Non sarà a Palermo per Italia 5 Stelle, perché nessuno lo ha invitato. Né lui, né gli attivisti di Parma. Così, alla viglia della kermesse del M5S, il sindaco Federico Pizzarotti – ha affidato a Facebook un attacco ai vertici del movimento. “Saluto e ringrazio tutti gli attivisti che mi hanno scritto in questi giorni, ma non parteciperò alla due giorni di Italia 5 Stelle – scrive – i vertici del Movimento hanno negato a #Parma, ai suoi consiglieri comunali e agli attivisti la possibilità di installare il gazebo informativo, al contrario di quello che è avvenuto nelle edizioni precedenti. Il gazebo non è soltanto un tendone e quattro aste, ma rappresenta e simboleggia l’esistenza del Movimento 5 Stelle nei vari territori“.
Secondo argomento dell’affondo: il mancato reintegro dopo che il 16 settembre il gip di Parma ha archiviato l’indagine a suo carico per le nomine al Teatro Regio: “Inoltre, e nonostante l’archiviazione della mia indagine, la sospensione perdura da oltre 100 giorni senza che nessuno si sia preso la briga di leggere cinque paginette cinque di controdeduzioni, una lentezza che neanche la burocrazia italiana: immaginiamola al governo. D’altra parte – scrive il sindaco all’attacco di Beppe Grillo – un garante che si mostra vicino ad alcuni e lontano da altri non può essere garante di nulla, né può essere a garanzia di alcunché. Un garante non parteggia mai. Parliamo poi di una sospensione che, lo sanno tutti ma si fa finta di niente, non esiste in nessun regolamento del Movimento. È stata creata ad personam“.
Secondo Pizzarotti, quello del Movimento è un problema di metodo: “Non si rispettano le poche regole che ci sono – prosegue il sindaco – mentre alcune vengono palesemente inventate per far fuori chi non è allineato. L’indifferenza non rende piccolo chi la subisce, ma chi la attua. Per quanto mi riguarda, e al contrario dei vertici, io posso guardare le persone negli occhi senza provare vergogna”.