a modello 45” è stato aperto dal procuratore capo di Bergamo Walter Mapelli e affidato al pm di turno, Letizia Ruggeri. Il fascicolo – riferito a fatti non costituenti notizie di reato – servirà a fornire la massima collaborazione agli ispettori dell’ente di sorveglianza del volo che analizzeranno le scatole nere del velivolo e il velivolo stesso. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) sta infatti “curando la corretta preservazione delle evidenze utili all’attività investigativa, tra le quali i registratori di volo ‘Fdr’ (flight data recorder) e ‘Cvr’ (cockpit voice recorder)”. Il team investigativo dell’Ansv “ha già richiesto tutta la documentazione relativa al velivolo e all’equipaggio, nonché i bollettini relativi alla situazione meteorologica al momento dell’incidente”. All’indagine sono stati ammessi a partecipare, in base a quanto stabilito dalla normativa internazionale e comunitaria in materia di inchieste aeronautiche, anche rappresentanti dell’omologa autorità investigativa dello Stato di immatricolazione dell’aereo, cioè l’Ungheria.
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“Belloni non è stata all’altezza”: la frase di Tajani sull’ex capo dell’intelligence | Esclusivo
Giustizia & Impunità
Ramy, i pm valutano l’omicidio volontario. I video e le differenze con i verbali. Cucchi: “Via la divisa”. Fdi-Lega in difesa dei carabinieri
Roma, 8 gen (Adnkronos) - "Da due o tre giorni avevamo capito che eravamo quasi arrivati alla conclusione di questa vicenda". Lo ha detto Antonio Tajani a Porta a Porta sulla liberazione di Cecilia Sala.
"Stamattina l'ambasciarice è andata al carcere per la visita consolare e le hanno detto la visita è annullata per una buona notizia, l'ambasciarice ha capito e mi ha telefonato", ha raccontato il ministro degli Esteri spiegando tra l'altro: "Anche la famiglia è stata eccezionale, la mamma e il papà ci hanno dato una mano".
"La Santa Sede non ha dato una mano in maniera operativa ma c'è sempre stato sostegno. Ma non c'è stato un intervento del Vaticano", ha spiegato Tajani.
Roma, 8 gen (Adnkronos) - "Fermo restando che la mia posizione di condanna è assoluta per alcuni gesti apologetici, avendo conosciuto quei ragazzi, Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, i primi due uccisi da terroristi ai quali non si è mai dato un nome, esprimo il rammarico per il fatto che la Procura della Repubblica di Roma in 45 anni non abbia mai aperto una seria inchiesta sulla strage di Acca Larenzia". Il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri, intervenendo nell’aula del Senato.
"Noi chiediamo la verità su tante vicende italiane. Nei giorni scorsi, si è saputa una possibile verità sull’omicidio di stampo mafioso di Piersanti Mattarella a Palermo. Ma sulla strage di Acca Larenzia le tracce ci sono, perché la mitraglietta Skorpion che uccise Bigonzetti e Ciavatta poi è stata utilizzata anche successivamente dalle Brigate Rosse -ha detto ancora Gasparri-. Quelli che ieri, sbagliando, hanno fatto i saluti romani non inneggiavano alle Brigate Rosse ma ricordavano, con una ritualità che io non condivido, dei militanti di un partito politico, non di terroristi".
"Mentre le Brigate Rosse sono quelle che hanno usato la mitraglietta Skorpion per uccidere Bigonzetti e Ciavatta, poi Lando Conti, ex sindaco di Firenze, e il professor Ruffilli che era un professore impegnato nella Democrazia Cristiana. Quindi quell'arma e chi l’ha usata è transitato nelle Brigate Rosse", ha proseguito l'esponente di FI.
(Adnkronos) - "Basterebbe un’inchiesta per capire quali gruppi della periferia di Roma sud e dell’estrema sinistra hanno fatto questo transito. C’è un libro di un giornalista che si chiama Nicola Rao che ha descritto queste vicende ed è una vergogna che la Procura della Repubblica di Roma non abbia mai fatto un'inchiesta seria. Io l'ho detto pubblicamente a Lo Voi e lo dico a tutti i Procuratori del passato. La magistratura evidentemente non ha voluto la verità su quella vicenda. Protesto, quindi, per le verità mancate di una pagina di storia italiana tragica", ha concluso Gasparri.
