“Oggi inizia la seconda fase. Ora dobbiamo ricompattarci, dal primo dei parlamentari europei all’ultimo degli attivisti”. Dal mercato di Ballarò a Palermo, Beppe Grillo detta la linea. In occasione dell’appuntamento di “Italia 5 Stelle“, il comico genovese ha annunciato il proprio ritorno alla guida del Movimento 5 Stelle, percorrendo i vicoli del mercato, animato da fruttivendoli, pescivendoli, salumieri e macellai e parlando in diretta su Facebook su ciò che il M5S è chiamato a fare dopo le ultime difficoltà.
“Adesso faremo una cosa bellissima, ricompatteremo tutto – spiega Grillo, camminando tra i banchi e i clienti del mercato – siamo di fronte alla seconda ondata di questo esperimento, noi siamo stati i topi da esperimento della prima fase. Dobbiamo ricreare l’emozione dei primi tempi, riunire le forze dall’ultimo attivista siciliano al primo attivista bolzano, passando per tutti i parlamentari”. Ammettendo, quindi, le fratture emerse nelle ultime settimane ai vertici del movimento.
Terminato il giro a Ballarò, Grillo, in compagnia di Davide Casaleggio, ha raggiunto il Foro Italico di Palermo, dove si tiene la kermesse dei 5 Stelle. E ha ricominciato a parlare con i giornalisti: “Oggi il No è la più alta forma di politica”, ha detto il comico, che ha ufficializzato anche il proprio ritorno alla guida del M5S: “Il passo di lato? “No, il Movimento sappia che ci sono a tempo pieno. Non posso più con il passo di lato. Io voglio stare con il Movimento fino alle elezioni e vincerle”. Il cambio di passo è evidente, ora si torna all’antico: “Se devo essere il responsabile e il capo politico, lo farò e prenderò le mie decisioni – spiega Grillo – alla fine bisogna che qualcuno prenda delle decisioni. Quando c’era Gianroberto le prendeva lui, le prendevamo insieme. Adesso sono da solo”.
“Bisogna tornare a quella visione – prosegue il comico, ricollegandosi a quanto detto in mattinata a Ballarò – alla visione di quello che era il Movimento, ché come vogliamo vivere tra dieci anni”. Se cambio il Direttorio? “Il Direttorio è una parola che avete inventato voi, sono 5 persone che io e Casaleggio assieme alla Rete avevamo scelto perché il Movimento stava diventando enorme”. Se ci saranno promozioni dal palco? “No, né promozioni né delazioni”, sottolinea Grillo.
E le rivalità affiorate nelle ultime settimane? “Gelosie nel direttorio verso Di Maio e Di Battista? Forse ci saranno pure, ma la tv è immagine: c’è qualcuno che funziona meglio e altri meno”, spiega il leader. I parlamentari “li ho visti un po’ stanchi, ma è normale”, aggiunge, ma a chi gli chiede se li abbia visti affascinati dal potere replica: “Quello no”.
Le difficoltà tuttavia sono innegabili, specie a Roma, dove la sindaca Raggi deve ancora completare la giunta e ha detto no alla candidatura della Capitale alle Olimpiadi del 2024: “Sulle Olimpiadi ha deciso Raggi. Mettevi bene in testa questo: abbiamo avuto un po’ di impreparazione, è una città complicata. Torino va benissimo, ma fa 900mila abitanti. Un po’ di assestamento ci vuole, adesso ci stiamo assestando, si stanno assestando ma le decisioni le prende la signora. Lei è in grado di prendere qualsiasi decisione”.
Mentre i leader parla attorniato dalle telecamere, i simpatizzanti del movimento puntano il dito contro i giornalisti. “Vaffanculo”, gridano due attivisti M5S alla folla di cronisti assiepata attorno a Grillo. Altri chiedono che i cronisti vengano cacciati. “Pennivendoli, venduti” sono soltanto alcuni degli insulti. Altri gridano: “Tutti a mare! Buttali a mare”. Poi una volontaria dello staff interviene per placare gli animi.