La Corea del Nord torna a sfidare il mondo ed effettua il suo quinto esperimento nucleare. Ad annunciarlo la tv di Stato di Pyongyang, dopo che alle 2.30 (ora italiana) è stato avvertito un terremoto di magnitudo 5.3 nell’area di Punggye-ri, nel nord-est del Paese. “Il nuovo test”, ha comunicato l’emittente, “ha mostrato che le testate possono essere montate su missili strategici balistici. Tali testate possono essere prodotte in quantità ed in vari formati”. Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti hanno chiesto per oggi una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu alla luce del nuovo test nucleare nordcoreano. Lo ha annunciato la missione giapponese su Twitter. Obiettivo della riunione è una forte dichiarazione di condanna di Pyongyang per aver fatto esplodere per la quinta volta un ordigno atomico sfidando precedenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. Fonti militari di Seul hanno fatto sapere che si tratta “del test più potente effettuato fino ad ora, poco meno forte dell’esplosione della bomba atomica su Hiroshima”. La potenza sprigionata, ha spiegato l’agenzia meteorologica sudcoreana, è stata pari a “10 kilotoni, quella di Hiroshima a 15”. L’esperimento è stato effettuato in occasione del 68esimo anniversario della fondazione nazionale, realizzata da Kim Il-sung, il nonno dell’attuale leader nordcoreano.

Immediate le reazioni della Casa Bianca, che ha “ribadito l’incrollabile impegno degli Stati Uniti per la sicurezza dei nostri alleati in Asia e in tutto il mondo”. Il test nucleare, afferma Barack Obama, rappresenta una “grave minaccia alla sicurezza dell’area e alla pace e alla stabilità internazionale”. Il presidente americano afferma che gli USA “non accettano e non accetteranno mai la Corea del Nord come stato nucleare”, e non esclude nuove sanzioni per dimostrare a Pyongyang che ci “sono conseguenze per le sue azioni illegali e pericolose”. Obama ha inoltre indicato, secondo la Bbc, che continuerà a consultare i nostri alleati e partner nei prossimi giorni, per garantire che le azioni provocatorie della Corea del Nord avranno conseguenze molte serie”

Anche Cina e Russia esprimono la loro contrarietà.  Il ministero degli Esteri cinese ha deciso di presentare una protesta formale all’ambasciatore nordcoreano a Pechino, e in una nota ufficiale “invita con decisione” la Corea del Nord a rispettare le sue promesse sulla non proliferazione, e ribadisce la propria “opposizione risoluta” verso il nuovo test nucleare. “Siamo seriamente preoccupati dal test nucleare nordcoreano: le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu devono essere attuate”, ha dichiarato invece il capo della diplomazia russa, Serghei Lavrov

L’alto rappresentante Ue per gli affari esteri e la sicurezza, Federica Mogherini, ha detto di attendersi “che il Consiglio di sicurezza dell’Onu si occupi della questione e assuma una posizione ferma ed efficace”. Secondo la Mogherini, il cammino che la Corea del nord “deve seguire è chiaro e non c’è alternativa: deve rispettare i suoi obblighi ed abbandonare tutte le armi ed i programmi nucleari, in modo completo, verificabile ed irreversibile”.

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