Riconosce le difficoltà, ma assicura che per Roma è un nuovo inizio. La sindaca della Capitale Virginia Raggi, intervistata dal Corriere della Sera, ha raccontato la sua versione degli ultimi giorni di crisi della giunta M5s. “L’errore è stato quello di non far sentire coinvolti i consiglieri M5s. Ma ora siamo più forti. Beppe Grillo? Mi ha mandato un sms”. Giovedì primo settembre le dimissioni di cinque dirigenti comunali, tra cui la capa di Gabinetto e l’assessore al Bilancio, hanno fatto tremare il Movimento che teme il banco di prova della Capitale. Nelle scorse ore i grillini sono corsi ai ripari nominando Manuel Fantasia come amministratore unico di Atac e Raffaele De Dominicis come nuovo titolare al Bilancio. “Il bene di Roma è al di sopra di tutto”, ha detto la Raggi sempre al Corriere. “Anzi, questa momentanea difficoltà e questa riorganizzazione ci hanno ricompattati e resi più forti”. E ha continuato: “Qualche ritardo c’è stato, noi non diciamo bugie ma, allo stesso tempo, posso affermare con tranquillità che abbiamo recuperato. Nel giro di poche ore abbiamo sostituito due cariche, abbiamo avviato una due diligence, una revisione di quanto fatto finora che evidentemente riguarda anche gli stipendi”.
I problemi per la giunta però non sono ancora finiti. L’assessora all’Ambiente Paola Muraro è indagata per abuso d’ufficio e violazione di norme sull’ambiente per quando era consulente di Ama. La Raggi sull’argomento ha preso tempo, aderendo di fatto alla stessa posizione del membro del direttorio Luigi Di Maio: “Le regole del M5s sono semplici”, ha spiegato. “L’assessore mi ha garantito che non le è arrivato neanche un avviso di garanzia. Prima di giudicare vogliamo vedere le carte. Attualmente posso giudicare solo i fatti che conosco: la città è più pulita e l’Ama si è messa in moto. Se, però, dovessero emergere delle sue responsabilità, non avremmo dubbi su come muoverci”. Sui rifiuti, ha aggiunto la sindaca della capitale, “abbiamo trovato il caos. Erano mesi che gli impianti Tmb di Rocca Cencia e Salaria erano pieni e rotti. Noi in neanche due mesi li abbiamo svuotati e li stiamo riparando. Stiamo bonificando le aree per le isole ecologiche”. In merito alle dimissioni a catena di assessore e capa di Gabinetto ha commentato: “Non mi aspettavo le reazioni di Marcello Minenna, anche se sapevo del suo legame con Carla Raineri: la riteneva indispensabile nella nostra squadra. In realtà non mi aspettavo neanche le dimissioni della stessa Raineri e di Alessandro Solidoro”.
Sempre nell’intervista al Corriere la Raggi ha affrontato anche il tema delle difficoltà di relazione con il direttorio e il mini-direttorio composti da parlamentari con cui in teoria la sindaca dovrebbe confrontarsi prima di prendere decisioni. “Nei giorni scorsi abbiamo avuto una riunione lunga ma per nulla accesa. Un normale confronto. Non nego che in passato possano esserci state tensioni che fanno parte di un normale dibattito, anche acceso”. Proprio alcuni parlamentari nelle scorse ore erano arrivati a mettere in dubbio la sindaca e la sua capacità di gestione della macchina organizzativa. La Raggi assicura che la crisi è passata, ma innanzitutto dovrà convincere i cittadini e i suoi.