Da una parte due coppie felici con la scritta “le buone abitudini da promuovere”, dall’altra un gruppo di giovani (dove si distingue un ragazzo di colore) che fumano e lo slogan “i cattivi compagni da abbandonare”. È ancora polemica per le immagini scelte dal ministero della Salute per la campagna sul Fertility Day dopo che le critiche alla prima versione avevano costretto la titolare Beatrice Lorenzin al ritiro dei volantini. Questa volta l’accusa è di avere prodotto un opuscolo razzista. E oggi in molte piazze italiane è previsto il Fertility Fake.

L’opuscolo razzista e il direttore della comunicazione cacciato
Il caso monta, tanto che Beatrice Lorenzin decide di ritirarlo e revoca il mandato al direttore della comunicazione del ministero, Daniela Rodorigo. Che, però, contattata da ilfattoquotidiano.it, non conferma il ‘licenziamento’: “Ho saputo della revoca da una nota del ministero. Non ho ricevuto nessuna comunicazione ufficiale”. No comment sull’osservazione del dicastero della Lorenzin che “ha dato mandato ai propri Uffici di accertare perché l’immagine visionata e vidimata dal Gabinetto non corrisponda esattamente a quella apparsa sul sito”. A quanto si apprende dalle agenzie, al ministro sarebbe stata consegnata in visione una versione dell’opuscolo in cui i giovani avevano i volti totalmente sfumati: si vedevano, in pratica, solo le sagome e i gesti. Il tutto con una ‘seppiatura’ che rendeva non individuabili i tratti dei ragazzi. Ma la Rodorigo di questo non parla.

Il ministero, per parte sua, dichiara di aver “già attivato il procedimento disciplinare e quello per la revoca dell’incarico dirigenziale nei confronti del responsabile della direzione generale della Comunicazione istituzionale del suo Dicastero che ha curato la redazione e la diffusione del materiale informativo”. Quindi è stato ritirato l’opuscolo e aperta anche una indagine interna.

Mentana sulla campagna: “Da Tribunale di Norimberga”
Infatti, se la prima volta erano stati i riferimenti al tempo che passa e alla fertilità che svanisce a essere condannati, nell’opuscolo governativo finito nel mirino e “cancellato” si danno indicazioni per “Stili di vita corretti per la prevenzione della sterilità e dell’infertilità”. L’accusa sui social network è che la scelta delle foto sia “razzista. Il ministero aveva replicato dicendo che “il razzismo è negli occhi di chi guarda, noi pensiamo alla prevenzione”. Anche il direttore del Tg di La7, Enrico Mentana, in un post su Facebook aveva condannato lo slogan: “Qualcuno ha deciso di sabotare il ministero della Salute. La contrapposizione tra coppie da spot del dentifricio (a colori) e nero con drogate (virati seppia) per contrapporre gli stili di vita è da tribunale di Norimberga della pubblicità regresso”. Come segnalato dallo stesso giornalista inoltre, la foto delle coppie bianche felici al mare è un’immagine di archivio già usata per altre campagne pubblicitarie anche all’estero.

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Il Fertility Fake contro l’iniziativa del ministero
L’iniziativa fa discutere anche il Parlamento. Sinistra Italiana, alla vigilia del Fertility Day in programma per il 22 settembre, ha presentato a Montecitorio una mozione parlamentare di censura per l’iniziativa della ministra Lorenzin, una campagna definita “ideologicamente aggressiva, ricattatoria, minacciosa”. “Affrontare il problema della denatalità da parte del Governo a colpi di pedagogia autoritaria è fuorviante e inefficace”, si legge. “Un serio piano nazionale della fertilità per sostenere le nascite nel nostro Paese, deve muovere dall’affermazione della libertà di scelta di maternità, del diritto alla salute riproduttiva e dal promuovere robuste politiche attive e strutturali per garantire l’autonomia delle persone e il rispetto delle loro scelte di vita che creino le condizioni di sostegno alla scelta di fare figli”.

Per protestare contro la campagna della Lorenzin è nata anche l’iniziativa Fertility Fake, che come l’iniziativa del ministero avrà luogo oggi in alcune piazze italiane. “Siamo in attesa sì, ma di diritti, perché proprio alle generazioni che oggi sono invitate a procreare vengono sistematicamente negati”, si legge nell’appello. “Il governo ci incita a fare figli, e a farli presto. Molti/e di noi vorrebbero pure.. e infatti #siamoinattesa. Di asili nido, welfare, reddito, bonifiche!”. Le manifestazioni sono previste a Roma in piazza di Spagna alle 10, a Firenze in piazza dei Ciompi alle 18.30, a Napoli in piazza Bellini alle 18.30, a Torino in piazza Castello alle 18.30, a Padova in piazza delle Erbe alle 16.30, a Milano Univ. Milano-Bicocca in piazza della Scienza alle 10.

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