Richard Cross, il responsabile dei discorsi scritti per il Comitato Nazionale Repubblicano ha detto che non sosterrà Donald Trump e ha espresso la propria preferenza per la democratica Hillary Clinton.
Si tratta di un’altra presa di posizione all’interno del Grand Old Party, dopo che il 9 agosto scorso 50 ex funzionari di partito hanno pubblicato una lettera aperta sul New York Times contro Trump, accusato di “ignoranza allarmante” e di essere una “minaccia alla sicurezza e al benessere” degli Stati Uniti. Il Baltimore Sun, che riporta la notizia, ha precisato che all’origine dell’attacco dello speechwriter – peraltro anche autore del discorso della madre di una vittima statunitense di Bengasi nel 2012 in Libia alla Convention di Cleveland – ci sono le parole del magnate contro la famiglia di un militare americano di fede musulmana, morto in Iraq nel 2004.
“Il presidente Eisenhower non avrebbe mai proposto di bandire i musulmani dagli Stati Uniti, né lo avrebbero fatto Nixon e Reagan – ha aggiunto -. Trump ha tradito la loro eredità, di conseguenza non riconosco più il mio partito”. Quindi, Cross ha spiegato di “non aver mai votato un democratico per un ufficio federale, ma quando sento il presidente criticare il candidato repubblicano onestamente non posso non essere d’accordo con lui”.
Il quotidiano di Baltimora precisa inoltre che Cross, “nonostante abbia duramente criticato la Clinton nel discorso scritto alla Convention di Cleveland, ora potrebbe votare per lei a causa delle incapacità e delle carenze epiche del nominato del mio partito”.