Roma, 8 gen (Adnkronos) - "Ho voluto partecipare in collegamento all'evento 'Comunità democratica' perché il partito cattolico è anacronistico, c'è bisogno di cominciare a discutere largamente di politica, di programmi, a far partecipare le persone e soprattutto di far diminuire l'astensione". Lo ha detto Romano Prodi a Otto e mezzo, su La7.
"C'è bisogno di cominciare a discutere, sono due anni che non si fa nel Paese. Queste iniziative sono benedette, penso che Schlein lo sappia", ha aggiunto Prodi proseguendo: "Deciderà Ruffini se entrare in politica o no. E' un uomo di qualità e dipenderà dalla rete che riuscirà a costruire. E' stato talmente bravo a combattere l'evasione fiscale che il Paese gli dovrebbe essere grato".
Roma, 8 gen (Adnkronos) - "Trump non vuole l'Europa coesa. Tratta Paese per Paese ed esercita su ciascuno una pressione particolare. Il problema è che Meloni non può essere portavoce o simbolo dell'Europa unita, Trump non lo permetterà mai". Lo ha detto Romano Prodi a Otto e mezzo, su La7.
"Trump e Musk ne dicono di tutti i colori e attaccano dall'interno i Paesi intervenendo; è il solito quadro: Trump imprevedibile. Prevedo un grande cambiamento. E' finita la globalizzazione economica e Trump tenta quella politica: l'intervento negli affari interni di tutti i Paesi", ha aggiunto.
"La cosa strana è che mentre oggi c'è stata una reazione dell'Onu sulle sue dichiarazioni, non ne ho viste da parte dell'Unione europea. Il problema è che un'UE divisa come oggi non riesce a formare una volontà politica comune; la presidente della Commissione deve mediare e non vuole rompere l'equilibrio. Non dice niente delle interferenze di Trump in Germania, in Gran Bretagna, in Italia. Il sovranismo si ferma all'obbedienza", ha detto ancora Prodi.
Roma, 8 gen (Adnkronos) - "Su Starlink, l'accordo col governo gli darebbe in mano tutti i dati che riguardano il nostro Paese. E' il momento che il governo decida se dare in mano ad altri la propria vita". Lo ha detto Romano Prodi a Otto e mezzo, su La7.
"Il vantaggio di Musk è che ha a disposizione una tecnologia pronta e potente. Non so se il governo firmerà, ma queste cose vanno fatte con una prudenza enorme e garanzie che non credo il nostro esecutivo sia in grado di ottenere. Così come sembrano essere le cose, io non firmerei. E l'idea che il rappresentante di uno Stato come è Musk si impadronisca di una realtà fondamentale di un altro Paese è un rischio enorme per la democrazia", ha aggiunto Prodi.
Roma, 8 gen (Adnkronos) - "Su Belloni, posso dire che è proprio brava, una servitrice dello Stato leale nei confronti del Paese e con capacità personali. Non ho la minima idea se verrà eventualmente coinvolta nelle istituzioni europee. Lei ha detto di no, ma queste cose devono maturare nel tempo. Ha le energie e le capacità, vedremo". Lo ha detto Romano Prodi a Otto e mezzo, su La7.
Roma, 8 gen (Adnkronos) - "Esprimo la mia felicità vera per il ritorno di Sala, la stessa che ho provato quando liberammo il giornalista di Repubblica Daniele Mastrogiacomo in condizioni analoghe". Lo ha detto Romano Prodi a Otto e mezzo, su La7.
"Queste contrattazioni sono sempre molto complesse. Certamente c'è stato da Trump una specie di permesso o di tacito consenso. A differenza della mia esperienza, noi gioimmo tutti insieme, col ministro degli Esteri, il governo e anche i servizi. C'era anche la dottoressa Belloni, che aveva organizzato la liberazione; oggi è sembrato un evento molto solitario, solo della Meloni", ha aggiunto Prodi.