A meno di ventiquattro ore dall’annuncio del nuovo assessore al Bilancio Raffaele De Dominicis nella giunta M5s, sulla nomina si apre un nuovo caso politico. A innescarlo è lo stesso ex magistrato che al Corriere della Sera ha detto: “Un amico, l’avvocato Sammarco, mi ha chiesto la disponibilità e io ho ritenuto di dovermi mettere a disposizione. Se ho incontrato la Raggi? Io sono fuori Roma quindi ci siamo sentiti al telefono due giorni fa e ho capito che abbiamo gli stessi obiettivi. Ho avvertito un intento comune”. Pieremilio Sammarco è il titolare dello studio dove ha lavorato la sindaca come avvocato e anche il professore universitario che le ha fatto ottenere nel 2003 il praticantato nello studio Previti (con il quale ha collaborato fino al 2006). Al momento della candidatura, la Raggi non aveva specificato il nome dello studio né quello del professore e questo aveva creato numerose polemiche sulla mancata trasparenza. Ora, alla luce delle dichiarazioni di De Dominicis il Partito democratico torna all’attacco: “E’ il nuovo che avanza a Roma, il ritorno al peggior governo della Capitale”, ha detto la senatrice dem Pina Maturani. Secondo il deputato Ernesto Carbone è la prova che “l’ex sindaco di An Gianni Alemanno e Previti dettano legge” in Campidoglio. L’accusa che viene fatta dai dem alla Raggi è quella di avere legami con ambienti vicini alla destra romana. “E’ il caos”, ha detto, “il partito-movimento che voleva dare insegnamenti di democrazia diretta e trasparenza, subappalta la scelta per incarichi di primo piano al titolare dello studio legale dove la Raggi faceva il praticantato”.
Le parole dell’ex procuratore regionale della Corte dei Conti riaprono le polemiche in un momento di grande tensione per la giunta M5s. L’assessore al Bilancio è stato sostituito in pochi giorni dopo le dimissioni del dirigente Consob Marcello Minenna. Il M5s ha detto di aver selezionato curriculum e fatto colloqui per trovare il sostituto, tanto che nelle scorse ore anche l’economista Nino Galloni aveva detto di essere in contatto con i grillini e di essere disponibile a ricoprire l’incarico: “Le cose stanno così – aveva detto – Ci sono militanti cinquestelle vicini alla sindaca che mi considerano una persona adeguata al ruolo e quindi hanno suggerito la mia candidatura”. “Io la mia disponibilità la do senz’altro. Poi è chiaro che possono intervenire molte questioni, mi sembra che la situazione sia in divenire”.
. Nel tardo pomeriggio di domenica, dopo che la squadra grillina era riunita da tre giorni, è arrivato l’annuncio che l’incarico sarebbe andato all’ex magistrato De Dominicis. Il Partito democratico ora mette in discussione proprio il metodo di selezione.”In omaggio alla trasparenza”, ha commentato la deputata democratica Alessia Morani, “oggi apprendiamo che la scelta è stata fatta su indicazione dell’avvocato Sammarco. Un’ulteriore conferma, dopo il caso Marra, che a Roma sta tornando indietro sia nei metodi di decisione, sempre in circoli di potere ristretti e opachi, sia nei legami con quel mondo della peggiore destra che tanti danni ha fatto alla città. Nessun nuovo vento, nessun cambiamento, ma solo il perpetuarsi dei peggiori vizi della capitale”. I dem contestano l’autonomia della sindaca: “Virginia Raggi”, ha scritto su Facebook Luciano Nobili, ex vicesegretario del Pd a Roma, “mente ai romani e non prende decisioni autonome. Le scelte del Campidoglio sono dirette da da un vero e proprio gruppo di potere. E l’assessore De Dominicis non lo ha scelto il sindaco, né la rete, né tanto meno gli eletti a 5 stelle. Lo ha scelto un avvocato della destra romana, datore di lavoro della Raggi, sodale di Previti, Alemanno e Panzironi. Chissà se almeno un po’ si vergognano”.