“L’Italia piange i propri connazionali e mostra al mondo intero le lacrime ma anche il cuore grande dei volontari, della protezione civile e delle istituzioni”. E’ il primo messaggio del presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo il terremoto che ha sconvolto Lazio, Marche, Umbria. Renzi sarà nelle zone colpite nel tardo pomeriggio. “Dico grazie a chi da subito da stanotte alle 3,37 si è mobilitato, i volontari, la Protezione civile, la macchina della solidarietà si è messa subito in modo. Dico grazie a tutti coloro che sono intervenuti e hanno scavato a mani nude” ha aggiunto Renzi. “Non lasceremo nessuno da solo – assicura – nessuna famiglia, nessun Comune, nessuna frazione”. Il capo del governo ha poi aggiunto – ringraziando i volontari e la Protezione Civile, che gli “italiani danno il meglio nei momenti di difficoltà”. Aggiunge Renzi che “in queste ore il lavoro continua e dobbiamo attrezzarci per l’emergenza delle prossime ore, giorni e settimane. Ma ora la priorità è scavare”.
La stessa linea del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Subito l’impegno per salvare le vite umane. Poi un rapido sforzo per garantire la ricostruzione”. Il capo dello Stato è tornato al Quirinale da Palermo, restando sempre in contatto, fin dall’inizio dell’emergenza, con la Protezione Civile. “E’ un momento di dolore e di appello alla comune responsabilità – ha dichiarato il presidente – Tutto il Paese deve stringersi con solidarietà attorno alle popolazioni colpite”. “Il mio primo pensiero – afferma il presidente Mattarella in una dichiarazione – va alle tante vittime di questo devastante sisma che ha colpito una parte così ampia di territorio nazionale”. Mattarella ha ringraziato tutti i soccorritori “per l’impegno e la dedizione nell’opera di soccorso”. “Nell’immediato – dice Mattarella – occorre impegnare tutte le forze per salvare vite umane, curare i feriti e assicurare le migliori condizioni agli sfollati. Sarà subito dopo necessario un rapido sforzo corale per garantire la ricostruzione dei centri distrutti, la ripresa delle attività produttive e il recupero della normalità di vita”. Aiuto è stato offerto da molte Regioni d’Italia, ma anche dalla stessa Unione Europea – per voce del presidente Jean-Claude Juncker – e da altri Paesi vicini, come Francia e Israele. Il ministro per i Trasporti e le Infrastrutture Graziano Delrio è arrivato ad Accumoli, in provincia di Rieti, per un primo sopralluogo. “Possiamo permetterci un’altra ricostruzione post-terremoto dopo quella dell’Aquila? Certamente, non possiamo lasciare sola questa gente. Troveremo le risorse, ce la faremo”.
Sono circa 500 i vigili del fuoco mobilitati, ha spiegato il ministro dell’Interno Angelino Alfano. “Non ci risparmieremo. Il lavoro di uomini che aiutano altri uomini è sempre l’inizio della speranza” ha spiegato il capo del Viminale. Sono al lavoro, tra l’altro, anche 17 unità cinofile e 6 funzionari tecnici per i primi collaudi alle strutture. E poi 6 elicotteri e 40 mezzi di movimento terra. Il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha assicurato che anche l’esercito è attivo per le operazioni di soccorso. “Apprezziamo moltissimo le espressioni di volontariato che vengono dai cittadini, dai Comuni vicini a quelli colpiti, ma bisogna coordinarsi con la protezione civile. C’è una grande solidarietà sociale nel nostro paese in questo momento, va resa il più efficace possibile” ha sottolineato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. Il sottosegretario alla Pubblica amministrazione, Angelo Rughetti, reatino, ha invece raggiunto Amatrice per un sopralluogo. Ad Arquata del Tronto, fronte marchigiano del terremoto, è in programma invece la visita della presidente della Camera Laura Boldrini. Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi ha annullato il proprio intervento al Meeting di Rimini per tornare a Roma.
“E’ uno scenario apocalittico – ha spiegato il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, giunto in elicottero ad Arquata e Pescara del Tronto – C’erano grossi gruppi di persone rientrate nel paese d’origine per le vacanze, non sappiamo quante persone di preciso siano state sorprese dal sisma mentre dormivano”. “Ora si tratta di dare alloggio ai tanti sfollati, di curare i feriti, mettere in sicurezza gli edifici pericolanti” ha aggiunto il governatore.